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La società delle professioni inutili

Domanda: Cosa dovrebbe realizzare una persona nell’era del Coronavirus?

Risposta: La persona deve rendersi conto di essere sopravvissuta solo al primo colpo della natura. Sono necessari molti più colpi per correggere la società e seguiranno. Di conseguenza, la società non rimarrà la stessa. Ciò riguarderà principalmente l’occupazione delle persone.

Il fatto è che abbiamo creato una società di professioni completamente inutili. Nel nostro mondo post-industriale è apparso un numero enorme di persone superflue e quindi sono nate molte occupazioni, professioni e imprese completamente inutili. Dobbiamo capire che siamo nella sfera integrale della natura, che si sforza per l’ottimizzazione, e ci metterà sotto pressione affinché tutte le professioni non necessarie scompaiano.

Guardando, ad esempio, alla natura animale, sappiamo che un certo numero di animali deve morire, gli altri devono svilupparsi, a seconda delle condizioni che compaiono o scompaiono in natura. Lo stesso vale per noi. Facciamo parte della natura, quindi essa gioca con noi, stabilisce alcuni nuovi parametri per noi, riducendo o aumentando la popolazione, l’occupazione e così via.

Ora, sotto l’influenza del Coronavirus, c’è una grande accelerazione nello sviluppo della società umana. Molte persone non lavorano e, in linea di principio, non hanno bisogno di tornare al lavoro.

Le imprese veramente necessarie hanno agito, stanno operando e continueranno a operare. Ed è necessario solo il 5% del settore dei servizi che abbiamo creato negli ultimi settant’anni.

Pertanto, non ce ne sarà bisogno e non tornerà più alla sua attività precedente. La maggior parte della popolazione impiegata nel settore dei servizi sarà semplicemente lasciata senza lavoro. E qui dobbiamo pensare a cosa fare con le persone con professioni non necessarie.
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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post Coronavirus”, 14/05/2020

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Il mio ambiente di oggi rappresenta ciò che sarò io domani

Domanda: Si dice che il mio ambiente di oggi è il mio io di domani. Lei è d’accordo con questo?

Risposta: Naturalmente. Noi vediamo come l’ambiente ci influenza.

L’uomo è nato completamente indifeso, come un piccolo animale selvaggio. Gradualmente, sotto l’influenza dei genitori e, poi, di una cerchia più ampia, egli passa attraverso le istituzioni educative, la scuola, la strada, il vicinato e così via.

Egli guarda un sacco di programmi alla televisione, sul computer e alla fine diventa ciò che vediamo in società. Se egli non ricevesse questa influenza dall’ambiente, non sarebbe affatto in grado di vivere nel nostro mondo.
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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post Coronavirus”, 5/07/2020

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Conseguire la forza superiore

Domanda: La domanda sul significato della vita è individuale o comune a tutti?

Risposta: La necessità di comprendere la radice della vita è comune a tutti, ma ognuno ci arriva individualmente.

Tu inizi a percepire che il vero universo è eterno, infinito e che anche tu esisti in questo eterno, infinito movimento. Non c’è nessuna morte oltre quella che sembra a noi perché avviene solo sul nostro stato animale. Lo stato più alto non è condizionato dalla morte del corpo animale.

Tu vedi che la conoscenza della vita è il conseguimento della forza che governa tutta la natura. Noi lo chiamiamo “Creatore” perché ci ha creati, ma questo non è ciò che è implicato nelle religioni. Questa forza è conseguita nelle proprietà che acquisiamo con assoluta chiarezza in modo sperimentale. Inizi a sentire come tutto esiste attorno a te e allo stesso tempo tu ti alzi a quel livello.
Ti diventa chiaro cosa significa il livello umano, come è diverso dal mondo inanimato, vegetale e animale. Dopotutto, esistono tutti dentro la cornice di un piccolo egoismo terreno, inclusi noi stessi.

E se tu sali al di sopra del tuo egoismo animale, inizi così a conseguire lo stato eterno e perfetto in questo mondo, in questa vita e la nostra esistenza materiale non ci limita in nessun modo.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 24/05/2020

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New Life n.1175 – Consapevolezza della morte

New Life n.1175 – Consapevolezza della morte
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Yael Leshed-Harel

Riepilogo:

L’essere umano vive nel proprio desiderio e pensa solo a ciò che è bene per lui, invece che a ciò che è cattivo e spaventoso. Non pensa alla morte, fino all’ultimo istante della propria vita. E’ così perché veniamo da una forza superiore, eterna. L’uomo può pensare all’essenza della vita e a cosa fare con essa. Presto però ci renderemo conto che la nostra vita è artificiale e cercheremo la vita vera.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1175 – Consapevolezza della morte”, 14/11/2019

Abbiamo bisogno di un vaccino contro l’egoismo?

Domanda: Se lei avesse l’opportunità di vaccinare le persone contro l’egoismo in modo che inizino a condurre uno stile di vita sociale e credano che la società è più elevata di ogni individuo, coglierebbe l’opportunità? O aspetterebbe ancora che l’essere umano ci arrivi coscientemente?

Risposta: In nessun caso lo farei perché uccidere l’egoismo significa uccidere la nostra natura. Rendere buono un uomo senza dover combattere il suo egoismo significa renderlo un idiota gentile e ingenuo.

Le persone devono educare se stesse ed elevarsi al di sopra del proprio egoismo. Questo è un lavoro immenso che non finisce in una sola vita terrena, ma continua per molti cicli di vita.

Pertanto, non dobbiamo interferire con la natura perché rimuoveremmo semplicemente la cosa più preziosa dell’essere umano: il suo egoismo e l’opportunità di decidere autonomamente cos’è la libertà di scelta e come dovrebbe provarla su se stesso.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post Coronavirus”, 07/05/2020

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Come è nata la vita?

Domanda: “Biologia” tradotto dal greco significa “studio della vita”. Ma questa scienza non ha idea da dove provenga la vita sulla terra. Lei sa come è apparsa la vita e di cosa si tratta?

Risposta: La vita è una forma speciale di coscienza. È emersa dal desiderio originariamente creato.

A poco a poco, questa forza del desiderio si sviluppò a tal punto che iniziò a sentire di esistere, a svilupparsi e a morire parzialmente nelle sue varie metamorfosi.

Domanda: Quindi c’è una sorta di forza che ha creato il desiderio di vita. Da dove veniva la morte allora?

Risposta: Un desiderio che non viene realizzato o che non può realizzarsi si sente morire. Cioè, la morte è l’assenza della realizzazione di un desiderio. Se si sente pieno, allora sente la vita.

Come spiegato nella scienza della Kabbalah, la forza della luce ha creato un desiderio e lo riempie. Sotto l’influenza della luce, il desiderio è in continua evoluzione. La luce è primaria e il desiderio è secondario.

Domanda: In linea di principio, si può studiare tutto questo?

Risposta: Ovviamente, non ci sono segreti qui.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post Coronavirus”, 14/05/2020

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Ascoltare i consigli dei saggi

Domanda: Lei pensa che idealmente le persone che sono al livello dei vertici dovrebbero diventare capi di stato? Dopotutto, oggi i livelli inferiori controllano i saggi e questo distrugge tutto.

Risposta: Non penso che i saggi siano in grado di controllare un paese perché il controllo di un paese è una scienza completamente diversa. Ciò richiede qualità e capacità completamente diverse in una persona. Tuttavia, dovrebbe essere controllato da persone che ascoltino e attuino i pensieri dei saggi.
Commento: È evidente anche dalla storia che ogni sovrano aveva sempre un saggio che gli dava consigli.

La mia risposta: Abbastanza vero. Ad esempio, Napoleone portò con sé un folto gruppo di scienziati e durante le battaglie dava sempre ordine di proteggerli.

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Dalla trasmissione di KabTV “Management Skills”, 25/06/2020

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Perché il mondo materiale è così diverso da quello spirituale?

Perché c’è una distanza così vasta, una tale discrepanza, tra la vita materiale e quella spirituale? Il fatto è che questi sono due mondi diversi, una forma di esistenza completamente diversa, un obiettivo diverso. In essi operano due diversi programmi: lavorare per il bene della ricezione e lavorare per il bene della dazione.

Non c’è niente di più opposto l’uno all’altro di questi due principi. Stiamo cercando di connettere in qualche modo questi mondi con la nostra mente. Ma in realtà, è possibile comprenderli solo con la fede al di sopra della conoscenza, cioè appena al di sopra della ragione egoistica.
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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28/07/2020, Gli Scritti di Baal HaSulam, “La libertà”

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Perché proprio ai nostri tempi dovremmo rivelare il Bore’?

Domanda: Le persone hanno sempre cercato di esplorare la natura. Se il Bore‘ è un pensiero onnicomprensivo, un campo, un’unica legge di natura, allora perché proprio ora dovremmo rivelarLo come questa legge?

Risposta: Oggi possiamo davvero indagare sul Bore’ e diventare simili a Lui, o viceversa, nella misura della nostra somiglianza con Lui.

Lo sviluppo finale dell’egoismo ci offre questa opportunità. In ogni generazione, si è sviluppato gradualmente e ci ha guidato costantemente attraverso tutti gli stati fino all’ultimo, in cima alla piramide dei bisogni umani.

Domanda: Con un piccolo egoismo è impossibile rivelare il Bore’, o è possibile ma a un livello molto primitivo?

Risposta: No, con un piccolo egoismo ci aspettiamo anche alcune conquiste, non dal Bore’, ma dalle Sue piccole azioni esterne secondarie.

Domanda: Realizzazione spirituale significa rivelare il Bore’?

Risposta: Questo significa non solo la realizzazione personale nella spiritualità, ma in generale rivelare il vero mondo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Management Skills”, 25/06/2020

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Da che cosa dipende la salute umana?

Domanda: Esistono due tipi di impatto della società su una persona.

Il primo è un impatto indiretto e inconscio. Ad esempio: l’inquinamento dell’atmosfera, dell’acqua, gli esperimenti genetici che vengono effettuati sugli animali per la produzione del cibo, ecc.

Il secondo è l’impatto diretto e consapevole della società: i media, tutti i tipi di leve economiche e le norme sociali.
Lei pensa che la salute umana nella maggior parte dei casi dipenda dalla società o dalla genetica?

Risposta: La salute dipende da entrambe.

Per lo più, senza dubbio, dalla genetica. Ma ancora, come si suol dire, l’esistenza determina la coscienza. Pertanto, è imperativo pensare a quale tipo di ambiente diamo a una persona, sebbene nello stesso ambiente ci siano persone che lo tollerano relativamente bene e ci sono quelle che muoiono.

Nota: I medici affermano che la salute umana dipenda per il 10% dall’assistenza sanitaria, per il 20% dall’ereditarietà, per un altro 20% dall’ambiente, cioè dalle attività delle persone. E il 50% è determinato dallo stile di vita di una persona. E il modo di vivere è dettato dai media e dal periodo storico in cui una persona vive.

Cioè, in linea di principio, possiamo dire che l’80% della salute dipende ancora dalla società.

Il mio commento: Naturalmente, l’aspettativa di vita e la sua qualità dipendono dalla relazione tra le persone, dalla loro comunicazione.
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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post-Coronavirus”, 14/05/2020

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