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Il problema principale nel mondo è l’educazione

L’umanità è già passata attraverso varie formazioni sociali nel processo del suo sviluppo: capitalismo, socialismo ecc.

Deve ancora arrivare allo stato del mondo moderno in cui è chiaro a tutti che è necessaria una forma di società più sviluppata, ma non è chiaro in che direzione avanzare e come.

Ci siamo fermati ad un punto in cui, nonostante  tutti i progressi tecnologici, non siamo in grado di vivere meglio perché le nostre relazioni egoistiche avvelenano tutta la nostra vita.  Abbiamo raggiunto la linea rossa in cui sta diventando ovvio che la forma attuale di comunicazione interpersonale all’interno della società non corrisponde affatto all’alto livello di tecnologia, cultura ed educazione.

Quindi, la pressione interna alla società stessa sta crescendo e richiede un cambiamento.  Vediamo che ogni Paese del mondo, a vari livelli, ha un bisogno urgente di cambiare le relazioni tra le persone perché contraddicono la nostra forma di vita, la comunicazione e lo stadio di sviluppo tecnologico.

Bisogna capire che il prossimo cambiamento non avverrà attraverso la guerra; la guerra non aiuterà. Lo abbiamo già visto con l’esempio dell’ultima guerra. È necessario cambiare le persone, non una struttura esterna che le circonda. Se non cambiamo la persona stessa non avremo alcuna speranza di pace o di una vita felice.

Se una persona rimane egoista, riuscirà a lavorare soltanto sotto costrizione. Quindi, l’unica via d’uscita è dare a ogni persona un senso di connessione con lo scopo della società e un senso di appartenenza in modo che si senta una parte inseparabile del proprio Paese e del suo popolo.

Una persona dovrebbe ricevere un senso di realizzazione interiore e spirituale dal proprio lavoro, vale a dire una soddisfazione dalla sua connessione con tutti e dal fatto che riceve una ricompensa dall’alto e non una ricompensa materiale nel suo egoismo. Sentirà che questo lo avvicina al Bore e lo riempie spiritualmente.

Questo è possibile solo attraverso una corretta educazione. È questo il problema principale nel mondo. Tutti dovranno sedersi alle loro scrivanie e tornare a studiare, non solo ascoltare l’insegnante, ma implementare praticamente questa scienza della connessione tra di loro.

 

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Dalla 2° parte di Daily Kabbalah Lesson 9/18/22, “Connettere il mondo nell’ Ultima Generazione”

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Risposta ad una moglie in lutto

Una mia studente mi ha scritto la seguente lettera (abbreviata):

“Caro maestro, vorrei chiederle di insegnarmi a parlare con il Creatore. Studio con lei da più di 12 anni e circa due mesi fa è venuto a mancare mio marito. Siamo stati insieme per 28 anni e lui mi ha sempre sostenuto e aiutato a studiare. Era come un angelo. Il mio cuore si spezza dentro di me. Parlo con lui nel mio cuore, gli chiedo consigli. È come un dialogo. Ma lui non c’è più, c’è solo il Creatore. Come posso passare dal parlare con l’immagine di una persona al parlare direttamente con il Creatore? Per favore, mi aiuti.”

Cara …, 

per prima cosa, le mie condoglianze per la perdita di tuo marito. In secondo luogo, il fatto che sia morto fisicamente non significa nulla. Al contrario, il tuo legame con lui ora è ancora più forte, anche se non ne percepisci la forza. Quindi, non pensare che il legame con tuo marito sia scomparso. Al contrario, immagina che lui sia con te internamente, emotivamente e spiritualmente. È così che dovresti relazionarti con lui. Parla con lui e parla con il Creatore; questo è tutto ciò di cui hai bisogno. Puoi parlare come vuoi. Basta parlare e sia lui che il Creatore ti capiranno. La cosa migliore da fare è parlare nei termini più semplici possibili.

Tuo marito è incorporato nella forza superiore, il Creatore, così come tutto il resto è incorporato in esso. Ogni volta che parliamo a qualcuno, in realtà stiamo parlando al Creatore, anche se non ne siamo consapevoli.

Il nostro problema più grande è capire che non c’è altro oltre al Creatore. Buoni, cattivi, tutto ciò che ci circonda è una manifestazione della forza superiore, il Creatore.

Le tue parole sincere, che vengono dal cuore, sono la preghiera migliore e più vera; è tutto ciò di cui hai bisogno. Le preghiere più efficaci sono quelle che non provengono da testi scritti da altri, per quanto sagaci, ma dal profondo del cuore.

Perciò, cara …, continua a parlare a tuo marito e al Creatore con parole tue. È la cosa migliore che tu possa fare per te stessa.

Percepirsi internamente

Nel lavoro spirituale, la cosa principale è la sensazione interna. Gradualmente tutto si sta trasformando. Gli incontri fisici stanno cominciando ad essere meno frequenti e quelli virtuali più abituali, in modo che le persone sentano l’altro di più attraverso i grandi schermi.

Un uomo può ancora aver bisogno di una sorta di rappresentazione visiva, ma in generale, si muoverà verso la percezione virtuale e, attraverso la virtuale, a quella spirituale.

La percezione spirituale non è più connessa con il corpo; se vivi o muori, se siamo lontani o vicini, nello stesso mondo o in mondi diversi, dipende solo dalla persona che ti raggiunge, che è in contatto con te, se copre o meno queste aree.

Se ti sente solo attraverso il corpo, allora il suo adattatore include soltanto i cinque organi sensoriali corporei. Se sei nella sfera del suo “radar”, allora ti cattura e se sei al di fuori dei suoi cinque sensi, allora non ti afferra.

Ma se un uomo acquisisce i sensi spirituali, questo problema non esiste. Per lui non importa se tu sei qui, o già senza un corpo in un altro mondo, perché egli è già focalizzato sull’essenza di questo oggetto, e l’essenza è eterna, non muore.

Spero che raggiungeremo un tale stato dove cominceremo a sentire che i nostri amici in tutto il mondo, semplicemente esistono insieme a noi. Che vivano lontani o che si siano già liberati del loro rivestimento esteriore e siano solo nello stato spirituale; questo non avrà alcuna importanza!

Come uomini che vivono insieme per un lungo periodo e in generale non vedono più l’esteriorità di un individuo, per loro egli è una specie di immagine interna. Qui è lo stesso. Sono sicuro che accadrà.

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Da KabTV’s “ I Got a Call. Very important Congress” 21/4/13

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Ci saranno pace e amore sul nostro pianeta?

Domanda da Facebook: Lo stato in cui la gente gradualmente arriva al Bore e in cui la pace e l’amore prevalgono sul nostro pianeta, una sorta di mondo utopico e idilliaco è possibile nel nostro mondo? O è impossibile?

Risposta: Certo che è possibile. Sono sicuro che potrà anche avvenire nei nostri tempi. Tutto dipende da noi poiché la situazione è matura.

La nostra generazione è chiamata l’ultima generazione, nelle fonti kabbalistiche, dato che è già abbastanza matura da intuire il suo stato corretto e capire che non riusciremo mai a ottenere nulla di buono con il nostro egoismo; vediamo che i nostri figli saranno ancora più infelici di noi. Vediamo che è questo ciò che sta accadendo nel mondo.

L’unica cosa che dobbiamo fare è scoprire da cosa dipendono la felicità e il vero scopo dello sviluppo umano e avvicinarci a questo. La Kabbalah lo spiega. Iniziamo a metterlo in pratica.

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From KabTV’s “Answers to Questions from Facebook”

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Prendersi cura degli altri ci unisce

Domanda: Lei spesso enfatizza che la divulgazione è più importante per noi che per il mondo, poiché attraverso di essa costruiamo noi stessi. Eppure a volte è il contrario e dice che è più importante per il mondo. A cosa serve la divulgazione?

Risposta: Dato che tutti noi, tutta l’umanità, siamo interconnessi da fili invisibili e legati in un unico sistema, dobbiamo divulgare.

Questo sistema esiste inizialmente, non scompare da nessuna parte e non cambia; richiede solo una nostra maggiore partecipazione attiva adesso.

Quindi diciamo alle persone che dobbiamo nutrire questo sistema e prendere una parte attiva al suo interno. Questo significa che dobbiamo impegnarci in una connessione interna ed esterna tra di noi, così che quella esterna aiuti quella interna. Si tratta principalmente di una connessione interna, ma abbiamo bisogno di quella esterna per sostenerci e creare i presupposti per una connessione più interna. Così passiamo dal semplice al complesso, dall’interno all’esterno.

Tutto il metodo della divulgazione e il nostro lavoro su noi stessi risiede in questo. Non c’è nient’altro. La saggezza della Kabbalah ci parla di questo sistema nel quale siamo tutti connessi insieme, di come questo sistema lavora e di come possiamo gradualmente rivelare questa connessione tra di noi.

Quando entriamo nel lavoro di questo sistema e iniziamo ad aprirlo e a sentirlo, vediamo come all’improvviso il nostro mondo si dissolve. In realtà, non esiste; esiste solo questo sistema di connessione. Non ci sono più computer con modem, né telefoni; c’è una diretta connessione tra di noi e tutto il resto si scioglie come nebbia al mattino.

Domanda: Vuol dire che non abbiamo bisogno della divulgazione solo per tenere occupata una persona in modo che non girovaghi senza una meta?

Risposta: No, la natura ci obbliga a farlo e noi dobbiamo muoverci al nuovo grado. Questo è il prossimo grado di tutto quello che è. La nostra natura scomparirà. Ad ogni modo, come scrivono molti fisici e psicologi oggi, essa esiste dentro di noi, nei nostri organi sensoriali. Ora i nostri organi sensoriali attraverseranno gli stadi di un certo sviluppo e si innalzeranno al prossimo livello dove cominceranno a percepire esattamente questo universo, questa matrix.

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From KabTV’s “I Got a Call. Caring for Others Unites Us” 3/13/13

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Combattere o fuggire

Se questo episodio non fosse stato confermato dalla compagnia aerea, sarebbe facile scambiarlo per una fake news. A quanto pare, due piloti, che stavano volando su un volo commerciale pieno di passeggeri, hanno affrontato la questione “lotta o fuga” a metà del volo nella cabina di pilotaggio e hanno scelto “lotta”.  Secondo un articolo di AP, “due piloti di Air France sono stati sospesi dopo aver litigato fisicamente in cabina di pilotaggio su un volo Ginevra-Parigi lo scorso giugno, ha dichiarato domenica un funzionario di Air France”. Peggio ancora, non sono riusciti a smettere di litigare fino a quando “il personale di bordo è intervenuto e un membro dell’equipaggio ha trascorso il volo nella cabina di pilotaggio con i piloti”. Grazie all’intervento dell’equipaggio, l’aereo è atterrato in sicurezza.

C’è di più da quella compagnia aerea. Il testo di AP descrive anche un episodio di “perdita di carburante su un volo Air France da Brazzaville, nella Repubblica del Congo, a Parigi nel dicembre 2020”. I piloti hanno deviato l’aereo, “ma non hanno tolto energia al motore né sono atterrati il prima possibile, come prevede la procedura per le perdite. L’aereo è atterrato in sicurezza in Ciad, ma [ l’agenzia francese di investigazione aerea] ha  segnalato che il motore avrebbe potuto prendere fuoco”.

Mi chiedo cos’altro serva per renderci conto che il nostro ego ha preso controllo della nostra vita, manipolando il nostro buonsenso e portandoci verso il disastro. Se persone che sono responsabili di centinaia di vite ogni giorno non riescono a controllare il loro ego meschino e sono disposte a sprecare non solo la propria vita, ma anche quella di centinaia di persone sotto la loro responsabilità, di chi possiamo fidarci?

Quanti altri disastri e guerre ci vorranno prima di capire che siamo noi il nostro peggior nemico, che dobbiamo correggere il nostro ego? Lo faremo solo quando la tragedia ci toccherà personalmente? Con ogni probabilità, a quel punto sarà troppo tardi per correggerci, perché non saremo più in grado di farlo. Non dovremmo iniziare ora, mentre siamo ancora qui e possiamo cambiare noi stessi?

L’unico modo per correggere la crescente avversione reciproca è riconoscere che il nostro nemico non è il nostro copilota, o qualsiasi altro sfidante, ma il nostro stesso ego. E l’unico modo per combattere l’ego è sforzarsi di entrare in contatto proprio con il mio sfidante. In altre parole, tutto ciò che l’ego dipinge come un male, io lo devio verso il bene.

So che non è facile, so che sembra impossibile, ma so anche che sembra impossibile perché l’ego vuole farcelo credere. Quando inizieremo a lavorare su questo aspetto insieme, scopriremo che non c’è niente di più facile e piacevole che legarsi ad altre persone.

Mi chiedo cosa avrebbero pensato i passeggeri di quel volo, se avessero saputo cosa stava accadendo nella cabina di pilotaggio mentre si sentivano sicuri e spensierati. Mi chiedo cosa pensino ora che lo sanno. Ma soprattutto spero che questa storia incredibile diventi un campanello d’allarme, che dimostri dove può portarci l’ego se gli permettiamo di scegliere al posto nostro.