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Il tipo di egoismo speciale delle donne

In base alla nostra natura, la natura di un essere creato, la connessione esiste solamente tra gli uomini. Le donne non si connettono tra di loro perché il loro egoismo è di un genere diverso. Non è né buono né cattivo.

È importante lavorare nella nostra natura originale senza cercare di danneggiarla. È importare lavorare con il materiale con il quale siamo stati creati e comprendere che raggiungeremo il traguardo solamente se usiamo la nostra natura in modo adeguato.

Mettendo uomini e donne in un gruppo, nel processo di lavorare insieme sentiamo una connessione diversa tra gli uomini che tra le donne.

Non si sente così tanto nella vita reale come nelle nostre lezioni sulla metodologia integrale.

Letteralmente, in mezz’ora, un’ora di studio comune, la parte maschile inizia a sentire che la loro natura è pronta per andare avanti ed essere connessi con tutti mentre la parte femminile si sente incapace di lavorare sull’avvicinamento di una con l’altra.

Il miglior risultato si raggiunge attraverso il supporto delle donne agli uomini con la loro intenzione e sforzi mentre gli uomini si avvicinano uno all’altro.
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(Tratto dalla seconda lezione del Congresso di Vilnius, 23.03.2012)

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I semi della Luce vengono piantati adesso

La festa di Pesach (la Pasqua ebraica) comincia domani. Noi dobbiamo capire cos’è. In primo luogo “Pesach” è lo stato più importante. Noi ricordiamo questo esodo dall’Egitto in tutte le seguenti correzioni. Perché? Perché questo è il fondamento dal quale ha inizio la scala dei gradi spirituali.

In secondo luogo, Pesach è la nascita spirituale di un essere umano.

In terzo luogo, noi stiamo parlando dell’oscurità, nella quale costruiamo la base preparatoria per le nostre correzioni perché noi non abbiamo nient’altro da correggere eccetto quello che viene svelato in “Egitto”. Questi anni di preparazione, da un lato sono utili perché rivelano i nostri desideri corrotti, dall’altro lato, sono duri perché l’esilio è una cosa spiacevole.

Comunque, in realtà tutto dipende da come accettiamo quello che succede, cercando duramente di comprendere, capire e riconoscere questo stato, quanto siamo consapevoli della sua necessità nel gruppo e quanto ci sentiamo sviluppati in esso.

Allo stesso modo in cui il Medioevo è stato un periodo oscuro della storia, caratterizzato dalla confusione, dalla brutalità umana, dalla crudeltà dell’inquisizione, dall’aggressione religiosa e da usanze animalesche. Tuttavia, andando più in profondità, vediamo che è diventato la preparazione per l’esplosione del Rinascimento, per lo sviluppo della scienza ed altre successive acquisizioni.

Fino alla fine del Medioevo l’umanità stava ottenendo dei grandi vasi, dei desideri. Poi c’è stata un’esplosione culturale ed è cominciata l’Età dell’Illuminismo, durante la quale noi abbiamo usato quello che avevamo preparato in precedenza. Adesso ci stiamo avvicinando ad un risultato logico, la crisi di tutti i desideri che sono esauriti e non c’è nient’altro da fare nel nostro mondo.

Se tracciamo i paralleli con la spiritualità, la preparazione attuale ci permette di raggiungere la fine della correzione ed usare i nostri desideri correttamente. Dopotutto, abbiamo rivelato il nostro male durante il periodo dell’esilio in Egitto. Ecco perché tutte le ulteriori correzioni vengono chiamate il “ricordo” dell’esodo dall’Egitto.

In questo caso, il male ci viene rivelato solo nelle relazioni con gli amici. Di conseguenza, se percepiamo correttamente i problemi che sorgono tra noi, ci prepariamo per l’ascesa. Noi dobbiamo richiedere la correzione da questi stati; tuttavia, a condizione che vogliamo unirci, sentiamo il bisogno di essa, vediamo che non possiamo e ciò nonostante continuiamo a spingere. Meno abbiamo successo, più pressiamo.

Abbiamo bisogno di rivelare la dazione proprio in questa pressione reciproca tra noi. Anche se al suo posto, al contrario riveliamo la ricezione, il male, manifestato al di sopra del bene, non indietreggiamo, non ci rilassiamo e non disperiamo. Stiamo andando verso la fine, verso lo stato riguardo al quale è detto nella Torà: “e i bambini di Israele si lamentarono del lavoro” (Esodo 2:23).

Non sarà solo un lamento, noi sentiremo davvero che siamo impotenti di fare qualsiasi altra cosa. Questo si ha quando una persona eleva le sue mani al Creatore e si fonde nella preghiera collettiva.

In questo modo noi dovremmo rispettare l’attuale periodo. Non possiamo uscirne finché non prepariamo il desiderio per ulteriori correzioni. È impossibile ricevere la rivelazione dall’Alto se non spingiamo, forzando la forza superiore a rivelarci il nostro male.
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(Dalla 4° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 5.04.2012, Scritti del Rabash)

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Ricerca spirituale

Domanda: Ci sono delle persone nel mondo che sentono il richiamo dei loro cuori. Sono completamente immerse nel loro traguardo e vivono solo per quello. Queste persone possiedono un organo spirituale e hanno bisogno della Kabbalah?

Risposta: La Kabbalah ebbe origine nell’antica Babilonia, quando era immersa in una crisi come quella in cui ci troviamo adesso e le persone persero il senso della direzione delle loro vite. Sentirono all’improvviso che l’egoismo li confinava nell’esistenza animale. E dopo scoprirono questo metodo di raggiungimento della forza superiore.

La Kabbalah serve unicamente a coloro che si trovano in una crisi profonda e si pongono la domanda sul significato della vita.

Generalmente, la domanda sul significato della vita appare nelle persone per diversi motivi. Per esempio, anche io, se perdo dei soldi nelle scommesse, oppure nel commercio o mi succede qualcosa, mi domando sul significato della vita. Ma in questo caso la domanda è sorta come risultato di una “mancanza”, cioè, come risultato di una sofferenza e di una perdita nel nostro mondo. In questo caso, le persone non aspirano a salire, non ne sono interessate.

Dobbiamo capire chiaramente perché le persone vengono da noi. Puoi chiarirlo con qualsiasi psicologo, e perfino da te.

Supponiamo che una persona abbia tutto, una macchina, una casa, una famiglia, un lavoro. Se questa persona ha perso qualche cosa (mancanza), lui o lei, si chiederà qual è il significato della vita: “Perché dovrei vivere se l’ho perso?” Ma non è un’aspirazione per andare in alto, per avanzare. Se tu dai a questa persona un “più” al posto di un “meno”, sarà sufficiente per soddisfarla.

 

Le persone così non hanno bisogno di qualcosa di spirituale, qualcosa di superiore. Quello che parla in loro non è un livello Umano superiore a quello animale, ma un ordinario livello animale: il sole brilla, l’erba cresce e tutto va bene sulla terra.

Per una persona che s’ interroga sul significato della vita, sembra che tutto si sia fermato. Niente ha valore, non significa niente poiché tutto inizia e finisce. La vita stessa non da’ niente; non c’è niente d’ importante in essa tranne il fatto che io ricevo; non succede nient’altro ed alla fine, io vivo semplicemente come una bestia.

Una persona che la pensa così e inizia a interrogarsi sul significato della vita si sta chiedendo qualcosa di diverso, qualcosa che punta verso l’alto, sopra l’esistenza bestiale, il motivo per il quale la sua vita è limitata in alcuni anni della propria esistenza, sulle proprie abilità e sui “meno” che non lasciano la sua mente in pace. “Che cosa c’è su questo “meno”, a  cosa serve tutto quanto?” E a seconda del livello dal quale si è originata questa domanda, questa persona arriva al misticismo o a qualcos’altro.

Il desiderio si sviluppa costantemente dentro di noi. Questo è lo sviluppo della domanda sul significato della vita in base ai cinque livelli graduali di desiderio: 0, 1, 2, 3, e 4.

 

Se una persona si trova nel livello preliminare dello sviluppo, sarà soddisfatta da molte filosofie. Se si trova nel livello successivo, allora sarà la psicologia. Molto spesso queste persone diventano poeti, scrittori, filosofi e psicologi. C’è un livello di sviluppo che attrae le persone a certe azioni, a diverse pratiche psicologiche: “Balleremo e ci siederemo nella posizione di loto, respireremo o non respireremo, cioè, inizieremo a raggiungere sostanze superiori attraverso il corpo”.

Anche questo riguarda la ricerca. Se una persona si trova in questo livello farà yoga, o altre pratiche e ne sarà soddisfatta. Non gli puoi provare niente. È il loro livello di conoscenza, di raggiungimento e sensazioni, è il livello di richiesta che sorge in loro adesso. Ci sono anche alcune religioni qui, in maniera parziale. Sono intese per rassicurare, per fornire equilibrio e per dare speranza.

Nel livello seguente la persona non potrà più essere soddisfatta dai diversi esercizi fisici, ginnastica e respirazione, e così via. Sente che non gli da’ niente. Dopo tutto, si tratta semplicemente di un corpo che vuole sentirsi comodo. “E se cominciassi a meditare?” E comincia a meditare con delle lettere o dei simboli. È già qualcosa di più astratto, ma tuttavia non va oltre la trama psicologica.

Infine, nel livello finale dello sviluppo, sorge la domanda nell’uomo: “Esiste qualcosa fuori di me se io riesco ad annullare me stesso?” Esiste qualche metodo che mi permetta di togliermi il mio attuale “io”? Io voglio percepire il mondo che c’è fuori di me”. Queste persone arrivano da noi.

Che cosa significa “fuori di me”? Significa la percezione del mondo non dentro di me, non attraverso i miei cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Queste sensazioni entrano in noi, si sommano, e quindi sentiamo il mondo dentro di noi in base ad un certo programma dentro di noi.

Nello schermo situato nella parte posteriore del cranio, la somma di tutte queste sensazioni dipinge in noi il mondo in una certa proporzione: riceviamo più del 90% di questa immagine attraverso la nostra vista, il 7 – 8% attraverso il nostro udito, e il resto attraverso l’olfatto, tatto e gusto. Ecco!

Significa che il programma sta cambiando dentro di me, i desideri cambiano, e in base ad essi, io ricevo la sensazione di un mondo diverso. Come se si muovesse, come se facesse qualche cosa dentro di me. Ma come faccio ad uscire da me e ad iniziare a sentire l’universo nella sua interezza?

I più recenti studi scientifici dicono che solamente un campo, una forza, e nient’altro esiste fuori di noi; solamente una forza e nient’altro. Perciò, quello che appare dentro di me, in me, e quello che cerchiamo adesso, tutto questo lo devo vedere come la connessione tra di me e questa forza. Non ho un’altra opportunità per rivelarlo, soltanto dalle impressioni che ricevo.

Cioè, io devo analizzare costantemente che quello che accade dentro di me, sia i “più” sia i “meno”, tutto viene da una forza. Se io mi dirigo in questa maniera, allora anche dalla mia presente percezione, io inizio a sintonizzarmi con questa forza e a sentirla sempre di più. In base a questo, avendo ottenuto tale stato nel quale io ricevo un sensore addizionale, io inizio a sentire la forza stessa.

Io inizio a rivelarla, e precisamente dalla sua influenza opposta su di me, io sento l’infinito, la perfezione. Mi confonde di proposito e mi da diversi ostacoli in modo che attraverso di essi io mi stringa ad essa. Quindi, io m’innalzo sul mio animale.

Nel livello animato, mi vengono date di proposito delle sensazioni di diverse influenze negative in modo che possa superarle e sentire questa forza. Questo è quello che comprende l’intero metodo. E il gruppo, lo studio, la divulgazione e tutto il resto servono unicamente per aiutarmi a raggiungere lo scopo.
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(Tratto dalla lezione n.3 del Congresso di Vilnius, 24.03.2012)

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Transizione verso il livello “Umano”

Domanda: Quando parliamo delle quattro fasi di sviluppo, come possiamo spiegare in quale fase ci troviamo?

Risposta: Oggi, tutta l’umanità è in transizione dal terzo al quarto stadio. All’interno di ogni fase, ci sono delle sotto-fasi. Se prendessimo, ad esempio, le fasi dello sviluppo umano senza prendere in considerazione le nature ancora vegetative e animate e il livello di “umano” perché siamo esistiti per decine e anche centinaia di migliaia di anni, allora potremmo vedere lo sviluppo lungo l’asse storico come nel primo, nel secondo, nel terzo e quarto stadio.

Supponiamo che il 16 ° secolo, il tardo Medioevo, abbia segnato l’inizio della rivoluzione tecnologica con lo sviluppo delle culture, delle scienze, e così via. Questa era la terza fase, cioè, l’umanità era diventata intensamente preoccupata per la sua vita, per se stessa in quanto animale. Questa è la rivoluzione borghese e, in ultima analisi, il capitalismo. Prima di allora, l’umanità era in fase vegetativa. Nel Medioevo, nell’antichità, troviamo dei segni di tipo vegetativo, il carattere vegetativo dello sviluppo. Prima di allora, eravamo nel cosiddetto livello in cui le persone utilizzavano ancora delle piccole forze con manodopera a basso rendimento, e potevano soltanto prendersi cura del loro cibo.
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(Da un discorso sull’educazione integrale N.12, 16.12.2011)

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Dove è l’immortalità?

Noi esistiamo in una realtà unitaria, nel mondo dell’infinito, ma da essa noi percepiamo solo la parte, che siamo in grado di realizzare, in quella forma, quel frammento, che è stato creato dalle nostre qualità da tutto il mondo dell’infinito. Tuttavia , in ogni caso, siamo sempre connessi al mondo dell’infinito. Noi riceviamo la forza da lì e tutti i cambiamenti che avvengono dentro di noi avvengono per mezzo della connessione con essa.

In questo modo impariamo che qualsiasi cambiamento avviene per l’innalzamento del MAN (preghiera) da noi attraverso tutti i mondi fino al mondo dell’infinito e discende da lì a noi sotto forma di MAD. Inoltre, qualsiasi cambiamento dà vita a un nuovo Partzuf, uno stato, una connessione tra di loro attraverso il mondo dell’infinito e, seguendo la regola “Malchut del superiore diventa il Keter del inferiore.” Questo è possibile solo a condizione che Malchut ottienga le qualità del mondo dell’infinito e in questo modo diventi la qualità di Keter.

Tale salto nel cambiamento di qualità in materia del nostro mondo è chiamato un cambiamento radicale: porzioni nette e rigorosamente discrete.

Questo è come un elettrone, che ruota attorno al nucleo di un atomo cambiando la sua orbita in un salto, trasformandosi da uno stato stazionario ad un altro. A questo, cambia la sua orbita istantaneamente, scompare dalla vecchia orbita e nello stesso momento appare in una nuova orbita, dove continua il suo movimento, come se non fosse passato attraverso la sua trasformazione, il salto.

I Fisici non possono rilevare né il percorso di trasformazione né la durata della trasformazione da un’orbita all’altra, questo avviene istantaneamente. Questo avviene perché questa azione consiste nell’innalzare la sua forza nel mondo dell’infinito, al di sopra della materia, del tempo, dello spazio e del movimento, che non esistevano lì. Questo è il motivo per cui non siamo in grado di rilevare ciò che sta accadendo in un salto. Il che significa che durante il tempo della trasformazione, che per noi è uno spazio (un vuoto quantistico) una connessione tra il mondo delle conseguenze, il nostro mondo e il mondo superiore.

Oltre a questo, tutta la materia esiste solo a causa di salti quantici simili, ricevendo l’energia della luce superiore (dazione) dal mondo di infinito in esse.

E anche una persona normale in ogni momento della sua esistenza cade fuori dalla realtà del nostro mondo, al fine di cambiare il suo stato per uno nuovo, si connette al mondo dell’infinito e ritorna indietro di nuovo, ma in un nuovo stato già nel nostro mondo, anche se ci sembra che il flusso della realtà è continuo. Con questi continui collegamenti con il mondo dell’infinito dei cambiamenti avvengono e scorrono in tutta la natura su tutti i suoi livelli, dal nostro mondo in tutti i cinque mondi.

L’ascesa al mondo dell’infinito e il ritorno indietro è necessario per il cambio delle Reshimot, i dati, che definiscono i nostri stati specifici. Tuttavia, questi stati specifici, a loro volta, bisogna tenere in continua evoluzione, alimentando dal mondo dell’infinito, e in questo modo, realizzare sempre nuove Reshimot fino alla loro completa realizzazione, la correzione completa di tutta la natura.

Questo accade quando tutte le realtà si fondono in una, la rivelazione completa della Luce, da cui forza tutte le parti dell’universo ricevere Reshimot sempre nuovi da impulsi quantici, nuova energia e qualità. E non è importante come si chiamano questi cambiamenti nella materia: l’intervallo tra le immagini del mondo, un salto quantico (discontinuità), un assenza della realtà, il cambiamento di Reshimot, un cambiamento minimo in uno stato.

Il nostro futuro è padrone di questi stati senza tempo in relazione alla Luce, alla qualità della dazione, al di sopra dell’egoismo: Qui giace la vita sopra la morte. È in assenza di tempo in un salto quantico ed è la nostra immortalità.
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Le difficoltà del periodo transitorio

Le transizioni ai nuovi livelli di sviluppo sono sempre state indotte da piccole crisi: Educazione, società, finanza, e altri sistemi che via via hanno iniziato ad andare fuori ordine. I matrimoni hanno iniziato a sfaldarsi, lentamente ma costantemente con l’uso illecito di droga e alcol. Tutto ad un tratto il terrorismo è entrato in vista.

Il nervosismo dell’umanità si rivela. E’ un risultato di debolezze in tutte le sfere della vita, che sono state costruite in base alle leggi egoistiche che hanno fatto sì che tutti si concentrassero unicamente su sé stessi: questo è tuo, questo è mio, non attraversare la linea! Ognuno difende la propria libertà e il proprio spazio personale. Ora, la natura distrugge i confini tra di noi, rompe le pareti, e ci trascina in una sorta di vita comunitaria che cerchiamo di evitare perché non siamo ancora pronti per questo.

Quando i nostri ego erano ancora troppo piccoli, eravamo aperti a tutto. A quel tempo, non ci importava di vivere come una famiglia in un villaggio. La gente non chiudeva le porte ed erano molto cordiali l’un l’altro. Una grande famiglia (genitori, figli e nipoti) condividevano una stanza e non erano affatto in imbarazzo l’un l’altro.

Oggi, le cose sono diverse. Siamo separati dal nostro egoismo enorme: Tutti vogliono una stanza separata, ci si sforza di nascondersi dietro il computer o il telefono, e tendere al contatto con gli altri il meno possibile. La gente non si riunisce in più famiglie, ma si riuniscono per fare sesso e poi andare via.

Ma improvvisamente, la natura comincia a distruggere le partizioni e così facendo annulla la nostra separazione. La crisi attuale è la più grande di tutto quello che abbiamo sperimentato finora. Facciamo di tutto per ritardare, sviare, ma si manifesta su livelli più bassi a cui noi tutti ancora siamo interconnessi.

Attualmente, non esiste una cosa come una crisi familiare dal momento che le famiglie sono semplicemente rotte. Più della metà delle famiglie non può essere considerata di per sé una famiglia e non hanno alcun desiderio di far rivivere e ricostruire sé stessi. Il numero di persone che non desiderano sposarsi ha raggiunto il 70%! Oggi, è normale mentre una buona famiglia in cui i suoi membri si rivolgono l’un l’altro con amore e rispetto è diventato un anacronismo.

Il secondo grande problema è la droga. Rispettiamo questo tremendo fenomeno, la nostra lotta ad esso è mite e gentile. Realizziamo che è una cosa terribile, che non possiamo evitare perchè la società in cui viviamo e questa vita stessa ci obbligano a cercare vie di fuga.

Il problema successivo è come far crescere la nostra gioventù. Attualmente, la demografia sta calando, la popolazione non cresce molto e la gente non sa come prendersi cura dei propri figli. I genitori acconsentono a lasciare i bambini sia durante la notte che durante il giorno. I bambini non sono attaccati ai loro genitori molto a lungo, il divario tra le generazioni cresce. Siamo sul punto di perdere la prossima generazione, ma nessuno si preoccupa troppo di questo. Noi diciamo: “Che differenza fa se l’educazione dei nostri figli è buona o cattiva, che cosa cambia?” Questo è il modo in cui la pensiamo, non è neanche lontanamente realizzabile l’essenza del problema.

Sembra quasi che tutte le crisi precedenti non fossero grandi tali da risultare un colpo per noi, né da scatenare la nostra comprensione che siamo ormai in bancarotta sotto tutti gli aspetti della nostra vita. Il processo di sviluppo scorre sempre dal piccolo e debole per incidere sui grandi. Questo è simile alle punizioni dei bambini, ciò significa che in un primo momento cominciamo a convincerli e poi progrediamo a minacciarli con maggiori difficoltà. A questo punto, tutti noi stiamo attraversando un processo molto serio, è una questione di vita o di morte.

Stiamo attraversando due cicli seri di divergenze tra noi e la natura. L’integralità ci permette di renderci conto che siamo opposti alla natura e in contrasto con tutti i suoi sistemi, il che significa che in origine avremmo dovuto essere completamente interconnessi, ma facciamo tutto il possibile per evitare di rimanere uniti.

Siamo consapevoli che stare insieme sarebbe un bene per noi, ma non sappiamo come acquisire questo stato. Tutti nel mondo si rendono conto che se le persone si uniscono per l’educazione, tecnica, finalità pedagogiche e culturali, faciliterà l’intera situazione. Ma come possiamo agire contro il nostro ego? Non siamo in grado di farlo!

Ecco il problema: se non siamo in grado di unirci, noi resteremo affamati. Molto semplice! Non saremo in grado di fornire beni di prima necessità: cibo, calore, sicurezza, abitazione, e la salute fisica. Questi sono i cinque bisogni fondamentali che devono essere soddisfatti per poter sopravvivere.

In questo momento, la natura sta facendo pressione su di noi così tanto che se non corrispondiamo alle sue esigenze, non saremo in grado di provvedere ai nostri cinque bisogni principali. Tale nozione, come l’ecologia è parte del nostro requisito di sicurezza. Noi non riusciremo a fornire cibo e a mantenere una buona ecologia; entrambi sono intrecciate dal momento che uno influenza l’altro.

La preoccupazione, la paura, e i guai alla fine costringeranno l’umanità ad adottare misure drastiche. Se non facciamo nulla, la nostra resistenza e l’opposizione alla Natura ci porterà alla sofferenza, alle guerre, alle devastazioni, e all’obliterazione. Ad un certo punto, vi sarà la ri-valutazione delle nostre possibilità di sopravvivenza e arriveremo alla conclusione che dobbiamo unirci e raggiungere il quarto livello di sviluppo, il livello umano.
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(Tratto da un discorso sull’educazione integrale 12, 16.12.2011)

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Addio al livello animato dello sviluppo

Domanda: C’è un concetto chiamato il ciclo di contatto nella Terapia della Gestalt. Questo include le fasi che ogni persona attraversa. La base dell’attività umana in un gruppo consiste in quattro fasi. Da dove deriva questo numero? Quante fasi ci dovrebbero essere in accordo alle leggi della natura?

Risposta: In accordo alle leggi della natura, ci sono quattro fasi che risultano dalla quinta, la più elevata, la zero. Lo zero è il primo vero livello, che è la natura in sé. Le quattro fasi dello sviluppo di un desiderio derivano da esso. La quarta fase è la forma finale dello sviluppo di un desiderio.

Così ci sono in verità cinque fasi, ma non prendiamo in considerazione la prima fase perché è al di là di noi e fa riferimento alla natura più elevata. Quindi, noi consideriamo solo le quattro fasi dello sviluppo di un desiderio. Noi sentiamo come nostra solo l’ultima fase delle quattro, come il nostro “Io”. Noi non lo consideriamo più come qualcosa che proviene dall’esterno, ma come qualcosa che emerge dentro di noi.

Domanda: Cosa sono queste fasi nel contesto del corso dell’evoluzione dell’egoismo?

Risposta: Queste sono la natura inanimata, vegetale ed animata. Noi ci troviamo oggi nella quarta fase, quella dello sviluppo umano.

Oggi noi siamo ancora trattati come nel livello animato, perché abbiamo cura del nostro corpo animato e di tutto quello che lo circonda. Noi siamo animali raffinati, ma ancora animali perché tutti i nostri problemi e le nostre preoccupazioni sono all’interno della nostra vita animale, il che significa che i nostri corpi fisici sono importanti per noi.

Tuttavia, un umano è un’immagine collettiva, Adam, laddove noi riuniamo tutte le nostre speranze, i pensieri, i desideri ed unendoci, ci eleviamo al di sopra della nostra natura fisica. Cioè qualcosa in natura ci risveglia e ci conduce verso di essa. Se noi rispondiamo appropriatamente alla chiamata della natura e seguiamo questa direzione corretta, arriviamo allo stato integrale “dell’umano”, nel quale tutti i nostri desideri ed i pensieri si uniscono.

Insieme, sentiamo questo desiderio e questa nuova coscienza che è al di sopra del livello animale adeguandolo tra di noi quasi nella misura di non sentire la nostra esistenza animata. Noi ci prendiamo cura del nostro corpo come se ci occupassimo di un animale, solo nella misura richiesta per la sua esistenza. Noi diamo il cibo, il sesso e la famiglia al corpo nella misura dei suoi bisogni fisici. Il resto delle nostre necessità lo eleviamo al livello dell’unione, dell’integralità e della reciproca responsabilità.

Questa è la quarta fase che abbiamo bisogno di raggiungere. L’attuale pietra angolare della crisi estremamente critica è solo il punto di biforcazione attraverso il quale dobbiamo passare. Spero che vi passeremo più o meno dolcemente realizzando che dobbiamo elevarci al prossimo livello.
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(Da un “Discorso sull’Educazione Integrale” #12, del 16.12.2011)

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La vita e cominciata con un Mega Organismo Planetario

Opinione (Gustavo Caetano-Anolles, dal NewScientist): “Una volta, tre miliardi di anni fa, viveva un singolo organismo chiamato LUCA. Esso era enorme: un mega organismo come nessuno l’aveva mai visto prima, esso riempiva gli oceani del pianeta prima di spaccarsi in tre e dar vita agli antenati di tutte le cose viventi sulla Terra oggi”.

“Questo strano scenario sta emergendo dagli sforzi di definire con precisione l’ultimo antenato universale comune, non la prima vita emersa sulla Terra ma la forma di vita che diede inizio a tutte le altre”.

“Gli ultimi risultati suggeriscono che LUCA fu il risultato della lotta della prima vita per sopravvivere, tentativi che trasformarono l’oceano in un negozio globale di scambio genetico per centinaia di milioni di anni. Le cellule che lottavano per sopravvivere per conto loro si scambiarono a vicenda delle parti utili senza competizione, creando effettivamente un mega organismo globale”.

“Fu all’incirca 2,9 miliardi di anni fa che LUCA si divise in tre domini di vita: i bacteria e gli archaea con una singola cellula ed i più complessi eukarya che diedero origine agli animali ed alle piante. È difficile sapere cosa avvenne prima della divisione. Difficilmente una qualche prova fossile resta da questo periodo e tutti i geni così retrodatati hanno verosimilmente mutato al di là del riconoscimento”.

“Questo non è un ostacolo insormontabile per dipingere il ritratto di LUCA, dice Gustavo Caetano-Anolles dell’Urbana-Champaign University dell’Illinois. Mentre la sequenza dei geni cambia rapidamente, la struttura tridimensionale delle proteine che essi codificano è molto resistente al test del tempo. Così, se oggi tutti gli organismi fanno una proteina con la stessa struttura completa, lui dice, è una buona scommessa che la struttura fosse presente in LUCA. Lui chiama queste strutture “fossili viventi” e mette in rilievo che siccome la funzione di una proteina è altamente dipendente dalla sua struttura, loro possono dirci cosa LUCA avrebbe potuto fare”.

“Per ricostruire la serie di proteine che Luca avrebbe potuto creare, Caetano-Anolles ha cercato un database delle proteine di 420 moderni organismi, cercando delle strutture che fossero comuni a tutti. Delle strutture che ha trovato, solo dal 5 all’11% erano universali, il che significa che sono state conservate abbastanza per aver originato LUCA”.

“Guardando le loro funzioni, lui conclude che LUCA aveva degli enzimi per suddividere ed estrarre energia dai nutrienti e qualche equipaggiamento di sviluppo delle proteine, ma mancava degli enzimi per fare e leggere le molecole di DNA”.
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Che cos’è l’egoismo?

L’egoismo non è il comune desiderio della persona guidato dalla necessità di provvedere al suo fisico (cibo, sesso e famiglia) e ai suoi desideri sociali (denaro, potere e conoscenza), ma è la sua resistenza all’unità, dazione e amore per le persone. Questo rifiuto si manifesta solo durante la partecipazione nel gruppo dell’educazione integrale, nella misura in cui lui si sforza per unirsi con i membri del gruppo.
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Uno sguardo al Settimo Millennio

Domanda: Supponiamo di aver già raggiunto lo stato in cui tutti i sette miliardi di persone del mondo studiano e realizzano la Kabbalah. Poi un bambino nasce in questo mondo. Cosa gli succederebbe? Dobbiamo capire il significato del male per potere raggiungere il bene? Però in quel momento, il mondo sarebbe già corretto, quindi come sentirebbe il male questo bambino?

Risposta: In questo mondo c’ è solo un rinnovamento del corpo fisico, non delle anime. Pertanto, i bambini che nascono oggi, sono anime antiche che acquisiscono nuovi corpi. Questa è la ragione per la quale non prestiamo attenzione all’ età delle persone. Indipendentemente dal fatto che un corpo fisico sia morto o sia nato per vivere in questo mondo, l’ anima continua con le sue reincarnazioni.

Tu stai chiedendo, se tutte le persone correggono il loro ego, sarà necessario che ne nascano di più? No, le anime non avranno più bisogno di nascere. Tuttavia, non vivremo biologicamente per sempre. Cominceremo a sentire come cambia il nostro mondo, che acquisirà gradualmente le qualità del mondo superiore.

Nella misura in cui ognuno di noi e tutti noi assieme saremo corretti nell’unico sistema, cambierà anche la nostra percezione del mondo. Quando ascendiamo dal primo livello del mondo spirituale al secondo e dopo al terzo, andiamo da un mondo a quello successivo; e quando raggiungiamo lo stato della correzione totale nella interconnessione comune, il nostro mondo sarà distrutto.

È scritto: “Seimila anni di occultamento e un anno di distruzione”. Sarà nel settimo millennio. “Il mondo sarà distrutto” significa che questo mondo sparirà dalla nostra sensazione perché noi lo percepiamo nel nostro egoismo comune. Non appena il nostro egoismo si trasformerà in dazione ed amore, allora invece di sentire questo mondo, sentiremo il mondo superiore.

(Dalla lettura nella sala di “Kabbalah L’Am” dell’11.01.2011)

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