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Siamo liberi. Liberi di pregare

Anche nei peggiori momenti, nelle situazioni più estreme, i nostri cuori sono sempre liberi. Qualunque cosa succeda, possiamo scegliere come affrontarla. Ora che c’è di nuovo una guerra in Europa, possiamo scegliere l’unione. La guerra, dopo tutto, è solo lo stato più estremo di disunione. Il suo antidoto, dunque, è l’unione e possiamo raggiungere l’unione attraverso la preghiera, la preghiera di tutti, in ogni parte del mondo.

Una preghiera è una richiesta precisa che viene dal profondo del cuore per aggiustare una situazione dolorosa. In uno stato di separazione e ostilità, nulla può impedirci di pregare per l’unione e l’amore. Siamo sempre liberi di pregare.

Una guerra si vince con lo spirito, non con le armi. Perciò dobbiamo innalzare il nostro spirito al di sopra della nostra triste situazione fisica e pregare per avere la forza di unire i nostri cuori al di sopra di tutte le differenze, divisioni e ostilità.

Se tutta l’umanità si raccoglie e prega affinché la guerra in Europa cessi, affinché le parti trovino la forza di appianare le loro differenze in modo pacifico, nessuna cattiva volontà potrà resistere. Insieme, l’umanità può spegnere il fuoco della guerra nel mondo. Questa guerra è nostra responsabilità, di tutti noi. È nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, pregare dal profondo del cuore affinché i nemici depongano le armi.

Tutto ciò che accade, accade per connettere l’umanità, per unirla. I terribili eventi che si stanno verificando devono diventare un trampolino di lancio per l’unione globale. Tuttavia, questo può accadere solo se non ci sottraiamo al nostro dovere di elevarci al di sopra di noi stessi e formare una responsabilità reciproca globale. Se non cogliamo l’opportunità che ci è stata data per rafforzare l’unità nel mondo, allora siamo anche noi responsabili di ciò che sta accadendo e di ciò che deve ancora accadere.

La medicina al proprio servizio.

Domanda: Il recente sviluppo della terapia genica (terapia per mezzo di cellule e geni) si è tradotto spesso nella vendita di cellule staminali prelevate da feti di bambini mai nati.

Si racconta di medici che, nell’eseguire l’ecografia, effettuano deliberatamente una diagnosi sbagliata, comunicando alla madre che è nella necessità di interrompere la gravidanza per motivi medici di modo che l’embrione possa essere usato per ringiovanire personaggi famosi. Tutto ciò con finalità economiche a vantaggio dei medici.

Cosa sta accadendo? Come è possibile tutto questo? Come è ben noto, i medici si prestano al giuramento di Ippocrate: “Non nuocere.”

Risposta: Di cosa stai parlando?! Siamo testimoni che i medici sono tra gli specialisti più egoisti in quanto sentono di avere potere sul paziente, che lo possono comandare; avvertono la propria impunità.

Commento: Sembrerebbe che debba essere l’opposto.

La mia risposta:  Ti riferisci alla moralità, ad una sorta di onestà interiore, alla coscienza o qualche forma di giustizia? Come si può chiedere questo ad una persona nel mondo di oggi? In special modo quando ai giovani viene insegnato ad essere egoisti, di mirare a raggiungere uno status o qualunque tipo di potere, ad ogni costo. Un medico è pagato per servire un grande numero di pazienti e prescrivere loro più farmaci di quanto non si possa pagare.

Ciascun medico ha interesse a che i pazienti vadano da lui piuttosto che da un altro medico. I medici hanno vantaggio a prescrivere farmaci supplementari ai propri pazienti in quanto, in fin dei conti, questo si traduce in un introito cospicuo per loro. Ho parlato con alcuni medici che mi hanno spiegato apertamente come stanno le cose. In sostanza, il medico non ha alcun interesse alla salute dell’uomo.

Pertanto, al giorno d’oggi, tutta la medicina ha lo scopo di ottenere profitto. E non c’è da aggiungere molto riguardo al costo dei farmaci e dell’attrezzatura medica. Il bilancio della sanità nazionale a volte eccede quello della difesa. Questa rappresenta una greppia comoda per milioni di persone.

Dal momento che facciamo un uso egoistico della medicina, non possiamo aspettarci che i medici aiutino in modo disinteressato le persone. Sostanzialmente, l’attività medica è rivolta alla cura degli organi di una persona e non alla cura della persona nel suo insieme. Dunque, l’approccio generale come anche quello individuale sono assolutamente viziati.

Domanda: Può essere cambiato questo approccio?

Risposta: No. Questo sarà possibile solamente quando gli individui si convinceranno di vivere connessi gli uni agli altri ed in un mondo aggregato. Se desiderano mantenersi in salute, allora si devono prendere cura della salute dell’intera società.

Da The Book of Zohar, nel capitolo “Pinchas,” si cita che tutte le nostre patologie sono il risultato di un’inclinazione egoistica verso l’altro. Trasmettiamo questo contagio e questo veleno da persona a persona e dunque, ci ammaliamo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-up-Anamnesis” 19/02/2010

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