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La richiesta a Colui che mi ha fatto nascere

Dr Michael LaitmanDomanda: E’ possibile che l’inferiore elevi MAN (la preghiera) al superiore e non possa continuare l’elevamento di MAN?

Risposta: Questo non può succedere! Il superiore si trova nello stato di Hafetz Hesed e questa è la ragione per cui è superiore rispetto all’inferiore. Egli è colui che ha creato e ha fatto nascere l’inferiore.

L’inferiore scopre in se stesso certe inclinazioni e Reshimot (Geni Spirituali), che significa con un certo destino, ognuno dei quali proviene dal superiore. Tutta la nostra esistenza si deve a nostro padre e a nostra madre, ed è lo stesso nella spiritualità. Ma noi riceviamo tutti i discernimenti dai nostri padre e madre spirituali.

Questa catena discende dal mondo di Ein Sof (Infinito). Tutto ciò che mi accade, sia nei sentimenti che sorgono in me sia nella mia mente, è organizzato tutto dal superiore fino al più piccolo dettaglio. Egli organizza e dirige tutto dentro di me con una pinzetta fine e conosce tutte le mie reazioni poiché lui è il mio superiore. Il Partzuf superiore nel mondo spirituale non è solo colui attraverso il quale ricevo tutto dall’Alto. Il superiore mi controlla totalmente fino alla mia ultima cellula, nei minimi particolari che ci possono essere, e in ciò che io conseguirò al termine della scala spirituale.

Il superiore eleva MAN per me, e per essere connesso a me lui si trova nello stato di Hafetz Hesed, di Bina, di dazione con l’intenzione di dare. Se lui si trovasse nello stato di grandezza, io non sarei mai in grado di vederlo o sentirlo.

Questa è la ragione per cui rimane nello stato di piccolezza rispetto a me, in modo che io possa chiedere a lui. Questo significa che posso connettermi a lui e raggiungere un’equivalenza minima di forma con lui, e grazie a ciò, rivolgermi a lui con la mia richiesta. Altrimenti non sarei in grado di farlo e non riusciremmo a capirci l’un l’altro.

L’inferiore che si eleva al superiore non vede questo AHP e non può digerirlo e comprenderlo. L’inferiore sa soltanto che si tratta di qualcuno più grande di lui, si annulla davanti a lui, che nel frattempo è la forma massima a cui può avvicinarsi.

Domanda: Il superiore può vedere il GE dell’inferiore?

Risposta: Il superiore vede tutto perché ha fatto nascere l’inferiore. Non è nemmeno come nel nostro mondo in cui possiamo costruire un certo sistema e poi scoprire che non funziona come ci aspettavamo. Nel mondo spirituale, il superiore è pienamente consapevole dell’inferiore che gli è totalmente svelato così da poter lavorare con lui. Il superiore non deve aspettare nessuna risposta dal basso. Lui vuole solo che l’inferiore conosca le sue risposte.
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Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah 20/02/2014, Talmud Eser Sefirot

 

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I segreti dei Libri Sacri

Dr Michael LaitmanDomanda: Com’è possibile capire quali segreti ci sono nella Torah?

Risposta: Se vogliamo comprendere cosa ci dice la Torah, dobbiamo iniziare lo studio della Saggezza della Kabbalah. La Saggezza della Kabbalah insegna il metodo della lettura dei libri sacri. Sono chiamati “sacri” perché sono stati scritti dal livello del mondo superiore spirituale.

Quindi, per comprenderli, dobbiamo imparare una lingua e dei concetti speciali per sapere cosa significano le parole “Adamo” (Uomo) e “anima”.

Ogni parola e ogni frase nella Torah avrà un aspetto completamente diverso. È detto che “La Torah parla nel linguaggio degli uomini” (Sifre Bamidbar 112), il che significa nel “linguaggio dei rami”. Utilizza le parole del nostro mondo ma è diretta alle radici di tutto ciò che sta accadendo, ovvero, le forze attive nel mondo superiore.

La Torah è chiamata sacra, ma nel nostro mondo non c’è nulla di sacro. Sacro significa separato dal nostro mondo. Così, durante un matrimonio, lo sposo dice alla sposa: “Vedi, tu sei sacra per me”, nel senso di distinta dal mondo intero e giusta solo per me. In questo senso, anche la Torah è chiamata sacra, perché è giusta solo per il mondo superiore.

Questo significa che, prima di tutto, dobbiamo imparare la lingua in cui è scritta la Torah. In seguito, comprenderemo tutte le sue storie e vedremo che queste non sono leggende o una storia. Si tratta di una guida speciale che ci dirige verso una corretta percezione della realtà. La Torah non parla di eventi del passato remoto ma di forze che agiscono su di noi in questo momento.
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Dal programma della radio israeliana 103FM, 16/08/2015

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Coprire la terra nella Sukkah con la Luce della correzione

Dr. Michael LaitmanDomanda: Durante la festa di Sukkot, la Festa dei Tabernacoli, costruiamo una Sukkah, e il suo elemento più importante è la copertura. Che cosa simboleggia questa struttura?

Risposta: La struttura della Sukkah e tutti i materiali che vengono utilizzati per costruirla, sono in accordo al metodo e alle misurazioni degli attributi superiori che dobbiamo risvegliare dentro di noi.

Il tetto della Sukkah è composto dai rami degli alberi in modo che l’ombra di una giornata di sole sarà maggiore rispetto alla luce, e la luce arriverà solo occasionalmente attraverso i rami e le foglie.

Il tetto simboleggiava il Masach (Schermo) che ci separa dal mondo superiore e la luce che lo riempie. Tuttavia, per farlo, dobbiamo formare un Masach spirituale dentro di noi. Come se noi neutralizzassimo il Masach superiore.

Il Masach superiore è quello che si nasconde, e il nostro Masach è quello che si rivela. Pertanto, durante il periodo della neutralizzazione del Masach superiore dal nostro Masach, la luce comincia ad illuminarci e correggerci.

Durante i sette giorni, ci riempiamo gradualmente con questa luce, e l’ottavo giorno arriviamo allo stato di essere completamente corretti, la festa di Simchat Torah (La gioia della Torah). Questo significa che la Luce della Torah raggiunge il suo fine logico e unico: il riempimento del Kli (Vaso) dell’anima corretta.

Domanda: Parliamo sempre dell’importanza degli atti spirituali e non di quelli fisici. Allora, perché il tuo insegnante, Rabash, trattava la costruzione della Sukkah con tanta passione a tal punto da controllare se il tetto fosse stato appeso e non connesso ad alcun asta e così via.

Risposta: L’uomo è così. Se per lui qualcosa è prezioso, allora si relazione a questa cosa con grande considerazione, anche al livello fisico più basso.

Se le nostre profonde motivazioni interiori sono a noi molto care, di conseguenza nel nostro mondo, manteniamo lo stesso atteggiamento di riverenza per i loro simboli. Naturalmente, la cosa più importante sono le correzioni spirituali. Ma quando l’uomo inizia a lavorare interiormente, allora i simboli interiori diventano un incentivo che lo attraggono verso le azioni esteriori adeguate.

Oltre a questo, la festa di Sukkot è semplicemente una festa bella e felice. Le persone si riuniscono nella Sukkah, cenano insieme, cantano delle canzoni e sono felici.

Arriverà un tempo in cui il mondo intero entrerà in una enorme Sukkah, e allora tutto il mondo sarà felice.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I segreti del Libro Eterno” 18/06/2015

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Congresso Odessa 16/18 Ottobre 2015

 

Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Lezione 1
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Lezione 2
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”.  Lezione 3
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”.  Lezione 4
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”.  Lezione 5
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Lezione 6
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Lezione 7
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Yeshivat Haverim 1
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Yeshivat Haverim 2
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Yeshivat Haverim 3

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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Yeshivat Haverim 4
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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Yeshivat Haverim 5

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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”.  Yeshivat Haverim 6

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Congresso in Odessa “Nel cerchio di Unità”. Yeshivat Haverim 7

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Un mondo virtuale

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché la nostra realtà è chiamata realtà virtuale mentre quella spirituale è chiamata realtà nascosta?

Risposta: Perché non percepiamo la nostra realtà con gli stessi vasi, sensi, con cui sentiamo il mondo spirituale. Nella nostra realtà, con le nostre parole, non possiamo descrivere nulla del vero mondo spirituale.

Si pone la questione: “Come può esistere la nostra realtà se è un ramo della radice superiore?”Non esiste, è immaginaria. Per questo motivo è chiamata realtà inventata che non ha connessione con il mondo superiore.

E tutto ciò che faccio in questo mondo, tutti i miei sforzi influenzano il mondo superiore? Noi influenziamo il superiore solo nella misura in cui desideriamo essere coinvolti in tutte le fasi della spiritualità, fino alle rivelazioni nel nostro punto nel cuore, ma non per quello che ci è rivelato dai nostri cinque sensi materiali. Quindi non c’è alcun collegamento tra la spiritualità e tutte le azioni e comandamenti che adempiamo in questo mondo? No, dopotutto è un mondo immaginario.

Tutti i livelli spirituali esistono e sono inclusi nel mondo di Ein Sof (Infinito), mentre questo mondo scompare semplicemente e non esiste. Esiste solo se c’è un punto nel cuore attraverso il quale entrare nella scala spirituale. Tutto il resto è considerato esistenza materiale, com’è scritto: “Tutti sono come animali”. Pertanto, il nostro mondo è inutile tranne che per il lavoro con il punto nel cuore allo scopo di portarlo ad attraversare il Machsom (Barriera) e sulla scala spirituale. Questo è il motivo per cui il mondo esiste solo per coloro che svolgono e adempiono questo lavoro.

Domanda: Se questo mondo non esiste ed è immaginario, perché ci sono i mondi superiori di cui abbiamo sentito parlare nel nostro mondo immaginario?

Risposta: Vi è una realtà vera e propria che esiste, e vi è una realtà immaginaria che esiste solo riguardo alla persona che vive in un sogno. Qual è la differenza tra le due cose? La domanda è questa…perché questo sogno non è la vera realtà? Perché ora non sto sognando? Chi può dimostrarmi che non lo faccio? Potrebbe essere che ora sto dormendo e la sveglia presto suonerà e io scoprirò che ancora non mi sono svegliato per la lezione?

Non sapremo se ci troviamo in un mondo immaginario a meno che non entreremo nel mondo spirituale, a meno che non spegniamo la sveglia. Quando cominciamo a rivelare il mondo spirituale dopo esserci svegliati dal sogno, vedremo “che è come se stessimo sognando”.
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Korach, tesoriere del Faraone

Dr. Michael LaitmanDurante gli anni della schiavitù in Egitto, Korach era il tesoriere del Faraone e sperava che gli Ebrei rimanessero in Egitto, così sarebbe stato l’unico responsabile del tesoro reale.

Korach sperava di cambiare in dazione qualsiasi aspetto della sua natura egoistica.

Commento: Non è una caratteristica negativa essere il tesoriere del Faraone?

Risposta: Al contrario, egli era astuto! Chi è astuto non è considerato saggio; piuttosto è qualcuno che sa usare bene la sua intelligenza.

Quindi, essere “l’unico responsabile del tesoro reale” significa assumersi il compito di trasformare gli atti di ricezione in dazione. Questo significa conseguire la fine della correzione (Gmar Tikkun) trasformando tutta la potenza dell’ego in dazione.

Nonostante le sue eccezionali caratteristiche, Korach non osò mai confrontarsi con Mosé, ma sua moglie accrebbe costantemente l’autostima del marito e lo convinse di non essere inferiore in alcun modo a Mosé ed Aronne. Purtroppo, Korach ascoltò le sue parole.

Qui si è ripetuta la stessa cosa che accadde ad Adam HaRishon (Primo Uomo). Il “serpente” ha fatto il suo lavoro.

La donna è il nostro desiderio interiore di ricevere e questo desiderio ti dice che puoi fare di più e che per questo non serve essere connessi a Mosé. E Mosé è la caratteristica della Bina pura.

Pertanto, quando Korach si è staccato da Bina, non ha più potuto occuparsi del tesoro reale, poiché il tesoro si riferisce alle forze egoistiche che è possibile trasformare gradualmente in quelle altruistiche.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 20/05/2015

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Anima Eterna

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri 15:30-31): “Ma chiunque faccia qualcosa con arroganza, sia egli nativo del paese o straniero, bestemmia il Signore; e quell’anima deve essere allontanata dal suo popolo.

Poiché ha disprezzato la parola del Signore ed ha infranto il suo comandamento; quell’anima sarà irrimediabilmente eliminata, la sua iniquità ricadrà su di lui”.

Domanda: Cosa vuol dire “quell’anima sarà irrimediabilmente eliminata”?

Risposta: È impossibile eliminare l’anima, perché dopo tutto, questa è la scoperta della caratteristica della dazione, l’amore, la Luce, in una persona.

Se il nostro desiderio egoistico lo rendiamo simile alla Luce, la forza superiore, allora questa caratteristica di dazione e amore, comincia a percepire la Luce Superiore e ad essere riempita da essa, fino al grado di equivalenza con l’altro, questa è chiamata anima. In questo modo ci connettiamo al Creatore, alla Luce.

Il nostro scopo principale è quello di assicurarci che tutti i nostri diversi desideri interiori, intenzioni, pensieri e sentimenti si riuniscano insieme in un’unica singola intenzione di dazione e amore al di fuori di noi stessi.

In seguito, nella misura in cui ad un certo punto essi sono uniti e collegati dentro di noi, creiamo al nostro interno un oggetto chiamato Creatore e Lo sentiamo dentro di noi. La caratteristica di amore e dazione che questa persona può creare dentro di sé è il Creatore.

Domanda: Allora perché si dice che se “l’anima che fa qualcosa con arroganza… deve essere irrimediabilmente eliminata, la sua iniquità ricadrà su di lui”?

Risposta: Se una persona si trovava ad un alto livello spirituale o ha avuto la possibilità di elevarsi a questa altezza ma fa il contrario, poi cade, scende da questa altezza. Ne consegue che l’anima precedente viene apparentemente eliminata e deve generarne di nuovo una, ma già ad un livello più elevato. La discesa è quindi necessaria.

In ogni fase bisogna cadere dal livello precedente e salire ad un livello più elevato.

Quando leggiamo la Torah, vediamo come il popolo ha sempre commesso degli errori. Possiamo chiederci: non hanno potuto imparare nulla?! Ma loro devono commettere peccati; devono scoprire i veleni del loro egoismo interiore più e più volte e poi correggerli, per salire ancora più in alto.

Considerato questo, devono essere felici della loro discesa! Come è detto “Uno Tzadik (Giusto) cadrà mille volte e si rialzerà” (vedi Proverbi 24:16). Questo è il nostro percorso.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 13/05/2015

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