Una nuova civiltà

Nelle notizie (Forbes): Anni fa, una studentessa chiese all’antropologa Margaret Mead quale considerasse essere il primo segno di civiltà in una cultura. La studentessa si aspettava che Mead parlasse di vasi di terracotta, di strumenti per la caccia, di macine o manufatti religiosi.

Ma no. Mead  disse che la prima testimonianza di civiltà era un femore fratturato di 15.000 anni trovato in un sito archeologico. Un femore è l’osso più lungo del corpo, che collega l’anca al ginocchio. Nelle società prive dei benefici della medicina moderna, ci vogliono circa sei settimane di riposo per guarire un femore fratturato. Questo particolare osso si era rotto ed era guarito. …

Un femore rotto che è guarito è la prova che un altro uomo si è preso del tempo per stare con il caduto, gli ha fasciato la ferita, l’ha portato in salvo e l’ha curato durante il recupero. Un femore guarito indica che qualcuno ha aiutato un suo simile, piuttosto che abbandonarlo per salvare la propria vita.

La mia risposta: Questo è l’aiuto reciproco.

Domanda: L’aiuto mutuo, è così che è iniziata la civiltà? Se non arriviamo al punto in cui è cominciata la civiltà, se non la sviluppiamo oggi, scopriamo che stiamo tornando indietro rispetto alla civilizzazione?

Risposta: Certamente. Se sviluppiamo qualcosa, è solo per guadagnare soldi. Oggi, se non ci fosse stato il desiderio, la sete di denaro, si svilupperebbero medicina e chirurgia? Non si sarebbe sviluppato nulla. Vivremmo in una società primitiva. Ti sei rotto una gamba? Bene, così l’hai rotta.

Commento: Un piccolo gruppo di individui premurosi è riuscito a emergere, a creare una nuova civiltà. Qualcuno era nelle vicinanze e gli ha messo due bastoncini sulla sua gamba, per esempio. La svolta  avviene in un piccolo gruppo?

La mia risposta: Certo. Questo è vero, e deve essere così.

Domanda: E anche durante il Rinascimento fu lo stesso?

Risposta: Sì, certo.

Domanda: E oggi, come avverrà la svolta dall’indifferenza alla connessione? Sarà realizzata da un piccolo gruppo?

Risposta: Essa passa comunque attraverso la consapevolezza della necessità. Se ciò accade, allora sfonderemo.

Domanda: C’è una tale necessità oggi?

Risposta: Per quanto mi risulta, il mondo contemporaneo sta facendo di tutto per eliminare questo bisogno di assistenza reciproca per la sopravvivenza.

Commento: Ultimamente sei stato pessimista sull’umanità.

La mia risposta: sono un realista. L’egoismo sta crescendo in modo esponenziale, sorprendentemente veloce, letteralmente in maniera verticale verso l’alto, e non abbiamo nulla da opporre ad esso.

Domanda: Ma sta ancora volando verso una specie di vicolo cieco?

Risposta: No. Non sente questa difficoltà ed è pronto a combattere con tutti coloro che sono contrari.

Domanda: Dove comincerà una nuova, vera civiltà? A che punto sorgerà?

Risposta: Se non con una guerra atomica – generale, seria e totale – allora potrebbero esserci delle enormi eruzioni vulcaniche in cui la natura semplicemente ci chiude insieme all’interno di una specie di scatola. Allora forse  sedendoci al buio  ce ne renderemo conto.

Domanda: Quindi, è necessaria la completa oscurità per questo?

Risposta: Sì. Dobbiamo capire che altrimenti non c’è nessun altro posto dove andare per creare un certo contratto tra di noi, per relazionarci gli uni con gli altri solo a beneficio dell’altro, senza tener conto di noi stessi. Una tale rivoluzione!

Domanda: Questa è una completa rivoluzione del pensiero. E poi l’oscurità svanirà?

Risposta: Sì.

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Da KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 30/12/21

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