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Nati Liberi

Commento:  I ricercatori hanno studiato a lungo gli effetti del seguire la maggioranza, ovvero quando si sceglie di seguire ciò che l’ambiente sceglie, quando si sceglie ciò che parenti e amici approvano e ciò che va di moda. È come se non si avesse un’opinione precisa. I ricercatori hanno notato che spesso è la paura di perdere delle opportunità che ci spinge a seguire la maggioranza. Questa è una condizione che si verifica quando si comincia a pensare che l’erba del vicino è sempre più verde, che la vita di qualcun altro è più interessante, e così via. In pratica tutto si riconduce al fatto che c’è la paura delle occasioni mancate.

La mia risposta: Certo.

Domanda: È per questo che scegliamo quello che hanno scelto gli altri?

Risposta: Io non so chi sceglie ma, per lo più, sì. Soprattutto perché pensiamo che gli altri abbiano il giardino più verde, migliore, e così via.

Domanda:  Una persona può uscire da questa mancanza di libertà? Dal fatto che vive come tutti gli altri scelgono di vivere, quindi sceglie lo stesso? È possibile scappare da questa situazione?

Risposta:  Penso che solo se una persona lavora su se stessa e se ha un sistema di difesa diverso allo stesso tempo, capirà perché sta facendo questo.

E perchè seguire la maggioranza in questo modo? La maggioranza non è altro che una forza animale bruta che mi dirige a scegliere ciò che lei stessa sceglie.

Ti tira solamente e dice: “ sarai al sicuro con noi, andrà tutto bene, sarai come tutti gli altri, non ti serve niente di nuovo o ti sentirai male, e così via.” Possiamo già vedere come funziona.

Un individuo può essere libero solamente se si pone al di sopra del collettivo, se può essere libero dal collettivo, e quando decide a cosa unirsi. Allora, o crea lui stesso un gruppo oppure ne segue uno già conosciuto.

Domanda: Ma solo quando è lui a deciderlo?

Risposta: Sì, certo.

Domanda:  Che cosa deve ponderare per questo, per unirsi a loro?

Risposta: Lo scopo! Il suo stesso scopo e quello del collettivo, e scegliere da questo quale gruppo seguire.

Domanda: Quale scopo determina se una persona è libera o meno? Per esempio, ti verrà detto: “È andato per questo scopo.” E tu dirai “ questo è un uomo libero”.  Se ha scelto questo scopo è un uomo libero. È possibile che sia così?

Risposta: Se, prima di tutto, non cade sotto l’influenza di nessun gruppo.

Domanda: Che cosa si può fare con la natura umana, che è tutta sotto il collettivo e l’opinione generale?

Risposta: Questo è ciò che vediamo.

Domanda: Quindi l’uomo deve uscire dalla sua natura, in generale?

Risposta: Sì. Queste sono persone speciali che nascono così, si sviluppano, e quindi non riescono a far parte di nessun gruppo. E poi trovano la loro realizzazione.

Domanda: Una persona può imparare questo?

Risposta: No.

Domanda: Se non nasce libero, continua a non essere libero?

Risposta: Sì.

Commento: Questo è il verdetto generalmente.

La mia risposta: Questo non è un verdetto; è la natura che opera in questo modo.

Domanda: Hai mai visto persone così libere nella tua vita?

Risposta: Molto poche. Di solito queste persone scelgono la vera mancanza di libertà. Cercano un gruppo a cui potersi avvicinare e unire, dentro il quale possono donare loro stessi fino alla fine. Perché capiscono che è impossibile esistere separatamente. E quindi, per realizzare se stessi, la cosa principale da fare è trovare il gruppo giusto.

Nato libero, l’uomo prende la sua libertà e segue il collettivo. Sacrifica la sua libertà in modo da realizzare se stesso correttamente. Perché la realizzazione è ancora nel collettivo, nel gruppo.

Domanda: È davvero questo il suo eroismo? È meglio che essere libero perchè sei nato libero?

Risposta: Qual è il punto? È un’esistenza solitaria.

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 6/23/22

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Invito alla nuova realtà

Domanda: da dove arriva la sensazione di vuoto interiore in una persona?

Risposta: Il desiderio cresce costantemente dentro di noi. Deve crescere fino al punto in cui si esige la luce, perdipiù, in misura che eccede questo mondo. Poi, involontariamente, si dovrà uscire dalla rete in cui viviamo e innalzarsi alla dimensione successiva.

Questo invito al livello successivo esiste già nella persona e quindi essa sente il vuoto.

Sta giocando al gioco della vita, la sensazione che non esiste nulla con cui riempirsi. “Per ora vivrò in questo modo. Cosa posso fare? La mia vita semplicemente terminerà così? Ma non c’è nulla che brilla dietro di essa. Ma almeno per ora mi terrò occupato giocando e in qualche modo passando il tempo”. Una persona ha l’istinto di auto-protezione.

Ma in essenza, la fame spirituale la sta risucchiando e la chiama a raggiungere qualcosa di più elevato. Questo desiderio si sviluppa per il prossimo livello, verso una porzione di luce più ampia, in altre parole, verso una nuova vita.

Domanda: questo significa che non abbiamo la libertà di scelta nella nostra esistenza?

Risposta: La libertà di scelta è solo nell’accelerare il nostro sviluppo. E possiamo accelerarlo soltanto con l’aiuto di un certo ambiente.

Quando creiamo un ambiente tale intorno a noi, libri, maestro e amici, possiamo elevare il nostro desiderio, indirizzarlo, formarlo, ingrandirlo e dirigerlo verso lo scopo. Allora usciremo dal nostro mondo e ci eleveremo alla dimensione successiva più velocemente.

 

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From KabTV’s “Close-Up. Does the Creator Exist?” 5/9/11

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Governati dalla Natura

Nel nostro mondo, le persone sono animali, nel senso che, proprio come gli animali, non hanno il libero arbitrio.

La forza superiore (la natura) ci controlla proprio come controlla tutto il mondo animale, quindi non siamo diversi da essi. Ora lo scopriamo sempre di più, esaminando i nostri geni, ormoni e psicologia.

Per esempio, vediamo quanto sia simile il destino di gemelli cresciuti lontani l’uno dall’altro, il loro habitat, figli e famiglia, anche se non sono fisicamente vicini.  Il fatto è che una persona è determinata dall’interno, e le condizioni esterne non la cambiano particolarmente.  Tutto è dentro di noi. La natura ci governa e ci guida nella vita.

A noi sembra, come ai bambini, di essere liberi. Ma i bambini sono costantemente sotto la cura degli adulti, li seguiamo ovunque, ma a loro sembra di essere liberi.  La stessa cosa succede anche a noi, pensiamo di essere liberi perché siamo ciechi.

Domanda: allora da dove arriva il desiderio umano per la musica, la poesia, o altre cose sublime?

Risposta: nello stesso modo, gli animali cantano, ballano e giocano insieme.  Solo che negli umani è più sviluppato.

Non dico che una persona non sia diversa dal livello animale.  E’ diversa.  Ha un’immaginazione e altre qualità aggiuntive.  Ma questo non corrisponde al concetto di umano nel senso che presuppone la Kabbalah.

 

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From KabTV’s “Close-Up. Centaurs” 1/15/10

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Stato di libertà

Domanda: Nella storia dell’umanità, ci sono milioni di detti e numerose caratteristiche qualitative di cosa sia la libertà, così come un milione di aspirazioni di persone a trovarla e milioni di illusioni di averla raggiunta. Voltaire ha scritto: “ E’ difficile liberare sciocchi dalle catene che venerano.”

Potrebbe descrivere alcune caratteristiche dello stato di libertà?

Risposta: La libertà dall’egoismo è libertà nel senso più generale del termine. Questa è libertà da me stesso quando niente in me detta cosa dovrei essere.

Quando questo si realizza nelle sensazioni di una persona, inizia a sentirsi libero, cioè, distaccato da qualsiasi limitazione in cui esisteva precedentemente. Nei suoi pensieri, comincia a capire cosa significa non agire egoisticamente, al di sopra dell’egoismo.

Domanda: Possiamo dire che la morte è un limite per una persona?

Risposta: Non direi che succede qualcosa nella morte. Abbiamo molta paura della morte e pensiamo che questa sia la pietra angolare del nostro sviluppo, dopodichè tutto sarà diverso o qualcos’altro. Non credo che dovremmo esserne particolarmente colpiti da questo. Il fatto di passare attraverso la morte non da nulla.

Domanda: Non c’è interdipendenza tra la libertà e la morte?

Risposta: No. C’è un’altra morte in mente, la morte dell’egoismo, non la morte del corpo animale.

Domanda: E’ possibile che l’egoismo muoia, non esista?

Risposta: L’egoismo non muore. Una persona deve elevarsi al di sopra, dominarla, e solo poi, neutralizzando l’egoismo, sarà possibile raggiungere  la comprensione di cosa sia la morte.

Domanda: Cosa dà questo a una persona e a tutto il popolo?

Risposta: Libertà dall’egoismo.

Domanda: Avranno tutti un sentimento comune?

Risposta: Si. Al di sopra dell’egoismo.

Domanda: Allora ci sarà qualche nuovo lavoro, un nuovo movimento, un nuovo sviluppo?

Risposta: Elevarsi al di sopra dell’egoismo.

 

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Dalle trasmissione di KabTV “Kabbalah Express” 6/13/21

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Chi ci governa?

Domanda: È possibile, lottando per il piacere e scappando dalla sofferenza, prevedere il prossimo passo?

Risposta: Non puoi prevederlo perché non sai esattamente quali desideri si risveglieranno in te e cosa sarà necessario per realizzarli. Ma in base ai desideri che ti sorgono rifletterai sempre più su come realizzarli al meglio: dare il meno possibile e ricevere il massimo in tutte le tue azioni.

Guarda come ti siedi, il più comodamente possibile nella condizione presente, come parli, come ti comporti, inconsciamente o coscientemente, non importa.

Domanda: Cosa c’è di sbagliato in questo comportamento? Cosa non funziona?

Risposta: In linea di principio, questo stesso modello potrebbe essere corretto. Ha lo scopo di garantire che ci realizziamo con il massimo profitto e manteniamo in ogni momento maggiore fiducia, sicurezza, realizzazione e progresso.

Ma il fatto è che sono comandato dai valori che ricevo dalla società. E mi impone cose di cui non ho affatto bisogno.

Ognuno di noi porta alla società le proprie aspirazioni di ricchezza, fama e potere. E si scopre che voglio usare la società per fare soldi, per imporle valori di cui non ha bisogno, questo è ciò che voglio  ottenere da essa. Invento ogni sorta di cose per vendere e quindi acquisire  conoscenza, potere, fama e denaro.

Di conseguenza, impongo i miei valori agli altri, e poiché questa diventa un’eredità dell’intera società, si impone a tutti gli altri sotto forma di pubblicità e tutto il resto. Ci facciamo pubblicità a vicenda di cose assolutamente inutili, su cui ognuno di noi vuole guadagnare qualcosa, la fama, il potere o il denaro. Quindi, ci vendiamo cose di cui non abbiamo bisogno.

Domanda: Ma perché siamo sicuri di averne bisogno?

Risposta: Perché la società ce lo fa credere. Se la società dice che questo è un bene, sforzandomi di ottenere riconoscimento e rispetto ai suoi occhi, faccio ciò che mi impone.

Ad esempio, ora sono seduto e indosso un vestito. Per me sarebbe più comodo indossare un pigiama. Perché non lo sto facendo? Perché la società mi costringe a vestirmi così, e voglio ottenere la sua approvazione  in modo che mi ascoltino e mi rispettino. Pertanto, ci comportiamo in questo modo, che lo comprendiamo o no.

La società mi costringe a compiere azioni che in linea di principio sono opposte ai miei desideri ed impulsi naturali. In effetti, non vorrei questo, vorrei solo esistere in pace. La società si sviluppa costantemente nei suoi desideri e mi costringe a desiderare ciò di cui non ho assolutamente bisogno. Ma è così che facciamo.

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Dalla trasmissione di KabTV  “Close-up”, 09/08/2019

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Ogni libertà è relativa

Domanda: Va bene quando c’è la libertà di parola negli stati. Viviamo in un paese dove posso scrivere tutto quello che voglio. Prima vivevo in un altro paese, in un’epoca in cui si poteva essere imprigionati per queste cose. Quindi, la libertà di parola è una cosa buona o cattiva?

Risposta: Tutta la libertà è relativa. Deve chiaramente corrispondere allo sviluppo della società. Educazione, restrizione, tutto ciò che esiste, deve arrivare a un sistema in cui una persona, si possa sentire, da un lato, confortata, dall’altro, libera, e da un terzo lato, al sicuro. Queste sono tutte condizioni contraddittorie.

In generale, la rete che deve essere creata nella società deve essere molto flessibile. Ma questo fino ad oggi è sempre stato un problema.

Vediamo che tutte le società stanno combattendo per il pluralismo, per la presunta libertà di opinione, perché la propria opinione domini, e così via. Cioè, la libertà, in generale, implica una lotta costante.
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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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Raggiungere la libertà al di sopra della nostra natura

Domanda: Sappiamo che viviamo in un sistema integrale di connessione reciproca, ma così ognuno determina il destino dell’altro?

Risposta: Non si tratta di un sistema che creiamo noi. E’ il sistema della natura che ci tiene uniti.

Domanda: In questo sistema in cui viviamo, abbiamo la libertà di determinare il destino di ognuno per merito della nostra interconnessione?

Risposta: Non scegliamo la nostra natura, noi esistiamo in essa. Non c’è nulla che possiamo fare a riguardo. Dobbiamo considerarlo come un dato di fatto.

Oggi, ci stiamo avvicinando ad uno stato che ci dimostra che non siamo affatto liberi poiché ci sviluppiamo al di fuori di questi sistemi, leggi, contratti sociali che esistevano prima, quando ci sembrava di essere liberi.

Attualmente, vogliamo un genere diverso di libertà: una libertà spirituale. Tuttavia, l’umanità sta cominciando ora una nuova tappa di questo sviluppo al di sopra dell’ego. E iniziamo a sentire che esso è il nostro schiavo-padrone.

La libertà dal punto di vista della Kabbalah è realizzare che non abbiamo libertà e che vogliamo acquisire qualche qualità nuova, vale a dire, conquistare la libertà nel senso assoluto della parola: libertà al di sopra della nostra natura.
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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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Nel dominio delle forze dell’ego

L’umanità ha combattuto per diversi tipi di libertà e per centinaia di anni, ma, alla fine, ci accorgiamo di non averla ancora conquistata. L’uomo comincia a realizzare che non è  nato libero e che morirà nello stesso  modo. Nasciamo, viviamo e moriamo contro la nostra volontà.

Il concetto di libertà è abbastanza relativo. Io posso andare, “come se mi muovessi”, verso destra o verso sinistra, vivendo ogni momento in base alle mie inclinazioni. Questa, però, non  è libertà perché non posso immaginare  come sono intrappolato in una rete di forze e di controllo.

Ognuno di noi è influenzato dai propri geni, dalla società, dall’educazione e dalla generazione nella quale nasce. Di conseguenza, un individuo ha solo l’illusione della libertà. Dentro il sistema di questa illusione noi esistiamo e combattiamo per essa.

Ad offrire all’essere umano l’opportunità di essere dentro questa illusione, in genere,  è la preoccupazione verso ogni tipo di rimedio e disposizione, finalizzati a viziarlo in modo tale che egli si senta soddisfatto, ma, attualmente, è completamente controllato.   Questo vale sia per la gente che per i leader.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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La libertà è restrizione

Domanda: Il commercio libero, il mercato libero… è positivo o negativo?

Risposta: Vediamo bene che non è libero. Fino a che il nostro mondo è governato da rigide leggi egoistiche nulla sarà libero.

Dobbiamo regolamentare queste leggi così da non ucciderci gli uni con gli altri dietro l’angolo. Quindi dobbiamo forzatamente portarci in qualche tipo di rete di relazioni reciproche, restrizioni, contratti.

La questione è che tutte le condizioni contrattuali che esistono nella società di oggi arrivano a noi dal tempo dell’Antica Roma e anche da periodi precedenti. Ci affidiamo a loro. Le nostre leggi sono basate sulle leggi romane, greche, sui motti della rivoluzione francese, ecc. Tutto questo esiste ad oggi e porta un fattore limitante.

La libertà significa restrizione ma all’interno dell’ambito di queste restrizioni, una persona si sente libera. Da cosa? Dal fatto che nessuno la attaccherà, non le accadrà nulla di male. Cioè la libertà è praticamente un insieme di leggi che ci aiuta a non ammazzarci a vicenda e a coesistere pacificamente dentro queste leggi.

 

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/4/2019

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La differenza tra libertà ed anarchia

Domanda: Qual è la differenza tra libertà ed anarchia?

Risposta: La libertà è il desiderio di raggiungere lo stato nel quale si riesce a comunicare con gli altri in maniera corretta. L’anarchia si ha quando tutti possono fare quello che vogliono in relazione alle loro capacità, potere, ecc. ecc.

La libertà è un’anarchia limitata, che noi stessi limitiamo, poiché se no veniamo limitati.

Domanda: Cioè, dal punto di vista della Kabbalah, l’indole dell’uomo è maligna e la sua libertà dovrebbe essere limitata?

Risposta: Sì. Ma noi la limitiamo all’ambito dell’educazione, dell’opinione pubblica ed altro. Per cui in linea di massima le restrizioni non possono essere imposte essendo parte del sistema educativo e di supporto in natura.
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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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