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Il rapporto tra i due mondi

Dr. Michael LaitmanDomanda: Qual è il rapporto tra i due mondi: quello spirituale e quello fisico? È possibile influenzare il mondo spirituale da quello materiale e viceversa?

Risposta: Il mondo è colto dai miei desideri egoistici nel momento in cui assorbo le impressioni e le informazioni attraverso i miei cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto.

Tutto quello che sento nel mondo materiale, dal massimo assorbimento del piacere e dal massimo rifiuto delle cose spiacevoli, passa attraverso i miei filtri egoistici e vengono classificati. Io voglio vedere solo il bene, quindi mi allontano da tutto il male, tanto da non riuscire ad identificare gran parte di ciò che sta accadendo perché non voglio vederlo.

Tuttavia, il mondo superiore è costruito secondo un principio diverso; io non disegno per me ciò che è bene per il mio ego ma interagisco in senso opposto: io amo gli altri e non me stesso; esco da me stesso per un buon rapporto con gli altri.

E così, comincio a vedere intorno a me un quadro completamente diverso; è un mondo completamente diverso! Si dice che sia superiore perché si trova sopra il mio ego, sopra la mia attuale esistenza.

La connessione tra i due mondi è molto semplice: se io mi relaziono a tutto egoisticamente, sento il mondo materiale, e se mi relaziono altruisticamente, sento il mondo superiore. Questa connessione esiste dentro di me, io connetto i due mondi; tutto sta avvenendo solo in relazione a me. La Saggezza della Kabbalah parla solo della percezione soggettiva dell’uomo.

Domanda: Chi esce verso il mondo spirituale può staccarsi da questo mondo?

Risposta: No. I suoi sentimenti egoistici, bestiali e abituali rimangono in lui e. con tutte le sue pulsioni umane, esce da se stesso per dirigersi verso la connessione con gli altri per dare a loro in base alla regola generale di “Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Levitico 19:18). E con questa intenzione di uscire da se stesso, scopre un mondo rovesciato.

Domanda: Questo non sembra troppo semplice? Dopo tutto, chiunque può dire: “Io amo gli altri”.

Risposta: È molto facile dire questo. Quando l’uomo cerca di vedere il mondo superiore, capirà che questo è semplicemente impossibile da fare se non in base ad un sistema specifico di lavoro in un particolare gruppo, con un chiaro supporto, in accordo a particolari libri e ad un metodo speciale. Inoltre, ci vuole un certo numero di anni.

Quindi, chi dice: “Qual è il vostro problema?! Io amo tutti!” è profondamente sbagliato. Questo è l’errore umano.
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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah 27.10.2015

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Kabbalah pratica: come si fa a sentire il mondo superiore? – Nell’unione del cerchio

Dr. Michael LaitmanNel nostro mondo c’è una condizione particolare per iniziare a percepire il mondo superiore: la creazione di una piccola società, un minimo di dieci persone che, in modo costante, devono cercare di essere interconnessi reciprocamente, come un organismo vivente in connessione completa, buona e integrale.

E se cerchiamo di costituire una simile struttura tra noi, iniziamo a sentire gradualmente dentro di noi nuove caratteristiche integrali. Tuttavia, esse non appartengono a uno dei dieci partecipanti; piuttosto queste diventeranno la loro comune proprietà.

Il desiderio generale manifestato tra noi per connetterci come un singolo essere spirituale è ciò che creiamo noi stessi; a vicenda completiamo i nostri pensieri che diventeranno la nostra mente condivisa. Come risultato, si crea una nuova unione spirituale: una persona comune da tutti e dieci.

Ognuno di noi lo sperimenta su se stesso, poiché quando entriamo in questa immagine, sentiamo che è il nostro posto. Ci dissolviamo in essa e insieme iniziamo a diventare un unico sistema, una sola sensazione.

Chiunque lasci la sua percezione egoistica del mondo attraverso la connessione, attraverso l’integrazione di ognuno in qualcosa di singolo, raggiunge la percezione di un mondo nuovo che non dipende dallo stato precedente.

E in questo organo sensoriale che creiamo, cominciamo a sentire un nuovo stato della natura chiamato il mondo superiore, il sistema che ci gestisce ed influenza con caratteristiche del mondo completamente diverse: non egoistiche ma il loro opposto.

Ogni cosa nel nostro mondo è costruita secondo due caratteristiche opposte: più o meno, caldo o freddo e così via. L’equilibrio tra queste crea le condizioni di vita, il benessere, l’omeostasi; questo è ciò a cui aspiriamo. L’equilibrio esiste in tutto tranne che nel nostro desiderio egoistico interiore.

Tuttavia, la scoperta del mondo superiore rende possibile costruire un nuovo sistema di equilibrio tra i nostri desideri egoistici e quelli altruistici, senza distruggere completamente l’egoismo ma completandolo. Inoltre, il desiderio altruistico non appartiene al nostro mondo perché anche ciò che consideriamo altruismo sul piano fisico è egoismo.

Trovare l’equilibrio tra l’interesse personale e il nuovo sistema: il sistema della dazione, integrazione e l’abbandono di se stessi che nella Kabbalah si chiama “amore”. L’amore è uno stato in cui si soddisfano i desideri di un altro senza volere nulla per se stessi. Questo è l’opposto dello stato attuale della natura umana.

Nel momento in cui raggiungiamo questo stato, almeno una volta e ad un livello minimo, possiamo equilibrare l’ego, dato che tutti questi stati sono graduati, sentiremo immediatamente dove siamo.

Attorno a noi si manifestano le forze che controllano il nostro mondo. Cominciamo a sentire di esistere dentro una rete di forze totale, allora sarà chiaro cosa ci sta accadendo e cosa deve essere fatto. Questo è il nostro ruolo.

Così, chi ha un vero desiderio di raggiungere il significato della vita e il sistema di gestione del mondo superiore, immediatamente, automaticamente, involontariamente, come una carica in un campo elettrico, si trova in uno dei nostri gruppi e, se non è così, ci trova tramite Internet.

Questa è una legge di natura, perché una persona tale ha una particolare carica negativa che sta cercando un punto positivo adatto a lei per connettersi e ricevere da questo ciò che desidera. L’intero sistema della natura è organizzato così.

E quando arriva a noi, cominciamo immediatamente ad insegnarle la giusta connessione con gli amici, perché la cosa più importante è la formazione pratica. Durante questo processo di apprendimento, questa persona è connessa a quelli simili a lei, crea insieme a loro un organo sensoriale integrale e condiviso, col quale comincia a sentire il sistema di gestione del mondo superiore.

Spero vivamente che noi possiamo fare una grande cosa e scoprire la vera immagine del nostro mondo, di cui abbiamo bisogno.

Dopo tutto, mentre restiamo praticamente la fonte di tutti i problemi e cerchiamo le possibili soluzioni, ci eleviamo ad un livello superiore al di sopra di tutte le carenze del nostro mondo ed entriamo nel nuovo sistema: un sistema di armonia tra di noi e la natura su tutti i livelli.
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Dal Congresso di Odessa, “Nel cerchio dell’unione” primo giorno, lezione 1, 16.10.2015

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La luce di Aronne

Dr. Michael LaitmanDalla Torah, “I Numeri,” 17:12 – 17:13: Aronne prese l’incensiere, come Mosè aveva detto, corse in mezzo all’assemblea; ecco il flagello era già cominciato in mezzo al popolo. Mise l’incenso nel braciere e fece il rito espiatorio per il popolo.[13]Si fermò tra i morti e i vivi e il flagello terminò.

Domanda: Cosa significa che Aronne si fermò tra i vivi ed I morti?

Risposta: E’ la linea da cui Aronne trasmette la Luce di Bina al popolo. In questo modo Aronne protegge quelli che sono dentro la sua Luce, gli altri non sono protetti. Dentro questo confine, egli non gli permette di avere l’opportunità di avvicinarsi ancora di più alla Luce.

Cosa significa “il flagello terminò”? Dove la Luce di Aronne è presente, c’è anche la Luce di Hochma rivestita della  Luce di Hassadim, Questa è la condizione che permette alle persone di transitare gradualmente verso l’unità.

Quelli che sono sotto questo livello non trattengono la luce interiore, la Luce di Hassadim, nella quale la Luce di Hochma si veste, e questo è il motivo per cui essi vedono chiaramente che non hanno il diritto nemmeno di entrare in contatto con quanto sta accadendo con Aronne. Allora “il flagello terminò” visto che questi desideri non partecipano al movimento generale.

Essi smettono di aspirare al superiore visto che Aronne si ferma “tra i vivi ed i morti”, ovvero segna il confine (Parsa) tra di loro. I desideri corrotti capiscono che essi non possono connettersi al Creatore. Essi sono morti per la connessione.

Ecco come si disegna il confine di un Partzuf, presso il Tabur, il posto dove l’anima comune si divide in due parti: quella in grado di connettersi con il  Creatore (la parte dove Egli si manifesta) e l’altra parte dove la Luce non può entrare.
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Da Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 27.05.15

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Un posto per il Sacerdote

Dr Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 18:20): “Il Signore disse ad Aronne: ‘Tu non avrai alcun possesso nel loro paese e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; Io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo ai figli di Israele’”.

Il Sacerdote è la caratteristica di pura dazione nell’uomo e nella società.

Nel mondo materiale i sacerdoti hanno sempre ricevuto una parte delle tasse raccolte dalle persone. Tutta la vita del sacerdote era rivolta a servire nel Tempio, per l’educazione e nel coordinare la famiglia dei Leviti, il cui compito era di educare tutta la nazione.

Si era creata quindi, una struttura con diversi scalini: sacerdoti, Leviti e Israele. In questo modo gli uni servivano gli altri. La materialità ascendeva dal basso verso l’Alto e la spiritualità discendeva su di loro. Tutto era organizzato in un modo simile nell’uomo, nella sua anima e tra la sua gente.

È scritto “Io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo ai figli di Israele”. Questo è il motivo per cui la caratteristica della dazione è il solo posto in cui esiste il sacerdote.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 03/06/2015

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Il mondo fisico e il mondo spirituale

Dr. Michael LaitmanDomanda: In che modo il mondo fisico influenza il mondo spirituale?

Risposta: Non lo fa. Tutto scende dall’Alto verso il basso: il mondo superiore influenza quello inferiore. Tuttavia, sotto certe condizioni, possiamo influenzare il mondo superiore e, attraverso esso, il mondo materiale.

Nel momento in cui correggiamo i nostri desideri egoistici, influenziamo le caratteristiche che abbiamo imparato: le caratteristiche della dazione e dell’amore. Mettendo insieme queste caratteristiche con quelle altruistiche dell’anima comune, attraverso di essa, influenziamo l’impatto che ha sul nostro mondo.

Domanda: C’è pericolo che avvicinandosi al Creatore e padroneggiando il sistema di governo, i Kabbalisti possano abusare della loro conoscenza?

Risposta: È impossibile poiché, quando si abbandona la caratteristica della dazione e dell’amore si perde immediatamente la connessione al mondo superiore e, di conseguenza, col suo effetto sul nostro mondo.
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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah 11/10/2015

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Il comportamento umano

Dr. Michael LaitmanDomanda: È possibile dire che prima o poi l’uomo capirà che “Korach”, “la lebbra” e tutte le altre cose di cui parla la Torah sono le sue caratteristiche interiori?

Risposta: È improbabile che le masse possano cogliere questo in modo corretto, però alcuni individui sono in grado di trasformarsi.

Tuttavia, tra le masse questo accade molto più semplicemente perché la natura li cambia e non sentono nemmeno di essere stati cambiati. Come vivono normalmente? Oggi penso a qualcosa non e mi ricordo nemmeno di quello che pensavo ieri.

È molto difficile per un uomo elevare le masse, perché ha una relazione unica con loro, un ego unico.

Domanda: Questo significa che ci mancano gli uomini che possono elevare il popolo?

Risposta: No. Le masse sono assolutamente gestite e modificate dalle forze che sono in esse. Loro non si impegnano nel processo di studio.

Alcuni individui hanno gli stati dell’altro ieri, di ieri, di oggi e di domani perché dentro di loro è nascosto un sistema di valutazione e chiarificazione interiore di ciò che sta accadendo. Essi costituiscono la testa dell’anima collettiva, in modo che abbiano i pensieri, le intenzioni e le indicazioni coordinate al Creatore.

Sono preoccupati di questo e devono prendere tutto dentro di sé, assorbire ed essere d’accordo con il processo che sta accadendo. Dopo aver fatto questo, tutto ciò che capiscono, afferrano e coordinano dentro loro stessi con il Creatore in particolare rispetto alla situazione di ieri, di oggi o domani, tutto questo, passa giù verso il basso alle masse, dalla testa al corpo.

Mentre le masse non percepiscono di cambiare: siamo così e questo è tutto. Non hanno alcuna comprensione dello ieri, dell’oggi o del domani, la chiarificazione dei loro stati interiori, del movimento evolutivo in avanti.

Non percepiscono questo perché si trovano al livello della bestia, e la bestia, come sappiamo, è collegata solo a quel momento e a quella situazione in cui esiste, e non ha problemi.

La mucca che pascola nel pascolo di oggi non è diversa in nessun modo dalla mucca che pascolava nel pascolo 500 anni fa. Mentre esiste una differenza per quanto riguarda l’essere umano che ha vissuto 500 anni fa e l’essere umano che vive oggi.

Tuttavia, si è persa la sensazione della nostra esistenza umana di 1000 anni fa e non esiste in noi. Gli eventi che abbiamo attraversato si trovano dentro di noi, ma sono nascosti all’interno della reincarnazione delle anime. Quindi, le masse afferrano tutto in modo completamente naturale, senza confrontare nulla: “Adesso penso così”.

La differenza tra le masse e la parte della testa, l’Adamo, è che l’Adamo percorre apparentemente tutto l’asse del tempo: ciò che lo interessa è anche la paleontologia, la zoologia, la biologia, la Saggezza della Kabbalah, il futuro e tutto il resto.

Domanda: Quindi, se la parte della testa sente che ciò che viene detto nella Torah sta accadendo dentro di lui, cosa succede alle masse?

Risposta: Le masse accetteranno tutto questo naturalmente. Improvvisamente, si creeranno degli atteggiamenti completamente diversi verso l’altro: “Dare? Perché no? Vedo che questo è utile e necessario, ovvero, così dobbiamo vivere così”. Loro non devono lavorare con l’ego. Questi pensieri e queste emozioni alloggiano semplicemente nei loro cuori e nelle loro menti e li attuano.

Commento: Persone felici ….

Risposta: L’oggetto più felice del mondo è la pietra poiché non ha bisogno di nulla; giace lì sulla strada. Dopo tutto, colui che “Aumenta la conoscenza, aumenta il dolore” (Ecclesiaste 1:18).
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Dalla trasmissione di Kab TV “I segreti del Libro Eterno” 27/05/2015

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Il modello dei desideri

Dr. Michael LaitmanDuecentocinquanta uomini videro come la palla di fuoco che divenne il corpo infiammato di Korach, rotolò verso l’abisso e scomparve nelle profondità della terra.

Non appena tutti i peccatori e ciò che apparteneva loro furono inghiottiti nell’abisso, le due estremità dell’abisso si chiusero immediatamente. La superficie della terra diventò liscia, come prima, senza incrinature (Midrash Raba).

Sul sentiero spirituale, la Luce Superiore è nella dazione sopra di noi, e ogni volta che ci muoviamo in avanti, scopriamo che parte dei nostri desideri sono opposti ad essa. In primo luogo, ci sembra come se tutti fossero simili alla Luce.

In seguito, la Luce Superiore continua ad influenzarci e, ancora una volta, facciamo qualche chiarimento, mostrando e procedendo in avanti con i desideri migliori. E improvvisamente, dentro la Luce, si rivela di nuovo che alcuni di loro non sono pronti alla connessione; sono opposti ad essa.

Tutto dipende dall’intensità della Luce. Per esempio: di fronte a noi si trova un tavolo pulito, ma se portiamo una grande torcia elettrica e illuminiamo il tavolo, forse con l’aiuto di alcuni speciali raggi di luce, vedremo che su di esso c’è un sacco di sporco e detriti che non sono visibili ad occhio nudo.

Ossia, ogni volta che saliamo, vediamo come ciò che prima ci sembrava soddisfacente da usare nelle nostre qualità interiori ora viene rivelato come un nemico, come egoismo. Questa cernita si svolge su ogni livello.

La Torah ci parla della sequenza della rivelazione dei desideri egoistici riguardo un modello costante di come i desideri attraversano la correzione e sono ora identificati come opposti: alcuni di essi sono messi a morte; altri vanno avanti.

Nel livello successivo succede di nuovo, e si continua così fino a che rimane solo quello che viene chiamato il cuore di pietra (Lev HaEven), il quale viene corretto solo al massimo livello.
[167606]

Dalla trasmissione di Kab TV “I segreti del Libro Eterno” 20.05.2015

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