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Dal ramo alla radice

Baal HaSulam, “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”: …ogni mondo inferiore è una copia del mondo che è al di sopra di esso. Dunque, tutte le forme nel Mondo Superiore sono meticolosamente riprodotte, sia in qualità che in quantità, nel mondo inferiore.

Dunque, non c’è un elemento della realtà, o un accadimento della realtà nel mondo inferiore, di cui non si trovi la corrispondenza nel mondo che è al di sopra di esso, uguali come due gocce d’acqua del mare. Ed essi sono chiamati “la Radice ed il Ramo”. Ciò significa che l’elemento nel mondo inferiore è ritenuto un ramo del suo modello che si trova nel Mondo Superiore, essendo la radice dell’elemento inferiore, poiché qui è dove l’elemento del mondo inferiore è stato impresso e costituito.

I livelli inanimati, vegetativi, animati e parlanti di questo mondo (si veda il diagramma sotto, segnato in giallo) rappresentano l’ultimo anello nella catena dei mondi. Il mondo materiale è un ramo. Al di sopra di esso, c’è il mondo delle radici (segnato in rosso), che è, di fatto, il ramo di un altro mondo che è superiore ad esso. Quindi, sia i mondi “inferiori” (il nostro mondo e quello successivo) originano da una sola radice che è al di sopra di entrambi (segnato in verde).

In definitiva, c’è più di un mondo là fuori, ma in questo diagramma ne mostreremo solamente tre di essi. Tuttavia, le forme e gli elementi della realtà e tutti gli accadimenti avvengono senza cambiamenti e sono uguali in ogni mondo, sia in qualità che in quantità, poiché noi abbiamo a che fare con una realtà che è divisa in livelli separati solo per la nostra percezione.

In sostanza, il nostro dovere è di riconnettere tutti i mondi dentro alle nostre sensazioni. Possiamo farlo usando il solo ed indivisibile linguaggio dei rami…I Kabbalisti hanno scoperto un glossario completo e commentato che è collegato al nostro mondo fisico, sufficiente per creare un’eccellente lingua parlata. Questa lingua ha permesso loro di conversare delle questioni nelle Radici Spirituali e nei Mondi Superiori menzionando semplicemente il ramo tangibile inferiore di questo mondo che è ben identificabile ai nostri sensi fisici. Noi riconosciamo, percepiamo, e formuliamo questi nomi e questi appellativi nel nostro mondo.

Anche se hanno origine attraverso la nostra natura corporale, essi si sono comunque guadagnati il diritto di essere espressi attraverso le definizioni dei loro rami, e di essere organizzati di fronte ai nostri sensi qui, in questo mondo tangibile. I Kabbalisti li associano alle loro radici.

Tutta l’interezza delle cose e degli eventi discende verso di noi attraverso la catena dei mondi, fino a quando non si “riveste” in sensazioni che sono intrecciate con parole e nomi, che, a loro volta, sono collegati alle Radici Superiori, verso le quali il ramo fisico punta perché è collegato ad essa, essendo la sua copia, dirigendoci in questo modo all’origine, alla Luce Superiore.

Tutti i fenomeni discendono attraverso al catena dei rami e delle radici. Noi diamo loro nomi con le parole e gli appellativi che sono legati ad essi su questo piano e che sono profondamente incorporati nella nostra consapevolezza e nei nostri sensi.

Quando sentiamo la parola “vetro”, sappiamo di sicuro cosa significa. Lo stesso vale per il fenomeno spirituale. Il fatto che non possieda la sostanza materiale del vetro è irrilevante, e non è nemmeno importante che gli manchi la forma del vetro. Mantiene comunque la sua essenza poiché il suo punto centrale è lo stesso a tutti i livelli.

Non c’è nessun altro modo per definire un fenomeno o un evento. La saggezza della Kabbalah usa un linguaggio preciso che è collegato alle radici permanenti della natura Superiore. Si basa su un sistema, perpetuo ed immutabile.

Mentre ci sviluppiamo, ai nostri occhi solamente i rapporti tra le varie parti della Kabbalah cambiano, sebbene le parti, di per sé, rimangono intatte. Ecco perché la Kabbalah è conosciuta come “la saggezza autentica”: tutto ciò che messo nel suo linguaggio è sempre vero. Infatti, non possiamo cambiare l’ordine dei rami e delle radici e delle relazioni tra loro: il solo cambiamento è nella nostra percezione.

E, naturalmente, l’uso del linguaggio dei rami determina un numero di conseguenze. In particolare, grazie ai loro libri, i Kabbalisti possono guidarci alle ascese spirituali e, grazie ad essi, possiamo portare avanti vari studi, ecc.
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(Dalla 4.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 15.06.2012, “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”)

Materiale correlato:

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