La guerra tra Russia e Ucraina: il vaso di Pandora è aperto

Le conseguenze di questa guerra hanno una radice molto più profonda dell’impatto che causerà a coloro che sono direttamente coinvolti nel conflitto. Riformerà il mondo, dato che è probabile che altri attriti latenti tra nazioni e territori saranno attivati come conseguenza della situazione Russia-Ucraina. Questa guerra ha appena aperto un’era di guerre, piccole e grandi, tra popoli diversi.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, di recente ha affermato che questa guerra potrebbe facilmente diventare “la più grande guerra europea dal 1945” e io sono d’accordo. Se paesi con contesti simili non riescono a raggiungere un accordo tra di loro, è ancora più probabile che diversi paesi con grandi differenze e antichi conflitti, possano facilmente scivolare in guerra senza un apparente motivo giustificabile.

A livello personale, mi rattrista vedere come il destino si ribalta e ancora una volta ci troviamo in guerra. Sono dispiaciuto e inquieto perché ho molti studenti in Russia e Ucraina che sono sotto minaccia e sentono come il deterioramento della situazione si ripercuote su di loro e sul mondo intero. Anche in Israele ho molti studenti che seguono con preoccupazione quello che succede nell’Europa dell’Est, ansiosi per la sorte dei loro familiari e amici.

La mia speranza è che cessino presto le manifestazioni di odio tra Russi e Ucraini, due popoli che hanno vissuto fianco a fianco durante la storia. Se fosse ancora possibile farei di tutto per far tacere, calmare ed evitare un crescendo, ma per ora è impossibile.

Non possiamo fare molto in questa fase. Possiamo solo desiderare la pace e un cessate il fuoco e che le discussioni da entrambe le parti siano moderate. Le parti in conflitto potrebbero seguire l’esempio delle tribù dei Nativi Americani che seppellivano la loro ostilità in una cerimonia, durante la quale le tribù precedentemente in guerra si accordavano per appianare le loro differenze e vivere in armonia, e suggellavano il loro accordo con il capo di ogni tribù che sotterrava l’ascia di guerra. 

Un tale scenario non sembra realistico nelle circostanze attuali. Così, al di sopra delle forze di ostilità, al di sopra dell’egoismo e del controllo quali forze motrici di tutti i conflitti nel mondo, possiamo solo elevare una preghiera globale per la pace, chiedendo di andare tutti d’accordo con tutti. Poiché solo nel potere della connessione e nella connessione tra i nostri cuori, può sorgere una grande forza positiva, una forza che è in grado di unire tutte le parti, di riconciliare gli esseri che si odiano, di risvegliare la verità in tutti noi che tutti apparteniamo ad una sola anima. Come sta scritto: “Colui che fa la pace nelle sue altezze, faccia la pace su di noi…” (Libro di Giobbe, 25:2)

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