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Come non assecondare i pregiudizi?

Domanda: Il nostro cervello classifica tutto ciò che sente. Da questo classificare cresce quello che è noto come pregiudizio. Cioè, una persona pensa in maniera schematica e spesso prende decisioni che erano originariamente radicate in lei. A volte queste decisioni possono essere sbagliate, ingiuste.
Gli scienziati dicono che uno dei metodi per prevenire il pregiudizio è fermare una persona in tempo e porle le domande appropriate.
Basicamente farla soffermare così che chieda a se stessa, “Che convinzioni ho? Cosa mi influenza per prendere la decisione giusta?”

Siamo soggetti al pregiudizio sin dalla nascita. Cosa posso fare al riguardo? Come posso non soccombere a esso?

Risposta: Credo che nulla aiuterà eccetto il giusto ambiente che influenzerà una persona. Se un individuo inizia a interrogarsi, a ricordare alcuni dei suoi schemi, abitudini e modelli impiantati in lei dall’infanzia, non avrà nessun risultato. L’unico rimedio è essere costantemente sotto l’influenza forte del giusto ambiente.

Emerge che puoi lottare contro il pregiudizio solo cambiandolo per un altro. Cioè una persona inizialmente è sotto l’influenza di una società che forma qualcosa in lei. Successivamente va sotto un’altra influenza e forma qualcosa di nuovo in se stessa.
Nulla può essere fatto altrimenti.

Così ci sarà una terza società, una quarta e così via che la influenzeranno più e più. In ogni caso da ogni ambiente riceverà ciò che esso le infonde. In questo modo inizierà a comprendere tutto meglio e salire i livelli.
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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 12/01/2021

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Non dobbiamo smettere di lavorare

Commento: L’umanità ammette spesso di non avere energie di fronte ai grandi cambiamenti. Molti filosofi e leaders nel corso della storia hanno affermato: “Siamo impotenti,” ma ancora l’umanità cerca di fare qualcosa.

La mia risposta: Non dobbiamo smettere di lavorare anche se è assolutamente impossibile fare una determinata cosa. E’ lo stesso nelle nostre vite. Sebbene non possiamo vedere grandi prospettive davanti a noi, sappiamo che dobbiamo alzarci, andare a lavorare, tornare a casa dal lavoro, arrivare a fine giornata e così via. Questo ci condurrà da qualche parte. Significa che non vediamo il sistema esterno che ci controlla né il programma in conformità al quale esistiamo. Allo stesso tempo, il nostro lavoro quotidiano e la partecipazione a questo sistema ci danno dei risultati.

Commento: Prendiamo l’esempio delle persone che stanno combattendo il cambiamento climatico globale e che non possono dire quando accadrà. Risulta che c’è un grande delta tra le loro azioni e il fatto che qualche cambiamento accadrà nel futuro. Inoltre, esse hanno ancora la forza di svolgere delle azioni intenzionalmente.

La mia risposta: Questo è perché realmente stiamo affrontando un problema grande, globale e inevitabile. Che differenza fa se accade adesso o fra un centinaio di anni? In ogni caso, siamo certi che accadrà e, comprendendo questo, abbiamo creato un’intera scienza. Tuttavia, è importante per noi agire oggi come se questo accadrà domani.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 12/01/2021

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La cura per il virus

Nota: Lei dice che la connessione tra le persone è la cura per i virus ma vediamo, al contrario, che la cura è mantenere la distanza, la quarantena.

Risposta: La quarantena non è la cura per il virus. Il trattamento di cui abbiamo bisogno, per impedire al virus che sedimenti tra di noi, tra i nostri sentimenti e le nostre relazioni è, invece, una connessione calda tra di noi. Attraverso lo sforzo di unirci come un solo uomo con un solo cuore noi non lasciamo spazio al virus per diffondersi.

Per il momento, ci troviamo in uno stato di transizione. Tale condizione ci insegna cos’è bene e cosa è male, se conviene cambiare o no, cosa accadrà se facciamo questo o quello. Non possiamo trarre ancora le giuste conclusioni.

Non c’è dubbio che in futuro l’umanità comincerà a comprendere che le relazioni corrette curano la società.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 30/10/2020

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Al di fuori dell’amore per sé

Domanda: Dicono che tutti i problemi della vita sorgano solo a causa dell’amore per sé. Perché?

Risposta: Qualunque cosa facciamo, inizialmente la facciamo solo per amore per noi stessi. Amo me stesso e, per come la vedo, faccio tutto ciò che possa aiutarmi, riempirmi e farmi piacere. Quindi, per il mio bene, sono pronto a distruggere la natura, a fare qualsiasi cosa. Tutti i problemi sorgono proprio perché penso solo a me stesso.

Domanda: Ora una pandemia si sta diffondendo nel mondo. È perché penso a me stesso?

Risposta: Naturalmente. A causa del fatto che le persone pensano solo a se stesse, questi “parassiti” appaiono.

Domanda: Allo stesso tempo, dicono che se una persona non ami se stessa, non sarà in grado di amare gli altri. Significa che l’amore per sé è necessario per amare gli altri?

Risposta: Sì. Altrimenti, una persona non avrà un esempio di come dovrebbe amare gli altri. Deve amare se stessa. Ecco perché si dice: ” Ama il tuo prossimo come te stesso”.

Commento: Significa che gli egoisti narcisistici …

La mia risposta: Sono persone molto piacevoli. È solo necessario trasformare la loro idea di piacere nel fatto che donando contentezza agli altri, esse stesse riceveranno soddisfazione.

Domanda: Perché le persone così spesso nascondono l’amore ma esprimono apertamente l’odio?

Risposta: L’amore mi obbliga e forse mi mostra la mia debolezza. E l’odio, al contrario, suggerisce che sono, per così dire, al di sopra degli altri, che non ne ho paura e che sono pronto, per quel che vedo, a mostrare il mio atteggiamento corretto verso gli altri.

Domanda: A volte una persona pensa di amare già tutti. Come superare una tale prova d’amore in modo da non ingannarsi?

Risposta: Offrendole di lavorare un giorno per qualcuno, in modo che provi a vedere come il suo orgoglio offusca tutti i suoi orizzonti.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 23/10/2020

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L’essenza della natura umana

Domanda: Le persone hanno combattuto per la libertà da sempre. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dice: “Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ogni individuo sarà sottoposto soltanto alle limitazioni stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.” Lei è d’accordo su questo?

Risposta: Nella misura in cui questo non vada oltre la natura.

Il problema è che la gente rivendica lo slogan: “Libertà, uguaglianza, fratellanza” considerando ciò che comprende in base all’educazione ricevuta e a ciò che ha di fronte a sé nella vita. La Kabbalah parla delle leggi della natura. Questo è un discorso molto ampio e può creare un’impressione diversa.

Dal punto di vista della natura l’uomo non può essere libero a causa del suo egoismo. Come ne veniamo fuori? Questo è il problema. Io sono così per natura, l’altro è diverso: gentile, arrabbiato, nervoso, invidioso, ecc. Abbiamo molte qualità positive e negative. Cosa dobbiamo fare?

Domanda: In linea di massima, questa è una questione filosofica. La natura dell’uomo è cattiva o buona?

Risposta: E’ assolutamente malvagia perché io penso solo al mio beneficio personale. Può darsi che non desideri combattere l’altra persona ma, se è buono per me, poi la danneggerò. Esiste qui una specie di “area grigia.”

Dal punto di vista della Kabbalah l’uomo è cattivo. Così è detto nella Torah che la natura umana è un desiderio egoistico di godere a spese degli altri. Così è come siamo stati creati. Se per gli animali il cibo, la salute e la riproduzione vengono limitati dall’istinto, l’uomo, al contrario, divora l’intero mondo.

Tuttavia, non abbiamo il libero arbitrio. Siamo governati da una inclinazione cattiva. Che tu lo voglia o meno tu userai il prossimo poiché sei nato così. A questo, sicuramente, si aggiungono l’educazione, le leggi vincolanti, l’opinione della società, ma, generalmente, l’uomo è cattivo.

La Torah dice: “L’inclinazione maligna di ogni individuo deriva dalla sua essenza. Prima ancora di nascere in lui c’è già cattiveria.”

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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2021 – L’anno del risveglio dell’umanità

E’ da poco iniziato l’anno 2021 che ci rivelerà che il mondo è chiuso, che è connesso in un solo sistema, che soffriamo e che la soluzione può solo essere comune.

Tutto questo sarà rivelato nel 2021, sarà l’anno del risveglio dell’umanità. Sarà ovvio per tutti che è impossibile avere successo usando l’ego. Al contrario, il successo dipende dal rompere le partizioni egoistiche che ci separano.

Nel cercare di ottenerlo nella decina, avremo impatto in tutto il mondo. E il mondo capirà che si sono sprecati abbastanza soldi per le armi. L’unica cosa nella quale vale la pena investire è nell’unione dell’umanità. Sarà l’elisir che curerà tutte le malattie.

Non avremo bisogno di vaccini e medicine contro il virus. Questa non è la pandemia del Coronavirus, ma un’epidemia globale dell’ego che si diffonde nel mondo. E per questa malattia c’è una sola cura: la connessione.

 

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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah del 30/12/2020, “Annullamento e sottomissione”

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