Pubblicato nella 'Notizie' Categoria

Perché è necessario essere prima un brutto anatroccolo?

Domanda: Spesso accade che più il risultato è alto, più non promette nulla di buono durante le fasi di crescita.

Il frutto più aspro diventa il più delizioso, e tu già pensavi di tagliare l’albero. Il genio andava male a scuola; volevano cacciarlo da scuola, e lui è diventato Einstein.

Il bellissimo cigno una volta era un brutto anatroccolo. Conosciamo questa storia. La domanda è: perché è così? Perché è necessario essere prima un brutto anatroccolo?

Risposta: Perché il percorso di sviluppo degli opposti è tale che nulla può svilupparsi in modo rettilineo, ma solo, come è scritto, “attraverso il suo opposto”. Ovvero, c’è un fenomeno diretto, ma le sue conseguenze opposte si verificano prima di esso.

Dobbiamo rispettare un uomo in ogni suo stato, perché tutti non significano nulla. Quanti esempi abbiamo avuto nella storia, quando bambini completamente incapaci e inutili sono diventati dei geni e viceversa.

Domanda: Allora la domanda è: come riconoscerli?

Risposta: Non c’è modo! Non è possibile riconoscerli in alcun modo. Dobbiamo solo dare a tutti l’opportunità di svilupparsi.

Domanda: Da dove può prendere la pazienza un individuo? Vede che non ne uscirà nulla. Non crescerà nulla da questa erbaccia. Dove si può trovare la pazienza?

Risposta: Come fa a sapere che non ne uscirà nulla?

Commento: Ma lei stesso dice che non possiamo saperlo.

Risposta: È per questo che deve fermarsi. Perché nulla viene creato invano e ogni oggetto nel nostro mondo ha un suo scopo. Non spetta a voi decidere quale debba essere ora e quale debba essere in futuro. Perciò, fermatevi e basta.

Domanda: Cosa succede se diamo questa opportunità? Diciamo che ci tratteniamo e lasciamo che tutto si sviluppi.

Risposta: Date a tutti l’opportunità di svilupparsi correttamente. Lasciate che sviluppi in lui tutte le qualità che il Creatore ha incorporato in lui, e vedrete.

Domanda: Così si scopre che io sto cambiando – colui che vuole distruggere tutto questo. È questa la mia ascesa al di sopra della mia natura?

Risposta: Assolutamente sì.

Domanda: È questa la cosa più importante in assoluto?

Risposta: Sì.

Domanda: Ora la domanda è: il nostro mondo oggi è come un brutto anatroccolo? Anche molte persone hanno questo stato. Internet è pieno di queste frasi: “Che bruci! Sì, vorrei che questo mondo non esistesse! Sì, dobbiamo tutti ricominciare da capo!”. E così via. Questo brutto anatroccolo in cosa si sta sviluppando?

Risposta: Nel fatto che riconosciamo il male, il nostro male, quello a cui abbiamo portato il mondo, e gli diamo l’opportunità di svilupparsi correttamente con il nostro nuovo atteggiamento nei suoi confronti.

Domanda: È per questo che vediamo questo mondo così corrotto?

Risposta: Sì.

Domanda: Quindi sta dicendo che sono io ad essere corrotto?

Risposta: Certo.

Domanda: Tutti devono arrivare a questo?

Risposta: Non so se tutti. Ma fondamentalmente un tale pensiero e un tale atteggiamento dovrebbero essere dominanti.

Commento: Ma vedo che non ci arrivano. Al contrario.

Risposta: Ci arriveranno.

Commento: Lei è un ottimista e dice che ci arriveremo.

Risposta: Il fatto che ci arriveremo è certo. Ma la domanda è attraverso quale tipo di colpi.

Penso che dobbiamo capire che il mondo è pronto per lo stato migliore. Dobbiamo riflettere sul perché non lasciamo che sia così.

Il fatto che oggi lo vediamo così aspro e cattivo è il risultato del nostro atteggiamento verso il mondo.

 

[320348]

Da “Notizie con il Dr. Michael Laitman” di KabTV del 21.09.2013

Materiale correlato:
Come si fa a spiegare il bisogno di unità a qualcuno che è attaccato a una visione del mondo conflittuale e che cerca costantemente di giustificare una parte e di accusare l’altra?
Esiste qualche evidenza del bisogno di connessione umana?
Riguardo al MIT che prevede il crollo della società nel 2040

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

C’è solo un cancello per una vita felice

Commento: Alexander scrive: “Dici che col tempo tutto il male scomparirà. Allora perché non è scomparso fino ad oggi? Molte generazioni sono cambiate nel corso di migliaia di anni; saremmo dovuti rinascere in persone migliori, ma il male è solo aumentato. In qualche modo la tua soluzione non funziona”.

La mia risposta: Il mio metodo può funzionare solo quando proviamo tutti i risultati possibili, cioè quando ci assicuriamo che nulla funzioni! Niente.

Allora capiremo che non abbiamo altra soluzione se non quella di trattarci l’un l’altro come parenti. Non come i nostri parenti di oggi, perché è anche egoistico quando pensiamo a loro, ma i nostri parenti come noi stessi, “ama il tuo prossimo come te stesso”.

Domanda: Questo significa che con il tempo tutto il male scomparirà?

Risposta: Sì.

Domanda: Dovremo solo provare in tutte le direzioni possibili?

Risposta: Assolutamente!

Domanda: Perché non ci viene data nemmeno qualche piccola apertura attraverso la quale passare

Risposta: Ci imbatteremo nuovamente in una sorta di leninismo.

Domanda: Non succederà nulla finché non percorreremo tutte le strade e tutte le vie e non ci imbatteremo ovunque in un vicolo cieco?

Risposta: In generale, sì. Tale è il nostro egoismo. Deve essere sicuro che non ci sia altra strada che l’amore per l’altro.

Domanda: Si tratta di un lavoro di logorio e lacrime qui?

Risposta: Questo è il significato dell’amore: “ama il tuo prossimo come te stesso”. Quando ho provato tutto e solo questo cancello è aperto.

Domanda: Come posso arrivare a questa soluzione? Lei sta dicendo: “Ama il tuo prossimo come te stesso”, ma diciamo che non riesco a sentirla. Come arrivo alla conclusione che questo è il cancello in cui ho bisogno di  entrare?

Risposta: Vedrai questo cancello davanti al tuo naso e ti renderai conto che non può esistere un’altra entrata! Non c’è nulla oltre a questo cancello, solo il vuoto.

Domanda: È questo che scrivono i grandi cabalisti, che vai e non c’è nessun cancello? Cammini lungo il muro e non c’è nessuna entrata. E a un certo punto, quando si è esausti, si vede improvvisamente il cancello. E si scopre che è sempre stato lì.

Risposta: Sì.

Domanda: E io  non l’ho visto?

Risposta: No.

Domanda: Di cosa avevo bisogno per vederlo? È sempre stato lì, semplicemente c’era!

Risposta: Non c’era abbastanza delusione.

Domanda: Devo essere deluso da tutto?

Risposta: Certamente. In tutto! In modo che rimanga solo una cosa: l’adesione, la fratellanza. Non sappiamo cosa sia. Tutti noi usiamo alcuni tipi di sostituti e surrogati. Ma poi le sentiremo.

Domanda: Può dare almeno un suggerimento? È chiaro che se non sentiamo, non saremo in grado di ascoltarti. Ma cosa intende per fratellanza?

Risposta: La fratellanza è quando siamo tutti nello stesso desiderio, nella stessa intenzione e in completa adesione e connessione, unità di ciascuno con tutti. Torniamo di nuovo al sistema chiamato Adamo come un solo uomo in un solo corpo, in un solo cuore. Questo è il futuro corretto.

Deve essere davanti a noi! Questo è il modo in cui questo futuro deve stare davanti a me come uno stato evidente, realizzabile e necessario.

Commento: Hai appena descritto ciò a cui dobbiamo arrivare dopo tutte le peregrinazioni e le delusioni.

La mia risposta: Per questo sono necessarie, per arrivare a uno stato come questo.

Domanda: Non è idealismo?

Risposta: Non è idealismo, è proprio il sistema dell’autoeducazione.

Domanda: Ma io sono dentro questo sistema?

Risposta: Io sono all’interno di questo sistema, ma devo trovare la mia identificazione con esso, nel senso che devo essere in esso, partecipare a ogni aspetto di esso, e voglio che diventi realtà.

Domanda: In linea di principio, siamo ancora dentro questo sistema rotto, frantumato, disperso, ricercando e soffrendo?

Risposta: Ma dobbiamo essere d’accordo con esso. Dobbiamo volere che si manifesti e non rimanere in questa nebbia, in una forma  negativa, com’è oggi.

Domanda: Allora, siamo tenuti a manifestarlo?

Risposta: Sì.

 

[315352]

Da KabTV’s “ News with Dr. Michael Laitman” 29/6/23

Materiale correlato:
Perché non possiamo semplicemente essere felici?
Cosa impedisce la felicità?
Nell’abbraccio della felicità e della miseria

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Come dare un senso ad un mondo caotico

Quasi ogni persona nel mondo occidentale è collegata a fonti di informazione che ci dicono cosa sta succedendo nel mondo e ci aiutano a dargli un senso. In passato, le fonti erano principalmente la televisione, la radio e i giornali. Tuttavia, nell’era di Internet e delle piattaforme dominanti dei social media, le cose sembrano molto diverse.  Un nuovo studio della Gallup/Knight Foundation ha rilevato che il 90% degli Americani segue almeno una figura pubblica su social media come Twitter o Instagram. Possono essere celebrità, giornalisti, esperti accademici, conduttori di programmi, influencer online o leader d’azienda, ma questi personaggi pubblici esprimono le proprie opinioni, piuttosto che quelle di un’agenzia di stampa affermata.

Secondo il rapporto, il motivo del cambiamento non è solo che le informazioni sono più accessibili oggi rispetto a prima di Internet. Piuttosto, è che le persone hanno perso fiducia nei media tradizionali. Di conseguenza, più del 70% degli intervistati nello studio ha dichiarato di seguire gli influencer online per ottenere una prospettiva che non può essere ottenuta dai media tradizionali, e quasi l’80% ha affermato di farlo perché si fida di più di chi segue che dei media tradizionali.

In effetti, la gente non crede più ai media tradizionali perché questi canali non servono più al loro scopo. Invece di fornire informazioni e commenti credibili, anche se tendenti a una parte politica piuttosto che a un’altra, le fonti mediatiche sono ora al servizio dei magnati che le possiedono o del partito che sono stati istruiti a sostenere. Tutto è diviso in schieramenti e i media fanno eco ai messaggi che il loro schieramento vuole trasmettere. L’informazione obiettiva, o anche semplicemente etica, appartiene al passato, non esiste più.

Un altro aspetto del fenomeno è che la gente cerca un contatto più personale. Le persone hanno bisogno non solo di assorbire informazioni, ma anche di comunicare con il commentatore, per poter rispondere e ottenere un riscontro. Dato che non possono ottenerlo dai canali tradizionali, si rivolgono agli influencer sui social e ai loro account personali. 

Tuttavia, alla fine dei conti, credo che sia tutta una questione di indici di ascolto, compresa la connessione con gli influencer dei social.  Non credo che possano realmente aiutare le persone a dare un senso al mondo in cui viviamo.

Un tempo, quando ero molto più giovane, trascorrevo la maggior parte del tempo con il mio insegnante di Kabbalah, RABASH. Ascoltava sempre i notiziari con molta attenzione. Comunque, non appena il telegiornale terminava e i commentatori iniziavano a esprimere le loro opinioni su ciò che stava accadendo, spegneva la radio (non guardava mai la televisione).

Per quanto mi riguarda, ho un televisore e sono connesso a Internet, ma non seguo quasi mai le notizie. So cosa succede nel mondo a grandi linee e ho un paio di analisti di cui seguo sporadicamente i commenti da molti anni, ma niente di più.

Nel corso degli anni sono giunto alla conclusione che seguire i telegiornali, o questo o quel commentatore, non cambierà nulla e non migliorerà la mia comprensione delle cose. Oggi capisco che il nostro mondo non dipende dalle parole di questo o quel politico, ma dalla qualità delle connessioni tra le persone. Orientandoci verso l’empatia o verso l’isolamento, determiniamo il nostro destino molto più di quanto non faccia qualsiasi figura decisionale.

Piuttosto che cercare di dare un senso a un mondo caotico, credo che dovremmo lavorare sulle nostre connessioni, poiché è proprio la nostra disconnessione reciproca a causare tutto il caos del mondo di oggi. Dobbiamo capire che il mondo non avrà senso finché non riorganizzeremo le relazioni tra tutte le persone e costruiremo società in cui le persone si preoccupano l’una dell’altra e si aiutano a vicenda. In un mondo del genere, non cercheremo di dare un senso alla vita, ma semplicemente la godremo.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

C’è solo dolore intorno a noi, ma il Bore è buono?

Commento: Alexander scrive: “Michael Laitman, quando dici che il Bore è buono e fa solo del  bene, cosa vuoi da un povero sfortunato? Se c’è solo dolore intorno a lui, allora il fatto che il Bore sia buono suona come una presa in giro nei suoi confronti.

La tua casa è distrutta, questo è bene; i tuoi cari sono morti, questo è bene; sei costretto a lasciare tutto ciò che hai guadagnato, questo è  bene. Dobbiamo convincerci che tutto questo è per il nostro bene, che il Bore è gentile e fa il bene, o come possiamo comprenderti?”

La mia risposta: È molto semplice comprendermi. Dobbiamo cercare di capire le leggi della natura, e provare a realizzarle e a divulgarle. Queste sono le leggi del Bore.

Commento: Ci sono migliaia di domande come questa, specialmente nel nostro tempo, e tu continui a dire che la natura è connessione e bene e il Bore é buono e fa il bene. Queste domande si moltiplicano in relazione a ciò che accade nel mondo. Come può un individuo rinunciare a ciò che accade davanti ai suoi occhi e nei suoi sentimenti?

La mia risposta: Quello che egli vede davanti ai suoi occhi viene fatto dagli uomini non dal Bore.

Il Bore ha posto delle condizioni e se le rispettassimo, vivremmo in modo completamente diverso. Altrimenti cosa si fa?

Domanda: Queste leggi della natura, come tu affermi, il Bore, devo conoscerle e realizzarle?

Risposta: Non importa realizzarle ma  conoscerle per lo meno.

Domanda: Puoi nominare la legge principale?

Risposta: È molto semplice:” Ama il tuo prossimo come te stesso.”

Commento: Ci imbattiamo in questa formula continuamente. Ma non è semplice. Tu dici immediatamente  che è necessario realizzarla.

La mia risposta: Stai parlando della legge. Ti ho dato la legge. Se questa formula non è facile, cosa farai?

Commento: Quindi stai dicendo che tutti noi abbiamo bisogno di conoscerla, tutta l’umanità deve conoscerla.

La mia risposta: Sì, il mondo intero è costruito su questo. Se agite in questo modo sarete più vicini al Bore e all’adempimento della Sua legge, la legge globale di tutta la natura. Cosa c’è dopo? Guardate voi stessi.

Domanda: Quindi, so che non posso ancora farlo, capisco che non posso e tu lo chiami già progresso?

Risposta: Certo!

Domanda: Il fatto che io capisca che non posso adempiere a questa legge?

Risposta: Non ha importanza. Ma capisci che tale legge esiste e alla fine, idealmente, se la seguissi, saresti al livello del Bore.

Domanda: E per chi sei di più, per coloro che ci dicono e addirittura ci scrivono: ”Sto adempiendo a questa legge , o per coloro che dicono: “È impossibile eseguirla”?

Risposta: Ovviamente, è impossibile da eseguire.

Domanda: Come possiamo realizzarla in questo caso? Dobbiamo pensarci?

Risposta: Se ci connettiamo gradualmente per adempiere a questa legge, allora cominciamo ad acquisire in noi stessi, dentro la nostra connessione, qualità che iniziano a sentire questa legge su di noi, e progressivamente, gradualmente ci avviciniamo ad essa e al suo adempimento. Questo è tutto.

Domanda: Queste qualità sono in noi, o ci vengono date in un qualche modo?  Tu dici: “Non erano in noi. Non c’è amore in noi.”

Risposta: Non erano in noi, assolutamente. Le attiriamo. Le attiriamo dall’alto, per così dire. Da un grado superiore.

Domanda: Quindi, c’è il nostro grado e c’è un grado superiore. È qui. Il nostro compito è solo quello di raggiungerlo?

Risposta: Attirarlo a sé.

Domanda: Devo vivere con il pensiero di voler attirare a me questa  qualità?

Risposta: Sì, vivere per questo.

Domanda: È questo lo scopo della vita in generale?

Risposta: Certamente. È l’amore per il prossimo il significato della vita.

Domanda: Dimmi, raggiungeremo mai uno stato in cui una massa di uomini…?

Risposta: Non possiamo aspettare, dobbiamo farlo su noi stessi. Poi accadrà.

Domanda: Allora smetterò di vedere, diciamo, come descrive Alexander, che tutto ciò che mi circonda è terribile?

Risposta: Vedrò che tutto è terribile, ma che tutto può essere risolto.

[312023]

Da “Notizie con Michael Laitman” di KabTV del 30.3.2013

Materiale correlato:
La metamorfosi dell’amore
L’amore eterno
Cosa significa “Ama il tuo prossimo”?

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

L’intera storia dell’umanità in un’unica frase

Commento: Esiste una parabola su un governatore orientale che voleva conoscere l’intera storia dell’umanità.  Un saggio gli portò cinquecento volumi.  Il governatore rispose: “chi può leggere tutto questo? Mettilo in forma concisa”.

Vent’anni dopo, il saggio ritornò con cinquanta volumi. Ma il re era già vecchio, e lo mandò via di nuovo.

Altri vent’anni passarono.  E il vecchio saggio, dai capelli grigi, portò al governatore un unico volume, contenente tutta la saggezza del mondo.  Il governatore era sul letto di morte e non aveva tempo di leggere neanche un libro.  Allora il saggio gli disse la storia di tutta l’umanità, in una riga: “Si nasce, si soffre e si muore”.

È questa la storia dell’umanità?

La mia risposta: Questo è nei cinquecento volumi, sì.

Domanda: Riesci a immaginarlo? Tutta questa saggezza e storia, così tante cose sono state dette, e il risultato porta a una sola riga: “si nasce, si soffre e si muore”. Il nostro mondo è questo?

Risposta: Certamente.  E noi ci giriamo dentro per aggiungere sempre più volumi, volumi, volumi.

Domanda: La domanda è “perché nasciamo?”

Risposta: Perché nasciamo? In linea di principio, questo è incomprensibile per una persona.  Quindi, non vede né l’inizio né la fine.  Vede se stesso solo a livello animale: la nascita di un corpo animale, la sofferenza di un corpo animale,  alcuni piaceri di un corpo animale, e la morte di un corpo animale. Nient’altro.

Commento: Non riusciamo a decollare, per così dire.

La mia risposta: Se non riusciamo ad elevarci, non comprenderemo il significato.

Domanda: Quindi se non ci eleviamo, allora l’intera storia dell’umanità è : si nasce, si soffre e si muore. E se ci innalziamo, o vogliamo farlo, allora cosa diventa la storia dell’umanità?

Risposta: Allora è necessario distaccarsi dal corpo animale, e innalzarsi al di sopra, e non vivere secondo i suoi desideri, aspirazioni e così via. Allora si inizierà a sentire ciò che il corpo spirituale richiede.

Domanda: In cosa si trasforma questa formula? Che cosa nasce quando mi innalzo al di sopra dell’egoismo? Si nasce, si soffre, e poi, in cosa si trasforma?

Risposta: Ci si separa dal proprio egoismo, ci si innalza al di sopra, e si inizia a sentire la natura in una forma diversa, nella dazione, nell’amore, nella connessione e nella reciprocità. Non nel ricevere, come nel corpo animale, ma nel donare, come nel corpo spirituale.

Domanda: E allora in cosa si trasforma la sofferenza?

Risposta: In piacere.

Domanda: Quindi hai detto “gode e vive per sempre”.  È questa la formula della vera umanità?

Risposta: Sì.

Commento: Mi sembra molto amaro che la nostra formula terrestre sia “nasce, soffre, muore”.

La mia risposta: E senza di essa, non ci sarebbe null’altro.  Non saremmo in grado di raggiungere la forma eterna attraverso i nostri sforzi, le nostre capacità.

Domanda: Quindi ci deve essere una formula iniziale in modo che si possa raggiungere e volerne uscire?

Risposta: Sì.

Commento: Questo avviene da millenni. Millenni, millenni, millenni.

La mia risposta: E quindi?

Commento: Stiamo scrivendo volumi di storia!

La mia risposta: Queste sono anime! E cosa c’è in questa storia e in questi volumi? Non c’è nulla!

Domanda: Quindi una persona deve nascere per vivere per sempre, giusto?

Risposta: Certo. Credo che ci stiamo già arrivando, gradualmente.

Il mio ottimismo deriva dall’assoluto pessimismo del nostro mondo. Credo che l’umanità si scuoterà. Non accetteremo di vivere per questa vita.

 

 

[309531]

From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 1/5/23

Materiale correlato:
Un passo verso la scoperta del significato della vita
Il senso della vita sta nell’impararne il significato
Ascendere i livelli spirituali

Contenuti scritti ed editati da studenti basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Un bellissimo gesto di amicizia

Commento: Ho letto delle storie molto commoventi che mi hanno portato a pormi delle domande importanti. Una ragazza scrive su Facebook: “Ho tredici anni. Sei mesi fa, ho iniziato a perdere i capelli e ora li ho persi tutti. Mi sono rifiutata di andare a scuola poiché ero sicura che tutti mi avrebbero deriso. Ma 12 dei miei amici sono venuti a trovarmi con la testa totalmente rasata. Lo hanno fatto per solidarietà nei miei confronti. Tre di loro erano ragazze. Sono scoppiata a piangere. L’ho scritto su Facebook. Nei commenti mi è stato detto che non lo hanno fatto dal cuore, sanno che i loro capelli ricresceranno, ma i miei no, che volevano soltanto diventare famose, e così via.  Ma non voglio ascoltarli”, scrive la ragazza. “Sono ancora i miei migliori amici, per sempre!”.

La mia risposta: Certamente!

Domanda: Dimmi, per favore, anche se questo è stato fatto come ha scritto la gente, con un’intenzione tale, di che tipo di azione si tratta?

Risposta: È un gesto elevato. È compassione, empatia, e significa molto.

La compassione è una forza molto potente. Di conseguenza, mostreranno a tutti gli altri ragazzi come comportarsi, che tipo di relazioni dovrebbero esistere. E penso che presto smetteranno di dare importanza all’aspetto fisico.

Domanda: Pensi che questo sia un passo in questa direzione?

Risposta: Sì. O forse, al contrario, molte persone a scuola si taglieranno i capelli per solidarietà.

Domanda: Nella comprensione spirituale, che cos’è la compassione?

Risposta: Nella comprensione spirituale, la compassione è la vita nell’altro.

Domanda: È un tentativo di vivere nell’altro, quello che osserviamo in questi ragazzi?

Risposta: Sì, è spirituale. Questo è un passo che si avvicina alla spiritualità.

Domanda: E vivere in un altro vuol dire che mi dissolvo in lui o lo prendo in me? Posso dire questo, o non è importante?

Risposta: È nell’altro. Voglio entrare in lui, voglio esistere in lui, in tutti i suoi problemi.

 

 

[307512]

From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 12/15/22

Materiale correlato:
Cos’è più importante: la compassione o l’empatia?
Amare significa soddisfare i desideri degli altri
Compassione indifferente

Il contenuto si basa su conversazioni pronunciate dal Rav Dr. Michael Laitman ed è stato scritto e curato dai suoi studenti.

Il cielo stellato: una dimostrazione delle nostre qualità interiori

Nelle notizie (ZME SCIENCE): “Gli scienziati dicono che il cervello umano assomiglia all’universo”.
“Entrambe le reti neurali e galattiche hanno la stessa struttura, che punta ad un universo frattale.”
“Immagini parallele di cellule cerebrali e una rete cosmica di galassie rendono difficile distinguere le due cose. Quindi può sembrare che l’universo sia come un cervello gigante o viceversa, che ci sia un piccolo universo in ognuno dei nostri cervelli. Non è solo un pensiero divertente. In un nuovo studio, un astrofisico e un neurochirurgo hanno documentato le sorprendenti somiglianze tra reti cosmiche di galassie e reti neurali di cellule cerebrali.”

Domanda: Possiamo dire che quando ci fermiamo e guardiamo il cielo pieno di stelle, c’è una sorta di respiro e di connessione?

Risposta: Certamente. Direi che il cielo è una meravigliosa dimostrazione delle nostre qualità interiori.

Domanda: Significa che il cielo è ciò che esiste dentro di noi?

Risposta: Certamente. Da dove vedi tutto questo? Vedi te stesso!

Domanda: Vedo me stesso? E allora perché mi immobilizzo nella meraviglia? Quasi tutti vedono questo cielo e si bloccano. Che cos’è che causa questa meraviglia?

Risposta: Ti viene mostrato un pezzettino di ciò che è dentro di te in modo meccanico, così. In effetti, vedi te stesso dall’interno. Questo ti stupisce un po’, ti meraviglia e ti tocca.

Domanda: Qual è la cosa più importante che devo vedere dentro di me?

Risposta: Che ci sono infinite possibilità in te, un numero infinito di ogni possibile qualità. Devi iniziare a connetterle tutte insieme in qualche modo e riceverai il Creatore. Dobbiamo guardare il cielo stellato più spesso.
[302899]

Da Kab TV “Notizie con il Dr. Michael Laitman” 30/06/22

Materiale correlato:
Il Creatore è l’Osservatore del Suo Mondo
L’universo ha una volontà?
Perché usiamo solo il 2% del cervello?

Non possiamo buttare tutti nella stessa pentola

Commento: Dici sempre che la connessione dovrebbe essere gentile, dal livello dell’amore.

La mia risposta: Ci dovrebbe essere un reciproco completamento nella società, di tutti verso tutti, fino al punto che tutti possano esprimersi e tutti lo percepirebbero correttamente.
Null’altro. Nessuno ti obbliga a essere uguale agli altri, a buttare tutti nella stessa pentola, ad organizzare una sorta di catering pubblico per tutti. Non tutti sono uguali, e tutti fanno di tutto per essere uguali agli altri nel prodotto pubblico.

Domanda: Dici sempre che siamo sotto l’influenza della forza superiore della natura, che ci forma. Come si sentirà in questo caso?

Risposta: La natura non vuole vedere che siamo tutti buttati nella stessa pentola. In nessun modo. È per questo che ci ha resi diversi gli uni dagli altri. Siamo tutti così diversi, in mille parametri. La natura non vuole che siamo tutti uguali.

È per questo che dobbiamo essere esattamente così. Ognuno di noi si distingue e dovrebbe mostrare tutte le sue qualità migliori davanti alla società. La società è felice con persone tali, dovrebbe incoraggiarle. In questo modo si complementano e la società diventa più ricca.
Domanda: La mia individualità e quella degli altri, dovrebbero essere per la società, o no?

Risposta: Credo che non possa essere in alcun altro modo. Per cos’altro può essere utilizzata? Siamo in un’era in cui tutto ciò che facciamo è molto individuale, e dall’altro lato, si dissolve in tutto il resto che viene fatto.

Se una volta potevo fare qualcosa, e rimaneva mio dall’inizio alla fine, oggigiorno non si può costruire neanche una vite senza che passi da una ventina di mani, e oltre a me, ci saranno molte idee e forze investite.

Commento: I componenti arrivano da ogni parte del mondo per questa vite. È questo il mondo attuale.

La mia risposta: Questo è il mondo attuale, e quindi, dobbiamo capire noi stessi e la società in questo modo. La cosa più importante è come ci integriamo nella connessione con gli altri.
Questo mondo verrà costruito comunque. Attraverso tentativi ed errori.

Commento: Ma per non attraversare tanta sofferenza….

La mia risposta: La gente imparerà. In che altro modo possiamo fare? Si vede nei bambini piccoli, come stanno gradualmente imparando, e soffrono meno, e cadono meno, sempre meno. È così che si cresce.

Cosa si può fare? La natura non permette a un bambino piccolo di alzare un grande peso o di fare qualcos’altro, solo in accordo con le sue capacità, in modo che non faccia male agli altri e si sviluppi. È la stessa cosa anche per noi.
[303154]

Da KabTV “Notizie con il Dr. Michael Laitman” 14/4/22

Materiale correlato:
Un ascensore per il mondo del domani
La Società della gioia
Governati dalla Natura

Nati Liberi

Commento:  I ricercatori hanno studiato a lungo gli effetti del seguire la maggioranza, ovvero quando si sceglie di seguire ciò che l’ambiente sceglie, quando si sceglie ciò che parenti e amici approvano e ciò che va di moda. È come se non si avesse un’opinione precisa. I ricercatori hanno notato che spesso è la paura di perdere delle opportunità che ci spinge a seguire la maggioranza. Questa è una condizione che si verifica quando si comincia a pensare che l’erba del vicino è sempre più verde, che la vita di qualcun altro è più interessante, e così via. In pratica tutto si riconduce al fatto che c’è la paura delle occasioni mancate.

La mia risposta: Certo.

Domanda: È per questo che scegliamo quello che hanno scelto gli altri?

Risposta: Io non so chi sceglie ma, per lo più, sì. Soprattutto perché pensiamo che gli altri abbiano il giardino più verde, migliore, e così via.

Domanda:  Una persona può uscire da questa mancanza di libertà? Dal fatto che vive come tutti gli altri scelgono di vivere, quindi sceglie lo stesso? È possibile scappare da questa situazione?

Risposta:  Penso che solo se una persona lavora su se stessa e se ha un sistema di difesa diverso allo stesso tempo, capirà perché sta facendo questo.

E perchè seguire la maggioranza in questo modo? La maggioranza non è altro che una forza animale bruta che mi dirige a scegliere ciò che lei stessa sceglie.

Ti tira solamente e dice: “ sarai al sicuro con noi, andrà tutto bene, sarai come tutti gli altri, non ti serve niente di nuovo o ti sentirai male, e così via.” Possiamo già vedere come funziona.

Un individuo può essere libero solamente se si pone al di sopra del collettivo, se può essere libero dal collettivo, e quando decide a cosa unirsi. Allora, o crea lui stesso un gruppo oppure ne segue uno già conosciuto.

Domanda: Ma solo quando è lui a deciderlo?

Risposta: Sì, certo.

Domanda:  Che cosa deve ponderare per questo, per unirsi a loro?

Risposta: Lo scopo! Il suo stesso scopo e quello del collettivo, e scegliere da questo quale gruppo seguire.

Domanda: Quale scopo determina se una persona è libera o meno? Per esempio, ti verrà detto: “È andato per questo scopo.” E tu dirai “ questo è un uomo libero”.  Se ha scelto questo scopo è un uomo libero. È possibile che sia così?

Risposta: Se, prima di tutto, non cade sotto l’influenza di nessun gruppo.

Domanda: Che cosa si può fare con la natura umana, che è tutta sotto il collettivo e l’opinione generale?

Risposta: Questo è ciò che vediamo.

Domanda: Quindi l’uomo deve uscire dalla sua natura, in generale?

Risposta: Sì. Queste sono persone speciali che nascono così, si sviluppano, e quindi non riescono a far parte di nessun gruppo. E poi trovano la loro realizzazione.

Domanda: Una persona può imparare questo?

Risposta: No.

Domanda: Se non nasce libero, continua a non essere libero?

Risposta: Sì.

Commento: Questo è il verdetto generalmente.

La mia risposta: Questo non è un verdetto; è la natura che opera in questo modo.

Domanda: Hai mai visto persone così libere nella tua vita?

Risposta: Molto poche. Di solito queste persone scelgono la vera mancanza di libertà. Cercano un gruppo a cui potersi avvicinare e unire, dentro il quale possono donare loro stessi fino alla fine. Perché capiscono che è impossibile esistere separatamente. E quindi, per realizzare se stessi, la cosa principale da fare è trovare il gruppo giusto.

Nato libero, l’uomo prende la sua libertà e segue il collettivo. Sacrifica la sua libertà in modo da realizzare se stesso correttamente. Perché la realizzazione è ancora nel collettivo, nel gruppo.

Domanda: È davvero questo il suo eroismo? È meglio che essere libero perchè sei nato libero?

Risposta: Qual è il punto? È un’esistenza solitaria.

 

[302714]

From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 6/23/22

Materiale correlato:
Che cos’è il libero arbitrio?
Raggiungere la libertà al di sopra della nostra natura
La vera libertà

Lasceremo le nostre impronte sulle strade polverose di pianeti lontani?

Ci sono stati soltanto una mezza dozzina di eventi veramente importanti  nella saga di quattro miliardi di anni di vita sulla Terra: la vita unicellulare, la vita multicellulare, la differenziazione in piante e animali, lo spostamento degli animali dall’acqua alla terraferma e l’avvento dei mammiferi e della coscienza.

Il prossimo grande passo dovrebbe essere l’idea della vita interplanetaria – un viaggio senza precedenti che ci cambierà e ci arricchirà radicalmente. (Elon Musk).

La mia risposta: non sono per nulla d’accordo con questo. Che cosa ci darà?  Perché le fasi precedenti di sviluppo dovrebbero portarci a quest’ultima fase?  Voleremo da stella a stella? Perdipiù, ci troviamo in una condizione energetica e fisica tale che questi voli ci costeranno centinaia di anni! Perché abbiamo bisogno di volare da un campo all’altro?

Domanda: Egli considera lo sviluppo interplanetario come il prossimo grande passo. Tu cosa pensi sia il prossimo grande passo?

Risposta: Il prossimo grande passo sarà rivelare il significato della vita. Perché è apparsa dal nulla e perché i passi di cui parla  iniziano a svilupparsi da essa?

Domanda: Una persona quindi arriverà alla domanda: “perché vivo?”

Risposta: Sì. Più ci sviluppiamo, più vogliamo sapere qual è la nostra radice, la nostra fonte.  È questo ciò che ci interessa.  Questa è la ricerca del  significato della vita, dato che ogni cosa è racchiusa nella nostra radice.

Oggi quando facciamo qualcosa, sviluppiamo le forze e i dati che si trovano nella nostra fonte.

 

[302978]

From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 6/30/22

Materiale correlato:
Il nostro futuro è oggi
La realizzazione nella società del futuro
Comprendere i bisogni della società