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“Il male” non sembra bene…

Nel lavoro spirituale niente va liscio. Se avanzi sul serio allora l’ego crescerà e per tutto il tempo ti mostrerà la tua vera natura. Come puoi quindi sentirti bene con questo? L’importanza della società e il sostegno da parte dell’ambiente sono, pertanto, obbligatori, essi tornano sempre indietro e dicono: “È magnifico sentire noi stessi in una tale forma e che la nostra natura terribile ci si riveli!”

E questa non è un’erosione di se stessi, ma avviene perché stai lavorando su te stesso e, pertanto, ti viene rivelato che puoi fare questo, che puoi elevarti. Al contrario, ne devi essere felice.

Domanda: Per quanto tempo ancora ci sarà il male?

Risposta: Fino a quando questo “male” ti sembrerà bene.

È un male per te adesso, perché il tuo ego è molto vicino a te, e tu lo ami, e quando lui sente una mancanza dentro di sé, allora diventa un male per te. Ma quando tu ti distacchi da lui, la sensazione di mancanza ti sembrerà qualcosa di buono in quanto stai passando dalla caratteristica del male alla caratteristica della dazione aderendo ad essa, e allora sarai felice.

Quindi la sensazione di vuoto all’interno dell’ego diventerà sempre più grande. E tutto il tempo sentirai: “Oh, anche peggio!” finché non spingi te stesso lontano da lui di nuovo in direzione della dazione. Ed è così che oscilli come un pendolo: sinistra, destra, sinistra, destra.

Ora è un male per te, perché tu ti identifichi con il tuo ego. E allora guardalo di lato. Così soffrirà; ma tu, il tuo “io”, non si trova lì.

Tu hai bisogno di godere e di essere felice, perché la felicità spirituale appare quando il vuoto e i problemi vengono scoperti all’interno dell’ego. Altrimenti non potresti staccarti da lui! Se dovessero darti qualche tipo di piacere all’interno dell’ego, avresti semplicemente aderito ad esso.

Per quale ragione ti stanno dando tutti questi sentimenti negativi? Questo avviene solo per aiutarti a staccarti da lui. Trai le giuste conclusioni psicologiche da questo: la vita ci colpisce da tutte le direzioni come dei fastidiosi animaletti in modo che possiamo iniziare gradualmente a capire che dobbiamo lasciare la nostra natura egoistica.
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(Del congresso di Krasnoyarsk 13.06.2013, Lezione 3)

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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 2 “La Divinità in Esilio”
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Zohar per tutti, Introduzione, Lezione 44
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Scritti di Baal HaSulam, Shlavey HaSulam (I gradini della Scala), Articolo 39 “Che cos’ è: “Chi piange per Gerusalemme è premiato con la Gioia di Vedere”, nel lavoro”
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La crisi dell’arte

Opinione (Nikita S. Mikhalkov, sovietica e regista russa, attore, e capo dell’Unione dei cineasti russi): “Il presidente dell’International Moscow Film Festival Nikita Mikhalkov ha spiegato perché la maggior parte dei festival sono caratterizzati da tristezza e disperazione e riassume i risultati del 35 ° festival del cinema.

“I film cupi sono un riflesso della tendenza globale; un film tratto da qualsiasi grande festival innesca ‘Il desiderio puntarsi una pallottola in fronte o di puntarla verso qualcun’altro’. Siamo in uno stato di grave crisi umana. Un conflitto tra due persone, e ce ne sono in abbondanza nella letteratura e in molti film, non è sufficiente. Abbiamo bisogno di spaventarci attraverso il 3D. Le persone hanno sviluppato l’abitudine al disastro interiore; la morte sullo schermo ha smesso di preoccuparci. ‘Abbiamo perso il rispetto per la vita, per la gente, e questa stessa crisi è nata al di fuori di questo,’ Mikhalkov suggerisce. “

Il mio commento: Ma la domanda sorge spontanea: perché l’arte non rende le persone interessate ad un nuovo mondo? Perché gli artisti non vedono una via d’uscita dalla crisi. Tuttavia, essi non vogliono sentir parlare della necessità di correggere le persone. Mi auguro che la crisi dell’arte li porti alla necessità di accettare l’ educazione integrale come una necessità e che baseranno le loro opere d’arte su questo per il pubblico di massa. Dopo tutto, l’arte è un mezzo per educare le persone.
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