Pubblicato nella 'Religione' Categoria

La Kabbalah e le altre credenze – 2′ Parte

Il Creatore è una costante in continua evoluzione

Nota: La maggior parte delle pratiche spirituali afferma che il Creatore cambia la Sua attitudine verso una persona a seconda del comportamento della persona. Sulla base di questo, sono state stabilite molte diverse pratiche che discutono su come interagire con il Creatore.

La Kabbalah ci dice che il Creatore è una forza o una legge della natura che non cambia mai atteggiamento nei confronti della persona.

Il mio commento: Il Creatore è una costante immutabile. Siamo noi che cambiamo e ci sembra che il mondo stia cambiando rispetto a noi. In realtà, il mondo è il mio riflesso e io sono l’unico che cambia.

Domanda: Ma vediamo che a volte la forza superiore ha un effetto positivo su di noi e a volte questo effetto è negativo. Da cosa dipende questo?

Risposta: Questo avviene perché sto cambiando e la forza chiamata Creatore è costante. L’assoluto non può cambiare perché è perfetto. È la proprietà della bontà assoluta, della connessione ultima, dell’amore assoluto.

Io sto cambiando e, a seconda dei miei cambiamenti in relazione al Creatore, mi sembra che sia Lui a cambiare; quindi, lo vedo a volte buono e talvolta cattivo.

Ad esempio, una madre ama suo figlio sempre nella stessa maniera. Ma se lo chiedi al bambino, ti direbbe: “La mamma oggi è stata cattiva e invece ieri era brava”, questo perché lui sta interpretando il comportamento di sua madre in base alla propria condotta.
[251645]

Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 17/12/2018

Materiale correlato:
Il Linguaggio segreto del Creatore
La Kabbalah e le altre credenze – 1′ Parte
Il Creatore è una forza senza nome

La Kabbalah e le altre credenze – 1′ Parte

Due mondi: radici e rami

Osservazione: Nel corso della storia, e ancora oggi, nel mondo sono stati creati migliaia di sistemi di credenze.

Se osserviamo la realtà dalla prospettiva della Kabbalah, da un lato c’è un costante sviluppo della società umana e delle credenze come fenomeno culturale. D’altra parte c’è un cambiamento interno nell’umanità, cioè i nostri desideri stanno cambiando e, di conseguenza, le nostre credenze cambiano dal paganesimo al monoteismo, ecc.

Qual è la differenza tra la Kabbalah e le varie credenze dal punto di vista dello sviluppo interiore? Ad esempio, c’è una regola molto importante nella Kabbalah in base alla quale tutti i processi che si verificano nei mondi spirituali devono manifestarsi almeno una volta anche nel mondo materiale.

Il mio commento: I mondi spirituali sono la radice di tutto ciò che accade e il nostro mondo è una conseguenza o un ramo di quella radice. Pertanto, tutto ciò che esiste nei mondi superiori deve in qualche modo manifestarsi nel nostro mondo, almeno una volta, in una forma particolare.

Ad esempio, una forza molto potente o qualche azione particolare nel mondo superiore potrebbe manifestarsi nel nostro mondo come un evento o una forza appena percettibile.

Il fatto è che la radice superiore deve sempre entrare in contatto con il nostro mondo e creare il suo ramo in esso. Procedendo da quel ramo, possiamo imparare qualcosa sulla radice stessa.

[251553]

Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 17/12/2018

Materiale correlato:
Qual è la differenza tra Kabbalah e religione?
La Kabbalah e la religione
Le contraddizioni tra la religione moderna e la Saggezza della Kabbalah

La fede in un mondo migliore rende la vita più facile?

Domanda: Se tutti affermassero che l’anima è la cosa più importante e che il corpo non è nulla, le persone probabilmente avrebbero un atteggiamento diverso nei confronti della morte?

Risposta: Senza ombra di dubbio.

Domanda: Perché allora non lo fanno?

Risposta: In primo luogo perché nessuno nella popolazione mondiale sente questo, e in secondo luogo, perché è anti-egoistico. Dopotutto, se questo è diretto contro l’egoismo, allora chi vuole lavorare contro di esso?

È necessario pensare, fare sforzi, agire in qualche modo, organizzare qualcosa. Cosa otterrò da questo? Assolutamente nulla in questo mondo: niente cibo, niente sesso, niente famiglia, niente fama, nessuna conoscenza.

Domanda: È probabilmente più facile per una persona vivere credendo esattamente a ciò che affermano le religioni, in merito all’esistenza di un mondo futuro. Ma in che misura, la speranza che ci sia qualcosa, da qualche parte nel mondo, migliora psicologicamente la vita di una persona?

Risposta: Oggigiorno per migliorare psicologicamente la vita di una persona non è necessario essere religiosi.

Assistiamo sempre più al progressivo fallimento delle religioni. Di recente sono apparse sulla scena mediatica sempre più persone non religiose che disprezzano apertamente le diverse credenze religiose, perché è ormai chiaro che le religioni non rispondono specificamente alle nostre domande.

Se un individuo ha bisogno di movimentare un po’ la propria vita ha Hollywood, Internet o qualcos’altro. Ce n’è abbastanza così che potrà creare qualsiasi forma di mondo illusorio per se stesso.

Cosa c’è dopo la morte? Nessuno lo sa. Pertanto gli uomini non credono più a questo, il loro ego ha superato la fase in cui credevano a queste storie e non riescono più a crederci, tanto meno essi sono più capaci di sacrificare il proprio tempo e intelletto.

[250696]

Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 12/11/2018

Materiale correlato:

Saremo felici in questo mondo e nel mondo a venire
La saggezza della Kabbalah, il lasciapassare per il piacere infinito
L’egoismo e il piacere non sono compatibili

La Kabbalah e le superstizioni

Domanda: Cosa dice la Kabbalah riguardo all’essere superstiziosi?

Risposta: La superstizione è un’invenzione psicologica del nostro mondo e niente altro.
La Kabbalah è completamente libera da ogni tipo di credenza, superstizione e da ogni cosa legata al misticismo, cioè, da ogni cosa che si trova in questo mondo.

Lascia perdere tutto questo, dedicati a rivelare il mondo superiore e il Creatore e tu vedrai che Egli sostituirà ogni cosa per te. Tu riceverai le risposte a tutte le domande e, come se non bastasse, esplicite e chiare risposte; allora comincerai a lavorare con la tua anima.
[224759]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 23/12/2018

Materiale correlato:
Il bene ed il male sono degli stati spirituali
La Kabbalah pratica non fa uso di fili rossi
Esistono amuleti kabbalistici?

Tutto dipende dalla meta

Domanda: “Non esiste nulla tranne Lui” è un mantra religioso ricorrente. Ma qual è la differenza tra l’impegno di una persona che non ha il punto nel cuore e quello di un kabbalista per rivelare la forza superiore in ogni azione, per amarla e rimanerle sempre connesso?

Risposta: Tutto dipende da ciò che vogliamo raggiungere, ovvero se si tratta del nostro piacere personale, oppure della dazione e dell’amore per il Creatore che si manifesta negli esseri creati.

La domanda è: cosa vogliamo dallo studio e dalla realizzazione della Kabbalah? Perché il “ricevere per noi stessi” non ci porterà a nulla in questo caso. Se questo è il nostro scopo, allora dedichiamoci ad altre tecniche spirituali, alla meditazione, e impariamo a sentirci meglio. Non c’è nulla di tutto questo nella Kabbalah.

Nello studio della Kaballah è necessario un grande sforzo, occorre sudare e addirittura soffrire fino a che non si impara come autogestirsi attirando la Luce circostante.
[233917]

Dalle lezioni di Kabbalah in lingua russa, 13/05/2018

Materiale correlato:
Un’alleanza per attirare in maniera reciproca la Luce circostante
La spiritualità si raggiunge mediante lo sforzo
L’Amore assoluto al di sopra dell’odio fittizio

La Kabbalah e la fede

Da “L’Amore degli Amici –2”, di Rabash: Quindi deve usare il discernimento della fede per avere sicurezza di poter arrivare allo scopo e non disperarsi nel lavoro e scappare dal campo. Ma credere che il Creatore può aiutare anche un uomo basso e vile come lui; quindi che il Creatore lo avvicinerà ed egli sarà meritevole della Dvekut (adesione a Lui).

Raggiungere lo scopo non è facile. Ma il fatto è che ti è stato dato un gruppo, un ambiente per aiutarti. È necessario creare in anticipo un ambiente di questo tipo che possa sostenerti nei momenti di discesa. Se lo crei, ti assicuri in anticipo che la tua discesa sarà molto speciale, morbida, comprensibile e ci sarà un barlume di Luce all’interno di questa discesa.

Domanda: Qual è il concetto di fede nella Kabbalah?

Risposta: La fede è la qualità della dazione.

Domanda: Allora perché si dice la fede nei saggi? Di che si tratta?

Risposta: La fede nei saggi è quello stato in cui ho già capito quanto essi comprendano la situazione e quindi sono pronto a seguirli come un bambino. Nonostante il fatto che io non capisca di cosa stiano parlando, sostengono che questo è ciò che deve essere fatto, e così io lo faccio.

La mia fede in loro si basa sul fatto che comprendo la loro grandezza. Mi sottometto al superiore, come inferiore. Quindi, la fede è il sentimento della grandezza del Partzuf superiore, dello stato superiore, dell’anima superiore.

Questo sentimento arriva quando me lo sono guadagnato. Ho bisogno di lavorare sodo per questo.

Domanda: Non è come quando qualcuno mi dice qualcosa e io ci credo?

Risposta: No. Un tale approccio non mi salverà. La persona inizia a credere quando si trova in uno stato di disperazione, quando non ha altra scelta o quando ha attraversato un’accurata analisi ed è convinta che sia così.

Domanda: Ma allora qual è la differenza tra la religione e la Kabbalah?

Risposta: La religione dice: “Devi chiudere gli occhi e credere in quello che ti viene detto”. Mentre la Kabbalah dice: “Un giudice ha solo quello che vedono i suoi occhi” (Sinedrio 6b).

[234670]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 22/03/2018

Materiale correlato:
La fede secondo la saggezza della Kabbalah
La fede contro la ragione
I tre parametri della fede

Non è semplice mettere in pratica ciò che insegna il Dalai Lama…

Nelle News (The Earth Chronicles of Life): “‘Il Dalai Lama ha rivelato il segreto per la felicità’:

Il XIV Dalai Lama del Tibet ha detto a Riga, durante gli insegnamenti spirituali per i buddisti della Russia e degli Stati baltici, che bisogna avere meno invidia e rabbia, più amore e compassione; che solo attraverso questo l’essere umano può arrivare all’armonia dell’anima”.

“L’uomo è consumato dalla rabbia, dall’invidia, dal senso di competizione, dalle paure e da altre emozioni negative che portano alla sofferenza, mentre la felicità viene raggiunta non attraverso la realizzazione di desideri sfrenati, ma attraverso la ‘pace della mente’. In questo cambiamento gli saranno d’aiuto la compassione e l’altruismo”.

Il Dalai Lama ha detto: “È già stato scientificamente provato che la rabbia distrugge letteralmente il sistema immunitario, mentre la compassione e la pace della mente lo rafforzano. Se tratti gli altri con compassione e altruismo, allora in te diminuiranno i livelli di malizia, invidia e competizione e aumenterà la felicità’.

Ha detto: “Un sistema di valori materialista rende l’essere umano un usurpatore di denaro.
I desideri non controllati distruggono sia l’uomo che l’ambiente, e questo non porta felicità a nessuno. La felicità arriva quando la mente è in pace, quando nell’anima vi è pace. Perciò è così importante allenare la vostra mente”.

Il mio commento: Ha assolutamente ragione, ma come si può mettere in pratica tutto questo?

Nota: In linea di principio, è chiaro di che cosa sta parlando il Dalai Lama: è una visione specifica del mondo, che include la meditazione …

Il mio commento: Questo metodo è perfetto per le persone con pochissimo egoismo, cosa che si è manifestata nell’umanità migliaia di anni fa. Certo, anche oggi è applicabile, ma solo in alcune parti del mondo dove può essere realmente proposto e accettato.

Domanda: Come si può raggiungere uno stato di felicità?

Risposta: Per fare questo devi cambiare l’essere umano affinché possa, di conseguenza, cambiare il mondo, in modo che il mondo non insegua obiettivi artificiali, ma tutto sia in equilibrio con la natura e le altre persone reciprocamente.
È possibile, ma non attraverso la tecnica dello starsene seduti e sentirsi felici.

Domanda: Hai detto che l’ego si svilupperà e crescerà e che non c’è via di uscita da questo. Cosa si può fare con l’egoismo che cresce e mi uccide?

Risposta: Ne ho parlato molte volte. Non possiamo fare nulla finché non mostriamo alla gente che questo stato finale ci porta alla distruzione e invece esiste uno stato eterno e perfetto che possiamo ottenere in questo mondo ora, oggi; dobbiamo convincere l’umanità di questa possibilità.

Domanda: Come si può fare tutto questo?

Risposta: Solo lavorando su noi stessi, portandoci in uno stato in cui possiamo veramente diventare un esempio di relazioni umane corrette, trovando la felicità e la massima qualità nei rapporti tra di noi.

Domanda: Come dovrebbero essere le nostre relazioni?

Risposta: Dovremmo amarci reciprocamente. Il Dalai Lama ne parla e solo questo stato deve essere raggiunto. Non è facile e si realizza attraverso uno sforzo tremendo e con un metodo affidabile che collega l’impossibile con il desiderato. È necessario arrivare a questo? Si, certo che è necessario. Esiste un’opportunità? Esiste, ma è difficile da mettere in pratica perché dobbiamo rimodellare la natura umana, cambiarla.

Domanda: Come cambia la natura umana?

Risposta: Solo sotto l’influenza della rivelazione della forza superiore. Nel tentativo di unirci riveliamo questa forza. Vogliamo che questo potere ci cambi, ma solo questo! Non abbiamo bisogno di diventare brave persone……lo siamo già!

[232415]

Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 20/06/2018

Materiale correlato:
Amare il prossimo? Questo è facile!
L’amore è una strada a due corsie
Perché le leggi dell’Umanità ci vengono nascoste?

 

Qual è la differenza tra uno scienziato e un kabbalista?

Domanda: Qual è la differenza tra uno scienziato e un kabbalista?

Risposta: Il kabbalista è un ricercatore proprio come lo è lo scienziato; l’unica differenza fra loro è che il kabbalista ha semplicemente più strumenti universali di conoscenza nelle proprie mani. Egli si eleva al di sopra della propria natura animale ed esplora ciò che viene chiamato “la natura spirituale”.

Gli scienziati studiano ciò che è dentro di loro sin dalla nascita e, quindi, percepiscono tutto all’interno del quadro del nostro mondo. La differenza tra un kabbalista e uno scienziato è solo nel campo della loro comprensione. Pertanto, un kabbalista è lo stesso tipo di scienziato, solo impegnato nel prossimo livello, nel mondo superiore.

Se nel nostro mondo uno scienziato deve sviluppare normalmente i propri sentimenti e la propria mente sia qualitativamente che quantitativamente, un kabbalista deve sviluppare completamente nuovi desideri, pensieri e caratteristiche intellettive, che non hanno nulla a che fare con il mondo fisico. Il mondo superiore viene percepito ed esplorato in questi nuovi desideri e pensieri, e questa è la saggezza della Kabbalah.

Domanda: Sono stati creati vari strumenti come i microscopi e i telescopi per studiare questo mondo. Quali strumenti ha un kabbalista?

Risposta: Egli stesso è lo strumento! L’espansione della sua percezione interiore è il suo unico strumento.

[228665]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’11/03/2018

Materiale correlato:
Come conoscere la saggezza della Kabbalah
La Kabbalah è la saggezza della realtà superiore
La Saggezza della Kabbalah e il Lavoro Scientifico

Credere o non credere

Domanda: Una persona religiosa può studiare la saggezza della Kabbalah? In altre parole: possono un mussulmano, un cristiano, o un buddista diventare kabbalisti?

Risposta: Non è una questione di fede. Ciò che importa è che un individuo che ha sentito dire qualcosa, che ha letto qualcosa, oppure che ha ricevuto in qualche modo un’informazione, la accetta come un credo, ossia la usa come se fosse un dato di fatto. In tal caso è chiamato un credente.

La Kabbalah non è una fede. È una scienza che ricerca un qualcosa che non è possibile ottenere per una persona comune. Tuttavia ogni persona può raggiungere e scoprire nuovi spazi e nuove forme. Questo al giorno d’oggi viene persino discusso in fisica.

La Kabbalah conferma che ci sono materie, energie, spazi e volumi che noi non possiamo percepire. Esiste il movimento al di sopra di quel che conosciamo, al di sopra della luce e del tempo ed al di là del tempo e dello spazio.

Sembra che la scienza inizi a discutere di questo anche se gli esseri umani non riescono a percepirlo tramite i propri sensi. Lo immaginano solo teoricamente. Tuttavia, la saggezza della Kabbalah ci aiuta a sviluppare degli organi sensoriali dentro di noi che ci permetteranno di percepire e sentire luoghi che vanno oltre il tempo, la materia o le dimensioni e di esistere dentro di essi. Questi spazi sono considerati spirituali.

Domanda: Devo crederle?

Risposta: Non devi credermi quando ti dico che ciò esiste, così come non devi credere agli studiosi di fisica che ci dicono che la luce sparisce, che ci sono stelle nane bianche e rosse, altri universi oltre al nostro e così via.

Tu non devi credere a loro o a me. Tutto dipende dal fatto che tu desideri conseguire tutto questo per te stesso e che ritenga che questo sia importante per te. Se è importante per te, allora sei invitato a viaggiare verso un “altro” mondo. Se non ha importanza per te, allora puoi rimanere in questo mondo. Buona fortuna!

[226914]

Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman”, 20/03/2018

Materiale correlato:
La fede secondo la saggezza della Kabbalah
La Fede Secondo La Saggezza Della Kabbalah E Secondo La Religione
La Religione: un’immaginaria “sfera spirituale”

E’ felice colui che non ha bisogno di nulla?

Domanda: Diverse metodologie rivendicano che “Felice è colui che non ha bisogno di nulla”; è davvero così?

Risposta: In generale sì. Se al livello materiale non ho bisogno di nulla, se tutti i miei desideri sono al di sopra del livello materialistico e mirano all’amore e alla dazione al di fuori di me, allora questa è certamente felicità.

Domanda: Alcuni metodi attenuano i nostri desideri. Se una persona fa questo sarà felice?

Risposta: Una persona che attenua i propri desideri si riduce al livello della creazione inanimata.
Se non oppone resistenza, non critica, non incolpa niente e nessuno, sarà certamente felice, ma questa felicità sarà priva di emozioni, come un sasso. In questo modo si protegge dalla sofferenza il più possibile. Tuttavia, essendo parte del resto dell’umanità, non sarà in grado di evitare i problemi. Essi arriveranno lo stesso. Inoltre, sentirà costantemente il bisogno di diventare qualcosa di più.

Domanda: Il grande kabbalista Baal HaSulam scrive che se una persona facesse una stima per valutare la propria vita e verificasse la quantità di sofferenza alla quale è stato soggetto, contrapposta a quella del piacere che ha sperimentato, sarebbe certamente propensa a togliersi la vita. In altre parole, la quantità di sofferenza è molto più grande di quella del piacere. Perché questo calcolo è nascosto alla persona? Eppure siamo tutti egoisti, facciamo calcoli in continuazione.

Risposta: Questo è necessario per il processo cumulativo interiore in modo da poter accumulare mali multipli quali amarezza, problemi, depressione e giungere ad una tale disillusione nella vita che vorremo elevarci al di sopra di essa, non per porre fine alle nostre vite, ma per elevarci veramente, per trovare la risposta al motivo per cui soffriamo: per che cosa?!

[224640]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 17/12/2017

Materiale correlato:
Qual è la causa della sofferenza?
Perchè abbiamo bisogno di emozioni negative?
L’uscita dal labirinto della sofferenza