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Due generi di percezione

Domanda: Nella vita dell’uomo qual è lo scopo del cervello?

Risposta: La scienza della Kabbalah dice che l’uomo,  nella sua percezione del mondo, consiste di due componenti: il desiderio e la mente. Il più importante è il desiderio.

I nostri desideri possono essere egoistici, per esempio mirati completamente alla rivelazione di se stessi e del mondo proprio in una modalità egoistica, in termini di benessere personale. Essi possono essere anche altruistici, cioè, opposti all’egoismo. Tuttavia, i desideri altruistici inizialmente  non esistono in natura, hanno bisogno di essere acquisiti. Quando entriamo al di sopra dell’area egoistica della nostra percezione naturale, noi esaminiamo questo, possiamo dire, indipendentemente da noi stessi.

Comunque, questa indipendenza è relativa poiché siamo noi stessi che in ogni caso  stiamo esaminando. Ma questa ricerca è completamente diversa quando parliamo di ciò che esiste al di fuori dell’uomo, di come egli può ottenerla e usarla.

Così, ci sono due generi di percezioni: nell’egoismo e nella qualità del dare e dell’amare gli altri quando un uomo, come se da se stesso, emozionalmente trasmigrasse negli altri. Come conseguenza egli sente il mondo fuori da sé.   Questi due tipi di  sensazioni vengono studiate dalla Kabbalah.

Il nostro cervello è proprio uno strumento ausiliario. Ci aiuta a connettere le immagini del mondo, sia egoisticamente sia altruisticamente, ci coadiuva ad esplorarle e ci orienta verso questo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Together about Important Things” 2/9/18

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La condizione della consapevolezza

Domanda: Come possiamo verificare quanto sia adeguata la nostra percezione della realtà?

Risposta: Ciò che la nostra coscienza decide, noi l’accettiamo come verità ed agiamo di conseguenza, ma allo stesso tempo ci chiudiamo in noi stessi. Sfortunatamente, non ci potrebbe essere altra via di uscita. Nel nostro mondo reale, non c’è nulla che possiamo fare.

Il problema è che stiamo girando in questa dimensione, in questo paradigma, in questa relazione del mondo attorno a noi che proviene dagli strumenti di cognizione che abbiamo ricevuto dalla nascita.

Se fossimo un po’ diversi, immagineremmo che il mondo fosse diverso, così come le api, i serpenti e altri rappresentanti del mondo animale. Loro vedono l’immagine del mondo abbastanza diversamente da noi: sia nella forma delle zone di colore, o il sapore o il calore e così via. Ovvero la coscienza e la sua decodificazione del nostro cervello sono dipendenti.

Viviamo in un mondo molto limitato e dipendente che ci viene rappresentato nei nostri organi sensoriali e corporali. Non sappiamo cosa sta succedendo fuori di noi perchè i nostri sensi sono chiusi dentro. Ma come possiamo uscire dalle nostre sensazioni soggettive del mondo e in qualche modo immaginarlo senza essere plasmati dai nostri sensi, ma esistendo davvero?

Cosa esiste davvero obiettivamente? C’è qualcosa o no? Questa è forse la domanda più importante. E se c’è qualche forza obiettiva fuori da noi, come si relaziona a noi? Come ci controlla? Come ci organizza? C’è una coscienza più elevata? Queste domande per me, personalmente, sono davvero interessanti.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Together about the main thing” 2/9/18

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Nuova percezione – Coscienza collettiva

La percezione collettiva porta una persona su un piano differente, si dice che devi sganciarti da te stesso ed entrare nel gruppo, prendere tutto ciò che esiste nel gruppo come tuo proprio, provare a pensare, agire e risolvere questioni basate sull’opinione di qualcun altro, sul desiderio e sugli scopi di qualcun altro.

Abituati a questa immagine e dopo un po’ osserva se puoi ritornare a te stesso e in che misura sarà un “te stesso” differente.

Quindi, nella Kabbalah, la così chiamata “decina” è praticata, quando dieci persone si uniscono tra loro e organizzano una base comune per un desiderio, per uno scopo, per un pensiero, al fine di trasformarsi in un tutt’uno. Per fare questo ognuno deve annullarsi di fronte a tutti gli altri e poi, come risultato di questo lavoro congiunto—non è facile, richiede tempo—essi si trasformano in un tutt’uno, com’era.

E’ molto interessante osservare come iniziano a pensare, festeggiare e risolvere i problemi. Ognuno ha una capacità completamente differente di vedere il mondo nello stesso momento. Questa è una percezione della realtà integrale. Questo è ciò che pratica la Kabbalah.

Ci consiglia ad interagire in modo tale da capire gradualmente ciò che realmente esiste nella nostra coscienza, come funziona, come possiamo guardare a questo in maniera un po’ differente e non da se stesso.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Together about important Things” 2/9/18

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Oltre la conoscenza limitata

La nostra conoscenza è molto limitata. In effetti, i suoi confini dovrebbero essere molto più grandi di quanto possiamo immaginare.

Ma siamo in uno stato egoistico e cerchiamo di ricevere tutto in noi stessi, e quindi siamo molto limitati e sentiamo solo il nostro piccolo mondo. L’universo ci sembra infinito e nella sua materia inanimata.

L’inanimato, vegetativo, animato e umano sono parti dell’universo che esistono solo sul nostro piccolo pianeta. Tutti i livelli sono disposti come una piramide: un immenso universo inanimato, poi la natura vegetale sulla terra, una parte più piccola è quella animata, e una ancora più piccola è l’uomo.

Immagina quanto sia limitato tutto questo e che sia solo una vaga percezione dell’universo generale. Inoltre, percepiamo questa piccola parte nelle nostre proprietà egoistiche, cioè, opposte alla grande legge dell’amore e della dazione che esiste nel mondo.

Si scopre che il mondo percepito si sente negativo, imperfetto, temporaneo, che porta sempre alla morte e richiede enormi sforzi da parte nostra per ottenere almeno qualcosa, per essere appagato da qualcosa, per esistere in qualche modo.

Ma in realtà, questo mondo, tutta la natura, l’intero universo esiste secondo un’altra legge: la legge dell’amore e della dazione. Li, al contrario, c’è energia assoluta, informazione, scambio di forze e proprietà dove agisci e allo stesso tempo non è richiesta alcuna energia, nessuno sforzo.

Non agisci contro questa forza, contro l’attrito interno, contro le tue proprietà, non devi superare nulla. Al contrario, entri in uno stato di dazione e di amore quando tutto scorre in te da solo.

Non possiamo nemmeno immaginare una tale proprietà, un tale stato. Questa è l’unica legge comune che esiste nell’universo.

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Dalla trasmissione KabTV “Close-Up”

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Perché dovrei perdonare?

Domanda: Lyudmila ci scrive : “Non so come perdonare. Credo inoltre che ogni azione dovrebbe essere punibile.  Ma se riuscissi a perdonare, penso che sarebbe molto più semplice, emotivamente.  Si può imparare a perdonare?”

Risposta: Possiamo imparare a perdonare soltanto se capiamo quanto sia malvagia la nostra natura.

Una volta che capisco ciò che sono: un egoista, che si dimentica degli altri, che non ricambia mai la gentilezza, e così via, allora arrivo a uno stato dove causo ogni effetto negativo su di me.  Quindi, non ho nessuno da perdonare.  Devo solo pensare pensieri positivi verso gli altri.

Commento: Quello che hai appena detto: “Che causo effetti negativi su di me”. E’ spaventoso.

La mia risposta: Certamente, sono io a causarlo.  In che altro modo?  Con la mia natura egoistica, trasformo la natura intera contro di me.  Quindi, ne consegue che devo cambiare me stesso, o almeno devo voler cambiare me stesso anche se non è possibile realizzarlo.  E poi tutto cambierà.  Il mondo in realtà non è altro che le relazioni tra di noi.

Domanda: Quindi inizio a capire che i criminali sono tutti dentro di me?

Risposta: certamente

Commento: non appena cambio questo, tutto il resto cambierà intorno a me?

Risposta: dipende tutto da me.

Domanda: Questa formula funzionerà se capisco veramente che devo cambiare e allora tutto ciò che mi circonda cambierà?

Risposta: Non cambia immediatamente, quando vogliamo. Ma in ogni modo cambia.

Domanda: Dato che esiste un processo tale, l’umanità non ha scelta se non seguirlo?

Risposta: L’umanità deve convincersi prima di tutto che non esiste altro modo. Solo allora seguirà esclusivamente il processo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman” 6/24/21

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Attraverso gli stati limite del nostro mondo

Domanda: La scienza della gestione è in gran parte basata sui principi del determinismo sviluppati da Newton. Quanto è stato scoperto nel 20esimo secolo dalla fisica quantistica, dal principio di Heisenberg e da altre scoperte, viene seguito con grandi  difficoltà o più semplicemente non viene seguito affatto. Pensa che sia possibile superare tutto ciò?

Risposta: Solo ri-educando la persona. Non c’è altro modo!

Dopo Newton, tutte le altre scoperte di Heisenberg, Hugh Everett, Einstein, ecc.. descrivono tutti gli stati borderline del nostro mondo di pensiero ancora egoistico. Ma gli scienziati stanno già cercando di penetrare in un’altra area dove forze, spazio, tempo ed energia sono combinati in un unico insieme  e la divisione in parametri separati scompare.

Questo non può essere appreso e dominato dalle persone fino a quando non subiscono una trasformazione personale e cominciano a percepire se stessi, lo spazio, la società, l’umanità e l’intero cosmo come un unico tutto. Ma tutto questo può essere fatto solo se le persone in una piccola squadra decidono di cancellarsi in relazione alla squadra. Questa è l’essenza della pratica kabbalistica.

Se si prova a farlo, e sappiamo che funziona, allora si ha una percezione completamente differente dello spazio, del tempo e degli eventi. Si va oltre il quadro egoistico, deterministico, al livello di integralità, globalismo, interconnessione, una sola natura. Tutti i principi, ovviamente, lì funzionano in un modo diverso.

Quindi, la transizione da Newton a una teoria del campo e dello spazio non solo moderna ma unificata, è possibile solo se ricreiamo una persona. Dopo tutto, una persona sente tutto attraverso se stessa.

Noi non vediamo ciò che sta realmente accadendo intorno a noi, noi descriviamo questo mondo dentro di noi. È sentito dentro di noi. E ciò che il mondo rappresenta al di fuori di noi, non possiamo dirlo perché siamo in grado di esplorarlo solo dall’interno.

Nella nostra Accademia Internazionale di Kabbalah molte persone stanno cercando di entrare nel sistema di auto-trasformazione: da “io” a “noi”, per sentire il mondo. Non per esprimerlo matematicamente, come ha cercato di fare Einstein, ma per sentirlo in forma di uomo indipendente.

Al di sopra della nostra natura egoistica, sentiamo lo spazio che non è disturbato da noi, vediamo un sistema differente e calcoli differenti. E qui comincia una fisica completamente diversa e la connessione con tutta la natura.

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Dalla trasmissione di Kab TV “The Science of Management” 6/23/21

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Ama te stesso

Domanda: Continui a ripetere la stessa frase: “Ama il tuo prossimo come te stesso,” e dici che questo è il modo di vivere. Ma se mi odio, cosa dovrei fare a riguardo? Non bisogna prima amare se stessi e poi il prossimo? O c’è qualcosa che non capisco?

Risposta: Hai ragione. Questo è esattamente cosa dice davvero questa frase. In realtà sei sulla strada giusta per capire il significato di questa grande frase. “Ama il tuo prossimo come te stesso,” cioè, devi amare te stesso e il tuo prossimo come te stesso.

Tu esisti in questo mondo. Cosa significa amare te stesso? Fai in modo che tu ti senta bene in questo mondo, confortevole, sicuro e calmo. Come farlo?

Come lo faresti per una persona amata, come una persona amorevole? Immaginati al posto di tutti gli altri intorno a te. Poi vedrai che il mondo intero sei davvero solo tu.

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman” 7/1/21

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La reincarnazione digitale ci renderà immortali?

Domanda: L’industria cinematografica ha imparato a rianimare gli attori di Hollywood. I musicisti deceduti salgono sul palco sotto forma di ologrammi. La compagnia Microsoft ha ottenuto il brevetto per la realizzazione di una chat-bot interattiva, la quale riproduce il dialogo per conto di qualsiasi persona, anche defunta. Questa tecnologia si chiama reincarnazione digitale.

L’idea dell’immortalità digitale consiste nel fatto che il vero “io” non è il mio corpo, ma i dati e le informazioni che possono essere separate dal corpo e conservate in qualche altra forma.

Questo vuol dire che si sono avvicinati a questa sensazione, la sensazione dell’immortalità?

Risposta: No. la percezione dell’immortalità è totalmente un altro campo. Hanno preso la persona, estratto i suoi movimenti, il carattere e adesso possono manipolarlo.

Dopo aver registrato tutto questo l’hanno elaborato, suddiviso in diversi bit, in quadratini e frammenti, e da qui possono costruire qualsiasi immagine. Possono prendere Pollicina e farne una Befana. Tutti quanti ci troviamo in questi ologrammi. Ovvero il mondo è realmente illusorio.

Commento: Il mondo desidera davvero arrivare allo stato di immortalità.

Risposta: A quale scopo? Nella condizione attuale in cui viviamo? Io, al contrario, proietterei da tutti questi ologrammi un’immagine tale che tutti vorrebbero addormentarsi.
E basta! Si starebbe così bene, nella tranquillità. Sarebbe un pianeta perfetto.
E’ scritto “ Il sonno dei peccatori è a loro vantaggio”.

Commento: Per favore ci potrebbe dire cos’è per lei l’immortalità?

Risposta: E’ un’ascesa sopra il livello della morte, una scalata al di sopra della nostra vita che è considerata anche peggiore della morte. La kabbalah reputa la nostra vita come la più bassa forma di esistenza che non è nemmeno degna di disprezzo.

Commento? E’ questo il nostro mondo?

Risposta: Sì, dobbiamo iniziare ad elevarci al di sopra di esso e fare di noi un vero film. Ognuno dovrebbe iniziare ad interpretare un giusto personaggio, un’immagine superiore, la più alta, più positiva, che abbraccia tutto il mondo.

Commento. Dovremmo proprio giocare?

Risposta: Certamente, giocare! Perché noi non siamo questo! Devo giocare esattamente quel ruolo che voglio vedere in me, nel quale voglio vedere me stesso! Immettermi in questo ruolo, impregnarmi in esso e mostrarlo a tutti! E in questo modo trasformeremo questo mondo da gioco in un mondo reale.
Dopotutto, se tutti giocano, allora il gioco si trasforma in realtà.

Commento: Cioè, comincio a percepirlo come una verità?
Risposta: Certo! Io vengo preso in considerazione e prendo in considerazione anche gli altri, e a questo punto non c’è nessun separazione tra noi, questa è una verità oppure una finzione. Giochiamo, tutto il tempo noi giochiamo. E in questo modo attiriamo a noi la luce superiore, una particolare energia mondiale, cosmica, la quale farebbe di noi esattamente questo tipo di persone!

Commento: Il nostro ruolo attuale è abbastanza chiaro; siamo quel che siamo. Vediamo cosa siamo.

Risposta: Anche questo non è il vero noi! Anche questo ci è stato imposto. E proprio questo che dobbiamo rilevare, che con noi giocano, che il nostro egoismo ci governa. Tutto questo è presunzione e così via, non siamo realmente noi.

Domanda: Ovvero, ciò che c’è dentro di me: orgoglio, presunzione, superiorità nei confronti degli altri, non sono io?

Risposta: Tu non hai neanche l’idea di chi sei tu!
Domanda: E chi dovrei interpretare?

Risposta: Te stesso come un uomo giusto. Il giusto è colui che giustifica tutti. Tutti in assoluto. Cioè percepire che tutto quello che c’è al di fuori di me è il bene assoluto. E allora entri in una situazione molto interessante!

Domanda: Ma come posso giustificare un molestatore, un diffamatore?

Risposta: No, no, questo non si discute nemmeno. Bisogna semplicemente farlo. E scoprirai che non esiste nessuna violenza e cose simili, non esiste niente di tutto questo. Tutto questo ci viene trasmesso attraverso le nostre proprietà distorte.

Domanda: E’ il mio ego che inverte tutto?

Risposta: Sì. Per questo è un argomento molto interessante.
Domanda: Tutta l’umanità dovrebbe iniziare a condurre questo gioco? O tutto comincia da un piccolo gruppetto?

Risposta: Naturalmente, da un piccolo gruppo come al solito. Ma in pratica, dovrebbe già diffondersi.

Dobbiamo capire che se non cerchiamo di cambiare noi stessi, finirà male. Voglio dire che accadranno cambiamenti così irreversibili nell’umanità che la risveglieranno tra altri numerosi millenni.

Domanda: Se non ci sforziamo di giocare alla parte del giusto?

Risposta: Sì.
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Tratto dal programma televisivo “Notizie con Michael Laitman” 10.05.2021

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Fisica quantistica e potere della mente

Domanda: La Fisica Quantistica spiega il potere dei nostri pensieri?

Risposta: Non posso garantire per la Fisica Quantistica poiché ci sono aspetti aggiuntivi che vengono pubblicati ogni giorno al riguardo sotto forma di teorie e metodi diversi. In passato, mi tenevo sempre al passo con le nuove pubblicazioni, ma ora da molto tempo non mi cimento.

Il fatto che possiamo gestire differenti azioni attraverso i nostri pensieri è vero. Dopotutto, il pensiero è il potere più alto. Al di sopra c’è solo il desiderio. Quindi, se i desideri e i pensieri di una persona sono diretti correttamente, allora il potere del Creatore viene messo in loro e la persona crea.

In linea di principio, facciamo tutto ciò che dobbiamo fare per correggere la creazione mediante i nostri pensieri e i nostri desideri, in cui sono rivestiti i pensieri e i desideri del Creatore.

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Dalla lezione di KabTV “Fondamenti della Kabbalah” del  3/2/2019

 

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Studiare il proprio “Io”

Domanda: Sento qualcosa, incluso in me stesso. Cos’è l’“Io” che sento?

Risposta: L'”Io” è ciò che sento in modo simile al campo che mi circonda. Tutti hanno questa sensazione: la particella più piccola, un atomo, un gatto, un bambino, un uomo. Altrimenti non sarebbero in grado di percepire l’impatto del campo e di sottomettersi ad esso.

Domanda: Ma posso studiare solo ciò che è al di fuori del mio “Io”? Anche se è una parte di me, devo ancora trattare questo oggetto come qualcosa di esterno e quindi posso esplorarlo?

Risposta: Sì. Questo è un prerequisito. Devi necessariamente separarti da te stesso. Pertanto, per studiare veramente un oggetto, c’è un’ascesa preliminare al livello successivo in modo che tu possa staccarti dal tuo precedente “Io”. E poi puoi raggiungerlo. Praticamente, l’intera scienza della Kabbalah è solo lo studio del proprio “Io”.

Domanda: Sto costantemente cambiando, concentrandomi su ciò che mi succede, e quindi ciò che studio è in continua espansione?

Risposta: Sì. E poi, nell’ultima fase, tutto si riunisce e si integra in un unico insieme.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Meetings with Kabbalah”, 03/01/2019

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