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Taratura del cuore di dolcezza — amarezza

Quando la mente é d’accordo che la verità è nella dazione, una persona deve lavorare sul suo cuore, che secondo la sua natura, sente solo il ricevere come dolce e la dazione come amaro. Il lavoro di conversione della ricezione in dazione é il lavoro del cuore. Logicamente sono d’accordo e adesso devo sentire la dolcezza nella dazione. Questo si ottiene con l’abitudine, svolgendo certe azioni prima con vigore: ascoltando quello che dicono gli amici, avendo invidia di loro e provando a fare quello che fanno loro.

Queste azioni, che sono contro la mia volontà, attirano la Luce che Riforma su di me. Dopo tutto, non si tratta della mente che può essere persuasa, ma del cuore, dei desideri. Soltanto la Luce può cambiare il desiderio poiché lo creò in primo luogo. Allora se io lavoro sistematicamente per attirare la Luce Circondante sui miei desideri, gradualmente comincio a sentire l’importanza della dazione.

Ci vogliono diversi anni. Dopo tutto, dalla prima settimana del mio arrivo, sono venuto solo ad imparare, e a parlare proprio della grandezza della dazione. Vedo come gli amici ne parlano e ripeto dopo di loro, come un bambino che ripete quello che dicono gli adulti, anche se non capisce ciò che significa. Però consapevolmente eseguo azioni di dazione verso gli amici, il che significa che io studio con loro con l’intenzione di attirare la Luce che Riforma, per cambiarmi.

Continuo a pensare alla Luce che cambierà la mia attitudine verso la dazione. La dazione deve essere più di una semplice verità teorica che riconosco nella mia mente grazie all’ evidenza ottenuta. Ora sto cercando la Luce che cambierà il mio cuore quindi sentirò la dolcezza della dazione.

Alcune delle dolcezze che proviamo nella dazione sono il risultato delle mie azioni. Se aiuto gli amici, ricevo una risposta positiva da loro e mi sento già in quella dolcezza. Loro mi trattano in modo gentile come risposta alla mia dazione ed io comincio a rispettare me stesso per aver dato a loro e per aver aiutato gli altri. Significa che comincio a cambiare la mia attitudine verso la dazione perfino da semplici azioni corporali, che mi permettono di sentire il suo gusto dolce e piacevole.

Però il cambiamento più importante del sapore viene effettuato dalla Luce che Riforma. Tutto questo lavoro si chiama il lavoro del cuore.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 30.07.2013, Shamati 148 “ Il chiarimento di amaro, dolce, vero e falso”)

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Nelle notizie (da Nautilus): “E’ uno strano capriccio della mente umana il fatto che noi tendiamo a pensare di avere meno probabilità di essere colpiti da una particolare minaccia, sia essa l’influenza, un incidente d’auto, o un alluvione, di chiunque altro. Come nella città immaginaria di Lago Wobegon, dove tutti i bambini sono sopra la media, questo è evidentemente impossibile: Nessuno può avere meno probabilità rispetto ad altre persone di prendere un raffreddore. Ma noi ci ostiniamo in quello che gli psicologi chiamano ‘ottimismo irrealistico comparativo.’ Anche quando abbiamo effettivamente incontrato una minaccia, o ne siamo passati molto vicino, questo senso deformato del campo delle probabilità persiste, come ci mostra un rapporto pubblicato l’anno scorso.

“Nello studio, i ricercatori hanno avuto la possibilità di verificare come l’ottimismo comparativo delle persone è cambiato quando dopo una bassa probabilità, un evento di grande impatto: un tornado è passato attraverso l’Iowa City nel 2006, causando 12 milioni di dollari di danni alle proprietà. E i risultati sono stati vagamente comici: Tutti sono stati interrogati, da studenti residenti selezionati a caso nell’Iowa City a persone i cui quartieri erano stati danneggiati, sentiti non solo subito dopo il tornado ma anche un anno dopo, essi erano propensi ancora ad avere meno probabilità di essere colpiti in futuro rispetto alla media. In realtà, sei mesi dopo gli eventi, le persone dei quartieri danneggiati erano ancora più ottimisti che non sarebbero interessati ancora rispetto a quanto lo fossero quelli che vivono in aree intatte. Dopo un anno, il loro ottimismo è ritornato al livello abituale, ma ancora, come sempre, ritenendo di avere meno probabilità di essere colpiti degli altri. “

Il mio commento: Siamo nel nostro egoismo, e non possiamo oggettivamente valutare qualcosa prima uscire da esso. Fino ad allora, percepiremo il mondo attraverso il prisma dell’errore egoistico.
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