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A cosa ci obbliga la cessazione della crescita dell’egoismo?

Domanda: Si ritiene che ogni rivoluzione nel mondo proceda in accordo con un certo piano. I servizi speciali, fingendo di essere terroristi, attaccano qualcuno. Esiste un limite a questa tecnica?

Risposta: Che differenza fa la forma in cui questo viene determinato nel nostro mondo? Gli Hot Spot sono ovunque. Ci sono così tante armi che non sappiamo cosa fare. Un uomo può creare qualsiasi cosa a casa.

Il punto non è negli strumenti di omicidio e neanche nel motivo, ma nel fatto che è necessario per poter implementare ulteriormente il programma della creazione in maniera positiva o negativa. In quale modo esattamente? Si tratta solo di questo.

Il mondo sta comunque seguendo un cammino di unificazione. Non si può sfuggire ad esso. Il problema è soltanto fino a che punto comprende che deve raggiungere questo e contribuire, fino a che punto il cammino migliora. Se il mondo non capisce, allora viene punito, come un bambino, fino a quando non capirà.

Siamo in uno stato in cui possiamo già spiegare questa idea al mondo, e lo stiamo spiegando. Credo che possiamo farlo con più o meno successo e a passo veloce. Almeno vediamo come funziona. Il mondo sta iniziando a capire che non ha nessun posto dove andare; inizia a sentire che stanno avvenendo dei cambiamenti nuovi e totalmente insoliti nelle persone, il loro egoismo ha smesso di crescere.

Per la prima volta nell’intera storia non solo dell’umanità ma dell’esistenza dell’universo, che si è sviluppato da un piccolo nucleo egoistico ai pianeti del sistema solare (e questo è stato costantemente accompagnato dallo sviluppo del nostro ego), l’egoismo ha improvvisamente smesso di crescere da solo.

Ha iniziato a diventare circolare e a connettersi, e a chiedere alle persone di diventare uguali al resto della natura, le cui parti sono tutte in armonia tra loro. Un uomo non è in questo stato, né con gli altri uomini e nè con la natura.

Quindi, tutta la natura inanimata, vegetale e animale che ci circonda ci sta portando verso questo ora. Per la prima volta nell’universo, nel mondo intero, l’egoismo, che ultimamente è cresciuto in maniera esponenziale, ha raggiunto una lieve linea in pendenza ed ha iniziato a diventare circolare. Non sta più crescendo, ma ci obbliga a diventare integralmente interconnessi nella garanzia reciproca.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. USA, Intelligence Agencies, Conspiracy” 3/10/13

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Attraverso il filtro egoistico

Per avere successo nei nostri tentativi di trattare vari problemi medici e rallentare significativamente il processo di invecchiamento, è chiaramente necessario comprendere i linguaggi usati dalle cellule per comunicare tra di loro. Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo, fino a un certo punto. Sembrerebbe che i linguaggi che stavamo cercando, siano in realtà nascosti nel 98% di DNA spazzatura contenuto nel nostro apparato genetico.

Domanda: È difficile immaginare che la principale struttura di informazioni di un essere umano, il suo genoma, sia quasi al 100% “spazzatura egoista” il cui unico interesse è quello di essere conservata nei nostri cromosomi, senza avere alcuna utilità. Che cos’è in effetti il nostro genoma?

Risposta: Essenzialmente, è così che percepiamo il nostro genoma dato che noi stessi siamo egoisti e in realtà siamo effettivamente questa “spazzatura”. Ovvero “spazzatura” che percepisce la “spazzatura”.
Il problema è che non siamo in grado di interpretarlo in maniera diversa dato che indaghiamo una persona con un approccio diretto, egoistico.

Questo è il nostro apparato concettuale, la forma della nostra ricerca e come siamo costruiti all’interno. La persona rappresenta il desiderio di ricevere piacere e esiste all’interno di questo desiderio. Tutto ciò che percepisce e che vede, lo percepisce dentro di sé, nella sua forma, nei suoi desideri, nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti egoistici.

In accordo con questo, tutto ciò che egli ricerca passa attraverso questa sorta di filtro. Significa che percepisco ogni cosa attraverso il mio filtro egoistico e non importa se studio il genoma o un certo oggetto macroscopico. L’unica cosa che percepisco è se qualcosa è un sì o un no, benefico o dannoso, per il mio egoismo.

Esiste una moltitudine di componenti e di forme della materia studiata nello spazio circostante: macro o micro, inanimata, vegetale, animata, biologica, o persino interiore, morale, sensoriale o spirituale. Qualunque cosa io ricerchi, la vedo soltanto attraverso il mio filtro egoistico e non vedo tutto il resto.
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Da KabTV “Close-Up, Human Genome” 17/7/11

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Tutto questo è Me

Domanda: Da dove arriva la sensazione ad una persona che tutto è diviso in “io” e “gli altri”?

Risposta: Dal nostro egoismo. La nostra anima è divisa in due parti: la parte interiore, che sento come me stesso, e la parte esteriore, che sento come il mondo esterno. Queste due parti sono separate in me da una divisione egoistica, che è il male.

Quindi, non sento il mondo esterno come me stesso. Non immagino che questo sia anche parte di me, che mi appartenga. Qui si trova la nostra stupidità, miopia e cecità!

Se riuscissi a vedere il mondo nella maniera corretta, capirei che tutto è me, la mia anima. Ogni cosa esterna, ogni cosa che esiste, ogni cosa che va oltre me stesso, è la mia unica anima. Allora tratterei tutto diversamente.

Il nostro egoismo è creato appositamente in modo da contrapporre la parte interiore dell’anima con quella esteriore e ci rende egoisti interessati solo a ciò che è all’interno. Ogni cosa esterna, nella mia cecità, non la considero parte di me e la distruggo, la disprezzo e gioisco se qualcuno soffre. Più tardi verrà rivelato, e noi presto lo riveleremo, che in realtà si tratta di me. Quanto l’ho trattato male! Ho disprezzato e ho fatto tutto a danno dei miei cari, i miei figli, genitori, e così via.

Dopotutto, ciò che è fuori di me sono i miei genitori o figli o nipoti, o in avanti o indietro. Questa è l’intera umanità nelle reincarnazioni precedenti o future. Non riusciamo a immaginarlo.

All’improvviso si scopre che i Giapponesi, diciamo, sono i miei parenti più cari e amati. Guardate cosa sta succedendo a loro mentre io gongolo.

Una così terribile rivelazione della realtà attende tutta l’umanità! Ovvero distruggiamo, uccidiamo, facciamo del male e improvvisamente ci viene detto “è il tuo figlioletto”, e tu lo stavi distruggendo.

È questo che vedremo su una scala universale. È questo sentimento di rimorso e orrore che colpirà una persona! Ciononostante, ci condurrà al fatto che alla fine ci scuoteremo in modo da mescolarci l’uno con l’altro e scoprirci come un unico intero comune e assoluto.
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Da KabTV “Close-Up. Branch of Sakura” 15/5/11

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Lo sviluppo dei desideri

Domanda: da dove arriva la forza della vita?

Risposta: Esistono due forze in natura: la forza della dazione e dell’amore e il suo opposto, la forza della ricezione, assorbimento e consumo.

Ogni parte della natura è costruita solo dalla forza del consumo per se stessa, per il proprio bene personale, a seconda della grandezza del desiderio. Ci sono oggetti con un grande desiderio. Consumano di più, avvicinando ciò che desiderano di più a se stessi e allontanando ciò che è dannoso con più forza. Utile o dannoso, è così che si determina la forza del desiderio in ogni oggetto della natura.

Quindi, se vediamo oggetti inanimati il cui desiderio è molto piccolo, tutta la loro preoccupazione è soltanto quella di mantenersi in un certo stato in modo che i reticoli cristallini o molecole restino collegati.

Se un oggetto ha un desiderio più grande, allora sviluppa altre forme di vita in sé, non preserva semplicemente la propria struttura, ma vuole attrarre cose utili e respingere quelle dannose. Diventa una pianta, che consuma e emette.

Se il desiderio è più grande ancora, allora l’oggetto acquisisce una forma animale. Sa già muoversi per trovare le migliori opportunità per consumare e liberarsi di qualcosa. Ha la capacità di partorire, ovvero di svilupparsi nelle forme successive.

Il desiderio più grande negli oggetti è l’umano. Non solo ha la capacità di consumare e emettere come una pianta, spostarsi e partorire come un animale, ma sente se stesso in relazione al passato, futuro e in relazione agli altri.

Sviluppa invidia, orgoglio e desiderio di potere e fama. Perdipiù, si mette a confronto con le generazioni precedenti, e questo sviluppa il suo desiderio. Vediamo che appena una persona nasce, inizia immediatamente a svilupparsi.

Guarda gli altri, e con l’aiuto dell’invidia, della gelosia e dell’orgoglio assorbe i loro desideri. Quindi, il suo egoismo si sviluppa continuamente. Un animale si sviluppa fino a un certo limite e poi smette. È impegnato solo a provvedere a se stesso procurandosi rifugio e prole, null’altro.

Questo significa che un animale agisce sulla base degli istinti di un desiderio che si sviluppa, ma è costante. Nell’uomo, invece, questo desiderio si sviluppa all’infinito, a causa dell’ambiente, che lo disturba continuamente.
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Da KabTV “Primo piano: il Creatore esiste?” 9/05/11

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L’egoismo è la forza trainante

Nella nostra vita ci sviluppiamo grazie all’egoismo, che ci spinge da generazione a generazione.  Voglio sempre qualcosa di nuovo: questo, quello e altre cose.  Guardate i bambini, sono sempre in movimento. È così che si sviluppa il nostro egoismo: afferra questo, impara quello, prova questo.

Anche se ci scontriamo, combattiamo, uccidiamo e rubiamo, siamo controllati dalla nostra natura, e quindi, a prescindere da tutto, avanziamo. È così che l’umanità è arrivata ai nostri giorni.

Se improvvisamente dicessimo “non sviluppiamoci  più con la forza egoistica naturale,  ma piuttosto con una forza altruista, opposta ad essa”, dove troveremmo il desiderio, la forza e l’energia per la realizzazione dell’altruismo?

Ho energia per la realizzazione dell’egoismo, voglio ricevere. Ma per dare, dove trovo un desiderio tale in me? Riesco a pensare agli altri? Certo che no.

Posso pensare agli altri solo nella misura in cui comprendo la mia dipendenza da loro. Di conseguenza, penso solo a me stesso e posso fare del bene agli altri se so chiaramente che sarà anche un bene per me.

La natura umana è l’egoismo quotidiano più comune a qualsiasi livello.  Osserviamo come gli atomi, le molecole, la valenza degli elementi e tutto il resto si connettono, come le sostanze più grandi si mescolano in un organismo e tutto funziona.

Anche l’altruismo nel corpo, quando ogni parte pensa all’altra, è necessario per il buon funzionamento del sistema intero, altrimenti nessun organo sopravviverebbe.  Quindi l’altruismo esiste  anche nel nostro mondo, ma si tratta di un altruismo animalesco.

 

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From KabTV’s “Close-Up. Gene of altruism” 9/19/10

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Vale la pena abbassare l’ego?

Nei giornali (Times in India) : “ Livelli bassi di stress e ansia si osservano tra le persone che… hanno poche attività nei lobi frontali, durante attività di meditazione.  Costante attività nei lobi frontali, che processano informazioni complesse ed eventi, di continuo, quando non sono attivi, per esempio durante l’attività di meditazione, o preghiera, raggiungono una sfera di illuminismo in cui non c’è stress, confusione o preoccupazione. Minor attività nei lobi frontali è collegato alla “sensazione di abbandonarsi completamente” afferma Andrew Newberg, un neuroscienziato, e autore di The Metaphysical Mind: Probing the Biology of Philosophical Thought. Quando la nostra mente egoistica si arrende completamente verso qualcosa di infinitamente più grande di se stesso, raggiunge uno stato di illuminazione”

La mia risposta:  Certamente perché una persona elimina tutto dentro di sè, in generale.  Riduce enormemente il suo ego e in un certo senso si dissolve.

Questo è uno stato scorretto perché allo stesso tempo annulla anche il suo “io”, la sua personalità, vuole essere in uno stato passivo di unione con il suo ambiente in forma  di un elemento inanimato.

Commento: gli scienziati, però, chiamano questo momento equilibrio e prossimità con la natura.

La mia risposta: certo, se mi trasformo in un sasso, allora sono vicino alla natura. Al contrario, se sono un egoista che vuole sapere, scoprire e sentire, e cerco di farlo, allora questo è già un “io” che esiste in natura e nella sua forma individuale.

E’ sbagliato abbassare l’ego poiché va contro il progresso, contro lo sviluppo, contro l’evoluzione, e contro la natura stessa. Ci porta semplicemente più vicino al livello inanimato.  Non c’è via di uscita, in questo modo arriviamo a uno stato di equilibrio, pace, uno stato indisturbato.

Eppure, in principio, è necessario per avanzare al punto in cui usiamo, in maniera chiara, tutto il nostro egoismo, tutto ciò che può possibilmente apparire dovrebbe rivelarsi e svilupparsi in noi, e quando siamo all’apice di sensazioni così grandi ed egoistiche,  siamo in equilibrio con la natura.

Domanda: Significa che  è il desiderio che agisce sul lavoro del cervello?  Più si sviluppa il desiderio e più il cervello inizia a lavorare in maniera attiva per servire il desiderio?

Risposta: il cervello esiste solo per inseguire il desiderio.  Se il desiderio ha un compito da portare a termine, il cervello ci aiuta a realizzarlo con ciò che desideriamo.

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From KabTV’s “Close-Up. Anamnesis” 2/19/10

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Responsabilità Reciproca: il fondamento della Società

La società di oggi adora l’ego. Tutti quelli che sono “qualcuno” si mostrano nel modo più egocentrico. Questo è vero per le icone dei social media come è vero per le star dello sport, le pop star, i politici e anche i magnati del denaro.

Tuttavia, una società che venera l’egoismo mina il significato stesso del termine “società”. Perché una società esista, deve concentrarsi sul sociale piuttosto che sull’individuo. Se si concentra su quest’ultimo, si disintegra, che è quello che stiamo vedendo oggi nel mondo.

Le relazioni sociali possono esistere solo quando tutte le parti riconoscono di avere un beneficio reciproco che non possono ottenere da sole. Il beneficio deve essere abbastanza grande da indurli a rinunciare a parte della loro indipendenza in cambio di ricompense maggiori, come migliori possibilità di sopravvivenza, di educazione dei figli o prosperità economica consolidata.

Per questo motivo, una società i cui idoli sono coloro che contribuiscono alla coesione della collettività, rafforza se stessa e il benessere dei suoi membri. Al contrario, una società che idolatra le persone che si concentrano su se stesse e che spesso agiscono contro gli interessi della collettività, si sfila il tappeto da sotto i piedi. 

Una volta che un gruppo di persone ha stabilito un livello base di responsabilità reciproca, può iniziare a costruire strutture più complesse come clan, città e nazioni. Più alto è il livello di responsabilità reciproca nella società, più essa può crescere ed espandersi.

Tuttavia, è una sfida mantenere la responsabilità reciproca perché l’egoismo umano non è statico, ma è in continua evoluzione. Pertanto, coltivare la responsabilità reciproca deve essere un compito costante per la società. Altrimenti, crollerà. Dato che abbiamo trascurato questo per molti decenni, stiamo assistendo ad un crescente grado di disintegrazione e dissoluzione nella società.

L’umanità ha raggiunto un bivio: può continuare ad evitare di coltivare la responsabilità reciproca per elevarsi al di sopra dell’ego crescente, o può tornare a coltivarla fino a diventare più forte dell’attuale livello di egoismo.  Se sceglie la seconda, raggiungerà un tale livello di coesione che le persone smetteranno di sentirsi separate le une dalle altre. Otterranno un nuovo livello di vicinanza, come se fossero inseparabili nei loro cuori, nelle loro anime.

Una volta raggiunto questo livello, le lotte tra le persone che vediamo oggi diventeranno lotte interiori, in cui le persone si confronteranno con il proprio egoismo, che le separa dalla società. Le persone conseguiranno un livello di percezione completamente diverso; sperimenteranno un’unità a livelli che non avevano mai pensato potesse esistere.

È qui che conduce l’attuale lotta tra l’egoismo e la responsabilità reciproca, e finirà in uno dei due modi: unità o guerra.

La natura umana insidiosa

Domanda: Che cosa si dovrebbe riconoscere come maligno?

Risposta: il nostro egoismo, il nostro atteggiamento verso gli altri.

A ogni fase dello sviluppo abbiamo usato la nostra volontà di ricevere, poiché questa è la nostra natura. Ora, però, si manifesta come egoista, e soprattutto maligna in relazione agli altri.

Ogni cosa nel mondo è costruita per ricevere piacere, non solo a spese degli altri quando guadagnamo insieme come soci o quando ci diamo piacere a vicenda in una coppia.

Si riceve piacere proprio quando ci si innalza al di sopra degli altri, umiliandoli. E’ qui che si manifesta l’ultima forma egoistica, e definirlo come maligno, come la forma successiva che dovrebbe essere il suo opposto- il bene, l’amore, la connessione al di sopra dell’egoismo, al di sopra dell’odio- questa è una trasformazione molto difficile.

La saggezza della Kabbalah dovrebbe aiutarci a capire e attraversare questo stato velocemente e senza problemi.

Commento: Credo che le persone non saranno d’accordo con il fatto che usiamo gli altri per umiliarli.

La mia risposta: Lo facciamo in maniera automatica. Siamo programmati in questo modo e non ce ne rendiamo conto.

Anche durante una conversazione piacevole, ognuno cerca di essere superiore all’altro, di posizionarsi in modo da apparire superiore, di presentarsi in maniera più favorevole per catturare l’attenzione degli altri, anche solo un po’. La nostra intera natura consiste in queste forme nascoste.
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Da Kab TV “Close-Up. Fire Island” 1/1/10

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L’Egoismo delle élite e l’impotenza delle masse.

Domanda: L’egoismo di gruppo all’interno dello Stato può svilupparsi inizialmente in egoismo nazionale, che può condurre successivamente a conflitti per motivi etnici. Si sviluppa poi in egoismo di Stato esterno, quando uno Stato separato comincia a sentirsi speciale.  Quanto è corretta la posizione nella quale una nazione si prende la responsabilità per il mondo intero seguendo il proprio egoismo?   E’ difficile credere che ad essa importi davvero il benessere del mondo.

Risposta: Naturalmente.  Se non correggiamo la persona, una massa di persone, un popolo, uno Stato, secondo dei parametri di ideali, allora non saremo mai in grado di prenderci cura del mondo.  Avremo sempre un problema con il fatto che dobbiamo metterci sotto pressione, gli uni contro gli altri, reprimerci tra un gruppo ristretto di persone,  in una nazione e tra le nazioni.

Domanda: Le élite sono anch’esse un gruppo.  Le élite attuali, in ogni nazione, esistono in base a una sorta di tacito contratto sociale dove la maggior parte delle persone prendono una posizione in cui i vantaggi e le preferenze di un gruppo ristretto di persone vengono date per scontato. Cosa ne pensi?

Risposta: Non c’è nulla da pensare.  Infatti questa cosa è vera, e non possiamo farci nulla.

Commento: ma alla fine la maggior parte della popolazione mondiale potrebbe violare questo accordo, potrebbero non essere più d’accordo.

La mia risposta: In che modo? E’ totalmente disorganizzata, non ha la forza, la capacità, e neanche i mezzi, e quindi si sottometterà.

Domanda: Ma la massa accetta la regola secondo la quale un gruppo ristretto di persone in ogni paese usa i benefici principali, le opportunità economiche, e tutti gli altri sono costretti a vivere in accordo con ciò che gli viene dato. E pensi che questa situazione possa persistere a lungo termine?

Risposta: E’ stato così per migliaia di anni. Non c’è una via di uscita.  Non esiste una soluzione! Coloro che hanno i soldi, e l’esercito nelle loro mani, non saranno mai d’accordo a rinunciare ai loro privilegi a favore delle masse, mentre le masse generalmente non hanno alcuna opportunità di ribellarsi e prendere il comando, dato che quelli al potere si circondano delle persone giuste, e il mondo gira in maniera calma. Perché dovrebbe cambiare?

Domanda: Vale a dire, non credi nell’esistenza di una giustizia superiore che dovrebbe portare le persone a una sorta di uniformità e alla disponibilità di ricchezze materiali?  Come possiamo dunque parlare di amore per gli altri in questo stato? Come puoi amare il prossimo, che per qualche motivo, ha più opportunità di te?

Risposta: Non dipende dalla ricchezza e da chi gestisce le imprese e divide i dollari tra di loro. Tutto dipende da come le masse capiscano che per cambiare il mondo bisogna cambiare la persona, non dipende dalla religione, dal denaro, o dalla forza, ma solo dalla gente stessa.  E quindi, se la gente vuole, potrà cambiare il mondo proprio con il proprio atteggiamento nuovo.

 

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From KabTV’s “Conversations” 11/1/2021

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Come mettere termine al Groundhog Day?

Domanda: C’era un film, Groundhog Day, in cui una persona si svegliava e riviveva lo stesso giorno, si svegliava e riviveva lo stesso giorno, ripetutamente.

Uno spettatore scrive “Come posso affrontare le delusioni della vita?” Tutto è così insipido; non era così prima del coronavirus.  E’ sempre  tutto uguale, le stesse emozioni, le stesse paure, come Groundhog Day, ogni giorno.  Non c’è nulla di nuovo, nulla cambia.  Voglio soltanto andare a letto, il più presto possibile. Dormire, dormire, e sognare. Cosa posso fare?”

Risposta: Lo capisco.  Se, per esempio, stabiliamo una quarantena di sei mesi, sarebbe una buona idea prendere una pastiglia e risvegliarci tra sei mesi. Ma non possiamo farlo!

Commento: Una persona si alza ed è la stessa giornata che si ripete.

La mia risposta: Sì.  E deve capire che è la stessa giornata e non può farci nulla.  E cosa si fa per rimediare a questo? Per scendere da questa giostra?

Per farlo deve cambiare se stesso. E se inizia a cambiare, il mondo inizierà a cambiare e non ci sarà più il Groudhog Day.

E i cicli della vita che attraversiamo sono tutti uguali.  Ci sembra che ogni giorno sia qualcosa di nuovo, che ogni secondo sia nuovo. Nulla è nuovo.

Domanda: Quindi se il tuo obiettivo è semplicemente vivere una vita normale, allora Groundhog Day si svolgerà sempre più spesso?

Risposta: Sì.  Questo è ciò che ci viene mostrato. Stiamo diventando sempre più sviluppati ma, com’è detto, “Colui che aggiunge conoscenze, aggiunge dolore”

Domanda: Quindi, viviamo di questa conoscenza che accumuliamo e ora anche questo è insipido? Non ci serve più?

Risposta: La nostra conoscenza ci porta solo ad un punto morto. Ci mostra quanto impotenti siamo di fronte alla cosa più importante: cambiare qualcosa nella nostra vita.

E ora vediamo che il mondo entra di nuovo  in un loop. C’era un minimo di democrazia, un po’ di libertà, e ora entriamo ancora una volta in un cappio che ci schiaccerà e si stringerà minacciosamente intorno alla nostra gola.

Domanda: Può darci alcuni consigli pratici: Come può una persona alzarsi la mattina? Cosa dovrebbe ripetersi? Quali passi deve fare?

Risposta: Ci aspettiamo che avvengano dei cambiamenti positivi al di fuori di noi.  Non avverrà.  Dobbiamo capire che i cambiamenti per il meglio avverranno solo se cambiamo interiormente.  E solo allora inizieremo a dipingere il nostro mondo nel modo in cui lo vogliamo!  E’ questo quello che dobbiamo fare!

Domanda: Nel frattempo, il mondo è dipinto dalla nostra natura, dal nostro egoismo?

Risposta: Sì.  Il nostro ego ha finito il suo sviluppo.  Ci mostra che il mondo intero esiste dentro di te.  E’ questo ciò che ti può dare.  E di conseguenza, ora ti metterà sotto pressione, così tanta pressione che non potrai esistere in questo mondo.  Allora ti sentirai male, malato, impaurito, grezzo, scomodo; in generale, tutto è possibile.

E questo è solo per aiutarti a capire che non ci sono più cambiamenti esterni.  Abbiamo attraversato tutte le fasi del nostro sviluppo egoistico, siamo giunti a uno stato in cui ciò che succederà è che uccideremo. Tutto qui, null’altro.

Siamo arrivati ad un punto morto con il nostro immenso egoismo precedente.  E ora non vogliamo più nulla. La nuova generazione non vuole nulla. Pensavamo che sarebbero stati più sviluppati, più motivati, ma loro, al contrario, non vogliono nulla. E’ questa la verità.

E anche noi saremmo così al loro posto.  E in un certo senso, li capiamo.

Va bene così.  E che senso ha esigere, spremere qualcosa ancora una volta dal mondo, ripetutamente?  Non può darci null’altro: non c’è più nulla al suo interno.

Domanda: Cosa dovrei dire al mio egoismo se ho già capito che era il mio egoismo che ha dipinto l’intera immagine per me?

Risposta: Che ha ragione, che ha fatto il suo lavoro, ti ha portato a uno stato in cui puoi comprendere, mentre sei completamente deluso, che non puoi più esistere in un paradigma tale.  Semplicemente non puoi!

Cosa fare?  Correggiti, e il mondo sarà corretto. Si tratta di una tecnica completamente diversa: correggere il mondo cambiando te stesso

Non è facile, ma è un buon momento nella storia, in cui dobbiamo veramente cambiare la fonte del nostro sviluppo, il sistema, la metodologia del nostro sviluppo. Quando il nostro sviluppo non dipende da come distruggiamo la natura che ci circonda, ma da come cambiare noi stessi. E di conseguenza, il mondo cambierà.

Cambiare me stesso significa cambiare il mio atteggiamento maligno verso ogni cosa che mi circonda, il mio atteggiamento consumista, egoista, in uno gentile e altruista.  E allora inizierò a vedere il mondo in maniera diversa.  Inizierò a vedere un altro sistema di controllo.

Mi unirò con questo mondo, comprenderò la sua eternità, infinità, e perfezione, che è qualcosa che non vedo ora dato che guardo con i miei occhi limitati egoistici.

E’ questo ciò che dobbiamo fare.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman” 2/11/21

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