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Un dispositivo chiamato Anima

Domanda: Qual è la differenza tra la realizzazione e lo studio approfondito?

Risposta: Qualsiasi studio viene eseguito con l’aiuto della mente. Si può studiare tutto ciò che si vuole ma non realizzarlo, perché la conoscenza della Kabbalah si basa sul corretta coniugazione delle proprietà.

Non possiamo percepire il mondo spirituale perché non abbiamo proprietà adeguate. Ad esempio, ci sono delle onde radio intorno a noi che non vediamo e sentiamo, ma abbiamo creato strumenti che ci permettono di percepirle.

Allo stesso modo abbiamo bisogno di costruire un dispositivo che possa percepire il mondo spirituale. Questo dispositivo si chiama anima e deve avere le proprietà del mondo superiore, la dazione e la connessione reciproca, che sono assolutamente opposte al nostro mondo.

Possiamo trovarle in un gruppo, in stretta adesione a ciò che insegna la saggezza della Kabbalah.
Man mano che accumulerete materiale sensoriale e razionale, inizierete a sentire che l’anima si forma gradualmente in voi. Imparerete di più su tutti i tipi di modelli di elementi spirituali, i loro vari composti, classi, livelli e così via.

In altre parole, studiando la scienza della Kabbalah – la fisica del mondo superiore – certi sentimenti, proprietà e sensazioni, si formeranno gradualmente in voi. Costruirete modelli dentro di voi: “Questo è Bina, questo è Malchut, questo è Zeir Anpin, questo è sopra il Parsa, questo è sotto il Parsa”, e così via. Questo è il progetto attraverso il quale gradualmente prenderà forma la vostra anima.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 23/12/2018

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New Life n.214 – Le relazioni tra fratelli – 1′ Parte

New Life n.214 – Le relazioni tra fratelli – 1′ Parte
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

La costruzione di un adeguato sistema di comunicazione tra i fratelli nella famiglia è affidata ai genitori. Qual è il modo migliore per portare i bambini alla chiarificazione e al riconoscimento del bene e del male senza critiche né confronti? Il workshop e le discussioni familiari aiutano i bambini ad esplorare le qualità indesiderabili. I metodi efficaci per relazionarsi con i bambini li aiuteranno a sviluppare relazioni positive fra loro.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.214 – Le relazioni tra fratelli – 1′ Parte”, 25/07/2013

Cosa porta nella mia vita lo studio della Kabbalah ?

Domanda: Posso imputare tutti gli eventi della mia vita allo studio della saggezza della Kabbalah, oppure tutti questi eventi mi accadrebbero comunque? Cosa apporta nella mia vita lo studio della Kabbalah?

Risposta: Lo studio della saggezza della Kabbalah dà uno scopo alla tua vita. Ti regala un beneficio eterno che non sparisce con il tuo corpo materiale, ma rimane oltre ad esso. Dato che la proprietà della dazione è al di sopra dell’egoismo, continua ad esistere anche quando il nostro corpo muore.

La Kabbalah ci offre un beneficio completamente incontaminato dalla vita di questo mondo. Ci possono volere una vita o alcuni cicli di vita, ma sarai in grado di raggiungere lo stato di completa somiglianza con il Creatore, il Suo livello. Questo è lo scopo del nostro sviluppo.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 23/12/2018

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Perché dobbiamo rivolgerci al Creatore?

Domanda: Quando utilizzo l’energia elettrica o sfrutto la forza di gravità, non ho bisogno di chiedere nulla a nessuno. Perché per interagire con la forza superiore della natura ho bisogno di formulare una richiesta spirituale?

Risposta: Nell’ambito della natura inanimata, vegetale o animata, (noi in questa esistenza terrena facciamo parte della natura animata), rimaniamo in uno stato materiale chiaro, esplicito. Non abbiamo nulla da chiedere. Abbiamo semplicemente bisogno di sapere come adattarci, imparare ed usare la natura corporea, studiarne le leggi e cercare di implementarle il più correttamente possibile.

Quando proviamo a salire al livello successivo, al livello spirituale della nostra esistenza, entriamo in una relazione totalmente diversa: la relazione con il Creatore. Qui siamo legati a Lui costantemente. Egli si rivolge a noi e noi ci rivolgiamo a Lui.

A questo proposito, quando vogliamo diventare simili a Lui, creiamo un’immagine di somiglianza con il Creatore, chiamata “la nostra anima“.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 16/12/2018

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New Life n.205 – Il ruolo dei genitori – 1′ Parte

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

Il ruolo dei genitori è quello di insegnare ai bambini la saggezza della vita, cioè come connettersi agli altri. I bambini imparano meglio attraverso l’esempio positivo. I genitori devono organizzare settimanalmente delle riunioni di famiglia, durante le quali condividere le proprie emozioni e cercare un punto di accordo. Questo crea un sentimento comune al centro della famiglia e, di conseguenza, ogni membro della famiglia ha un senso di appartenenza a questa piccola società che li tiene ancorati alla vita. Ogni bambino deve essere consapevole che la devozione alla famiglia è superiore a qualsiasi altra cosa nella vita.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.205 – Il ruolo dei genitori – 1′ Parte”, 30/06/2013

Rivelare lo spazio spirituale

Domanda: Perché alle persone non viene data immediatamente l’opportunità di entrare nello spazio spirituale e svilupparsi al suo interno?

Risposta: Perché non ne hanno il desiderio. Se tu dessi loro tali desideri non li sentirebbero come propri. È uno stato animale. Arrivando dallo stato opposto, devono sviluppare i corretti desideri spirituali. Solo in seguito cominceranno a raggiungere i più alti stati, e stavolta sì che li sentiranno come propri!

Domanda: È possibile trovarsi già nello spazio spirituale e non sentirlo?

Risposta: Sì, è vero. È così. Tu non puoi ancora sentirlo. È tutta una questione di come rivelarlo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 09/12/2018

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Come sullo schermo di un cinema

Domanda: Il Creatore mi influenza in modo diverso, a seconda dei miei cambiamenti? Oppure la Sua influenza rimane la stessa ma la percezione che ne ho cambia? Chi cambia: io o Lui?

Risposta: Nel nostro mondo, parliamo sempre di ciò che la persona avverte: che si tratti di un cambiamento del tempo, dell’ambiente, della società circostante o di qualsiasi altra cosa.

La Kabbalah spiega che è tutto dentro di me: la società, l’umanità, il tempo e tutto ciò che accade. Ma io lo vedo solo all’esterno, l’esterno a me, come i diversi livelli della natura.

Quindi, correggendomi interiormente, cambio anche il mondo esterno. Ma ora, al contrario, a me il mondo sembra esterno, ed io penso che, cambiando me stesso, io possa vedere solo i risultati dei miei cambiamenti.

Immagina che ci sia intorno a te uno “schermo” a 360 gradi e che su di esso si possano vedere tutti i cambiamenti che avvengono in noi in tutti e quattro i livelli: parlante, animato, vegetale e inanimato. Queste sono le quattro fasi del desiderio che si proiettano su uno “schermo” esterno, come in un cinema.

Qui ci sono due approcci. O, cambiando me stesso, cambio in meglio il mondo intorno a me, oppure, rimango lo stesso e il mondo intorno a me cambia per forzarmi a cambiare. Cioè, o il Creatore mi tira avanti con una forza positiva oppure mi spinge da dietro con una forza negativa. Ed io vedo tutto questo sullo “schermo” intorno a me.

Domanda: Allora, cosa possiamo dire sulle quattro stagioni dell’anno che si avvicendano costantemente?

Risposta: Sono i quattro fondamenti, le quattro fasi della luce che si riflettono in me nella forma delle quattro stagioni. Tutto è diviso in quattro, cinque o dieci parti. Questo è il mio mondo interiore che è proiettato fuori in questo modo.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 16/12/2018

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New Life n.204 – La famiglia nel nuovo mondo

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:
Quali sono le ragioni del collasso della società umana? È possibile raggiungere la felicità e il riempimento costante nelle nostre vite, e come è possibile gioire nuovamente nella famiglia? La costruzione del concetto di famiglia tra noi dipende da ciascuno dei membri della famiglia; tutti sono uguali in questo. Ognuno fa la sua parte, altrimenti non avrebbe senso costruire una famiglia. Ognuno dà alla famiglia intera secondo le proprie capacità. L’essenza della saggezza della vita sta nello sviluppo della capacità di connettersi con altre persone. Chiunque abbia acquisito la capacità di connettersi agli altri a casa, avrà successo ovunque nel riunire le persone attorno a sé.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.204 – La famiglia nel nuovo mondo”, 27/06/2013

Il Creatore e Atzmuto

Domanda: Se costruissimo una rete di relazioni corrette, questa comunicazione ci porterebbe in uno stato simile al sistema chiamato “Creatore”?

Risposta: Nel mondo corporeo, la nostra vista o il nostro udito catturano solo una certa gamma di onde. Ci sono onde al di sopra e al di sotto della nostra vista e onde sonore superiori a 20 kHz e inferiori a 20 Hz, ma noi non le percepiamo. Tuttavia, sappiamo che esse esistono e inventiamo strumenti che ci permettano di espandere la gamma delle nostre sensazioni.

Ma qui noi non ci espandiamo, creiamo in noi un organo sensoriale radicalmente nuovo che non funziona per la ricezione, ma per la dazione.

La forza che sentiamo nel nostro nuovo organo sensoriale, l’equivalenza con la quale costruiamo noi stessi, si chiama Boreh, dalle parole “Bo” (vieni) e “Reh” (vedi).
C’è qualcos’altro al di sopra che non percepiamo, chiamato Atzmuto (il sé del Creatore). Esiste un confine ben definito in cui percepiamo qualcosa, ma nulla al di sopra di esso. Noi sentiamo chiaramente questo confine.

Domanda: Esistono informazioni su Atzmuto?

Risposta: Per molte generazioni, da 6.000 anni a questa parte, siamo stati solo nella realizzazione del Creatore. Ma quando tutta l’umanità arriverà alla piena realizzazione ed entrerà nell’organo sensoriale fuori di sé, cioè oltre ai cinque organi sensoriali corporei, e quando sentirà i cinque organi sensoriali spirituali costruiti sulla dazione, passeremo ad una dimensione più alta chiamata Atzmuto.
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Dalla trasmissione di KabTV “L’essenza della scienza della Kabbalah – 5° Parte”, 11/12/2018

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La realizzazione nelle tue sensazioni

Domanda: I kabbalisti dicono che l’essenza stessa del Creatore è irraggiungibile. Possiamo raggiungere solo la Sua forma e la Sua materia. Cosa significa questo?

Risposta: E’ la conseguenza di ogni fenomeno fisico che realizziamo. Non otteniamo nulla che esista al di fuori di noi.

Supponiamo che un certo segnale entri nei miei organi di senso. Non so che tipo di segnale sia. So che passa nell’orecchio, preme sul timpano, poi sulla catena degli ossicini e su altre parti dell’organo dell’udito. Quindi si trasforma in segnali elettrici, passa al cervello e viene visualizzato lì in alcuni concetti.

Qual è il legame tra il fatto che alcuni pensieri e sensazioni delle tue parole appaiono nel mio cervello e le vibrazioni sonore raggiungono il mio timpano?

Poiché sono in atto migliaia di cambiamenti, non posso nemmeno dire cosa c’è fuori di me. Io realizzo solo ciò che è già in me. Da quello che è in me, comincio a sperimentare e scopro che tutto ciò è come se provenisse dall’esterno.

Cioè, non realizziamo mai il fenomeno stesso, realizziamo solo il suo riflesso in noi. È lo stesso con il mondo. Viene visualizzato in noi allo stesso modo. Cosa significano veramente questi muri, libri, persone, TV, luce e oscurità? Non lo so.

Domanda: Supponiamo che un uomo sia un bugiardo. Il suo corpo biologico è la materia e la sua forma è la menzogna. Da quanto ho capito, una bugia scollegata da una persona è la sua forma astratta e non può essere ricercata. È corretto?

Risposta: Questa è filosofia e porta a commettere errori.

Domanda: Significa che è impossibile da ricercare? Anche i kabbalisti non possono farlo?

Risposta: No, i kabbalisti possono ricercarla. Essi denominano tutti gli elementi del mondo spirituale solo in base al loro conseguimento.

Domanda: Ma ricercano la forma e la materia in sé e non la forma astratta e la sua essenza?

Risposta: Sì. Ovviamente. Questo è il motivo per cui si chiama Atzmuto, cioè un fenomeno che non possiamo né ricercare né sentire. Esisteva già prima di entrare in noi.

Ad esempio, l’onda sonora che entra in me e poi attraversa tutte le trasformazioni, a partire dal padiglione auricolare alla consapevolezza nella mente di ciò che è, esiste in me. Ciò che è fuori di me non lo saprò mai perché è all’esterno. Allo stesso modo, i kabbalisti separano chiaramente le loro realizzazioni da ciò che è irraggiungibile, perché una persona è comunque un essere creato.

Nota: Esiste una legge nella Kabbalah: non personificare o creare alcuna immagine delle forze superiori del Creatore.

Il mio commento: Sì. Come risultato dello sviluppo della scienza, ora è molto più facile da spiegare rispetto a 40 anni fa, quando ho cominciato ad insegnare la Kabbalah.

Oggi puoi chiaramente spiegare che tutto ciò che ci circonda sono onde, forze, non volumi o oggetti. Il fatto è che tutti i volumi e gli oggetti esistono solo nelle nostre sensazioni e, in realtà, sono tutti un qualche tipo di impressione su di noi, la natura di cui non comprendiamo.

Possiamo parlare di ciò che esiste solo dalle sensazioni che sperimentiamo in noi stessi. Pertanto, oggi è molto più facile spiegarlo alle persone, specialmente alle giovani generazioni, che già capiscono che questo è il modo in cui funzionano le cose.

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Dalla trasmissione di Kab TV “L’Essenza della Scienza della Kabbalah – 7′ Parte”, 12/11/2018

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