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Il Libro dello Zohar – è questo il nostro albero della vita

Lo Zohar doveva essere nascosto nel futuro … sino a quando l’ultima generazione arriverà alla fine dei giorni, quando allora sarà rivelato.” – Rabbi Isaiah HaLevi Horowitz, Il Santo Shlah.

Molti Kabalisti hanno parlato dell’annullamento del divieto di studiare la saggezza della Kabbalah: il grande Kabalista di epoca medievale, Avraham Azulai ed anche lo stesso Ari e tutti i Kabbalisti collegati a lui come il Ramak, il Ramchal, Rabbi Hayim Vital. L’Ari è stato il Kabbalista che ha fatto una breccia nell’intero processo dell’esilio e che lo portato alla sua fine. E da lui in avanti è iniziata l’era del Messiah.

Ma questo doveva essere un periodo completo che si sarebbe sviluppato gradualmente secondo i livelli 0-1-2-3 e che ai nostri giorni sta già entrando nell’ultimo livello 4, che appartiene all’era del Messiah. Quindi l’intero mondo sta cadendo, mentre la Kabbalah sta iniziando ad essere rivelata sempre di più.

Sino ai tempi dell’Ari, il Libro dello Zohar era nascosto. Era stato rivelato un poco da Rabbi Moshe de Leon, ma solo attraverso l’Ari abbiamo meritato di vedere quel che vi è scritto. E quindi contiamo i giorni dell’Era del Messiah dai tempi dell’Ari in poi.

Messiah” significa che attraverso il nostro lavoro di attirare (Limshoh) la Luce che Riforma possiamo fare un “Itaruta de Letata” (risveglio dal basso), esprimendo il nostro desiderio che ci innalzerà sopra tutti i livelli e che attirerà la Luce verso di noi che correggierà le relazioni tra di noi. Allora sentiremo che non siamo più in questo mondo, invece siamo veramente entrati in un mondo più alto. Tutto questo viene chiarito attraverso la connessione tra di noi. Se la connessione è integrata, trasformando nel modo corretto, allora concordemente inizieremo a sentire noi stessi nel mondo superiore e ci innalzeremo sempre più in alto attraverso i 125 livelli.

 “E visto che nel futuro Israel assaggierà l’Albero della Vita, che è questo Libro dello Zohar, essi lascieranno l’esilio con misericordia” Il Libro dello Zohar, “Naso”, sezione 90.

Se siamo seriamente e diligentemente coinvolti con il Libro dello Zohar, allora sicuramente lascieremo l’esilio in misericordia- E se no, allora succederà come è scritto:”Piazzerò un Re come Haman ed egli contro la tua volontà ti riporterà a riformarti”. In altre parole, abbiamo la possibilità di uscire dall’esilio in un modo buono, secondo la Torà, attraverso la Luce che riforma, che è unicamente concepita per la correzzione dell’inclinazione malvagia-. Se sappiamo come essere coinvolti con il Libro dello Zohar nel modo corretto, allora richiameremo la Luce che Riforma su di noi stessi e lascieremo l’esilio, ovvero l’odio senza causa e il sentimento temporaneo dell’esistenza miserevole di questo mondo. Tutto sarà cambiato secondo la connessione tra di noi.

Possiamo fare lo stesso cambiamento secondo la via della sofferenza, che è veramente una via molto lunga e difficile. Ma attraverso la Luce che noi richiamiamo possiamo avanzare su un cammino molto facile e piacevole.
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(Dalla Lezione 1 della Settimana Mondiale dello Zohar “Congresso Mondiale dello Zohar ,” Giorno 1 4.02.2014)

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“Un quasar lontano illumina un filamento della rete cosmica”

Nelle notizie (dalla University of California, Santa Cruz): “Gli astronomi hanno scoperto un quasar distante illuminare una vasta nebulosa di gas diffuso, rivelando per la prima volta parte della rete di filamenti pensati per collegare le galassie in una rete cosmica. […]

“Il modello cosmologico standard di formazione della struttura dell’universo prevede che le galassie siano incorporate in una rete cosmica di materia, la maggior parte di quale (circa il 84 %) è materia oscura invisibile. Questa rete è vista nei risultati di simulazioni al computer dell’evoluzione della struttura dell’universo, che mostrano la distribuzione della materia oscura su larga scala, compresi gli aloni di materia oscura in cui le galassie si formano e la rete cosmica di filamenti che li collegano. La gravità provoca la materia ordinaria a seguire la distribuzione della materia oscura, così si diffondono i filamenti, ionizzando il gas si prevede di poter tracciare un modello simile a quello visto nelle simulazioni di materia oscura.”

Il mio commento: Ogni giorno che passa diventiamo sempre più convinti che tutta la natura, il nostro universo, la Terra, e noi stessi sono elementi di un unico sistema che è permeato con tutti i tipi di connessioni in modo che non vi è allontanamento l’uno dall’altro, ma piuttosto si manifesta un interconnessione assoluta.

L’umanità, come parte della natura, è obbligata a portare se stessa in conformità a questa legge universale della natura, che è sempre più manifesta. In caso contrario, sperimenteremo costantemente e progressivamente tutte le conseguenze della nostra incongruenza con la natura.
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