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Una nuova ricerca rivela che lo spazio e il tempo sono soggettivi

space1Nelle news  (da Interscience): “ Le lenti prismatiche cambiano la percezione del tempo”. Traiamo vantaggio da una ben nota modulazione spaziale (adattamento prismatico), per esaminare l’ipotesi che la rappresentazione del tempo è orientata nello spazio da sinistra verso destra, con intervalli di tempo minori, rappresentati alla sinistra, degli intervalli di tempo maggiori. I risultati hanno mostrato che l’adattamento prismatico che induce un orientamento alla destra di un’attenzione spaziale, ha prodotto una sovrastima degli intervalli di tempo, mentre l’adattamento prismatico che induce un cambiamento verso la sinistra nell’attenzione spaziale, ha prodotto una sottostima degli intervalli di tempo. Queste scoperte, non solo confermano, che gli intervalli di tempo sono rappresentati orizzontalmente nello spazio, ma rivelano anche che la modulazione spaziale dell’elaborazione del tempo, accade molto probabilmente, attraverso indicazioni di attenzione spaziale …

Il mio commento:
ciò si deve al fatto che il nostro cervello percepisce il tempo, il movimento e lo spazio, alla stessa maniera, ovvero come valori astratti. Di fatto, queste categorie esistono soltanto soggettivamente nella nostra percezione. Se la nostra percezione fosse diversa, percepiremmo ciò che ci circonda, in un’altra maniera.

Tutto ciò che riguarda l’esistenza, ha due forze: la dazione e la ricezione. Queste forze producono differenti concetti dentro di noi, sul mondo, le azioni e gli eventi. È simile all’elettricità, che serve per far funzionare differenti apparati e causa la realizzazione di differenti azioni, anche se si tratta di una sola forza.

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Il tempo è la sensazione soggettiva che un giorno arriverà qualcosa che oggi ci manca

machsom1Una domanda che ho ricevuto: Come spiegano i Kabbalisti i parametri del tempo, che noi sentiamo attraverso i nostri sensi e possiamo misurare usando strumenti tecnici di questo mondo?

  • Perché abbiamo bisogno del fattore e della percezione del tempo? E perché questo percepirlo svanisce dopo che passiamo il Machsom?
  • Come e perché creiamo il tempo dentro di noi?
  • Quali effetti può avere una persona sul tempo, e, viceversa, come influisce il tempo sulle persone?
  • In fine, quali effetti ha il tempo sulla Natura nel suo complesso e viceversa?

La mia risposta: Il tempo è prodotto dall’egoismo di ognuno. Il tempo è il sentimento di una mancanza, cioè della differenza fra ciò che esiste e ciò che esisterà. Tuttavia se una persona percepisce il futuro come qualcosa di già ricevuto, qualcosa di già presente, allora non sentirà il tempo e non avrà il senso di qualcosa che gli manca oggi e che arriverà in futuro.

D’altro canto, se una persona crede pienamente, e senza ombra di dubbio, che non ha ricevuto qualcosa, ma che la riceverà, allora il presente e il futuro sono lo stesso per essa, dato che il futuro non ha nulla da aggiungere al presente. Questo è perché l’elevarsi sopra l’egoismo ci permette di vivere il presente e niente altro che il presente.

È stato scritto che colui che tende verso il Creatore comprime il tempo. Il fatto è, che l’intera immagine del mondo è inclusa in noi, compreso anche il parametro del tempo.

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