L’unico distruttore nel mondo

Sono passate diverse settimane dall’inizio della guerra in Ucraina e non c’è ancora una tregua in vista. Reuters stima che più di quindicimila persone abbiano perso la vita e più di tre milioni siano state sfollate. Eppure, non c’è una fine in vista. Diventa ogni giorno più chiaro che c’è una sola ragione per la guerra e un solo obiettivo che le uccisioni e la distruzione mirano a raggiungere: il dominio dell’ego.

Nel suo saggio classico, scritto agli inizi del 1930 , “Pace nel Mondo”, il grande pensatore e kabbalista Baal HaSulam scrisse che l’uomo è governato da un senso di unicità, la sensazione di essere l’unico a esistere nel mondo. Alcuni anni dopo che aveva scritto l’articolo, il mondo intero ha sperimentato gli effetti devastanti di questa percezione.

Da allora, le persone non sono diventate meno egocentriche, anzi, lo sono ancora di più.  Nel 2009, gli psicologi Jean M. Twenge e Keith Campbell conquistarono fama con il loro libro illuminante “The Narcissism Epidemic: Living in the Age of Entitlement”. In esso, non solo lamentano “l’inesorabile aumento del narcisismo nella nostra cultura”, ma sottolineano anche che “l’aumento del narcisismo sta accelerando”.

L’attuale conflitto in Ucraina dimostra che l’egoismo umano ha davvero raggiunto un livello in cui gli orrori della seconda guerra mondiale non sono più un deterrente. Ancora una volta, l’ego non si fermerà davanti a nulla per ottenere potere e controllo. L’ego, come lo descrive il Baal HaSulam, “sente che tutte le persone del mondo dovrebbero essere sotto il suo governo e per il suo beneficio privato”.

Non possiamo sradicare l’ego; è la nostra costituzione. Eppure, non serve farlo.  Invece, dobbiamo reindirizzarlo verso obiettivi costruttivi e non distruttivi. Poiché possediamo un senso innato di unicità, dovremmo far sentire le persone uniche per il loro contributo alla società anziché per il loro potere e controllo.

Attraverso l’opinione pubblica, possiamo ” manipolare” noi stessi per agire a favore della società piuttosto che contro di essa. In questo modo, creeremo comunità in cui le persone si sentono incoraggiate, sicure e amate proprio perché contribuiscono con le loro capacità e i loro sforzi al bene comune.

L’inutile distruzione che vediamo oggi è il prodotto della nostra natura. Potremmo evitarla se riconoscessimo la nostra natura e la trattassimo correttamente. Dato che non stiamo prendendo il controllo del nostro ego, l’ego sta controllando noi. Non ci può essere alcun compromesso: o noi, come società, governiamo e dirigiamo il senso di unicità di ogni persona verso un obiettivo costruttivo, oppure il nostro senso di unicità, ovvero il narcisismo, ci condurrà dove vorrà.  Se scegliamo l’inazione, il secondo scenario avverrà, e distruggeremo noi stessi e il mondo in cui viviamo.  Questo è una certezza. 

“Gli occhi del saggio sono nella sua testa”, scriveva il re Salomone (Eccl. 2:14); egli vede il futuro. Se siamo saggi, lavoreremo per costruire un buon futuro per noi stessi e per i nostri figli. Se non lo siamo, distruggeremo il nostro avvenire con le nostre azioni.

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