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Lezione quotidiana di Kabbalah – 26.10.2016

Preparazione alla lezione
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Una lezione su come arrivate al grido
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 16, punto 219
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot“, punto 59
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Fede Assoluta

Dr Michael LaitmanDomanda: La vita di una persona può essere allungata, se studia la Saggezza della Kabbalah, ed è particolarmente preoccupata di non avere abbastanza tempo per raggiungere la perfezione spirituale nella propria vita?

Risposta: Questo dimostra un’assoluta mancanza di fede!

Innanzitutto, una persona ha la necessità di liberarsi dalle proprie preoccupazioni, perché se è sotto il controllo del Creatore, e oltre a Lui non c’è altra forza, nessuno all’infuori di Lui, e Lui è buono e benevolo, non vi è alcuna ragione per sollevare domande di questo tipo, a proposito di cosa le accadrà nel prossimo minuto o se otterrà qualcosa oppure no.

La condizione, “Non c’è nessun altro all’infuori di Lui” (Deuteronomio 4:35), che è il bene assoluto, impedisce completamente a una persona di avere tutti i tipi di domande egoistiche. Le resta una sola domanda: Come può una persona diventare socia, aiutante, garante del Creatore, per svolgere la Sua volontà in tutto il mondo? La risposta è: Io posso realizzare tutto questo perché sono in questo mondo. Noi abbiamo bisogno di chiedere una sola cosa: che il Creatore ci manifesti i suoi desideri, e noi li porteremo a tutta l’umanità. Questa è la funzione di un Kabbalista o, se vuoi, di un profeta.

Domanda: Che sta a significare, un Kabbalista non può chiedere per la buona salute dei suoi parenti e di sé stesso?

Risposta: Se questo è indispensabile, lui può farlo, ma a che serve se è il Creatore stesso responsabile di questo?

Se il Creatore ha fatto in modo che una persona dovrà chiedere a Lui, allora chiederà. In altre parole, spetta alla persona cercare di capire perché tutto questo sta accadendo e chiedere di essere diretta verso la Luce e la correzione.
[193.771]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 15 Maggio 2016

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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 16, punto 214
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot“, punto 54
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La circoncisione dei desideri non corretti

Dr Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio 10:16): “Circonciderete perciò il prepuzio del vostro cuore e non indurite più il vostro collo”.

“Circonciderete perciò il prepuzio del vostro cuore” significa che avete bisogno di tagliare la punta del vostro cuore perché state entrando nello stato chiamato la terra di Israele, il momento in cui l’uomo ha bisogno di aprire il suo cuore per completare la correzione.

Il significato di circoncisione è che i desideri impossibili da correggere vengono rimossi dal cuore. Il Kli (vaso) corretto o anima, consiste di dieci Sefirot. Prima di tutto, possiamo correggere solo una certa parte di questo ed il resto viene rimosso; in altre parole non viene usato per un certo periodo.

Quest’azione viene eseguita dalla Luce Superiore che taglia via, come un coltello, la parta non corretta, proteggendola dal non farcela toccare. Quindi, confido di non fare mai un errore e che non inizierò ad usare questi desideri per i quali non ho la forza di correggere.

La Luce esegue tutte le azioni senza alcuna eccezione: sia la realizzazione che la circoncisione. In questo caso, agisce come un coltello.
[193959]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 01/06/16

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“In Abbondanza Come le Stelle del Paradiso”

Dr Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio 10:22): “I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; e ora l’Eterno, il tuo DIO, ti ha reso numeroso come le stelle del cielo”.

Quando i figli di Israele scesero in Egitto, erano solo settanta anime. Questo significa che era l’intero Parzuf, ma in uno stato di piccolezza, (VAK): Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod, Yesod, e Malchut e sette volte dieci, significa settanta persone.

Al Parzuf mancava la “testa”, che rappresenta l’enorme desiderio del Faraone che fu acquisito in Egitto, quindi, dopo la fuga dall’Egitto, essi furono in grado di unirsi in una sola anima. Il Faraone unì il loro desiderio facendoli lavorare duramente.
Essi iniziarono a pensare al loro scopo, cosa farne e come connettersi al di sopra dell’egoismo crescente. In Egitto iniziarono fra di loro gravi battibecchi e litigi. Il Faraone era sempre fra loro. La forza egoistica cresceva, allontanandoli gli uni dagli altri. Quindi, fu creato uno stato senza speranza e loro furono costretti ad avvicinarsi.

Fu durante il tentativo di connessione che alla fine capirono che in Egitto non sarebbero stati in grado di unirsi e di uscire dal loro egoismo. Pertanto, hanno dovuto elevarsi al di sopra del Faraone, ovvero, fuggire dall’Egitto.

Domanda: Forse i figli d’Israele aumentano quantitativamente e diventano numerosi, proprio perché l’egoismo cresce?

Risposta: La Torah non si riferisce a un aumento quantitativo, ma solo alla qualità del Partzuf: all’inizio una piccola anima, poi un po’ più grande e quindi ancora più grande. Questo non dipende dalla quantità degli elementi, ma dal potere dell’egoismo che in esso è stato raccolto. Questo si chiama “che il Partzuf ora ha una testa”.

Domanda: La testa che viene aggiunta a VAK è la comparsa di Mosè?

Risposta: Sì, lentamente nel popolo di Israele si manifesta questa necessità. Qui non c’è nulla di artificiale. Crescono gradualmente fino a che Mosè appare in mezzo a loro, e appare all’improvviso, nel momento in cui non vi è alcuna particolare necessità di lui.

Egli emerge fra le due linee, quella di destra e quella di sinistra, fra il Faraone e il Creatore, come un qualcuno in grado di condurre tutti gli altri desideri.

[194.129]
Dal programma di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 01/06/ 16

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Comprendere un Kabbalista

Dr Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio, Ekev, 10:3-5): “Così feci un’arca di legno d’acacia e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii sul monte con le due tavole in mano. E l’Eterno scrisse sulle tavole ciò che aveva scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che l’Eterno aveva proclamato per voi sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea. Quindi l’Eterno me le consegnò.

Allora mi voltai e discesi dal monte; misi le tavole nell’arca che avevo fatto; e là esse rimangono, come l’Eterno mi aveva ordinato”.

Questo parla degli stessi Dieci Comandamenti ma ad un livello completamente differente. È come dire le stesse parole ad un bambino, ad un adolescente e ad un adulto, tutti capiscono in maniera differente, lo accettano e lo mettono in pratica in modi diversi.

Questi comandamenti sono per una generazione differente, pertanto sono differenti. È proprio il modo in cui questo processo deve accadere e così accadde con i due Templi, quando Rabbi Akiva rise della distruzione del Primo Tempio e disse: “Adesso credo che avverrà esattamente ciò che deve avvenire”.

Domanda: Ma cosa sentì la gente che vide la tragedia, vedendo lui, Il capo della generazione, che rideva nel momento in cui tutti piangevano?

Risposta: Sono due livelli di conseguimento. Il problema è che la gente non capisce i kabbalisti; per comprenderli bisogna elevarsi al loro livello. Non c’è altro modo. Si dice “Chi aumenta la conoscenza, aumenta il dolore” (Ecclesiaste 1:18). Di fatto, il kabbalista si preoccupa più degli altri, ma gioisce anche di più.

Domanda: Se una generazione non comprende il kabbalista, cosa si aspettava Baal HaSulam quando scrisse i suoi articoli?

Risposta: Il fatto è che per la generazione deve esserci qualche informazione, ma non ci fu. Il kabbalista lavora solo quando riceve un determinato compito dall’alto.

Baal HaSulam non servì l’ultima generazione, anche se scrisse un po’ riguardo a questa. Visse in un tempo molto difficile, con la creazione dello stato di Israele, la seconda guerra mondiale, l’olocausto e la morte degli ebrei. Lavorò specificamente per accettare e dare forma spirituale alla gente nell’epoca in cui visse nella terra d’Israele e per mettere le basi per l’ultima generazione.

[193486]
Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 16/05/16

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Dal mondo fisico a quello spirituale

Dr. Michael LaitmanQuando comincio a lavorare con il gruppo, gradualmente incontro ogni tipo di problema. Il Creatore rivela la mia area di lavoro in questo modo, per farmi risolvere i problemi che si presentano, coprirli con ponti d’amore e creare le condizioni per la Sua rivelazione all’interno del gruppo.

Così mi lego agli altri membri del gruppo, come le dieci Sefirot, e fornisco un posto per la rivelazione del Creatore tra di noi.

Dobbiamo, pertanto, rammentarci sempre questo a vicenda. Dopo tutto, il Creatore ci riporta costantemente al nostro filisteismo terreno e dobbiamo elevarci da questo verso la sintonia spirituale, verso la visione corretta della situazione.

Questo è il nostro lavoro costante. Ci innalziamo al nuovo stato spirituale dal mondo terreno e confusionario che il Creatore crea per noi di proposito.

[189352]
Dal Congresso di Mosca, lezione 4, 03/05/16

 

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Scritti di Baal HaSulam, Articolo L’Arvut – La Garanzia Mutua”
Non tradotto