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L’umanità e la Natura vogliono la stessa cosa – l’unione

l-umanita-e-naturaLa domanda che ho ricevuto: cosa insegna esattamente il nuovo sistema di educazione? Gli uomini impareranno una versione semplificata della Kabbalah?

La mia risposta: non chiamarla Kabbalah, chiamala “dazione”. Il problema del mondo è che agli uomini mancano le giuste relazioni. Ecco perché non possono organizzare un sistema che funzioni nelle nuove e moderne condizioni. Per questo motivo, è necessario spiegare agli uomini il significato del sistema globale.

“Servire le creature secondo i precetti del Creatore” significa trattare gli uomini in base alle vere leggi della Natura. “I precetti del Creatore” sono le vere leggi della Natura e “servire le creature” significa creare un collegamento tra le creature che seguiranno la legge universale della Natura. Questo dovrebbe eliminare ogni confusione.

Ecco perché la prima cosa che Baal HaSulàm dice è, che tutta l’umanità deve essere d’accordo nel compiere questo lavoro. E perché non si dovrebbe essere d’accordo – cosa può esserci di male nel trattarci bene? Tutti prospereremmo e ci svilupperemmo e questo non è solo un bene per noi, è anche il desiderio del Creatore (della Natura). Se solo ci muovessimo in questa direzione, Egli ci verrebbe incontro a metà strada. Vi è una probabilità di successo da entrambe le parti: le persone lo vogliono perché non hanno altra scelta e la Natura – il Creatore – lo ha stabilito come una legge precisa.
(Da una lezione sull’articolo di Baal HaSulàm, “One Precept – Un precetto,” del 5 marzo 2009)

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Video: “One Precept – Un precetto” del 5 marzo 2009
Audio: “One Precept – Un precetto” del 5 marzo 2009

Non abbiamo altra scelta che obbedire alla legge della Natura

non-abbiamo-altra-sceltaHo ricevuto una domanda: perché il nostro ulteriore sviluppo deve effettuarsi in un livello nuovo e non può avvenire utilizzando i metodi che già esistono?

La mia risposta: si deve al fatto che, tutti i periodi precedenti di sviluppo, seguivano una direzione singolare, la cui la finalità era l’incremento dell’ego, tanto nel livello individuale quanto in quello sociale. Questo sviluppo non dipendeva da una connessione altruistica tra noi.

In ogni periodo, costruivamo un’altra connessione tra noi, in funzione del livello del nostro egoismo, dal quale si diffondevano nuove leggi, interconnessioni ed accordi. È così che facciamo accordi nel nostro sviluppo.

Però, oggi giorno, la Natura ci sta forzando a stabilire un nuovo livello di società globale, umana ed interconnessa e che ci piaccia o no, dovremo obbedire a questa legge della Natura.

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La crisi è la negazione della rivelazione della spiritualità

la-crisi-e-la-negazione-della-rivelazione-della-spiritualitaHo ricevuto una domanda: lei ha detto che il mondo è arrivato ad uno stato nel quale siamo vincolati in tutto o in un vaso. E in accordo al piano della Natura (quello del Creatore),questo vaso dovrebbe riempirsi con la sensazione del Livello superiore dell’esistenza. Tuttavia, non sentiamo la nostra connessione chiaramente e lo stato del mondo non ha precedenti. Potrebbe spiegarci cosa significa questo?

La mia risposta: oggi giorno stiamo rivelando una connessione globale e integrale tra noi, l’effetto del “piccolo villaggio” o “effetto farfalla”. Tuttavia, stiamo rivelando una connessione egoista tra noi, insieme all’interdipendenza universale. Per tanto, scopriamo che siamo incapaci di mantenere connessioni corrette, benevoli tra noi. Questo si chiama “un vaso rotto” perché la nostra connessione è sbagliata.

Per tanto, la crisi attuale è una rivelazione del nostro stato spirituale. Attraverso tutta la storia dell’umanità, fino ad oggi, siamo esistiti nel livello del nostro mondo. Però stiamo scoprendo, ai giorni nostri, il successivo livello della Natura, nel vedere l’interconnessione tra tutte le sue parti.

Il mondo deve capire ed interiorizzare questo livello. Dopo tutto, non siamo mai stati prima in questa situazione. Abbiamo sempre pensato alla spiritualità come qualcosa nel cielo, in altre galassie, aldilà delle frontiere dell’universo, in un’altra dimensione. Tuttavia adesso la spiritualità, di fatto, si sta rivelando dentro di noi, però si rivela nella forma non corretta, ossia la connessione egoista tra noi.

Baal HaSulàm scrive: “ Siamo tutti una famiglia”. E siamo una famiglia anche quando tutti i suoi membri si odiano l’un l’altro. La connessione tra noi è spirituale. Però non è corretta perché è egoista. Il nostro compito è correggerla, convertirla in “Ama il tuo prossimo come te stesso”.

La spiritualità non ci si era mai rivelata in tutta la storia. Per questa ragione, la nostra generazione riceve il nome de “la generazione del Messia”, perché la parola Messia prende origine dalla parola Lismoh, “tirare: tirarci fuori dall’egoismo.

Per tanto, la crisi è la rivelazione della connessione rotta tra noi. Non è una crisi economica, finanziaria, politica o ecologica, ma una crisi di relazioni tra noi. E questo è ciò che ora stiamo rivelando.

Dobbiamo dare a tutti (inclusi noi stessi) una spiegazione dello stato nel quale ci troviamo. Come un malato, se troviamo l’origine della nostra malattia, potremo guarire. Seguendo il consiglio dei kabbalisti, possiamo creare la connessione corretta tra noi: quella dell’amore e della dazione. Allora ci troveremo in un mondo perfetto!

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La saggezza sta nella connessione fra noi

whats-the-right-attitude-to-have-to-this-worldLa Kabbalah spiega alle persone cosa significa aver successo nella vita, ci mostra che tutti i nostri problemi sono causati dal nostro egoismo che si è sviluppato lungo il corso della storia. Nel passato il nostro crescente egoismo ha alimentato conquiste e rivoluzioni. Così, le nostre vite si sono evolute come spinte dal dietro. Ma durante gli ultimi 50 anni, ci siamo sentiti sempre peggio. Percepiamo la crisi come qualcosa che può colpire potenzialmente tutte le aree della nostra vita, causando conflittualità e divorzi nelle nostre vite familiari, distruggendo le relazioni con i nostri bambini, e portando alla droga e alla depressione.

L’egoismo, quindi, non può più soddisfarci. Per la prima volta nella storia, non desideriamo progredire. E la crisi è universale. Coinvolge la scienza, l’educazione e la cultura. É dentro di noi e ci impedisce di svilupparci.

L’egoismo non ci attira più veso obiettivi nobili e la prosperità. Al contrario, ci mostra che non saremo mai in grado di soddisfarci, portandoci verso la disperazione. Inoltre, l’egoismo ci mostra che ogni individuo è connesso a tutti gli altri, che il successo di ognuno dipende dal successo di tutti gli altri, e che il successo non arriverà più dallo sfruttare gli altri per il proprio beneficio personale.

Abbiamo raggiunto uno stadio dello sviluppo che non ha precedenti nelle passate generazioni. Il nostro egoismo non ci sta spingendo più, ma, al contrario, ci sta fermando! Ci sta dicendo: “Da questo momento in poi, mi devi utilizzare in modo differente. Devi sapere come usarmi per sentirti bene”. La risposta è che dobbiamo usare il nostro egoismo per servire gli altri piuttosto che noi stessi, perché ognuno di noi è connesso a tutti gli altri. Questo è il modo in cui possiamo ottenere la felicità.

Questo approccio è così opposto al modo in cui siamo abituati ad utilizzare il nostro egoismo che non sappaimo cosa fare. Non utilizzare l’egoismo, significa non poter utilizzare la nostra Natura. Ma allora ogni cosa si blocca e entra in crisi. Ed è proprio quello che sta accadendo al giorno d’oggi: non possiamo più fare nulla. Non siamo capaci di concludere affari fra di noi, per esempio, perché ogni accordo che facciamo dovrebbe prendere in considerazione l’effetto che ha su tutti gli altri. Scambi di piccole dimensioni possono andare avanti per un altro po’, ma grossi giri di affari non possono più funzionare in questo modo.

Vivendo immersi nell’egoismo globale, le persone improvvisamente cominciano a sentire che non c’è motivo per farsi coraggio nelle proprie conquiste rispetto alle conquiste degli altri. E questo significa che non c’è ragione per sfruttare ancora gli altri. La sensazione interiore della nostra connessione con gli altri, rivelataci dalla crisi attuale, ci sta portando verso uno stato in cui le persone smetteranno di provare piacere nello sfruttare gli altri. É molto strano, ma è ciò che ci sta succedendo. Di conseguenza, non ricaveremo più piacere dal denaro, dalla fama e dal potere… Così, che cosa ci rimarrà? Capiremo che il modo per raggiungere la felicità e la prosperità si trova proprio nella connessione fra di noi.

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La differenza fra questa crisi e le precedenti

words1Ho ricevuto una domanda: Cos’è una crisi regolare? Che differenza c’è tra la crisi attuale a quelle precedenti?

La mia risposta: Una crisi regolare, classica, è generata da una sovrapproduzione, nella quale, una diminuzione della richiesta, provoca la diminuzione della produzione, e il risultato è l’aumento della disoccupazione e la diminuzione delle entrate. Questo a sua volta causa una diminuzione nelle richieste. Una cosa conduce all’altra, fino a che questa spirale in caduta si contrae in un punto.
La crisi attuale è diversa perché non è stata causata dalla sovrapproduzione, ma dalla rivelazione dell’egoismo globale. Siamo arrivati al punto più alto del nostro sviluppo egoistico, e l’unica maniera nella quale possiamo svilupparci da qui in avanti, è per migliorare la nostra connessione tra noi, invece di avanzare individualmente.

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La crisi continuerà finché non grideremo: “Basta con l’egoismo!”

when-it-comes-to-the-global-crisis-we-cannot-afford-to-procrastinate2La domanda che ho ricevuto: Perché il Creatore sta portando il mondo verso uno stato irreversibile a cui il mondo stesso non è in grado di far fronte?

La mia risposta: Il riconoscimento del male deve arrivare proprio da questo stato. L’uomo non sarà in grado di lasciare il suo stato attuale e lo considererà normale finché non comincerà a ricevere dei “colpi” che non sarà più capace di sopportare all’interno del suo egoismo. Allora se ne renderà conto e griderà, “Basta così!”

Vedete come gli uomini continuano gettare i loro soldi nel fauci delle banche e dei fondi, come se non fossero del tutto in grado di usare la testa. Il denaro continua a sparire, ma la festa va avanti e avanti.

Quindi, nulla potrà essere di aiuto tranne la correzione della società stessa. Ma cosa esattamente dovrebbe essere corretto? Dobbiamo correggere la connessione generale tra di noi, e questa connessione deve includere tutta l’umanità. A parte questo, non ci sono altri mezzi che possano essere efficaci.

Ci potranno essere dei momenti occasionali di pausa, e di minori volatilità in cui le cose andranno meglio o peggio. Ad un certo punto potrà anche sembrare che la crisi sia finita. Questi processi che si alternano sono necessari per dare alla gente maggiore consapevolezza, visto che l’uomo è una creatura pigra. Perciò, potremo anche trascorrere un periodo di tranquillità per un anno o due, periodo in cui le cose si riaggiusteranno come se la crisi fosse passata.

Tuttavia, la tendenza rimarrà la stessa, perché siamo già entrati in uno stato generale in cui il mondo intero è interconnesso globalmente. Perciò, i colpi continueranno ad arrivare a causa delle nostre reciproche relazioni non corrette.

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