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La pena di morte da un punto di vista etico

Domanda: Qual è la sua posizione riguardo alla pena di morte dal punto di vista etico?

Risposta: In alcuni casi è necessaria.

Domanda: Ci sono molti argomenti etici a favore e contro la pena di morte. La società è divisa. Ci sono dei paesi in cui è accettata come legge e altri che sono contrari.

Risposta: Se possiamo provare che non abbiamo un altro modo per correggere una persona e per proteggere la società da essa, allora la società ha il diritto di condannarla a morte poiché è una persona assolutamente pericolosa per la società.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 09/10/2020

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L’unità è la tendenza della Natura

Domanda: Noi interiormente ci allontaniamo costantemente l’uno dall’altro. Assistiamo al crescere incessante del pensiero egocentrico e al suo manifestarsi in differenti situazioni.

Abbiamo raggiunto il punto di massimo distanziamento sociale o continueremo ad allontanarci tra noi prima di cominciare ad unirci? Qual è il trend della natura?

Risposta: La tendenza della natura è orientata verso l’unificazione assoluta delle persone per cui ci spinge tutto il tempo ad avvicinarci l’uno all’altro. Non ha importanza quanto vogliamo distanziarci gli uni dagli altri con il nostro egoismo, la natura ci spingerà a stare sempre più vicini fino a che non capiremo che questo movimento deve partire dal cuore.

Domanda: Vi sono due tendenze qui. Da una parte la natura, che favorisce il nostro egoismo, ci estrania l’uno dall’altro. Dall’altra, la stessa natura ci spinge all’unificazione. La natura ha due forze, come funziona?

Risposta: Naturalmente. Ci sono le forze egoistiche che sono il fondamento del nostro mondo e la forza altruistica quella dell’attrazione, dell’amore reciproco e della dazione che è il fondamento del mondo spirituale. Entrambe le forze, specialmente di questi tempi, si stanno manifestando in noi in maniera crescente.

E’ importante capire dove tutto ciò ci sta portando e cominciare a muoverci in sintonia con la natura. In questo caso, non sentiremmo contraddizioni, problemi o colpi del destino.

Se non vogliamo questo e agire solo in accordo alla nostra forza egoistica, allora affronteremo molti problemi inclusi tutti i generi di conflitti, problemi con i virus, come adesso, e così via.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 30/10/2020

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Chi può essere chiamato eroe?

Domanda: Chi può essere definito un eroe?

Risposta: Il Bore.

Osservazione: Ma nei testi kabbalistici è scritto che un eroe è un uomo con il cuore spezzato.

Risposta: Questo è un diverso genere di eroe: si tratta dell’uomo che, malgrado tutti gli ostacoli, vince tutte le difficoltà ed è in grado di raggiungere la somiglianza con il Bore. Il suo eroismo è misurato dal fatto che è capace di superare tutti gli ostacoli sul suo cammino.
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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 22/04/2019

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Entrare in Egitto

Domanda: Quando un individuo si impegna per l’unificazione comincia ad analizzare la propria natura, si accorge che sperimenta delle resistenze. Si tratta dello stato chiamato l’entrata in Egitto?

Risposta: Si. Comprende che, da una parte, deve tendere all’unificazione. Questa proprietà è chiamata “Yosef” (Giuseppe). Ma il resto delle sue proprietà, che sono impersonate dai suoi fratelli, sono egoistiche. Essi sono completamente in disaccordo con questo.
Come risultato, ognuno si ritrova in Egitto (nell’egoismo) e comincia a lavorare in qualche modo contro gli altri, per l’unione, per accrescere, vale a dire, elevare la connessione. Il singolo comincia a capire quanto sia egoista e quanto i suoi desideri lo stiano distruggendo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 15/04/2019

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Ogni cosa può essere corretta

Domanda: Quale azione qualcuno potrebbe commettere che le farebbe decidere di non stare mai più vicino a quella persona?

Risposta: Non credo che questo possa accadere. Puoi sempre arrivare a una qualche tipo di comprensione e a qualche soluzione per sistemare tutto. Non ci sono cose che non si possono correggere al mondo.

Domanda: Persino il tradimento?

Risposta: Nessuna! Tutto è rimediabile. Così è detto: “L’angelo della morte diventerà l’angelo della vita”, la vita eterna.
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Dalla trasmissione di KabTV ” Communication Skills”, 30/10/2020

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Un passo verso la scoperta del significato della vita

Domanda: Se una persona capisce che esiste senza sapere il significato della propria vita ma non ha ancora la necessità di raggiungerlo, come può fare un passo e voler trovare questo significato, letteralmente controllare il suo destino? Come si sposta da uno stato all’altro?

Risposta: Questo è possibile solo attraverso l’ambiente giusto. Non c’è altro modo.

Nella scienza della Kabbalah è spiegato che se una persona appartiene ad un gruppo speciale di persone che sono interessate a comprendere il significato della vita innalzandosi al suo livello più alto, al di sopra di questo mondo, nel sistema di controllo della nostra vita, allora può rivelarlo e diventa, anche nel corso della sua vita nel nostro mondo, un individuo che comprende il mondo superiore.

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 7/12/2020

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Le nazioni del mondo ed i principi morali

Domanda: Una popolazione ben educata è più tollerante con le minoranze di genere ma è intollerante con le violazioni delle norme morali secondo i propri interessi egoistici, per esempio: corruzione, evasione fiscale. Un gruppo di persone religiose è molto più vicino a un tale principio morale.
Lei, come kabbalista, crede che i principi morali dovrebbero rimanere fissi o possono cambiare a seconda delle circostanze?

Risposta: I veri principi morali non dipendono da nulla. Essi non appartengono a società o religioni ma sono al di sopra di questo.

Domanda: Pensa che le norme morali dovrebbero essere le stesse per tutti o ogni nazione può avere le proprie norme di comportamento e principi morali?

Risposta: Le norme di comportamento possono essere diverse in diverse nazioni e i principi morali devono essere gli stessi per tutti. Sebbene dipenda dallo sviluppo della nazione, tuttavia tutte le norme e i principi devono essere orientati verso ama il tuo prossimo come te stesso.

Domanda: Considerando che tutte le persone hanno livelli di desiderio diversi, in accordo alla struttura gerarchica dello psicologo Maslow, può essere ipotizzato che ogni livello abbia le proprie norme di comportamento?

Risposta: Relativamente, ma tutti devono capire dove si trovano in questa piramide. E sebbene non si sia ancora raggiunto il livello più alto, si sa che questi livelli esistono.

Commento: Lei dice che deve esserci un unico principio, ama il tuo prossimo, e le norme potrebbero essere diverse in ogni nazione, ma dentro la nazione ci sono diversi livelli, più sviluppati e meno sviluppati.

La mia risposta: Si, ma tutti appartengono ad un’unica piramide, il cui vertice è ama il tuo prossimo come te stesso.

Domanda: Le norme etiche e morali devono essere classificate in base a età, genere e nazionalità? O devono essere universali e devono essere insegnate gradualmente ad una persona fin dall’infanzia?

Risposta: Senza dubbio, ad un individuo deve essere insegnato questo dall’infanzia e costantemente. È indispensabile condurlo a questi principi innalzandoli ad un livello che non dipende dalla natura dell’uomo, dalla sua nazionalità, dall’etnia e da altre caratteristiche. Questa è la responsabilità di tutta l’umanità.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 9/10/2020

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Risposte dalla Kabbalah

Domanda: Qual è la differenza tra una comunità virtuale e una spirituale?

Risposta: Una comunità virtuale ha molti obiettivi diversi. La comunità spirituale invece persegue uno scopo che è molto chiaro, distinto e stabilito dai suoi grandi maestri. E noi, come studenti, ci stiamo muovendo verso questa meta.

Domanda: Cosa consiglierebbe ai proprietari di Social Network come Twitter, Facebook e YouTube?

Risposta: Consiglierei loro di guidare lo sviluppo dei Social Network nella direzione appropriata per dare alle persone l’opportunità di essere in comunicazione fra loro nel modo più aperto e l’umanità se ne accorgerà rapidamente.

Ma oggi, questi Social Network funzionano in un modo che impedisce alle persone di essere adeguatamente connesse. Dovrebbero permettere alle forze della natura di guidare le persone verso l’obiettivo corretto. Ma essi interferiscono, e questo è il loro male più grande.

Domanda: Che tipo di tecnologia potrebbe suggerire per sviluppare la comunicazione tra le persone? Ha qualche idea?

Risposta: No. Penso che tutte le idee emergeranno non appena ce ne sarà il bisogno.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, del 07/10/2020

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I Social Networks come luogo dove esprimere le emozioni

Domanda: Se in passato una persona veniva travolta da emozioni, positive o negative che fossero, e le poteva condividere con diversi amici, oggi può condividerle con milioni di persone. Questa opportunità ci aiuta a svilupparci come individui?

Risposta: No, ciò non ha alcun senso come quello che succede a scuola. Che cosa condivide una persona? Che emozioni gli altri ricevono da esso o essa? Come reagiscono? Tutto questo si colloca ad un livello di bisogni primordiali e non significa nulla. In fin dei conti ciò che guida ciascuno di noi è un mero egoismo quotidiano.

Domanda: È sempre più difficile esprimere verbalmente i propri pensieri ed emozioni, soprattutto per le giovani generazioni. Inoltre, molti hanno vergogna della propria incapacità a scrivere correttamente che si compensa con emoticon, like e altri simboli. Lei pensa che stiamo regredendo all’età della pietra o piuttosto questo è una sorta di sviluppo?

Risposta: Credo sia una cosa positiva. Non c’è un’età della pietra.
Nell’età della pietra non c’erano restrizioni sulla trasmissione delle informazioni, eccettuate le limitazioni tecnologiche. Oggigiorno abbiamo limitazioni sul trasferimento di informazioni in quanto le informazioni semplicemente non esistono; è diventato tutto così piatto.

Ecco che in questo contesto trovano posto gli emoticon senza nessun problema.
Il degrado non è causato dall’uso degli emoticon ma da un decadimento generale. Gli emoticon sono solo un sottoprodotto di questo degrado.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 07/10/2020

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La differenza tra libertà ed anarchia

Domanda: Qual è la differenza tra libertà ed anarchia?

Risposta: La libertà è il desiderio di raggiungere lo stato nel quale si riesce a comunicare con gli altri in maniera corretta. L’anarchia si ha quando tutti possono fare quello che vogliono in relazione alle loro capacità, potere, ecc. ecc.

La libertà è un’anarchia limitata, che noi stessi limitiamo, poiché se no veniamo limitati.

Domanda: Cioè, dal punto di vista della Kabbalah, l’indole dell’uomo è maligna e la sua libertà dovrebbe essere limitata?

Risposta: Sì. Ma noi la limitiamo all’ambito dell’educazione, dell’opinione pubblica ed altro. Per cui in linea di massima le restrizioni non possono essere imposte essendo parte del sistema educativo e di supporto in natura.
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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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