Pubblicato nella 'Torah' Categoria

“Ed un vento, mandato dal Signore, si mosse…”

Dalla Torah, (Numeri 11:30 11:31): “Indi Mosè si ritirò nel campo, come pure gli anziani d’Israel. Ed un vento, mandato dal Signore, si mosse e trasportò d’oltre mare le quaglie, e le gettò sopra il campo, per lo spazio di una giornata di cammino dall’una parte e dall’altra, intorno al campo, ed all’altezza di circa due braccia dalla superficie della terra.”

Un vento (Ruach) è un movimento. “Ed un vento, mandato dal Signore, si mosse…”, significa che un nuovo movimento interiore avvolge la persona.

«…e trasportò d’oltre mare le quaglie, e le gettò sopra il campo, per lo spazio di una giornata di cammino dall’una parte e dall’altra, intorno al campo, ed all’altezza di circa due braccia dalla superficie della terra.»

Se valutiamo questa frase dal punto di vista delle unità di misura fisiche, un braccio è approssimatamente 60 centimetri. Questo significa che due braccia sono un metro e venti centimetri. L’intero campo era ricoperto di quaglie per una giornata di cammino dal campo, in ogni direzione. Puoi immaginare quante tonnellate di carne sono? Le persone chiesero cibo e lo ricevettero.

Ovviamente, questa è un’allegoria. Non si parla davvero di quaglie. Il senso reale della frase è: vuoi ricevere soddisfazione per i tuoi desideri egoistici? Prego, vieni e prendi ciò che desideri!

[217529]

Dalla trasmissione di Kab Tv “I Segreti del Libro Eterno”, 25/03/2015

Materiale correlato:
Desideri materiali e desideri spirituali
La creazione è il desiderio
L’appagamento dei desideri non porta soddisfazione nella vita

Quando arrivare alla terra di Israele?

Domanda: Perché dopo l’esodo dall’Egitto il popolo di Israele si lamentava costantemente e non era soddisfatto di questo progresso?

Risposta: E’ così che si valuta il presente in relazione al passato e la libertà di scelta viene messa in pratica in mezzo a questi due stadi. Questo succede in ogni grado, in ogni passo, poiché l’egoismo cresce sempre e dobbiamo elevarci al di sopra di esso. Più grande è l’egoismo, più grande sarà l’ascesa. Questo continuerà finché entreremo nella terra di Israele. Nel corso dei 40 anni nei quali vaghiamo nel deserto, tutti saliamo al Monte Sinai.

In precedenza solo Mosè vi salì, ma adesso stiamo portando tutti con noi. Questo significa che lui sta guidando la gente attraverso il deserto. L’ascesa al Monte Sinai, che significa l’ascesa al di sopra dell’odio reciproco, è lo scopo della vita dell’uomo. Questo è l’inizio della dazione, dell’amore, della connessione reciproca e dell’unione di tutti in un tutt’uno; ed in questa misura, il Creatore si rivela. La terra di Israele si raggiunge solo alla fine, quando raggiungiamo l’amore; però tutta l’ascesa consiste nell’elevarsi al di sopra dell’egoismo. Questo si chiama “avere l’attributo di Hassadim”. Hesed è la misericordia: quando ti preoccupi per gli altri allo stesso modo di come loro si preoccupano per te.

In questo passaggio, ogni volta che percepisci il livello nel quale ti trovi, si reprimeranno le tue necessità, e valuterai le necenecessità degli altri come più preziose, più necessarie. È come una madre che cura il proprio neonato, valorizzando le sue necessità più di qualsiasi altra cosa. È questo il sistema nel quale siamo in relazione con tutti.

È come se permettessi che un’altra persona dentro di te liberasse spazio per lei in questo grado. Quando fai questo, l’egoismo del prossimo grado comincia immediatamente a nascere in te. È talmente forte che non noti nemmeno questa persona, e se la vedi, ti disturba ed è repellente per te. Dopo cominci a lavorare su questo nuovamente, finché diventa vicina a te più di quanto tu lo sia per te stesso. Questo significa che sei entrato in un nuovo grado. E continua una volta e poi un’altra ancora.

[217512]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 25/03/2015

Materiale correlato:
“E solo Mosè si avvicinerà al Signore”
“Questa poi è la benedizione, che Mosè, l’uomo di Dio, diede, avanti di morire, ai figli d’Israele ”
La generazione del deserto

“…ma devi atterrarli, e fare a pezzi le loro statue”

Dalla Torah, (Esodo 23:24): “Non ti prostrare ai loro dèi, e non prestar loro culto, né imitare le loro pratiche; ma devi atterrarli, e fare a pezzi le loro statue.”

Quello a cui ci riferiamo qui non è l’adorazione di un idolo delle tribù primitive, ma all’uomo che costruisce la somiglianza del Creatore dentro se stesso.

“…fare a pezzi le loro statue” significa distruggere tutto il desiderio egoistico, fino all’ultimo livello, fino alle “rocce”, in altre parole, fino al livello inanimato. L’uomo deve smettere di usare l’egoismo in una qualsiasi delle sue forme.

Inizialmente, quando una qualità chiamata, ad esempio, Gebusei o Ittiti, che non era mai stata sperimentata prima, inizia a svilupparsi, una persona può pensare di poter raggiungere correttamente l’obiettivo con questa qualità: vivere in questo mondo per crescere spiritualmente. Ma, più tardi, inizia a scoprire che questa qualità è opposta al livello spirituale.

Inoltre, questa qualità deve ancora essere sviluppata ad un punto di crescita tale, da disprezzarla: ora sei pronto a fare tutto il necessario per non rimanere più in questa sembianza, in questo guscio, in questa forma, che è così completamente opposta all’uguaglianza con il Creatore.

Tuttavia, grazie a questo, grazie a ciascuna di queste forme, ad ognuna di queste qualità, a ciascuna di queste “nazioni”, la forma del Creatore si rivela dentro di te. È così che arrivi a riconoscerLo da tutte le angolazioni e a rivelarLo gradualmente.

Solo una persona che si sta muovendo verso il Creatore è in grado di arrivare a disprezzare queste “nazioni” dentro di sé.

Domanda: Qualsiasi altro odio non è considerato odio?

Risposta: No, qui non ci si riferisce alle qualità terrene, ma alle persone che si sono assunte l’obiettivo di rendersi simili al Creatore.

Non importa quanto questo sembri esagerato, è comunque un lavoro molto difficile. In realtà, il Creatore fa tutto, ma identificando dentro di te tutti gli opposti a Lui, a tal punto che Lo implori di correggerti, e così devi costruire te stesso. “Colpiscimi con uno scalpello e un martello, ritaglia tutti gli eccessi egoistici e lascia in me solo la Tua immagine“, è questo che hai bisogno di implorare.

[216749]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 1/07/2013

Materiale correlato:
Un Dio geloso
Come raggiungiamo l’uguaglianza?
Perché dovrei correggere me stesso?

“…egli gode la Mia fiducia più di tutti gli altri della Mia casa”

Dalla Torah, (Numeri 12:02 – 12:08): “E dissero: ‘Il Signore ha Egli parlato unicamente con Mosè? Egli ha pure parlato anche con noi’. Ed il Signore l’udì. Mentre Mosè stesso è l’uomo più mite che sia sulla faccia della terra, cioè udì anch’egli quelle parole, ma per la mitezza del suo carattere non ne fece risentimento. Ed il Signore disse repentinamente a Mosè, ad Aronne ed a Mirjàm: ‘Uscite tutti e tre e andate al padiglione di congregazione’. Ed uscirono tutti e tre. E scese il Signore nella colonna di nubi, e si fermò all’ingresso del Padiglione, e chiamò Aronne e Mirjàm, ed uscirono entrambi. E disse: ‘Ascoltate le mie parole. Se uno di voi è talvolta profeta, io, il Signore, gli rivelo Me stesso in visione, e gli parlo in sogno. Non è così per il Mio servo Mosè: egli gode la Mia fiducia più di tutti gli altri della Mia casa, cioè più d’ogni altro Mio servo, più d’ogni altro profeta. Io gli parlo, per così dire, a bocca a bocca, con chiarezza e senza enigmi; ed egli contempla la divina apparizione; e come mai non avete temuto di dir male del Mio servo Mosè?’”

Il livello di Mosè è quello della realizzazione del Creatore. E la realizzazione del Creatore avviene nello stato corretto dell’uomo. Cioè, Mosè nella sua correzione, è di molti livelli superiore rispetto ad Aronne e Mirjàm.

Essendo inferiori a lui, essi non lo comprendono e si oppongono. Il livello inferiore non comprende mai quello superiore. Nella spiritualità, il livello superiore sembra assolutamente illogico.

Nel nostro mondo, per esempio, lo vediamo nell’educazione dei figli: anch’essi non sono quasi mai d’accordo con noi. E’ una cosa naturale.

E nella spiritualità, il livello superiore ci sembra stupido, meschino, incomprensibile, illogico, senza un approccio consapevole, poiché ogni volta dobbiamo esercitare una fede sempre più grande al di sopra della ragione. Dobbiamo solo annullarci, chiudere gli occhi e seguire il livello superiore, o contro il nostro desiderio, o stabilendo che è una necessità.

Domanda: Di che cosa parla Dio con Aronne e Mirjàm?

Risposta: Mirjàm e Aronne si trovano nel livello della profezia. Un profeta è una persona con cui il Creatore parla. Egli riesce anche a vedere delle manifestazioni del Creatore nella Luce Riflessa (Ohr Hozer). Ma generalmente questo si realizza per mezzo della proprietà di Bina. Quindi, il livello di Bina viene chiamato “udire”.

E’ scritto: “Io gli parlo…a bocca a bocca…”, che significa senza nascondere nulla, senza passare attraverso alcuna trasformazione e indebolimento: quello che è in Me, anche lui lo riceve. Questo è il livello più alto dell’adesione dell’anima al Creatore.

Domanda: Cosa significa “…egli gode la Mia fiducia più di tutti gli altri della Mia casa”?

Risposta: Mosè ha acquisito la completa padronanza della qualità di Bina. Quando Malchut ascende al livello di Bina, lì si trova la casa del Creatore.

[217704]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 25/03/2015

Materiale correlato:
Malchut sta aspettando
Qualità diverse: Mosè e Korach
“Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nubi”

Il messaggio di addio di Mosè

Dalla Torah, (Deuteronomio 32:44 – 32:47): “Andò dunque Mosè, accompagnato da Hosèa figlio di Nun, e pronunziò tutte le parole di questo Cantico davanti a tutt’Israel. E terminato ch’ebbe Mosè di pronunziare tutte queste parole a tutt’Israel, disse loro: ‘Ponete mente a tutte le cose ch’io vi protesto oggi, per poi raccomandarle ai vostri figli, onde badino di eseguire tutte le parole di questa Legge. Imperocchè questa non è per voi una cosa inane, ma è la vostra vita; e mediante questa cosa durerete lungamente su quella terra, alla cui conquista voi siete per passare il Giordano.’”

Mosé si appella al popolo: “Prendete questo come vostro obiettivo, metodo, piano e programma per comporre tutta la vostra vita.

Entrate nel programma che vi porterà allo scopo della creazione. Altrimenti ci vorranno migliaia di anni con guerre e sofferenze tremende, qualcosa che non è desiderabile ai vostri ed ai miei occhi. In ogni modo, dovrete sempre soddisfare ciò che è stato tramandato con questo libro”.

Questo pare un messaggio d’addio, come le parole di un padre: “Ascoltatemi e tutto andrà bene”.

[215815]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 01/02/2017

Materiale correlato:
La profezia di Mosè
2.000 anni prima della creazione del mondo
I Kabbalisti sull’anima ed i comandamenti, Parte 2

Desiderare l’amore

La MAN non è la manna celestiale che cade dall’alto, ma la preghiera che una persona eleva dal basso e da cui viene appagata. È l’impulso in avanti, non la ricezione ma l’anelito, la spinta, l’ardire che la appaga e per cui vive.

Solo attraverso il desiderio per l’amore una persona prova quel piacere, chiamato la dolce fatica dell’amore, senza il quale non esisterebbe.

Il riempimento è costituito dalla sola richiesta al Creatore. Questo è il motivo per cui in ebraico preghiera si dice “tfila” dalla parola “lehitpalel” che significa giudicare se stessi. Sebbene tu non stia chiedendo nulla a nessuno, analizzi e capisci te stesso. Non è necessario rivolgersi a qualcuno; è sufficiente raggiungere l’aspirazione per l’obiettivo, e non cercare l’obiettivo stesso.

Solo coloro che lavorano sulla correzione spirituale e la affrontano con tutto il loro io, possono comprendere questo. Nessun altro può.

E anche per coloro che si impegnano, ci vuole molto tempo prima che l’aspirazione in avanti non sia più solo per se stessi senza alcuna ricezione, assolutamente disinteressata, e diventi un loro bisogno interiore. Ma questo è il vero stato spirituale.

Quindi, è proprio il deserto in cui si mangia la manna, lo stato ideale. Non c’è nient’altro che l’aspirazione in avanti, verso l’amore e la dazione.

Non puoi ancora usare il tuo “Faraone” (ego) che sta nel tuo “sacco,” ma già cominci a puntare in avanti. E poi la tua spinta aumenterà così tanto che senza aspettarti che questo desiderio cresca in te, gradualmente inizierai a tirarlo fuori e a trasformarlo nella propensione ad avanzare.

E allora sarai in grado di agire. Come agisce il Creatore in dazione tu, con l’aiuto del Faraone, agirai lavorando in dazione. Proprio la forza nera del Faraone è ciò che ti darà la capacità di dare.
[217536]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 25/03/2015

Materiale correlato:

La Notte è L’Inizio di Un Nuovo Grado
Allargare gli orizzonti della dazione
La Luce, così insondabile in essenza

“E solo Mosè si avvicinerà al Signore”

Dalla Torah, (Esodo 24:01 – 24:02): “A Mosè poi disse: ‘Salite al Signore, tu ed Aronne, Nadàv ed Avihù, e settanta degli anziani d’Israel, e vi prostrerete da lungi. Mosè solo si appresserà al Signore, ed essi non si appressino, ed il popolo non salga con lui’”.

Queste sono fasi di sviluppo. Ci sono diversi livelli di desideri all’interno di una persona. Le persone sono il desiderio egoistico corretto per la dazione, ma corretto ad una piccola altezza.

Poi vengono i Leviti, i Cohen, i figli di Aronne (Nadav e Avhiu), Aaronne e infine Mosè. Tutta questa intera gerarchia rappresenta una persona sola. Cioè, le persone e tutti i giusti sono tutti in una sola persona. E Mosè è in cima alla piramide, quindi solo lui può avvicinarsi al Creatore, e tutti gli altri no.

Dalla Torah, (Esodo 24:03 – 24:04): “Mosè andò e narrò al popolo tutte le parole del Signore, e tutte le leggi; e tutto il popolo rispose ad una voce, e dissero: ‘Tutto ciò ch’il Signore parlò, eseguiremo.’ Mosè scrisse tutte le parole del Signore; indi, alzatosi alla dimane, fabbricò un altare sotto il monte, e (eresse) dodici lapidi, giusto (il numero del) le dodici tribù d’Israel.”

Le persone sono tutti i desideri egoistici dell’uomo. Loro sono sotto Mosè. Lui li tira su come un pescatore che lancia una rete nel mare e ora sta gradualmente tirando fuori il pesce dall’acqua.

[216812]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 1/07/2013

Materiale correlato:
Come vedere il Creatore attraverso questo Mondo
Non fuggire dai desideri egoistici
Come Possiamo Avvicinarci Al Creatore?

Malchut sta aspettando

Dalla Torah, (Numeri 12:01): “Mirjam ed Aronne dissero male di Mosè, a motivo della moglie etiope che aveva presa, poiché presa aveva una moglie etiope.”

La moglie di Mosè, Zipporah, è una etiope, il che significa che ha la pelle scura. Significa che la Malchut di Mosè è molto più oscura, più dura e più pesante dei desideri di Mirjam e Aronne. Pertanto, quando lavora con lei, raggiunge un livello più alto.

Allo stesso modo, ora dobbiamo attaccarci a tutta l’umanità. Riesci a immaginare la Malchut che aspetta di essere collegata?! Allo stesso tempo, quando questo accadrà, tutti riceveranno una simile elevazione!

[217646]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 25/03/2015

Materiale correlato:
Il mistero di Miriam
L’ oscurità è un fuoco forte
Dal punto nel cuore fino a Malchut dell’infinito

“Quella persona sarà recisa di mezzo alla sua nazione”

Dalla Torah, (Levitico 7:21): “Ed una persona che avesse toccato alcuna cosa impura, qualche impurità umana, o alcun animale domestico impuro [cioè morto da sé], o alcun animale aborrito [vietato a mangiarsi] impuro [morto da sé], e poi mangiasse della carne d’un sacrifizio di contentezza offerto al Signore; quella persona (dico) sarà recisa di mezzo alla sua nazione.”

Un cadavere rappresenta un desiderio egoistico non corretto. È morto da solo, ma non è stato ancora corretto.

In altre parole, c’è vita e morte. Dopo la vita egoistica di un desiderio arriva la morte dell’ego e quindi la sua alterazione dell’altruismo. Si muove come un’onda: più e meno, più e meno. Ti immergi nel meno (egoismo), arrivi allo zero, e poi cambi l’egoismo in altruismo. Ma uno zero ancora non significa niente. Puoi trattare solo con lo spiritualmente vivo.

“…che avesse toccato alcuna cosa impura” significa entrare in un contatto interiore con un desiderio egoistico, essere con esso nell’adattamento, nella comprensione, in uno stato reciproco. Cioè, se puoi dire spiritualmente “Sono entrato in contatto con qualcuno”, allora sei nello stesso stato in cui è lui. E se lui è un cadavere, allora tu sei allo stesso livello.

È scritto: “Ed una persona che avesse toccato alcuna cosa impura… e poi mangiasse della carne d’un sacrifizio di contentezza offerto al Signore; quella persona (dico) sarà recisa di mezzo alla sua nazione“. Non puoi benedire, non puoi fare tali azioni.

Si tratta delle leggi dell’incompatibilità o delle leggi di somiglianza perché tutto nell’universo è costruito sulla proprietà della somiglianza.

[217198]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 10/12/2013

Materiale correlato:
Esaminando i desideri
La mente superiore che si cela in natura
Come assemblare un’umanità perfetta

Tutto il popolo in una persona sola

Dalla Torah, (Esodo 23:23): “Allora il mio inviato ti andrà innanzi, e ti condurrà agli Emorei, agli Hhittei, ai Perizzei, ai Cananei, agli Hhivvei, ed ai Jevussei; ed io gli esterminerò.”

Tutte queste tribù rappresentano i desideri di cui abbiamo bisogno per cambiare da un comportamento egoistico ad uno altruistico.

Un angelo è una forza che ci porta verso questi desideri. Sentirai come alcuni tipi di inclinazioni egoistiche sono rivelate in te. E puoi contare su di loro visto che ognuna di loro ha le sue manifestazioni ed il proprio carattere, come se ci fossero delle persone dentro di te.

Come risultato, è come se tu prima diventassi una persona, poi un’altra, poi un’altra ancora.

E’ scritto: “Ed io li esterminerò”. Mentre sei dentro ai desideri egoistici, tu vuoi eliminarli perché queste qualità sono completamente opposte al Creatore.

Il desiderio di liberartene è necessario, non possiamo farlo senza di essi. A meno che una persona non decida di eliminarli, non importa come, e chieda per questo, la Luce non sarà in grado di fare quest’azione.

[216723]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 1/07/2013

Materiale correlato:
Per vedere un mondo nuovo
Gli Angeli sono forze
Lavorare nella terra di Israele