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La crisi ci riporterà alla teoria di Marx

Il nostro stato dipende da come lo valutiamo, in base a quali valori. Una persona riceve dall’ambiente una scala di valori. Abbiamo iniziato a svilupparci a causa dell’ambiente quando siamo scesi giù dagli alberi. Tutto lo sviluppo umano si verifica perché la società lo promuove, è necessario essere grandi, forti e prosperi. Inizia così il progresso dell’umanità.

Lo sviluppo è possibile solo grazie alla comunità. Se la società non avesse instillato nuovi valori in noi, al di sopra di ciò che è richiesto dal corpo per la semplice esistenza, saremmo rimasti come animali. Noi non siamo diversi da loro, tranne per l’elemento della competizione, in cui siamo impegnati tra di noi, uno sviluppo a causa dell’ambiente.

L’ambiente è in continua evoluzione e noi ci stiamo sviluppando insieme ad esso. Questo sviluppo non è una caratteristica degli animali, solo degli umani. In questo mondo viene chiamato essere umano quel particolare tipo di animale che può crescere a causa dell’ambiente. E il tipo di essere umano che è in grado di svilupparsi mediante il volontario sviluppo del suo ambiente è chiamato un Kabbalista. Si tratta di due fasi che si innalzano al di sopra del livello animale: una persona comune e un Kabbalista.

I Kabbalisti sviluppano appositamente il loro ambiente per evolversi a causa di esso, come se essi stessi si tirassero per i capelli. La gente media non lo fa. La società li sviluppa e li tira in direzioni diverse nello stesso piano di questo mondo, ma non verso valori qualitativamente nuovi.

Così, l’umanità si evolve naturalmente fino a quando arriva ad una crisi. Lo sviluppo basato sulla competizione porta ad una situazione in cui una parte dell’umanità è follemente arricchita e l’altra completamente impoverita. La situazione diventa critica, perché non viene concesso nessuno strato di mezzo. Abbiamo già superato la fase in cui la società aveva sperato di raggiungere la prosperità universale, la realizzazione del sogno americano che prometteva a tutti abbondanza per il suo lavoro.

Ma questo è impossibile, l’egoismo umano non permetterà che il ricco si sacrifichi neanche un po’. E li costringerà a mantenere il 100% della loro ricchezza. Il massimo che strappano da se stessi per i poveri è lo 0,1% solo affinché i poveri possano in qualche modo sopravvivere e servire i ricchi, ma non di più.

Quindi noi ritorniamo alla teoria di Marx, perché il nostro ego ci separa in poli antagonistici tra i quali la guerra diventa inevitabile. Il tentativo di costruire una società sviluppata del benessere post-industriale ha fallito perché in questo caso qualcuno deve sacrificare il suo profitto, i ricchi dovrebbero condividere con i poveri. E perché dovrebbero improvvisamente essere d’accordo a fare questo, se è possibile spremere i poveri di tutto e lasciargli solo un minimo in modo che non muoiano di fame?

Il nostro egoismo ci priva della ragione, tu guardi il mondo e resti stupito da ciò che accade al suo interno: I ricchi si stanno uccidendo attraverso le loro azioni, rischiando la propria vita. Ma non possono fermarsi. L’ego è in crescita e li costringe ad agire in questo modo.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18.97.2013, Scritti di Rabash)

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Il progresso che conduce alla regressione

Il Creatore, oggi, sta facendo sentire intenzionalmente a tutto il mondo che è appeso a un filo. La persona non sa cosa aspettarsi e cosa succederà dopo. Improvvisamente in Europa si verificano delle inondazioni, in America gli uragani, e poi incendi e uccisioni di massa. Il mondo intero è sconvolto: “la primavera araba”, “la primavera turca”, le rivolte in Siria, Libano, Libia ed Egitto. Il tutto accade quando con la moderna tecnologia e le opportunità che abbiamo, invece, potremmo risolvere tutti i problemi corporei e trasformare la terra nel Paradiso.

Tutti ne sono a conoscenza: politici, scienziati e sociologi. Abbiamo raggiunto un tale livello di progresso che potremmo facilmente fornire a tutta la popolazione mondiale tutti i bisogni di base come cibo e vestiti. Non c’è nessun problema, tranne l’uomo stesso: l’uomo è l’unica cosa che deve essere corretta.

Dopo tutto, per il momento possiamo promettere a noi stessi prosperità corporea in ogni zona e siamo in grado di risolvere tutti i nostri problemi, ma allo stesso tempo, metà della popolazione mondiale muore di fame e l’altra metà soffre di depressione e sta perdendo la voglia di vivere, come in Europa, dove non ci sono problemi alimentari, ma ci sono altri problemi.

L’unica cosa che ci può salvare è cambiare la natura umana. Dobbiamo tutti capire questo e rendere questo il nostro obiettivo principale. Non c’è altro modo. Non riusciremo in nulla se non cambiamo la nostra natura. Deve essere chiaro a tutti e soprattutto a coloro che sono impegnati nella saggezza della Kabbalah.

Siamo in grado di abbandonare tutti gli altri tentativi di correggere la situazione in quanto non importa quali realizzazioni faremo nella fornitura di cibo e vestiario, nell’industria pesante e leggera, nell’alta tecnologia, questo non migliorerà affatto il nostro stato. Tecnologicamente siamo in grado di fare miracoli, ma non possiamo utilizzarla per il bene dell’ umanità.

Siamo in grado di inventare rimedi per alcune malattie. Anche ora ci sono già i rimedi per il cancro, per le malattie dei reni e del cuore che sono molto meglio di quelle che vengono utilizzate oggi, ma fabbricarle non è vantaggioso e quindi non raggiungono il mercato. È molto più redditizio fabbricare apparecchiature più costose e creare maggiore confusione al fine di mantenere più occupati i medici e gli operatori sanitari. Un intero settore ruota attorno a questo, il sistema sanitario è un impianto sanitario.

Quindi non possiamo risolvere nulla prima di correggere la natura umana. Dobbiamo concentrarci solo su questo e poi ci riusciremo. Altrimenti non funzionerà.

La mia stampante praticamente nuova è andata fuori uso qualche tempo fa. Sono riuscito a stampare solo 50 pagine e ha già smesso di funzionare. I produttori fabbricano intenzionalmente prodotti che si rompono subito affinché noi ne compriamo di nuovi. La nostra natura, intenzionalmente, ci fa fare tutto nel modo opposto. Sembra che la tecnologia stia avanzando, ma la linea di fondo è che stiamo regredendo in ogni settore. Tutto avviene in modo che possiamo capire il male che è dentro di noi.

Non sorprende che nessuno si senta sicuro e che non ci sia nessun ambiente bello e piacevole per i nostri figli. Alla fine sarà impossibile prevedere cosa accadrà da un momento all’altro e vi trasformerete in un piccolo coniglio spaventato che si nasconde sotto una foglia. Questa sarà la nostra vita: la mattina potrete pensare a come sopravvivere fino alla sera e di notte potrete aspettare il mattino.

Purtroppo, senza paura, è impossibile avanzare. Dopo tutto, io sono un egoista, quindi l’unico modo per impressionarmi è attraverso la paura. Ci sono infiniti tipi di paura: la paura buona e quella cattiva, la paura di questo mondo e del mondo a venire, la paura di non raggiungere il Creatore, di non essere in grado di percepire Lui, di non essere in grado di riversare su di lui. Ma in ogni caso, la paura è lo stimolo più efficiente. La paura può portare a ciò che è desiderabile, poiché deriva dal desiderio. Voglio raggiungere un certo obiettivo e temo che non sarò in grado di realizzarlo, il che significa che la paura nasce dalla paura e questo è già un motivo reale, che si chiama “paura”.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 11.06.2013, Lettera 16)

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Invece dei Dollari

Domanda: Quando parliamo di apprendimento globale, abbiamo l’impressione che ci sia qualcuno che già capisce questo metodo; è come se questo qualcuno controllasse la persona normale e l’aiutasse a passare al livello successivo. Chi organizza tutto questo per noi?

Risposta: Nel nostro mondo, ci sono abbastanza persone che ancora non sono unite ma che già capiscono cosa deve essere fatto per l’umanità. Già 90 anni fa, il professor Vernadsky iniziò a parlare della necessità di una unificazione integrale della società. Nel suo tempo, questa gigantesca “testa” ebbe una straordinaria rivelazione; egli vide la futura forma dello sviluppo umano dal suo inizio. Dopo di che molti dei suoi seguaci si fecero conoscere sia in Russia che in altri posti. Oggi, questi concetti si stanno imparando dappertutto.

Domanda: Tutti gli attivisti governativi e religiosi sanno che il cambiamento della consapevolezza della maggior parte degli esseri umani cambierebbe la società stessa e la cooperazione tra i suoi membri e che, in conseguenza a ciò, i principi di gestione dei governi cambierebbero. Cosa succederà ai governi? Infatti, il concetto di integrazione cambierà e darà nuova forma al sistema.

Risposta: Da una parte, il concetto di integralità darà nuova forma al sistema, ma non credo che questo farà cadere le persone che sono al potere. Coloro che sono ai vertici dei governi, delle leadership, dell’economia, sono persone che sanno come muoversi e sono abili. Forse non hanno ancora compreso il sistema futuro, ma comprendono quello egoistico. Essi possono organizzare il processo nel modo giusto anche se in questo modo si cambierebbe l’intera società egoistica. Vale a dire, non sono persone comuni. Essi possono aiutare la nuova organizzazione e prendervi parte.

Una persona non si gode i dollari depositati in una cassaforte, invece si gode l’appagamento, la sensazione di importanza, la sua superiorità, il fatto di sentirsi più potente, più forte, e più importante degli altri. Le banconote dei dollari non danno appagamento di per sé, invece è l’equivalente spirituale in valore di questa carta che dà sicurezza per oggi e per domani. Perciò, tutti gli elementi attualmente percepiti non arriveranno da nessuna parte. Il potere del denaro verrà eliminato gradualmente, ed al suo posto ci sarà un sistema di governo del tutto diverso, un governo di reciproca cooperazione integrale: più investiremo nell’unità e nella connessione, e più appagamento otterremo.
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(Da Kab.TV “Attraverso il Tempo” 17.03.2013)

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Israele sono le scintille che illuminano il Mondo

La “Nazione di Israele” è una raccolta di persone nella quale ci sono delle scintille spirituali che ardono. Chiunque abbia questa scintilla sente un’ incontrollabile urgenza di ascendere. La scintilla che si accende in un uomo lo attira verso al rivelazione dell’essenza e allora egli è chiamato “Israele” che sta per Yashar El (diritto al Creatore).

Le scintille sono i punti nel cuore (•) che connettono un uomo alla Luce che Corregge. Uomini come questi possono attirare, mettere insieme la Luce, ed in questo modo essere corretti; mentre senza la scintilla, questa correzione è impossibile. Inoltre, attraverso la connessione tra i punti nel cuore, essi possono risvegliare coloro nei quali questi punti nel cuore non sono ancora stati accesi.

Nel complesso, la scintilla, che significa la forza della dazione, è accesa nel nostro ego, nel desiderio frantumato che è la forza della ricezione. Se io correggo questo desiderio, allora diventerà tutto un grande punto nel cuore, che significa Israele, il vaso della dazione, rispetto alle nazioni del mondo, che sono i vasi della ricezione.

In questo modo, Israele è la parte corretta del vaso generale e solamente attraverso di esso può essere trasmessa la speciale Luce Circostante alle nazioni del mondo. La Luce arriva in una maniera diversa ai desideri che non hanno la scintilla attraverso dei “vasi di trasmittenti” che li preparano e li organizzano, e presentano ad essi l’educazione integrale, e nel complesso funzionano per migliorare la loro vita terrena. Solamente Israele può realizzare questa missione e solamente attraverso Israele passa la Luce. Israele è il legame tra il Creatore e le nazioni del mondo.

Questa è la ragione per cui siamo in questo mondo poiché è qui che troviamo questa connessione tra i diversi vasi. Per quanto riguarda spinte ed incentivi, è il Creatore che li presenta sotto forma dell’attuale crisi globale.

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(Dalla 3.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 26.05.2013, Gli Scritti di Baal HaSulam “La Garanzia Mutua“)

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La realtà materiale è la più grande benevolenza del Creatore

Domanda: Dopo che ci siamo divisi in gruppi di dieci, ci sembra di iniziare un nuovo processo. Dopo molti anni di lavoro insieme con gli amici ho già costruito un bel paio di “oneri” interiori sia positivi che negativi…

Risposta: Tutto questo non ha nulla a che fare con il vero concetto di gruppo. In un vero gruppo vi è un impegno reciproco dal momento che è uno. Siamo tutti nella stessa barca, e dovete capire i rapporti tra voi. Non è solo un obbligo, ma è semplicemente impossibile gestirlo senza di esso.

Oggi, siete solo amici. Tu scegli coloro con cui ti senti più a tuo agio, ma hai un obbligo nei confronti del vero e proprio gruppo. Se non lo fai, allora non è ancora un gruppo o un gruppo di dieci.

Sentiamo il gruppo dal nostro impegno, è come se mi preoccupassi per un bambino che ha bisogno di una custodia continua. Non si tratta di una sensazione piacevole, ma dell’impegno che ho preso con i miei amici. Dobbiamo sviluppare questi due aspetti perché altrimenti tutto è perduto, non c’è altro modo.

È un vero miracolo; eravamo distrutti e ad ognuno di noi è stata data una scintilla che gli permette di connettersi ad altre persone, connettersi artificialmente, cercare di connettersi a livello corporeo. Senza la realtà corporea tutte le nostre scintille sarebbero infinitamente distanti tra loro e noi non saremmo mai in grado di avvicinarci gli uni agli altri. Ma viviamo in organi corporei che ci permettono di essere in dazione reciproca e di ricevere tra noi. Gli organi corporei proteici ci aiutano a stabilire dei legami e una connessione, anche se le scintille sono ancora infinitamente lontane l’una dall’altra.

Il nostro attuale ego appartiene ai corpi e non alle scintille, dato che non è ancora la vera inclinazione al male. Ma se cominciamo ad avvicinarci sempre più l’uno all’altro, anche nonostante il rifiuto che i nostri corpi sentono, cominciamo a evocare la Luce che unisce le nostre scintille.

Quindi, dovresti capire che sollievo, che grande aiuto sia lungo il nostro cammino spirituale. Con l’aiuto di un tale sistema grossolano e modesto possiamo cominciare a collegare le scintille. La Luce che Riforma le influenza, e nel frattempo attraversiamo la fase attuale, che è la più lunga e la più difficile di tutte le fasi. Attraverseremo gli altri livelli molto più velocemente, ma questo livello è il più grossolano, poiché qui tutto è fatto con l’aiuto dei corpi. È la preparazione per il lavoro diretto con la Luce e il desiderio, uno stadio meraviglioso, la più grande benevolenza del Creatore. Anche se odio l’amico, io comunque mi connetto a lui, si tratta di un’ opportunità che è in contrasto con la natura. La natura opera secondo l’onestà e la verità, mentre qui c’è un meccanismo che si basa su una menzogna.

Quindi devi desiderare e aspettare il momento in cui avrai il piacere di vedere i tuoi amici come i tuoi figli e anche di più. Sì, sì, sentirai che l’amico è più prezioso per te del tuo stesso bambino.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 20.05.2013, Scritti del Baal HaSulam, La Garanzia Mutua)

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L’uomo è più pericoloso di un animale

Domanda: Un uomo che usa e sopprime un altro uomo non è in equilibrio con la natura. Ma non è naturale per lui, dato che è la sua natura?

Risposta: È naturale, se tu utilizzi qualcosa solo per le tue esigenze biologiche, nei limiti del tuo egoismo bestiale, come il lupo mangia l’agnello per vivere e nulla più.

Ma l’essere umano è disposto a ridurre in schiavitù tutti i popoli della terra. E questo è contro natura, perché, secondo il suo potenziale di sviluppo biologico, lui è solo un animale, e dovrebbe utilizzare la sua parte umana ad un livello completamente diverso.

Nel suo corpo fisico (animale), una persona deve ricevere una certa quantità di energia. Ogni animale può utilizzare l’ambiente per questo. Esso si trova in una particolare nicchia biologica, che è la sua casa, dove mangia, si riproduce, e così via. Questo è il modo in cui ogni creatura biologica esiste, a partire da un piccolo insetto fino agli elefanti.

Ecco perché il nostro stato di proteine ha bisogno di energia e per questo scopo è possibile utilizzare l’ambiente così come gli animali che si attaccano l’un l’altro, essi uccidono e mangiano in questo quadro. A questo proposito, le persone in passato erano gli stessi animali.

Ma oltre ad attaccare, gli animali hanno un modo speciale di protezione. Se, per esempio, le tigri sono in lotta tra di loro, non si danneggiano a vicenda, si minacciano solamente, determinano chi è più forte e il più debole gli obbedisce. Succede a tutti i tipi di animali: nessuno danneggia mai l’altro, perché non mangia la sua stessa specie.

Tuttavia, tra gli esseri umani ci sono dei cannibali. Negli animali questo non esiste, non usano mai la loro stessa specie come cibo, ma si alimentano seguendo un certo ritmo: uccidono e mangiano solo certi tipi di animali e solo nelle quantità necessarie per ricostituire l’energia vitale. Se un leone giacesse con la pancia piena, potresti camminare accanto a lui ed egli non ti guarderebbe neanche.

L’essere umano non può ottenere abbastanza. Il suo egoismo, oltre che di tipo animale, è anche umano. E a causa di questo ulteriore egoismo umano egli è disposto a soggiogare il mondo intero.

In passato, l’egoismo era ad un livello semplice. Poi, nel corso dei millenni, si è sviluppato in noi sempre di più, e ultimamente è salito in modo esponenziale. Ora, inizia a diventare rotondo e cambia da individuale a integrale, a globale.
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(Da Kab.TV “La Medicina del Futuro” 07.04.2013)

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Su un Isola deserta e a Manhattan

Domanda: Noi diciamo che vogliamo correggere una persona. Quale parte dentro di noi è chiamata essere umano?

Risposta: Se separiamo i tre principali bisogni fisici di noi uomini che sono legati al corpo fisico (animale) – cibo, sesso, e famiglia, allora l’appagamento di questi desideri è la soddisfazione delle normali esigenze degli animali. Il livello successivo di desideri – ricchezza, potere, fama e conoscenza fa parte delle aspirazioni umane, e tu devi soddisfarle solo in conformità con l’ambiente sociale che ti circonda.

È possibile soddisfare i tuoi desideri animali nella famiglia, indipendentemente da dove si vive: in una fattoria, in un piccolo villaggio, o su un’isola disabitata. Hai una famiglia, una moglie e dei figli; avete abbastanza cibo e vivete in pace. Se i tuoi desideri sono superiori a cibo, casa, e famiglia, allora non puoi vivere su un’isola disabitata. Vuoi essere a Manhattan, perché solo lì hai la possibilità di realizzare la tua aspirazione alla ricchezza, al potere, alla fama, e alla conoscenza.

Domanda: tuttavia, che cosa ci sarebbe di sbagliato se io fossi un medico famoso e guadagnassi un centinaio di volte più degli altri?

Risposta: se ti trovi nel tuo stato animale su un’isola deserta, in equilibrio con l’ambiente consumando tanto quanto hai bisogno, non danneggi la natura. Tu mangi e ti riproduci, e tutto va bene.

Tuttavia, a Manhattan, con i desideri per la ricchezza, per il potere e per la conoscenza, anche tu devi essere in equilibrio con la natura materiale che ti circonda. Ti trovi in una nuova “giungla”, ma sei in equilibrio con essa? Sorge la domanda: che cosa è l’ “equilibrio” nella società di oggi, non da qualche parte su un’isola o in un villaggio, ma a Manhattan?

Questo significa che tu dai tanto quanto ricevi. Questa è la legge fondamentale della natura, la legge dell’ equilibrio.

Questa legge si applica anche ai nostri corpi. Tutto ciò che esiste – la natura inanimata, vegetale e animata – aspira all’equilibrio. E se l’equilibrio scompare improvvisamente, questa è una condizione temporanea, una malattia, come nel nostro corpo, quando si verifica una differenza tra i vari parametri interni.

La domanda è se tutto questo è stabilito correttamente. Se consideriamo il nostro naturale sistema interiore, allora siamo in grado di misurare la salute della società, come la salute del corpo. In base a questo sistema, puoi imparare come ci si deve comportare nell’ambiente, cioè, con i nostri simili.

Il fatto è che i lupi, gli orsi o le tigri non distruggono l’ambiente. Prendono tanto cibo quanto ne hanno bisogno e non di più. Essendo in dis-equilibrio con la natura, noi la distruggiamo e quindi distruggiamo noi stessi.

Immagina un orso sano che uccide tutti i conigli con le sue zampe. Che cosa farebbe domani? Morirebbe di fame. Così, la natura crea istintivamente negli animali un riflesso protettivo, e un orso ben nutrito non desidera altro. Lui potrebbe giocare con quegli altri coniglietti.

In lui l’istinto di cacciatore si risveglia solo con la fame. L’orso non è il nemico di colui che uccide, non lo fa per dominare gli altri. Non brama il potere come viene di solito indicato nei cartoni animati. Non è assolutamente vero! L’orso vede gli altri animali come fonte di energia e nulla più.

L’essere umano, invece, vede nell’altra persona un oggetto da poter dominare. Io mi sento meglio, nella misura in cui lo umilio. Sono disposto a soggiogare il mondo intero e lo voglio. Voglio sapere di più di chiunque altro, voglio avere più influenza di chiunque altro, in modo che tutti si inchinino davanti a me, affinché io diventi il più ricco. Voglio che il mio “Io” esista. Tutto gli altri sono solo dei piccoli insetti, che strisciano intorno a me.

Certamente, una persona non può essere biasimata per questo, perché è la natura a sviluppare tutti questi desideri dentro di noi. Per quale scopo li sviluppa?

Anche se non conosciamo il motivo, abbiamo almeno bisogno di capire la causa di tutte le nostre sofferenze. Questo si trova solo nel fatto che bisogna entrare in equilibrio con l’altro. Qualsiasi stato di dis-equilibrio provoca grossi problemi, e ci porta alla distruzione.
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(Da Kab.TV “La Medicina del Futuro” 07.04.2013)

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Nel succo aspro dell’egoismo

Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar,” Articoli 29 – 30: … Questo è considerato essere sotto la Sitra Achra e le Klipot, il cui ruolo è quello di espandere e migliorare il suo desiderio di ricevere e renderlo più esagerato e sfrenato in ogni modo, per fornire alla persona tutto il materiale di cui ha bisogno per lavorare e correggersi.

Nella nostra evoluzione, attraversiamo quattro fasi dei desideri che appartengono a questo mondo: inanimato, vegetale, animato e parlante. Ogni passo successivo è più “ripido” del precedente.

Successivamente comincia un livello completamente nuovo di sviluppo in cui il desiderio di ricevere aspira alla correzione. Più sforzi compiamo, più è grande la nostra aspirazione verso l’unione e l’amore, più cattiveria riveliamo a noi stessi.

È più di un processo qualitativo durante il quale si acquisisce l’intero “spessore” dei desideri nei quattro mondi di ABYA, secondo le fatiche che applichiamo. Così, raggiungiamo il punto più alto in cui l’intera inclinazione al male si è già manifestata in noi.

Anche se al momento della nascita è rivestito nel suo desiderio di ricevere, comincia a risvegliarsi solo dopo tredici anni, e poi si comincia a entrare nel sistema dei mondi puri …

Uno ha già un enorme, esorbitante desiderio egoistico all’interno del quale c’è un punto nel cuore. È collegato alla Luce ed è per questo che comincia ad agire. Così, dopo “tredici anni” di acquisizione di tutto il desiderio di ricevere per il piacere di ricevere, il punto nel cuore (*) e la sua connessione con la Luce Circostante si risveglia. È come se gonfiassimo il palloncino del nostro desiderio, raggiungendo il nostro punto attraverso i mondi impuri di ABYA – e poi esso si risveglia.

Fino ad allora, non emerge dalle profondità. Naturalmente, siamo solo in grado di correggere i difetti che si sono già manifestati in noi. E viceversa, fino a quando essi sono esposti, perché i nostri punti nel cuore dovrebbero apparire?

Quando si ottiene l’eccessivo desiderio spirituale di ricevere, si vuole divorare, per il proprio diletto, tutta la ricchezza e le delizie del prossimo mondo eterno, che è un possesso eterno.

Solo se aspiriamo all’unione possiamo rivelare quanto malvagi siamo in realtà. Cerchiamo di essere cordiali e simpatici, ma ogni volta ci sentiamo veramente indifferenti, smemorati, distratti, e non rispondiamo. A volte dobbiamo anche ammettere a noi stessi che godiamo della sofferenza altrui. Non è così?

Questa è la nostra natura, il nostro regolare desiderio egoistico con cui siamo nati e viviamo. In precedenza, si era nascosto nell’ “ombra.” In questo momento, in cui ci sforziamo di unirci con gli altri ed essere gentili con loro, inizia a manifestarsi in noi. Tuttavia, non è ancora come nella spiritualità, né si tratta di vera dazione; stiamo ancora solo tentando di raggiungerla.

Ha luogo, quindi, la prossima tappa. Prima di raggiungere i “tredici anni di età,” tutto ciò che abbiamo fatto è stato cercare di far venir fuori il nostro egoismo e rivelare l’inclinazione al male dentro di noi, il che significa la nostra riluttanza a cambiare e le cadute costanti in un egoismo ancora più grande. Tuttavia in questo momento, smettiamo di tentare e cominciamo ad agire al fine di raggiungere la dazione. Queste azioni ci dimostrano la grandezza del Creatore: l’eternità, la perfezione dell’universo, e la Luce stessa.

Questo è il punto in cui si risveglia un desiderio egoistico di “strappare” tutto per il proprio amore: “Posso rubare l’eternità? Posso regnare?” Le nostre azioni che sono orientate alla dazione assorbono un sacco di Luce. Questo è il momento in cui ci imbattiamo.

È una condizione molto speciale, “succosa”. Il desiderio che acquisiamo in essa si adopera per la Luce superiore, ed è un miliardo di volte più grande di tutto ciò che ci è stato rivelato prima.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 20.03.2013, Introduzione al Libro dello Zohar)

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Inseguire la propria coda

Baal HaSulam, “La Pace”: Rabbi Akiva ci racconta che: “Tutto è in deposito”. Questo significa che tutto ciò che Dio ha collocato nella Creazione e che ha dato alle persone, non Lo ha dato licenziosamente, ma ha assicurato se stesso con una garanzia. E vorreste chiedere quale garanzia Egli si è dato?

A questo Egli risponde dicendo: “ed una fortezza si diffonde su tutta la vita”. Questo significa che il Creatore ha sapientemente messo a punto una meravigliosa fortezza diffondendola su tutta l’umanità, così nessuno potrà sfuggire. Tutti gli esseri viventi devono essere catturati in quella fortezza e accettare necessariamente il Suo lavoro, fino a raggiungere la loro sublime meta. Questa è la garanzia con il quale il Creatore ha assicurato se stesso, per garantire che all’atto della Creazione, non venga fatto nessun danno.

“Tutto è in deposito” significa: che io voglia o no, dovrò pagare il mio “debito” nei confronti del Creatore. La vita mi è stata data non perché io lo abbia chiesto e senza il mio consenso,  devo ancora pagare il debito. Non importa che io non lo abbia chiesto. Se ho ricevuto la vita, devo pagare per questo, e posso pagare solo raggiungendo lo scopo della creazione.

Vediamo che le sofferenze che abbiamo vissuto nel corso della storia stanno gradualmente diventando più “spirituali” e “virtuali”, e si distaccano dalla realtà. Oggi molte persone non vogliono vivere anche se hanno tutto. Una volta una persona era felice se possedeva mezzo chilo di pane al giorno ed era soddisfatta di ciò, ma circa cinquant’anni fa è iniziata l’era dello “shopping”. Oggi sta arrivando al termine e non a causa di una carenza di soldi, ma perché le persone non hanno il desiderio di fare shopping. Questo è il problema, il desiderio sta cambiando. Anche se voi offriste ad una persona un milione di dollari, questi non la stimolerebbero come prima; non desidera più niente.

Questa è l’inclinazione naturale della nostra evoluzione che ci porta ad interrogarci sul significato della vita. Quindi, cosa resta nella vita se non il cibo, lo shopping, e la ricreazione? Non c’è niente altro per cui possiamo godere. Non è un caso che il calcio e ogni sorta di distrazioni in questi giorni vengano promossi così tanto. Il procedimento è questo: munire le persone di “tranquillanti” e altre sciocchezze che siano in grado di riempire il loro vuoto interiore. In caso contrario, la gente esprimerebbe la propria rabbia per le strade invece che negli stadi.

Una persona che si sente vuota si chiede sempre di più: “Perché mi è stata data una vita che non ho chiesto io, perché vengo costretto a fare qualcosa che non voglio fare?” Perché? Egli sente come se le mani e i piedi fossero incatenati.

Questo è il motivo per cui oggi abbiamo bisogno di educazione integrale. Grazie ad essa le persone capiranno che siamo tutti connessi e dipendiamo gli uni dagli altri e che utilizzando correttamente questa relazione integrale, saremo in grado di risolvere tutti i nostri problemi.

Delle buone relazioni, in genere, sono la chiave del nostro successo sotto ogni aspetto. Potremmo avere delle macchine che sostituiscono il lavoro fisico in ogni campo e offrono tutto quello che serve. Ma noi non lo vogliamo, dal momento che non è chiaro per che cosa una persona dovrebbe godere allora. Anche ora, la maggior parte delle persone ha già tutto quello che poteva immaginare tranne che per una mancanza. Una persona è assolutamente piena, e allora? Può togliersi la vita o cominciare a uccidere gli altri, altrimenti non sentirà alcun piacere.

Noi godiamo solo quando il piacere riempie una mancanza. Ma il piacere si neutralizza immediatamente. Quindi, come possiamo evitare questo? Dobbiamo rinnovare costantemente il desiderio.

Questo è esattamente ciò che i leader mondiali hanno cercato di ottenere costruendo un’ economia moderna insinuando nella gente nuovi desideri e appagandoli. Ma questo è impossibile, dal momento che il nostro desiderio corporeo sta cambiando in termini di qualità e, infine, non vuole nulla sul livello precedente. Inseguire la nostra stessa coda per comprare una nuova lavatrice e un televisore nuovo ogni anno e per cambiare la carta da parati …? Per quanto tempo ancora possiamo prendere questo? Una persona improvvisamente scopre che i suoi desideri sono andati.

Così è giunta al termine tutta una filosofia dell’evoluzione. Non era solo un modo per fare soldi, ma un modo per rendere felici le persone. Le persone ai vertici hanno pensato di diventare più ricche fornendo tutti i beni di prima necessità e tenendoli in un circuito chiuso in modo che la gente comprasse lampadine che bruciano dopo poco tempo, stampanti con un chip integrato che smette di funzionare dopo un po’, e altri prodotti di bassa qualità. Hanno continuato a fornire incentivi in modo che la gente sentisse che vale la pena lavorare, vivere, e acquistare. Hanno continuato a rinnovare le mancanze in quanto senza una mancanza che riceve piacere, non vi è alcuna sensazione di felicità.

Avevano ragione su questo. È stato davvero un momento di prosperità in Occidente. Gli americani videro che la loro nuova filosofia si legittimava e tutti li seguirono felicemente. Ma nel frattempo il desiderio cresceva, non solo in quantità ma anche in qualità, quindi una persona non ha più bisogno di tutto questo. Non vede alcun senso nell’investire tutta la sua vita in questo. In passato la gente comprava cose senza alcuna pubblicità, ma oggi più della metà del costo di un prodotto è dovuto ai costi di pubblicità. D’altra parte, nei paesi che sono più economicamente sviluppati, la depressione, il suicidio, e l’abuso di droga sono sempre più diffusi.

Allora, dove siamo diretti? Una persona non può continuare a vivere senza sentirsi felice, eccitata, senza l’”estasi” che si sente quando la mancanza incontra il piacere. Ma si neutralizzano immediatamente se non c’è un Masach (uno schermo) tra di loro. Questo è ciò di cui parla la saggezza della Kabbalah, la saggezza di come ricevere correttamente, poiché senza una Masach, la persona scopre solo il buio.

Se le persone che prendono le decisioni fossero un po’ più sagge, accetterebbero questo. Ma nel frattempo, siamo nel mezzo del processo, per cui in ogni caso non c’è altra scelta. La mancanza deve essere in contatto con il piacere, ma solo se non si ferma. In caso contrario, non ne vale la pena. Siamo pronti a rinnovare solo le nostre mancanze animali più e più volte, ma tutto ciò che è al di là di questo è discutibile. Quindi ciò che vediamo in quasi tutti i canali TV di oggi sono principalmente programmi di cottura o di sesso, perché le persone sono di vedute così ristrette…

Speriamo di riuscire a spiegare la necessità di un Masach tra la mancanza e il piacere. Il piacere infinito poi ci darà una sensazione di vita eterna.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 08.03.2013, “La Pace”)

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Dall’ascolto esteriore a quello interiore

Nella misura in cui una persona sente l’importanza dello scopo, è pronta a rinunciare a tutto ciò che gli impedisce di raggiungerlo. Ma ci vuole tempo affinché s’inizi a sentire quello che viene detto, perché il cuore è quello che sente e non le orecchie. Lui può andare al di sopra di ciò che è scritto in articoli diverse volte, ma lui non sente. Poi comincia a sentire, ma non comprende. Dopo di che comincia a capire qualcosa, ma non lo assorbe. Dopo di che inizia ad assorbirlo, ma nel frattempo non tocca i suoi desideri.

Quando finalmente penetra i suoi desideri, comincia a confrontare ciò che aveva con cosa penetra ora nei suoi desideri. Inizia a calcolare e decidere cosa fare, per chiarire qual è il desiderio preferibile: Qual è più utile, eterno, egualitario, e così via. Così, egli decide se è in grado di abbandonare il suo sé attuale, il suo ego, se può svuotare un luogo per un altro dentro di sé – lui è obbligato a farlo, lo vuole oppure no?

Dopo questo inizia già ad agire per scelta propria, volendo che l’ambiente esterno lo influenzi il più possibile, in modo che possa effettuare un calcolo nel suo cuore per quanto riguarda il bene dell’altro e non per il suo bene. Tutto questo dev’essere con il suo consenso, per sua libera scelta, sopra il suo precedente desiderio egoistico. In questo modo che egli avanzi verso la meta.

Quindi, vediamo che molte persone che imparano sono presumibilmente insieme con tutti quanti, ma ancora sentono solo con “l’udito esterno.” Potrebbero volerci anni prima che questo vi entri. Alcuni cominciano a sentire solo dopo 10 – 15 anni, ed altri molto più velocemente. Ci sono tutti i tipi di reazioni da parte dell’anima per la sostanza che ha a che fare con la sua correzione.

Quindi, fino a quando una persona non si rende conto della necessità di trasformare la sua privata essenza interiore alla collettività passerà molto tempo. Ciò costituisce la parte più difficile del nostro lavoro, il più difficile primo passo. Dopo questo una persona aumenta solo il desiderio di dare, ma prima ha bisogno di stabilirlo e consolidarlo, per metterlo in cima alla montagna, sopra il suo ego e questo richiede grande lavoro. Uno può solo chiedere per la pazienza e un po’ di sottomissione, che è quello che ci aiuta.

Così, non abbiamo alcuna base per essere in collera con le persone che sentono parlare di questo metodo di educazione integrale, ancora non sanno come implementarlo, per spiegarlo alla gente. Ma non è ancora il momento per loro di assorbirlo internamente. Vi è una differenza tra una capacità di ascoltare e la possibilità di realizzarlo.
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(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah 21.04.2013)

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