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La radice del Lavoro Spirituale

La radice del lavoro spirituale sta nel trovare il fondamento delle azioni che il Creatore compie su di noi. Nel momento in cui riveliamo che il Creatore è ovunque, che Egli è alla base di tutto e che è Colui che sostiene tutto, di fatto iniziamo a lavorare nel capire e riconoscere tutto questo. La comprensione ed il riconoscimento sono al di sopra della ragione dentro dei nuovi vasi e non nei vasi che abbiamo adesso.

Quindi, la nostra ascesa lungo i livelli della rivelazione è la rivelazione della Provvidenza superiore e la comprensione che il Creatore ha preparato e predisposto tutti gli eventi ed è la causa di tutto quello che succede. Più in alto saliamo la scala del conseguimento, più profondamente scopriamo le nostre radici guardando indietro a tutta la strada compiuta per ascendere fino al mondo di Ein Sof (l’Infinito).

Ogni volta scopriamo che ogni ascesa ha una radice più profonda di quello che pensavamo. Ogni azione, anche la più piccola, ed ogni stato hanno migliaia di diverse ragioni che sono collegate a migliaia di altre importanti azioni che influenzano la precise fondamenta della creazione.

A noi sembra di attraversare diversi eventi e accadimenti personali nei nostri rapporti con gli amici, con il gruppo, con il mondo esterno, con la nostra famiglia, con noi stessi, ma improvvisamente scopriamo come tutto questo, anche i dettagli più piccoli, sono collegati a tutta la realtà, a migliaia di anni evoluzione del nostro mondo, ad altri cicli di vita, agli elementi dell’universo, di tutta la creazione, al di sopra di tutti i mondi.

In questo modo dal “davanti” percepiamo “ciò che è dietro”, e da “ciò che è dietro” percepiamo il “davanti”. Con questo reciproco aiuto – come si dice, ” Alle spalle e di fronte mi circondi” – riveliamo il Suo diretto ed indiretto controllo. Un uomo desidera ardentemente che il “davanti” e “ciò che è dietro” siano rivelati, allora il “davanti” è rivelato, ed in questo modo la Luce di Hassadim e la Luce di Hochmà gli vengono rivelate una dentro l’altra nei nuovi vasi, ed egli consegue le sue radici.

Dalle radici, egli già consegue Colui che le mette in azione, che le prepara e le aggiusta, che significa, il Creatore, come è detto: “Dalle Tue azioni noi Ti conosceremo“.
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(Dalla 1.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 29.07.2013, Gli Scritti di Baal HaSulam)

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Le scienze sociali sono dietro alle scienze naturali

Opinione (Nicholas A. Christakis, medico e sociologo all’Università di Yale, co-direttore dell’Istituto Yale per il Science Network ): “Le scienze naturali si stanno evolvendo con i loro tempi. La perfezione delle tecniche di clonazione ha dato origine alla biologia delle cellule staminali, i progressi della scienza informatica hanno contribuito alla biologia dei sistemi.

“In contrasto, le scienze sociali hanno subito una stagnazione. Esse offrono essenzialmente la stessa serie di dipartimenti universitari e discipline di cui dispongono da quasi 100 anni: la sociologia, l’economia, l’antropologia, la psicologia e le scienze politiche. Questi non sono solo noiosi, ma anche controproducenti, limitando l’impegno al estremo margine scientifico e soffocando la creazione di nuove e utili conoscenze. Tale inerzia riflette un insicurezza inutile e conservatorismo, e aiuta a spiegare perché le scienze sociali non godono dello stesso prestigio delle scienze naturali.

“Uno dei motivi per i cittadini, politici e donatori universitari per il quale a volte non hanno fiducia nelle scienze sociali è che gli scienziati sociologi perdono troppo spesso l’occasione di dichiarare vittoria e passare a nuove frontiere. … Quindi gli scienziati sociologi dovrebbero dedicare una piccola guardia ai soggetti regolari e ridistribuire la maggior parte delle loro forze a nuovi campi come neuroscienze sociali, economia comportamentale, psicologia evolutiva e epigenetica sociale, la maggior parte dei quali, non a caso, si trovano all’incrocio tra le scienze naturali e quelle sociali. L’economia comportamentale, per esempio, ha usato la psicologia per rimodellare radicalmente l’economia classica.

“I nuovi dipartimenti di scienze sociali potrebbero inoltre contribuire a una migliore formazione degli studenti, impegnandosi in nuovi tipi di pedagogia. Ad esempio, nelle scienze naturali, anche le matricole fanno esperimenti di laboratorio. Perché questo è così raro nelle scienze sociali? Quando gli studenti imparano a conoscere i fenomeni sociali, perché non vanno al laboratorio per esaminarli – come i mercati raggiungono l’equilibrio, come le persone collaborano, come si formano i legami sociali? Gli strumenti di nuova invenzione lo rendono fattibile. Ora è possibile utilizzare l’internet per arruolare migliaia di persone a partecipare a esperimenti randomizzati “.

Il mio commento: Il futuro sviluppo delle scienze sociali è legato ai cambiamenti della società, dall’acquisizione da parte della società di una nuova proprietà di dazione e amore. Gli scienziati, che studiano i processi sociali, non hanno ancora questa proprietà, e di conseguenza, non possono esaminarli.

In primo luogo, hanno bisogno di acquisire loro stessi nuovi proprietà e poi studiare il modo in cui nasceranno e si manifestano nella società. Quindi, proprio gli scienziati devono conoscere se stessi e poi esplorare la manifestazione di queste forze nel nostro mondo e spiegarli ai grandi ambienti della società, fino al punto di creare nuove discipline.
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