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Come faccio a capire se ho il punto nel cuore?

michael-laitman_25Ecco due domande che ho ricevuto per identificare il punto nel cuore:

Domanda: Come faccio a capire se ho il punto nel cuore?

La mia risposta: scoprirai di avere il punto nel cuore se ti ritrovi a consultare il nostro materiale, perché in esso si trova ciò di cui ha bisogno questo punto (il desiderio).

Domanda: Se non mi sono mai interessato in maniera particolare per il danaro, il potere o per la conoscenza, ma se sono attratto da qualcos’altro in questo mondo, ciò significa che ho il punto nel cuore? Infatti lei ha detto che una persona prima di tutto deve superare il desiderio di danaro, potere e conoscenza.

La mia risposta: Non necessariamente. Ciò dipende dalla qualità della propria anima – dal posto che occupava nell’anima comune al posto in cui è arrivata in questo mondo. La domanda è: vuoi trarre il tuo appagamento da qualcosa che esiste in questo mondo, o da qualcosa che ti è ignota?

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chidiventakabDomanda: Se ho ascoltato correttamente, nelle lezioni Lei dice che gli Ebrei sono i primi soggetti alla correzione, perché le anime delle persone presenti sul Monte Sinai, che ricevettero la Torah, permangono in loro. Seguendo questo principio, mio marito ha concluso che né io né i nostri figli, nati dalle nozze tra una gentile e un giudeo, fino a dopo il Guiyur, apparteniamo, secondo le radici spirituali, a questa nazione.

La mia risposta: «Le persone (il gruppo di Abramo), che si erano corrette precedentemente nel tempo dei Tempi e caddero nella moltitudine di Babilonia per mescolarsi con essa, devono correggere sé stesse e tutto il mondo. Gli altri uomini non sono obbligati a farlo, ma se le scintille (Reshimòt), ossia le iscrizioni, appaiono al loro interno a causa della relazione con il gruppo di Adamo, allora essi si uniranno volontariamente al suddetto gruppo. Oltre a questo, non sappiamo in realtà chi fra loro nel passato appartenne alla nazione di Israele; gli ebrei di oggi sono la decima parte di essa, i restanti si dispersero in tutto il mondo. Ė possibile che ce ne siano mille milioni. Per questo motivo, chi prova inquietudine chiedendosi qual è il senso della vita e non trova la risposta nel mondo circostante, deve proseguire la ricerca fino a riconoscere la sua vera appartenenza: “Isra-el”, che significa “aspirazione verso il Creatore”.

Domanda: « Può un “gentile” diventare un Kabbalista?».

La mia risposta: «Se un uomo ha il “punto nel cuore” o l’aspirazione verso il Creatore, allora la nazionalità non importa. Allo stesso modo Abramo e i suoi discepoli si separarono da tutta l’umanità, a causa della loro aspirazione verso il Creatore, e organizzarono il gruppo dei Kabbalisti, la nazione degli Ebrei. Solo più tardi questo gruppo cadde dal suo livello spirituale fondato sul principio:“Amerai il tuo prossimo come te stesso”, e diventò, come tutti gli altri Babilonesi, le nazioni del mondo. Perciò ora tutte le persone, dalla prima all’ultima, devono tornare al Creatore».

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