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Sentire una rete invisibile

Domanda: A cosa dobbiamo pensare tutti noi assieme, tutto il gruppo mondiale, durante lo Unity Day? Come possiamo unirci?

Risposta: Ognuno deve guardare dentro di sé e sentire nel suo interno una catena che lo unisce agli altri, una rete interiore che esiste tra di noi. Inoltre, uno può essere in questo mondo e simultaneamente non esserci più, perché questa è una rete tra i desideri, tra le anime e non tra i corpi fisici.

Qui, in questa rete ci sono Baal HaSulam e tutti i grandi kabbalisti dei secoli passati. Tutti loro sono con noi, sono integrati nella nostra unica rete. Oggi siamo milioni e anche di più, perché tutte queste anime nel corso di tutta la storia dell’umanità sono con noi e si calcolano centinaia di milioni di anime. Tutti insieme sono un’enorme forza spirituale.

Se vogliamo unirci in questa rete, allora in maniera naturale non solo ci influenzeremo a vicenda e diventeremo parte di questa rete, ed ognuno acquisirà questa rete per la sua ascesa spirituale, ma per di più, influenzeremo tutte le persone del mondo che sono connesse a questa rete senza saperlo, né sentirlo. Cominceremo ad incitarle.

Pertanto faremo un accordo tra di noi che desideriamo davvero sentire la nostra unione.

(Dalla lettura dello Unity Day del 26.06.2011)

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La necessità dell’unione sta raggiungendo un punto critico

Il tema del nostro Congresso è “L’unione – il futuro del mondo”. Sono molto commosso perché dopo molti anni di studio della Kabbalah, l’unione del mondo ed il bisogno di unirsi stanno finalmente incominciando ad essere visibili.

Lungo il corso di miliardi di anni dello sviluppo del mondo, così come lungo il processo di molti eventi prima del suo concepimento, ogni cosa è progredita precisamente verso questo punto – il punto in cui ci si rende conto della necessità dell’unione. Solamente oggi questa necessità sta incominciando a risvegliarsi, ad essere espressa, e a mostrare la sua urgenza. E voi ed io siamo al centro di questa attuazione.

Tutto è incominciato quando la singola forza della natura, la forza della dazione, o il Creatore, che sono la stessa cosa, ha incominciato ad agire, emanando e creando la material. Per prima cosa è stata creata la materia spirituale, cioè il desiderio: il desiderio di essere appagati, il desiderio di svilupparsi, il desiderio di percepire noi stessi e tutto ciò che ci sta intorno.

Questa desiderio si sviluppa sotto l’influenza della forza originaria, la forza della natura. Le fasi del suo sviluppo sono chiamate “le quattro fasi dell’espansione delle Luce Diretta”. L’intero scopo dello sviluppo della creazione, o del desiderio, consiste nel rendere la creazione simile a tutta la natura, nel fargli raggiungere la completa armonia o, in altre parole, nel raggiungere l’uguaglianza e l’adesione con il Creatore, perché l’adesione è raggiunta attraverso l’equivalenza della forma. E’ necessario che la materia, cioè il desiderio che si oppone alla Luce, si opponga alla qualità della dazione, per attraversare, in conclusione, tutte le fasi del suo sviluppo e rendersi conto che lo stato migliore e più elevato è la somiglianza alla Luce, l’uguaglianza alla natura perfetta, all’armonia e all’unione con essa.

Al fine di raggiungere questo stato, è necessario per prima cosa percepire che siamo in una posizione totalmente opposta, vale a dire che dobbiamo vivere di persona in una condizione che è opposta alla Luce, vivere l’egoismo, la crudeltà, il desiderio di pensare solamente a noi stessi, di percepire solamente noi stessi, l’incapacità di percepire gli altri o di pensare agli altri a meno che non sia per un nostro interesse o per procurarci un vantaggio personale, o non significhi usare gli altri. Questo è il modo in cui le qualità che sono le più opposte alla Luce devono essere espresse nella creazione.

Nel nostro mondo questa creazione è l’uomo, che attraversa un grandissimo numero di fasi di sviluppo nel corso della storia, fino a quando non consegue la sensazione e, cosa più importante, non si rende conto di essere completamente opposto alla forza della natura. Si tratta di un processo molto lento e molto difficile. Nel corso di centinaia di migliaia di anni abbiamo fatto dei passi in avanti, e l’egoismo è piano piano diventato più forte dentro di noi. Esternamente noi vediamo come l’uomo si è sviluppato nelle aggregazioni sociali, fino a raggiungere lo stato attuale. Nel suo insieme, questo egoismo, questo desiderio, ci ha sempre spinto in avanti fino ad oggi.

Ed ora, come vediamo in questo stesso periodo, stiamo incominciando a convincerci che questo egoismo, che questa nostra natura è di fatto il nostro nemico, il nostro solo nemico. Separandoci dagli altri, l’egoismo ci priva letteralmente dell’opportunità di esistere normalmente, anche a livello di questo mondo materiale.

Ci stiamo sempre più chiudendo in noi stessi, stiamo diventando sempre più crudeli, divisi, e impauriti, e ci mettiamo sulla difensiva, privandoci di una vita normale e smarrendo il senso della vita. Ed infine: Perché dovremmo vivere? Solo per difenderci e proteggerci? Solo per fissarci dentro certi limiti, per viverci per un certo numero di anni, con un certo livello di comodità e di sicurezza? E questo è tutto?

Questo è il modo in cui l’uomo del nostro mondo si sente mentre, con il tempo, diventa sempre più crudele per natura Siamo noi a renderlo così. Il nostro egoismo lo spinge a questo.

Alla fine, tutto questo si sta esprimendo nei tratti di una crisi gigantesca. In alcuni paesi la crisi è sentita di più, ed in altri di meno, ma sta arrivando al culmine. Non importa quanto cerchiamo di nasconderla, non possiamo farci niente. Sta incominciando a farsi evidente nell’economia, nelle strutture sociali, nella diminuzione dell’importanza del ruolo delle famiglie, ed in tutti i problemi che stanno emergendo nella società, come la crisi dell’educazione, le droghe, il terrorismo, e così via.

In tutte le aree delle sue attività, l’uomo si sta scontrando con numerose crisi, ma, in sostanza, si tratta di una crisi sola che riguarda la nostra opposizione alla natura. E, naturalmente, può essere corretta solamente nella sua essenza.

Non possiamo realizzare alcuna correzione in nessun altro modo. Vediamo il modo in cui i rappresentati dei governi ci stanno provando, e vediamo come le autorità siano incapaci di fare alcunché, ed anche i tiranni, che usano il denaro e le armi che hanno a disposizione, non sono in grado di cambiare nulla. Il mondo si sta muovendo senza sosta verso un’enorme rottura. La forza ed il potere stanno ancora cercando di mantenere il mondo dentro i confini di un tempo, ma non sono più capaci di farlo.
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(Dalla 1.a lezione del Congresso di Mosca del 10.06.2011)

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Il mondo non vede la soluzione

Domanda: Nonostante la mia intenzione sia egoista, se inizio a pensare per il bene degli altri e il benessere del mondo, questo può già considerarsi un’azione?

Risposta: Senz’altro. Per caso credi che donare il pane ai poveri sia in realtà un’azione? Questo causerà solamente l’esistenza di più persone povere in questo mondo.

La tua azione è quella di attrarre la Luce. Questo  e nient’altro ti riporta alla Fonte. Allora, su quale altra cosa dobbiamo pensare? Soprattutto in tempi in cui il mondo si trova con problemi e pericoli. Abbiamo bisogno soltanto della Luce. La mancanza della Luce è il motivo delle guerre, crisi, catastrofi e altri problemi.

Precisamente la mancanza di buone azioni della Luce evoca problemi nelle quattro fasi dello sviluppo – inanimato, vegetale, animato e umano. Il male che incontriamo è la mancanza della Luce.

Le punizioni non vengono dall’alto. Se devo ottenere una determinata ricompensa, la rivelazione del Creatore, similitudine e adesione a Lui ed io non lo faccio, allora io sperimento la rottura che questo crea come punizione o mancanza di benevolenza. Viceversa, raggiungendo questo, io sentirò una ricompensa.

Quindi, io sento punizione e ricompensa negli stessi desideri. Se io ho corretto e riempito il mio desiderio, questa è una ricompensa, ma se io non riesco a correggerlo e a riempirlo, allora è una punizione. Non ci sono penalità dall’alto. Io non ricevo una briciola oltre a quello che infliggo a me stesso. Io stesso creo la mia punizione.

Perciò, abbiamo solamente un compito – attrarre la Luce. Specialmente oggigiorno, considerando tutto quello che sta succedendo e accumulandosi nel mondo. Non ci sono altri mezzi.

Sono costantemente in contatto con persone che “sanno”, leggo tutti i tipi di articoli, visito diversi siti nella rete e seguo i giornali, ma non vedo offrire delle soluzioni da nessuna parte. Non possono offrire niente e non vogliono nemmeno pensarci perché non hanno la minima connessione con la correzione.

Proprio ieri parlavo di questo con un famoso scrittore e lui non diceva nulla – evitava di rispondere. Questo indica la mancanza di sensibilità, la mancanza di comprensione delle correzioni.

“Il mondo è tondo e dobbiamo unirci” dico io alle persone. “Giusto, ci stiamo muovendo in quella direzione” rispondono. Non si rendono conto di andare nella direzione opposta. Dopo tutto, alla fine, tutte le persone stanno rafforzando le proprie linee e movimenti. Non c’è nessuno con cui parlare.

Quindi, dobbiamo creare le condizioni con i nostri mezzi per far emergere una forza positiva. Soltanto allora le nostre onde si propagheranno attraverso tutto il mondo.

Nient’altro sarà d’aiuto. Noi non dipendiamo dagli altri, ma dobbiamo aiutarli per far sì che più tardi le persone possano cogliere queste onde, comprendere il loro messaggio e sentire che provengono da noi.

I materiali devono essere divulgati prima del tempo, ma nell’ essenza, la fonte di quelle onde è in noi. Perciò, la cosa più importante è quella di unirci, fonderci uno nell’altro sempre di più.

Io nutro grandi speranze nei prossimi congressi. Sono il mezzo con il quale noi dobbiamo portare nella vita unità, consolidamento, e mutuo interesse per il mondo e per la nostra correzione, che aiuterà il mondo.

È arrivato il tempo per la rivelazione del Creatore nelle creature. Questo mezzo è semplice e nelle nostre mani. Tutto quello che dobbiamo fare è di usarlo. Chiediamo al mondo di svegliarsi, ma, ci stiamo svegliando noi stessi?
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 17.05.2011, “Pace nel mondo”)

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La rivoluzione della Luce

Domanda: E’ possibile spiegare il metodo Kabbalistico usando i termini della scienza moderna?

Risposta: Si può spiegare la trasformata matematica di Fourier ad una mucca? Si tratta di livelli differenti. Un uomo che non ha il “sesto senso”, il punto nel cuore, non può capire di cosa si sta parlando. Non ne sente il bisogno e, perciò, non ha senso parlargliene. Quindi, nella nostra grande divulgazione, ci dobbiamo adeguare ai desideri delle masse piuttosto che a quelli di coloro che studiano la Kabbalah.

Nel corso di tutte le generazioni, il mondo non ha capito i Kabbalisti. Ed il mondo ha ragione: dal loro livello, gli uomini non sono ancora in grado di capirli. E’ scritto nei Salmi, “Tu salvi gli uomini e gli animi…” –ma quando? Oggi non si può spiegare agli uomini l’intenzione altruistica Lishma. E’ perfino difficile parlare loro di un argomento come la percezione della realtà. E’ un tema affascinante e provocatorio, ma essi non ne capiscono e non ne colgono l’essenza, perché proprio non riescono a farlo.

Perché un uomo possa essere veramente capace di ascoltare le parole sulla correzione dei suoi desideri, egli ha bisogno di un livello di desiderio in più. Ma, fino ad allora, noi possiamo solamente accelerare il suo sviluppo usando dei mezzi esterni. In un modo o nell’altro, fintanto che non sente la puntura nel suo cuore, egli non comprenderà le nostre spiegazioni.

Questo è il modo in cui il mondo è strutturato. Gli uomini si trovano su diversi livelli di sviluppo, e anche alla fine della correzione rimarranno i livelli inanimato, vegetativo, animato ed umano. Pertanto è scritto, “Tutti Mi conosceranno dal più piccolo al più grande tra di loro,” cioè ogni uomo in base al proprio livello.

Verrà il momento in cui vedremo come gli uomini incominceranno ad afferrare le nostre parole: alcuni per mezzo di termini scientifici, altri per mezzo del linguaggio delle sensazioni, altri ancora grazie ai semplici esempi, tutto servirà all’uomo per unirsi agli altri. Alcuni uomini devono conseguire e percepire l’adesione, hanno bisogno di prendervi parte attivamente, mentre per altri non serve. Tutto è determinato dai propri desideri.

Non dovremmo pensare che ogni uomo riceva il desiderio per la dazione e la rivelazione del Creatore nella stessa misura. Infatti, ogni uomo ne riceverà in base al proprio vaso, che sarà colmato grazie all’inclusione comune con gli altri vasi.

Questa è la ragione per cui i Kabbalisti hanno nascosto la loro conoscenza fino ad oggi. Ma adesso questa conoscenza può essere rivelata, sebbene ogni uomo ne ascolterà solamente una parte insignificante. Nonostante questo, nella sua totalità la Luce ha iniziato a lavorare sulla grande massa del desiderio comune. Questa è la rivoluzione che sta succedendo nel mondo oggi. La crisi moderna è essenzialmente un’ inclusione reciproca dei desideri.

(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah dello 07.05.2011, Shamati)

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Un momento per la riflessione

Oggi il mondo intero è in crisi e ci stiamo avvicinando lentamente a problemi ancora più grandi in tutti i luoghi e le aree della vita. Tutto quello che abbiamo fatto in questo mondo è stato fatto in maniera deficitaria, perché siamo cresciuti sotto il governo dell’egoismo. Non ci possiamo aspettare niente di buono da nessun posto, perché abbiamo lavorato sempre per il bene del nostro ego.

Adesso, il male viene rivelato gradualmente, goccia a goccia, in diversi posti ed in ogni opportunità per evitare di sprofondare nel nostro stesso dolore. Se il dolore diventa molto forte, non saremo capaci di pensare a nient’altro eccetto a come sbarazzarcene. Non saremo più interessati alla sua causa ed effetto, vorremo solo che questo cessi.

Tuttavia, se il dolore viene ad ondate e tutto il tempo diminuisce o diventa più severo, lasciandomi il tempo sufficiente per riflettere su di esso, allora comincio a cercare da dove, perché viene e come sbarazzarmene. Il Creatore fa questo gioco con noi e come risultato, troviamo una soluzione.

Prima di tutto, dobbiamo studiare la causa e questa si trova in opposizione alla nostra natura. Le nostre proprietà sono opposte a quelle del Creatore e pertanto, quando Lui si avvicina, ci sentiamo male! E quanto più si avvicina, peggio ci sentiamo! È come il caso del ladro che è meglio allontanare dal tesoro e non dargli l’opportunità di commettere un crimine. È la stessa cosa con noi.

Pertanto, specialmente adesso, ai giorni nostri, il Creatore viene rivelato molto lentamente e gradualmente, per darci il tempo di pensare. Viene leggermente rivelato e ci sentiamo male. Per esempio, un paio di anni fa irruppe una crisi e adesso le persone dicono che certamente è terminata; però non è rimasta indietro, ci è stato dato semplicemente il tempo di pensare e di esplorare! Presto, esploderà un nuovo colpo, in molti livelli e di vario genere e dopo, ci sarà un periodo di calma.

Così il Creatore ci insegna e ci da le opportunità di cercare le ragioni, affinché alla fine, lo riveliamo come la fonte di tutto quello che succede. In relazione al nostro egoismo, Lui appare come la fonte di tutti i mali. Allora capiremo perché ci sentiamo male: è per la nostra opposizione al Creatore.

Cosa possiamo fare per sentirci bene? Il Creatore è perfetto, dobbiamo solo cambiare noi stessi. Così, gradualmente, ci renderemo conto di cosa dobbiamo correggere. L’umanità arriverà certamente a questo sotto i colpi metodici e periodici che arriveranno in tutti i modi a qualsiasi nazione, a qualsiasi persona, imparando in questo modo.

Tuttavia, dobbiamo rivelare il metodo alle persone, affinché rivelino più in fretta da dove e perché arrivano i colpi. Mediante questo, faciliteremo lo sviluppo di tutta l’umanità. Questo è chiamato “portare la Luce alle nazioni”, cioè, alle persone che ancora non capiscono perché vengono colpite.

Per svilupparci consciamente, le persone devono scoprire la causa e lo scopo dei colpi. Come risultato, tutto il corso dello sviluppo cambia molto. Coloro che possiedono il metodo della correzione devono fare questo per tutto il mondo.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 24.06.2011, Shamati N.241)

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Il collasso della globalizzazione

Opinione (Chris Hedges, “Il Collasso della Globalizzazione”): La crisi significa il collasso della globalizzazione: “Dobbiamo abbracciare, e dobbiamo farlo rapidamente, una nuova radicale etica della semplicità e della protezione rigorosa del nostro ecosistema – soprattutto del clima – o ci ritroveremo a reggere le nostre vite sulla punta delle dite. Dobbiamo ricostituire dei movimenti sociali radicali che domandino di usare le risorse di uno stato o di una nazione per il benessere di tutti i cittadini e che lo stato usi il pugno di ferro per impedire al potere corporativo delle elite di sfruttare queste risorse pensando soltanto ai propri interessi. Dobbiamo guardare alle corporazioni dei capitalisti, che hanno preso il controllo dei nostri soldi, cibo, energia, educazione, stampa, sistema di salute pubblica e del nostro governo, come a dei nemici mortali che devono essere eliminati”

Hedges critica i mezzi di informazione e le celebrità per aver dato risalto ad uno stile di vita egocentrico, chiamandolo “autopromozione” (“il culto di sè”). Egli sostiene che “ fino a quando non ci sveglieremo dalla collettiva delusione in cui ci troviamo, fino a quando non metteremo in pratica delle azioni di civile disobbedienza contro il corporativismo…continueremo ad essere spinti verso una catastrofe globale.”

Il mio commento: L’autore, a cui mancano gli spunti per vedere che la Natura ha le sue proprie leggi e che non ci sono movimenti all’indietro, ci spinge invece a muoverci proprio all’indietro – e questa è la morte. Al contrario, dobbiamo comprendere i principi della nostra evoluzione e chiarirci cosa possiamo cambiare in questo movimento. E questo è il punto verso il quale dovremmo dirigere tutti i nostri sforzi.
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Abbandonarsi nella morsa del nemico

Domanda: Perché gli scienziati moderni non riescono a scoprire l’essenza di ciò che ci sta succedendo?

Risposta: Al contrario, gli scienziati moderni stanno gradualmente portando alla luce questa essenza. Molti uomini lo hanno già fatto e ci raccontano che la società umana si deve sforzare per cercare l’unione. E’ scritto, “Credete nella saggezza delle nazioni.” Questi uomini hanno la conoscenza e capiscono che l’unione è qualcosa di veramente necessario. Noi non abbiamo altra scelta possibile. Tutti gli uomini se ne possono rendere conto con i loro propri occhi, anche senza essere impegnati in un percorso spirituale, o senza aver acquisito un metodo di correzione.

Inoltre, essi stanno dando apertamente voce al bisogno dell’unione. Noi dovremmo solamente incoraggiare questo processo con tutta la nostra forza.

Ma la cosa più importante che ci verrà chiesto di fare sarà di far conoscere questa necessità a tutti gli uomini con tutti i mezzi possibili, usando tutti i canali per dire loro che c’è un metodo, un mezzo. E qui è dove sta il problema: in quale modo possiamo presentare questo metodo al mondo, come se fosse una medicina da fargli prendere? Come possiamo riscrivere l’intera scienza della Kabbalah, in modo che poi gli uomini non se ne allontaneranno più?

Dobbiamo agire per gradi. Adesso non stiamo parlando del Creatore, della Torà, dei comandamenti e così via. Stiamo solamente sottolineando il concetto dell’unione e dobbiamo portarlo avanti. Dobbiamo continuare a spiegarlo, fino a quando la capacità di capire degli uomini non subirà dei cambiamenti specifici e, cosa più importante, fino a quando non affronteranno uno sviluppo interiore per mezzo della Luce. Allora, dei nuovi punti nel cuore saranno rivelati e, oltre a questo, il mondo si renderà conto che Israele è uno strumento, un segno del destino. E, improvvisamente, ognuno incomincerà ad interpretarci in modo differente.

Il nostro compito è dunque quello di portare agli uomini la nostra parte, cioè il metodo della correzione. Gli uomini parlano della crisi e della necessità di unirsi da soli. Noi dobbiamo soltanto spiegare in che modo questa unione si compie esattamente.

La nostra incapacità di unirci ci fa soffrire, come se il Creatore, la natura, ci stesse portando in un vicolo cieco per farci uccidere a vicenda. Proprio come nell’Antica Babilonia, ci troviamo di fronte ad una legge immutabile. Ci odiamo tra di noi e, allo stesso tempo, siamo totalmente, illimitatamente, dipendenti gli uni dagli altri. Allora, cosa dovremmo fare? I miei nemici mi stanno alle spalle pronti ad uccidermi, ma io mi addormento tra le loro braccia come un bambino. E’ possibile?

La natura ci sta portando in un vicolo cieco, verso una catastrofe. Questo è ciò di cui dobbiamo parlare con il mondo, mostrando chiaramente qual è il migliore stato possibile per ricevere il metodo della correzione.
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(Dalla 5.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.06.2011, “Matan Torà (Il Dono della Torà)

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L’umanità è a rischio di estinzione

Opinione: Nick Bostrom (Professore della Facoltà di Filosofia nell’Università di Oxford) Rischi esistenziali: A causa dell’accelerazione del progresso tecnologico, l’umanità potrebbe avvicinarsi sempre di più a una fase critica nel suo percorso.

Oggigiorno stiamo facendo qualcosa che non si era mai fatto prima d’ora sulla Terra. Se i fattori naturali non sono stati capaci di estinguere la razza umana in migliaia di anni, ci estingueranno nel prossimo secolo.

Il paradosso risiede nel fatto che senza la tecnologia le nostre opportunità di evitare i rischi globali sono uguale a zero, mentre il fatto di avere la tecnologia ci dà,  in proporzione,  una maggiore opportunità di scappare dall’estinzione, nonostante sia la tecnologia stessa che causa questi rischi. Il fattore dominante del perché di quest’aumento di rischi è la discrepanza tra la maturità dell’uomo in termini di etica e morale e la crescita del potere delle tecnologie create da lui stesso.

Per minimizzare i rischi di un disastro tecnologico, dobbiamo fare quanto segue:

  • Sollevare la questione dei rischi esistenziali
  • Creare una struttura di cooperazione di atti internazionali
  • Regolare il ritmo del progresso tecnologico
  • Creare dei programmi volti a ridurre drasticamente specifici rischi esistenziali

Il mio commentario: Le tecnologie che noi produciamo sono il risultato del nostro atteggiamento egoista verso la società che ci circonda e verso la natura. Soltanto l’equilibrio con la natura ci porterà a un uso intelligente delle tecnologie. Ma per poter ottenere questo è necessario in primo luogo trasformare la natura umana. È questo può essere fatto unicamente dalla forza che ci ha creato: “Io ho creato l’inclinazione al male e il metodo per la sua correzione”.
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Il mondo globale non è diviso in parti

Ci sono due forze che ci influenzano: Una ci giuda dal davanti, e l’altra i spinge da dietro. Di conseguenza, la Kabbalah sostiene che abbiamo due strade per raggiungere lo scopo.

1. Se rendiamo la forza che ci guida in avanti più grande della forza ci spinge, avanzeremo in un modo più veloce e piacevole capendo cosa ci succede e desiderando che avvenga. Allora, una strada veloce e molto piacevole, verso la correzione personale e la rivelazione del nostro stato perfetto, si aprirà davanti a noi. In questo caso, percepiremo lo stato attuale come un punto di svolta, un trampolino per un salto molto vantaggioso.

2. Se non puntiamo in avanti e non aiutiamo ogni altro uomo, vale a dire tutta l’umanità, la forza negative ci spingerà ad avanzare attraverso la sofferenza. Naturalmente, prendere in considerazione la nostra intera interconnessione globale con il mondo moderno, non è un’ impresa semplice.

Dunque, gli uomini che oggi hanno il desiderio e l’aspirazione devono anche comprendere la loro responsabilità verso il mondo intero. La loro ricompensa è anche in questo. Aspirare verso l’obbiettivo e guidare gli altri verso il suo raggiungimento sono grandissimi e nobili propositi.

Questa è la ragione per cui oggi stiamo creando un sito internet e stiamo raccogliendo un enorme quantitativo di materiale. Siamo in contatto con molti sociologi, analisti politici, e scienziati che studiano gli stati attuali del mondo e della società in diverse zone. E questo ci permette di vedere quanto siano preoccupati da tutto quello che sta accadendo.

Gli scienziati stanno esaminando lo stato attuale delle risorse che sono rimaste a nostra disposizione come il gas, il petrolio, l’acqua, il carbone, i metalli, e il suolo, tutto ciò che la Terra ci ha dato. Questi scienziati sono impressionati negativamente, perché ci troviamo ad un passo dal limite dell’esaurimento delle nostre risorse. A questo proposito sono già stati scritti molti articoli, molti altri continuano ad essere pubblicati, e noi li stiamo raccogliendo. C’è una quantità enorme di materiale.

C’è anche un’enorme quantità di materiale sull’educazione. Abbiamo raggiunto un punto in cui non siamo più in grado di far crescere degli esseri umani. Siamo capaci di fornire loro ogni genere di educazione, sebbene questo non garantisca loro di trovare un lavoro in seguito. Tuttavia, non sappiamo come allevare un uomo-essere umano, allevare un bambino, “un cucciolo”, per farlo diventare un essere umano che viva in armonia, in una buona connessione con gli altri, proprio come chiede oggi il mondo globale. Dobbiamo spiegare accuratamente agli uomini cosa significa essere “globali”, in altre parole, essere completamente interconnessi.

Io ho iniziato i miei studi ed il mio lavoro nella biocibernetica, sui sistemi dell’organismo, che si occupa di come un organismo si mantiene in vita, e come si auto-organizza e mantiene in equilibrio sia dentro di sé che con il suo ambiente circostante attraverso dei sistemi di auto-regolamentazione. E’ un sistema incredibile.

La medicina si basa su questo materiale di conoscenza. I dottori usano le analisi e gli esami per controllare i diversi parametri dell’organismo, che possono essere a posto tra di loro oppure no. Ci sono dei grafici precisi che mostrano la presenza e lo stato in cui si trovano i nostri sistemi interiori: pressione e livello della temperatura, equilibrio degli elettroliti, degli acidi e così via. Tutto questo si riferisce ad un enorme insieme di informazioni interconnesse.

Oggi, la nostra società nel mondo è esattamente così. Il mondo non può più essere diviso in paesi separati come si faceva prima. Però, noi non siamo ancora psicologicamente pronti per questa nuova situazione. Non la comprendiamo. Dobbiamo sviluppare e capire il sistema globale e la connessione equilibrata che questo sistema deve assicurare. Questo equilibrio ci dà la perfezione di una vita normale.

Non appena una parte dell’organismo umano comune esce fuori da questa giusta interconnessione, si presentano immediatamente delle malattie. Inoltre, delle malattie si possono presentare in diversi sistemi e in diverse forme. Noi ancora non lo comprendiamo. Gli scienziati sono ancora all’inizio dell’esame di questi meccanismi globali.

La tecnologia ci insegna il comportamento dei sistemi analogici, dei sistemi globali, e dei sistemi a circuito chiuso. Non appena iniziamo ad immaginare tutto questo rispetto alla società umana, notiamo che oggi esistono delle terribili discrepanze nello la stato dei fatti. Ma la natura ci sta spingendo piano piano verso una visione del mondo globale.
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(Dalla 1.a lezione del Congresso di Mosca del 10.06.2011)

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Al notiziario in diretta: Tredici minuti sulla cosa più importante

La crisi che ha coinvolto il mondo era molto evidente nei congressi che abbiamo tenuto recentemente, compreso quello italiano di tre settimane fa e specialmente in quello di Madrid, Spagna, di una settimana fa. Le popolazioni sono nella confusione, ed il tasso di disoccupazione tra i giovani è del 40%. E le cose peggiorano tutti i giorni. Ci sono dimostrazioni e proteste che tengono occupate le strade delle città, e altro ancora.

Io sono andato di proposito a camminare per le strade di queste città per parlare con la gente. Nessuna delle persone con cui ho parlato sa che cosa fare e così le proteste continuano davanti ai palazzi del governo. Ma anche i governi non sanno che cosa fare. Tutti sono nella confusione e nessuno ha colpa di niente. Ma bisognerebbe capire che tutto succede perché ci troviamo ad affrontare la sfida della natura.

Il lavoro non può essere creato dal niente, da uno spazio vuoto. E a che scopo? In questo mondo esauriremmo le risorse naturali che ci sono rimaste ancora più velocemente, distruggeremmo la terra, e inquineremmo l’ambiente ancora un po’. Le nostre risorse di acqua e di aria diminuirebbero ancor più velocemente. Allora, perché dovremmo stimolare questa economia in deterioramento? Solo per dare un lavoro agli uomini? Con questo genere di conseguenze, è meglio non dare loro niente!

In Spagna, sono apparso sul più popolare canale televisivo nell’ora di massimo ascolto. Invece di parlare solamente per pochi minuti, che mi erano stati accordati in base alla programmazione, l’intervista è durata tredici minuti. Ve lo immaginate – tredici minuti durante le notizie del mattino, tra i servizi che riguardavano i fatti più importanti del giorno! Il fatto è che non riuscivano a smettere di intervistarmi.

Il mio suggerimento è stato semplice e si è tradotto in un consiglio pratico: dobbiamo mettere gli uomini seduti a studiare: gli uomini dovrebbero ricevere dei sussidi di disoccupazione (che rappresentano anche la più efficace strategia di risparmio) e si dovrebbe insegnare loro in quale genere di mondo stiamo vivendo, cosa c’è davanti a noi, e che genere di sfide la natura ci sta lanciando.

Non si tratta dei capricci di qualcuno o degli interessi di una certa parte di coloro che governano. Non si tratta di altro che della natura, che ci sta sfidando. E per noi la sfida sta nel cambiare. Non dobbiamo cambiare altro che noi stessi.

Dobbiamo diventare un apparato globale ed integrato, in risposta alla crisi attuale. Infatti, la crisi è la sensazione della mancanza di una propria conformità alla natura circostante. Perciò, se ci correggeremo in questo modo, ogni cosa si porrà in equilibrio e raggiungeremo uno stato di armonia. Questo è ciò che dovrebbe essere insegnato agli uomini.

L’intervista è stata apprezzata positivamente in tutta la Spagna, e anche in America Latina e nel Nord America, e questo perché con essa ho esposto il solo modo ragionevole per uscire dalla situazione che si è formata. E non si tratta solamente della Spagna. Grecia, Islanda, Italia ed altri paesi sono in una situazione identica, e ce ne sono molti altri che piano piano entreranno nella crisi. Ed in altri luoghi la crisi si sta presentando con sfumature differenti.

In questo modo la natura ci mette sotto il naso un chiaro compito da eseguire: dobbiamo cambiare. Dobbiamo integrarci con la Natura proprio come tutti gli altri elementi che si trovano in essa – i livelli inanimato, vegetativo ed animato. L’uomo non dovrebbe pensare di essere al di sopra della natura e che può fare tutto quello che desidera. Il suo compito più importante è di diventare consapevolmente una parte integrante di tutto l’insieme della natura.

Diventando una parte integrante della natura, l’uomo incomincia a capire di cosa si tratta e, improvvisamente, scopre in essa delle nuove altezze: i mondi di Assiya, Beria, Yetzira, Atzilut, Adam Kadmon, ed il mondo dell’infinito. Egli non permetterà più al suo egoismo di porsi come ostacolo tra lui e la natura, ed incomincerà a percepire la natura come qualcosa di trasparente.Alla fine egli comprenderà e diventerà consapevole delle forze che controllano ogni cosa, compreso lui stesso.

Questo è il compito che abbiamo di fronte oggi. Perciò, se lo desideriamo e se da qui in avanti useremo la forza dell’aspirazione che già esiste in molti uomini nel mondo, allora aspireremo veramente all’auto-correzione, alla rivelazione del mondo, ad uscire da questo stato di sogno e d’incoscienza. Allora conseguiremo l’uguaglianza con la natura, arrivando al livello del Creatore.

(Dalla 1.a lezione al Congresso di Mosca del 10.06.2011)

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