Pubblicato nella 'Lezione quotidiana di Kabbalah' Categoria

Intrecciando i nostri desideri

La rivelazione del Creatore è possibile solo se siamo connessi e ci integriamo l’uno con l’altro, intrecciando i nostri desideri come stoffa tessuta. Così come una spoletta corre sul telaio passando il filo una volta sopra un altro filo, poi sotto di esso, così i nostri desideri si intrecciano. Ognuno penetra negli altri, una volta sopra di loro, e poi sotto di essi, come in un tessuto a trama fitta, e così costruiamo una connessione tra noi in cui il Creatore può essere rivelato.

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Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28/08/2020, “L’Arvut (La Garanzia Reciproca)”

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Il cuore di una madre

Il cuore di una madre si trova nel punto centrale dell’intero universo, sia corporeo che spirituale. Dopotutto, è proprio da questo punto che avviene la nascita spirituale e corporea. Non c’è niente di più forte del cuore di una madre; è il punto più sensibile e più importante di tutta la realtà. Il Bore’ ha creato un desiderio, che è la base del cuore di una madre.

Pertanto, se le donne iniziano a pensare almeno un po’ all’unità, toccheranno già questo punto centrale dell’intero universo da cui è iniziata la nascita di tutta l’umanità, l’anima comune. Il mondo arriverà alla correzione solo attraverso una donna.

Una donna ha un enorme potere che partorisce, sviluppa e organizza. E viceversa, se una donna non partecipa a questa correzione, si trasforma in una causa di contesa, in un luogo di alienazione e di male. Pertanto, spero davvero che le donne si uniscano e portino pace, tranquillità e unità all’umanità.

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Dalla lezione delle donne del 29/08/2020, “Bnei Baruch Rule Toward Humanity”

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Perché il mondo materiale è così diverso da quello spirituale?

Perché c’è una distanza così vasta, una tale discrepanza, tra la vita materiale e quella spirituale? Il fatto è che questi sono due mondi diversi, una forma di esistenza completamente diversa, un obiettivo diverso. In essi operano due diversi programmi: lavorare per il bene della ricezione e lavorare per il bene della dazione.

Non c’è niente di più opposto l’uno all’altro di questi due principi. Stiamo cercando di connettere in qualche modo questi mondi con la nostra mente. Ma in realtà, è possibile comprenderli solo con la fede al di sopra della conoscenza, cioè appena al di sopra della ragione egoistica.
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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28/07/2020, Gli Scritti di Baal HaSulam, “La libertà”

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Poco a poco il Creatore ci correggerà

Come posso avvicinarmi alla corretta percezione della realtà giorno dopo giorno se la sensazione interiore e le impressioni su ciò che sta accadendo vanno verso il completo collasso ogni giorno?

Io non percepisco questo come distruzione, ma come lavoro spirituale svolto dal Creatore, che ci dà l’opportunità di riflettere su chi siamo, cosa siamo e in quale stato siamo. E sebbene non abbiamo ancora orientato i nostri pensieri nella giusta direzione, il fatto che l’intero globo stia riflettendo su ciò che si verifica e su ciò che accadrà è già una grande correzione.

Poco a poco il Creatore ci correggerà. Non siamo ancora d’accordo su questo, ma correggerà anche quello.

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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah del 9/07/2020

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Un appello alle persone comuni

Non faccio appello alle persone che stanno al potere. Mi rivolgo alle persone comuni, ai cittadini ordinari, per spiegare loro a quale forma di relazioni la nostra società dovrebbe arrivare, quale tipo di connessione dovremmo avere tra noi affinché non ci siano più virus.

Questo non richiede l’intervento di governi o finanziatori, polizia, tribunali, etc. Per i cittadini comuni è solo necessario capire cosa gli porterà beneficio.

Il mondo ci è rivelato come integrale, e se ci relazioniamo con esso in accordo con la sua vera forma, allora ne trarremo beneficio.

Se c’è un sistema di fronte a me con il quale non posso interagire, certamente, non sarò in grado di usarlo correttamente. Se ho familiarità con questo sistema, con le forze che lavorano in esso, allora posso controllarlo. Altrimenti, invadiamo il sistema della natura distruggendo tutto.

Quando cerco di vedere il mondo come un sistema integrale dove ognuno è connesso, improvvisamente scopro che la mia percezione della realtà sta cambiando: vedrò come tutte le connessioni sono bloccate, e mi unirò ad esse. Questo mi consentirà di essere incluso nel sistema e sentire la forza agire al suo interno.

Tutto è connesso in un sistema: la natura inanimata, le piante, gli animali e le persone. Se vogliamo vivere bene, dobbiamo tenerne conto.

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Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 04/05/2020, “Connettere il mondo nell’ultima generazione”

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Siate in salute!

Dall’alto, un colpo è giunto in tutto il mondo in una volta sola, a tutta l’umanità. E questo è un chiaro segnale che siamo nell’ultima generazione e siamo arrivati ​​a un sistema globale.

Dall’alto non veniamo considerati come esseri separati, come singoli paesi, ma siamo percepiti come un unico organismo, che cerca di avanzare e ritornare alla forma dell’uomo, Adamo, cioè alla forma di un’anima.

Ma come è possibile riconoscere che il mio desiderio personale e il desiderio della società, di tutta l’umanità, sono ugualmente importanti e che ho il diritto di prendermi cura di me stesso solo nella misura in cui mi prendo cura dell’umanità? Questo è molto difficile perché colpisce il punto egoistico più doloroso.

Ma questo è esattamente il sistema integrale che si sta sviluppando nell’ultima generazione e siamo obbligati a raggiungerlo.

Se ogni cellula in un organismo perfetto pensa a tutto il corpo come a se stessa, è segno che il corpo è sano.

Il mondo spirituale si trova nello stesso posto del mondo materiale e con lo stesso desiderio di ricevere, che non scompare, ma viene solo integrato dall’intenzione che ne cambia l’uso. Una persona resta una persona; l’unica domanda è come usa il proprio desiderio – se a beneficio del suo vicino o esclusivamente per il proprio vantaggio.

Certo, continueremo a pensare a noi stessi, ma possiamo anche iniziare a pensare agli altri almeno un po’? Altrimenti, subiremo altri colpi, un virus dopo l’altro, che ci costringeranno a correggerci e gradualmente inizieremo a pensare integralmente e globalmente come un sistema interconnesso.

Ma sarà un percorso difficile di sofferenza. Un virus ha infettato il mondo intero e se non iniziamo a pensare l’uno all’altro, la pandemia non si fermerà, ma si espanderà.

Il prossimo virus sarà tale che non avrò bisogno di proteggermi indossando una mascherina e mantenendo le distanze, ma di proteggere gli altri. Se non penserò agli altri, mi sentirò male, infetterò qualcuno con il virus e quando lo stesso virus tornerà da me, starò male davvero.

E questo mi insegnerà a prendermi cura degli altri; mi preoccuperò solo di assicurarmi che tutti intorno a me siano sani e che nessuno venga infettato dal mio virus.

Se trasmetto questo virus a qualcuno e lo riprendo, sarà un vero colpo. È allora che inizieremo a pensare a come non trasmettere qualcosa di brutto al nostro vicino. Questi virus correggeranno le nostre intenzioni e ci insegneranno a non danneggiare gli altri. La natura ha, in serbo, molti modi per insegnarci.

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Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 4/05/2020, “Connettere il mondo nell’ultima generazione”

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Come dovrebbe essere strutturato il sistema sanitario mondiale?

Come dovrebbe essere strutturato il sistema sanitario mondiale? Tutte le persone si dovrebbero impegnare costantemente nella loro connessione, ad eccezione del tempo che sarà necessario per produrre prodotti di prima necessità, quali cibo, abbigliamento e costruzione nelle quantità richieste.

Questa è la prima legge da stabilire nel nostro mondo. E il resto del tempo, la maggior parte della giornata, sarà dedicato allo studio, alla divulgazione e all’unificazione; è per questo motivo che siamo nati e solo questo ci porterà al livello del mondo futuro. Questo lo dobbiamo fare durante la nostra permanenza in questo mondo.

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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah, 26/04/2020, “La connessione del mondo nell’ultima generazione”

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Cerchiamo la cura contro il virus

Il Coronavirus ci sta facendo capire che tutte le nostre attività non sono realmente necessarie e che tutta la nostra vita non è stata orientata nella giusta direzione. L’educazione che abbiamo ricevuto e che stiamo passando ai nostri figli è sbagliata. Bisogna capire che il mondo deve esistere in un modo nuovo: sulla base dell’unificazione.

Possiamo raggiungerlo perché esiste il metodo della Kabbalah. La forza superiore ci manda intenzionalmente vari ostacoli in modo da abbandonare le nostre attività inverosimili e iniziare a costruire la vita in un modo nuovo in cui non c’è differenza tra questo mondo e quello spirituale e la differenza tra vita e morte scomparirà…cioè, non ci sarà la morte. La morte sarà solo per il desiderio di ricevere: è così che la percepiremo.

Sono certo che ci riusciremo. La cosa principale è progredire giorno dopo giorno con comprensione, consapevolezza, buona connessione tra noi e aumentando i desideri dell’umanità al Creatore. Anche se le loro richieste derivano dalla paura del Coronavirus, assorbiamo questi desideri, li innalziamo al Creatore e gli chiediamo la medicina.

Per me non importa quale medicina ci darà il Creatore, non gli dico quale medicina dovrebbe essere: contro il virus o contro il nostro egoismo. Scopriamo quindi che è la stessa cosa: non esiste altro parassita oltre al nostro egoismo. È solo che ora appare come un virus.

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Dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 31/03/2020, “L’Arvut”

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Il percorso virale

Il Coronavirus mi mostra il mio egoismo: dove lo devo domare e dove utilizzarlo correttamente.

Ed usando correttamente le restrizioni che il virus mi impone e seguendo le direttive del Ministero della Salute e del Governo, io mostro al Creatore che sono disposto ed in grado di completare il Suo programma di trattamento e che tramite esso io voglio arrivare a stabilire nuove relazioni nella società. Così io avanzo in questa direzione.

Prova a fare così e vedrai come questo ti organizzerà da dentro, ti raddrizzerà e ti indirizzerà.

Non bisogna biasimare le persone per la pandemia e neppure i virus o i Governi o i dottori. E’ il Creatore che ci conduce attraverso tutte queste restrizioni verso quel percorso preciso che porta a Lui. Questo è ciò che sta accadendo ora.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18/03/2020, Lezione sul tema “Pesach (Pasqua)”

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Dov’è la salvezza dal Coronavirus?

Come usciamo dal nostro egoismo? Tiriamo fuori il nostro desiderio di godere e voler essere in connessione l’uno con l’altro.
Quindi, nessuno presta più attenzione a se stesso ma solo a cosa c’è tra noi. E tra noi c’è lo spazio spirituale. Che è fuori di me.

Io sono il mio egoismo, fuori da questo c’è la forza di amore e dazione, il Creatore, un posto chiamato il mondo superiore. C’è lo scopo delle nostre vite, l’obiettivo della creazione che dobbiamo raggiungere.

Ogni volta, nella misura in cui saliamo al di sopra del nostro egoismo, il nostro “io”, e facciamo un passo verso un amico, iniziamo a sentire il mondo spirituale, la forza superiore, una realtà fuori da noi, fuori dal nostro ego. Così, abbiamo l’opportunità di allontanarci dal Coronavirus. Il virus ci spinge fuori dal nostro egoismo, ci forza a uscire dal nostro “Io”.

Questo è il rimedio più efficace e appropriato. Uscire dall’egoismo è la soluzione a tutti i problemi; il virus ci è stato mandato per curare l’egoismo. Ci mostra la necessità di salire al di sopra del nostro egoismo, al di sopra del nostro “io” e connetterci con gli altri. Questo è il modo in cui scopriamo il giusto rimedio e correggiamo appropriatamente il nostro stato.

Io devo fuggire da me stesso, dall’egoista che c’è in me, verso lo spazio fra di noi, dove è il mondo spirituale, il Creatore. Ancora io non capisco cosa ci sia “tra di noi”. Questo è uno spazio di cui non sento l’esistenza, ancora. Ma noi dobbiamo sforzarci per la connessione, poi sentiremo che su questo ponte tra il mio egoismo e il tuo c’è il mondo superiore, un’altra dimensione, che è un livello al di sopra del nostro.

Qui troviamo la terra di Israele (“terra” significa desiderio e “Israele” significa dritto al Creatore, Yashar-Kel), qui possiamo anelare al Creatore ed essere capaci di sentirLo, perché è qui che Lui esiste. Qui c’è il mondo futuro, la nostra vita spirituale eterna – tutto è solo lì, nella connessione fra noi.

Pertanto, amare gli amici come te stesso è la legge principale di tutte le correzioni tra le quali risiede il Creatore.

La connessione con gli amici diventa più importante per me di quanto non lo sia io stesso. Più è importante il mio amico, più grande è il mio avanzamento e sono ulteriormente rimosso da questo mondo fino a che il mondo spirituale diventa più importante per me, cioè, amore e dazione agli amici, la nostra connessione diventa più importante di me stesso.

Significa che rompo le barriere fra l’Egitto e Israele, attraverso il Mar Rosso (l’ultimo mare), il confine finale dal quale non c’è ritorno. Dopotutto, prima di questo, c’è sempre il rischio di tornare in Egitto.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 01/04/2020, Lezione sul tema “Pesach (Pasqua)”

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