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A cosa mira il programma dell’egoismo?

Domanda: La mia domanda riguarda il programma dell’egoismo. Se siamo riusciti ad inventare l’arco, poi la carrozza e così via, allora in linea di principio, è possibile prevedere le prossime fasi dello sviluppo dell’egoismo. Ora abbiamo molte tecnologie diverse. Ci saranno altre fasi di sviluppo?

Risposta: Tutte queste tecnologie non serviranno. Si svilupperà ulteriormente una connessione virtuale, che a un certo punto aiuterà le persone fino a quando non avranno una connessione interiore tra di loro.

Da una connessione virtuale, arriveranno a una connessione spirituale. Non servirà altro. Faranno un uso minimo di questo mondo, in modo che il corpo possa esistere, fino a quando non saranno completamente corretti.

Allora la sensazione del corpo sparirà, dato che è la parte egoistica animale più bassa. Le parti inanimate, vegetali e animali della natura si includeranno nel livello dell’ “uomo”, e questo è tutto.

Esisterà un unico desiderio, che comprenderà tutti gli altri. Ma sarà interamente diretto verso la dazione, e quindi il corpo e questo mondo intero spariranno dalle nostre sensazioni. Il mondo corporeo è programmato da noi, esiste soltanto nei nostri pensieri.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Evolution of Egoism” 5/7/11

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Il Punto di biforcazione dell’egoismo
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Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Che cos’è esattamente il fascismo? Cosa c’è di sbagliato in esso?

La parola “fascio” indica un gruppo di elementi legati insieme. Il fascismo è quindi una unione determinata di persone, ma un’unione senza alcuna correzione dei nostri desideri egoistici.

Il nostro desiderio quotidiano è egoistico, ovvero è un desiderio di servire noi stessi a spese degli altri. Se non facciamo alcun passo verso la correzione dei nostri desideri egoistici in modo che la nostra unione eviti di mirare al proprio beneficio  a spese di altri gruppi e nazioni, allora la nostra unione verrà costruita sulla base dell’opposizione e dell’odio nei confronti degli altri.

È questo il problema con il fascismo.  Il risultato è la distruzione reciproca.

La soluzione a questa forma imperfetta di unione è quella di unirsi non sulla base di un ego che si oppone agli altri, ma sulla base delle leggi fondamentali della natura: le leggi della dazione e dell’amore incondizionati.

Non ci può essere alcuna unione vera e duratura se non riusciamo a connetterci attraverso le leggi della natura che ci uniscono prima ancora che i nostri desideri egoistici ci diano un’immagine di divisione e distacco dagli altri.

Più ci sviluppiamo in incongruenza con le leggi della natura, più sperimenteremo gli scontri dannosi, distruttivi e bellicosi dei nostri ego che ci attanagliano in un perenne tiro alla fune. In altri termini, soffriremo sempre di più per il fatto che ci manca la saggezza di come unirci in un modo che ci porti armonia e pace durature, e la nostra crescente sofferenza genererà gradualmente in noi un bisogno più forte e più marcato di tale unità.
Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Il Punto di biforcazione dell’egoismo

Commento: C’è un costante rinnovamento dei beni di consumo e delle tecnologie. Per esempio, viene rilasciata appositamente una nuova versione di un computer, rispetto alla quale la vecchia versione è più lenta, in modo che la gente ne acquisti una nuova. Lo stesso modello di idiozia generale è in tutto.

La mia risposta: Questa è una palla di egoismo, una fiera della vanità nelle ultime fasi della sua esistenza. L’umanità annienterà se stessa.

Commento: La cosa più interessante è che in realtà questo non viene fatto per un individuo. E la gente lo capisce.

La mia risposta: Ma non possono farci niente. È così che funziona l’egoismo. Come risultato di questa corsa arriveremo al punto di dover distruggere la nostra natura altrimenti non sopravviveremo. Questo ci sta uccidendo.

Diciamo che sei in buoni rapporti con gli altri eppure devi pungerli  perché così è la nostra natura. È come tenere un serpente sul tuo petto. È caldo e piacevole per il serpente, ma  comunque deve morderti!

Così, ci convinceremo gradualmente che dobbiamo assolutamente fare qualcosa con noi stessi.

Ma, fino a quando non ce ne renderemo conto, ci uccideremo l’uno con l’altro. Questa sarà la deliberata distruzione di tutte le fondamenta della civiltà!

Queste cose buone che abbiamo fatto per molti anni ora le distruggeremo sistematicamente e staremo uno di fronte all’altro come selvaggi. Parlando in senso figurato, ci vedremo chiaramente in piedi l’uno contro l’altro in pelli d’animale, con bastoni in pugno.

Commento:     In passato eravamo in stretto contatto con le guerre poiché erano frequenti ma gradualmente  le abbiamo allontanate da noi e, grazie a ciò, la popolazione  della Terra è raddoppiata dagli anni ‘50 del XX° secolo.

La mia risposta: Ovviamente, perchè siamo passati alla guerra fredda. Ora, stiamo tornando indietro di nuovo. Allora era ancora considerata progresso. Ora, abbiamo raggiunto un certo punto e dobbiamo tornare indietro. Ma cosa possiamo fare con questo?

Quando l’egoismo si sviluppa, supera il punto di biforcazione e inizia a lavorare contro se stesso. Proprio come un individuo che mangia molto, dorme molto, ma non può resistere perché deve soddisfare i suoi desideri, anche se gli sono dannosi.

 

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Da “I Got a Call” di KabTV. Nuovi oggetti di morte” 21/04/12

 

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Contenuti scritti ed editati da studenti basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

La vita basata sull’egoismo

Lo sviluppo sfaccettato dell’egoismo ha portato al fatto che esso uccide contemporaneamente la sensazione di famiglia in noi, la relazione tra figli e genitori, la nostra natura, le arti, la scienza, e tutta la cultura in generale.

Non avviene soltanto nell’economia. Succede in ogni ambito. Di conseguenza, l’ego distrugge la nostra struttura familiare, pubblica, politica e sociale. Ma dobbiamo comunque agire.  Esistono più fattori in gioco. La nostra intera vita è costruita sull’egoismo, e dobbiamo cambiare tutto questo.

Siamo così egoisti che non ci importa di nulla, né del fatto che le nostre famiglie si stiano sfasciando, né della terribile atmosfera sociale; non ci interessa. Quando si tratta delle nostre tasche, dell’economia, allora crediamo che la crisi sia arrivata. Eppure siamo abituati al fatto che  prima di questo  “trattavo tutti come cani e tutti mi trattavano nella stessa maniera. È tutto ok, va tutto bene”.

Questo indica quanto la crisi e il nostro sviluppo in generale ci abbiano portato ad un stato così basso: non mi importa: mi ritiro a casa mia, non mi serve una moglie, non ho bisogno di figli, posso ordinare tutto da solo, servirmi facilmente da solo e  questo è tutto ciò che mi serve: non mi importa di nessuno.

 

 

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From KabTV’s “I Got a Call, How to Make a Revolution” 2/4/12

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La fine dello sviluppo egoistico

Il nostro mondo è arrivato oggi alla sua fine egoistica. Abbiamo rivelato che tutto è un sistema chiuso. Una volta si pensava di poter fare qualsiasi cosa: produrre, ottenere, espandere e conquistare. Improvvisamente, si scopre che siamo soli nell’universo, non abbiamo dove volare.

La terra è un sistema chiuso, molto limitato. L’umanità è limitata nel suo consumo e non c’è altro posto dove potersi sviluppare. Non c’è molto da accumulare dato che non si va da nessuna parte e tutto è molto piccolo e racchiuso.

Qui, siamo di fronte alla fine – lo sviluppo egoistico finale in cui ora ci troviamo. La prossima fase sarà che, dalla crescente pressione che sperimenteremo e dalla crisi della fine dello sviluppo egoistico, dovremo raggiungere il livello successivo.

Il livello successivo è completamente diverso – il livello della natura opposta a noi, il livello della dazione.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Victory Is a Sign of Defeat” 8/2/13

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Competizione costruttiva

In natura, la competizione sviluppa e migliora. L’evoluzione si basa sulla competizione; senza di essa, nulla cambierebbe. Ma nella società umana la competizione prende una piega molto negativa, diventa distruttiva e provoca una involuzione anziché un’evoluzione. Perché? Perché la natura umana stessa deve cambiare per evolversi positivamente.

In natura, gli istinti regolano la competizione tra le specie; non c’è libera scelta o decisione indipendente. È così che l’evoluzione crea forme di vita sempre migliori.

Ma negli esseri umani c’è l’ego. L’ego non è statico, ma si intensifica costantemente e ci fa sentire sempre più isolati e odiosi nei confronti degli altri. Il concetto di individualismo riguarda specificamente gli esseri umani e più cresce, meno ci sentiamo parte del tutto. Oggi è ai massimi storici e continua a crescere. Di conseguenza, il nostro approccio al rapporto con gli altri è di sfruttamento: vogliamo usare tutti per il nostro tornaconto, ognuno secondo i propri gusti e le proprie preferenze.

Questo atteggiamento rende la competizione tra noi distruttiva e rovinosa. Non ci fa evolvere, ma ci scaraventa in crisi sempre più gravi, che ora stanno diventando minacce esistenziali a livello globale.

Apparentemente, le cose non dovevano andare così. Abbiamo una scienza avanzata, possiamo produrre molto più cibo di quello di cui il mondo ha bisogno, possiamo fare in modo che ogni bambino del pianeta riceva una buona istruzione, assistenza sanitaria, nutrizione e alloggio.

In realtà, sempre più bambini sono affamati, malati e indigenti. Non è per la nostra incapacità, ma per la nostra disumanità. Inquiniamo l’aria e l’acqua anche se possiamo avere tutta l’energia di cui abbiamo bisogno da fonti pulite. Inquiniamo il suolo anche se possiamo evitarlo, e tutto questo non per negligenza, ma per noncuranza.

Il libero mercato, come lo chiamavano i progenitori del capitalismo, avrebbe dovuto trarre beneficio dalla concorrenza e creare una vita migliore per tutti noi. Lo ha fatto per un po’, ma ora causa solo sempre più danni, poiché il capitalismo è stato avvelenato da un eccessivo egoismo.

Il punto cruciale è che la competizione egoistica ci ha portato su un precipizio. Se non cambiamo rapidamente direzione, cadremo.

È giunto il momento di capire che, proprio come la natura è un sistema connesso in cui l’evoluzione di una parte migliora e influenza tutte le altre parti, anche noi siamo tutti connessi. Ma nel caso degli esseri umani, è nostro compito rendere queste connessioni positive e costruttive.

Per promuovere una competizione costruttiva nell’umanità, non dovremmo correre per raggiungere la vetta calpestando le teste degli altri, ma competere su chi contribuisce di più all’umanità. Le persone dovrebbero essere rispettate non per aver raggiunto obiettivi egoistici, spesso a spese del bene comune, ma per aver contribuito al bene comune, per aver migliorato la vita delle persone e, soprattutto, per averle avvicinate, aumentando il senso di solidarietà e di responsabilità reciproca nella società.

In questo modo, il nostro contributo unico alla società diventa un contributo positivo e non un elemento dannoso. Usare la nostra unicità per contribuire al bene comune ci permetterà di rimanere individualisti, e di diventarlo ancora di più, ma di usarlo in modo costruttivo e non in modo da danneggiare gli altri. Di conseguenza, le persone sosterranno l’individualismo degli altri, poiché esso farà progredire tutta la società, esprimendo comunque l’unicità di ciascuno.

Il senso di contributo reciproco favorirà la vicinanza piuttosto che il distanziamento, mentre la solitudine e l’ostilità tra le persone svaniranno. Invece dell’invidia tossica, le persone si incoraggeranno a vicenda a crescere e a realizzare il proprio potenziale. Le persone si sentiranno a casa in questa società, come parte del collettivo. Potranno godere dei suoi benefici, ma anche mantenere e sviluppare la propria unicità.

Dov’è la via d’uscita dal vicolo cieco?

Lo sviluppo dell’umanità porta alla crescita dell’egoismo, dell’individualismo e del desiderio di guadagnare il più possibile a spese degli altri. Allo stesso tempo, il mondo moderno desidera l’integrazione e quindi, che lo si voglia o no, dobbiamo avanzare verso la connessione e l’integrazione reciproca tra tutti.

Ma non lo facciamo, e si forma una specie di forbice.  Da un lato il mondo si muove verso lo sviluppo tecnologico ed economico, e dall’altro, non esiste alcuno sviluppo corrispondente sociale.  Ne consegue che siamo noi stessi a produrre tutti i problemi che sorgono nella società moderna.

Questa discrepanza conduce a crisi, conflitti e guerre che rischiano di degenerare in una guerra mondiale globale.  Quindi, dobbiamo riconoscere la nostra natura e quanto sia egoistica la direzione del suo sviluppo. Invece, non ci importa di correggerla e ci trattiamo in maniera sempre peggiore.  Non riusciamo a smettere di litigare, competere e persino lottare costantemente.

Quindi, non c’è da sorprendersi se non riusciamo a migliorare le nostre vite.  Dopotutto, non correggiamo l’umanità, non diamo ai bambini l’educazione corretta e la comprensione del tipo di società e di mondo in cui vivono e in quale direzione dovrebbero svilupparsi.

Trascuriamo completamente lo sviluppo della società umana, anno dopo anno, e investiamo solo nello sviluppo della tecnologia, nei cellulari e nei computer.  Ma è semplicemente un peccato vedere con che tipo di informazioni riempiamo questi mezzi di comunicazione moderni e quanto siamo degradati.

Siamo in grado di creare microprocessori che già operano a frequenze di diversi gigahertz che forniscono la nostra connessione.

Ma allo stesso tempo, la nostra separazione cresce in modo direttamente proporzionale.

Come possiamo aspettarci che con un “avanzamento” tale, il nostro mondo arrivi ad una buona vita?  Con tutto il potere raggiunto nell’economia e nella finanza, il nostro domani, la nostra intera esistenza futura, è in dubbio.  Questo dimostra semplicemente quanto siamo deboli, quanto non comprendiamo quali mezzi abbiamo tra le mani e come potremmo migliorare il mondo se stabilissimo una connessione tra di noi.  Questo è il nostro unico problema.

È necessario cambiare il sistema di educazione per poter cambiare la natura della persona in modo che non cerchi soltanto beni materiali, ma che veda un grande vantaggio nell’avvicinare le persone e insieme costruire una società più corretta, compassionevole e gentile. Al momento, non stiamo costruendo una società del genere e non stiamo insegnando ai nostri figli come farlo.

 

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From KabTV’s “World” 9/22/22

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A cosa ci obbliga la cessazione della crescita dell’egoismo?

Domanda: Si ritiene che ogni rivoluzione nel mondo proceda in accordo con un certo piano. I servizi speciali, fingendo di essere terroristi, attaccano qualcuno. Esiste un limite a questa tecnica?

Risposta: Che differenza fa la forma in cui questo viene determinato nel nostro mondo? Gli Hot Spot sono ovunque. Ci sono così tante armi che non sappiamo cosa fare. Un uomo può creare qualsiasi cosa a casa.

Il punto non è negli strumenti di omicidio e neanche nel motivo, ma nel fatto che è necessario per poter implementare ulteriormente il programma della creazione in maniera positiva o negativa. In quale modo esattamente? Si tratta solo di questo.

Il mondo sta comunque seguendo un cammino di unificazione. Non si può sfuggire ad esso. Il problema è soltanto fino a che punto comprende che deve raggiungere questo e contribuire, fino a che punto il cammino migliora. Se il mondo non capisce, allora viene punito, come un bambino, fino a quando non capirà.

Siamo in uno stato in cui possiamo già spiegare questa idea al mondo, e lo stiamo spiegando. Credo che possiamo farlo con più o meno successo e a passo veloce. Almeno vediamo come funziona. Il mondo sta iniziando a capire che non ha nessun posto dove andare; inizia a sentire che stanno avvenendo dei cambiamenti nuovi e totalmente insoliti nelle persone, il loro egoismo ha smesso di crescere.

Per la prima volta nell’intera storia non solo dell’umanità ma dell’esistenza dell’universo, che si è sviluppato da un piccolo nucleo egoistico ai pianeti del sistema solare (e questo è stato costantemente accompagnato dallo sviluppo del nostro ego), l’egoismo ha improvvisamente smesso di crescere da solo.

Ha iniziato a diventare circolare e a connettersi, e a chiedere alle persone di diventare uguali al resto della natura, le cui parti sono tutte in armonia tra loro. Un uomo non è in questo stato, né con gli altri uomini e nè con la natura.

Quindi, tutta la natura inanimata, vegetale e animale che ci circonda ci sta portando verso questo ora. Per la prima volta nell’universo, nel mondo intero, l’egoismo, che ultimamente è cresciuto in maniera esponenziale, ha raggiunto una lieve linea in pendenza ed ha iniziato a diventare circolare. Non sta più crescendo, ma ci obbliga a diventare integralmente interconnessi nella garanzia reciproca.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. USA, Intelligence Agencies, Conspiracy” 3/10/13

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Per avere successo nei nostri tentativi di trattare vari problemi medici e rallentare significativamente il processo di invecchiamento, è chiaramente necessario comprendere i linguaggi usati dalle cellule per comunicare tra di loro. Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo, fino a un certo punto. Sembrerebbe che i linguaggi che stavamo cercando, siano in realtà nascosti nel 98% di DNA spazzatura contenuto nel nostro apparato genetico.

Domanda: È difficile immaginare che la principale struttura di informazioni di un essere umano, il suo genoma, sia quasi al 100% “spazzatura egoista” il cui unico interesse è quello di essere conservata nei nostri cromosomi, senza avere alcuna utilità. Che cos’è in effetti il nostro genoma?

Risposta: Essenzialmente, è così che percepiamo il nostro genoma dato che noi stessi siamo egoisti e in realtà siamo effettivamente questa “spazzatura”. Ovvero “spazzatura” che percepisce la “spazzatura”.
Il problema è che non siamo in grado di interpretarlo in maniera diversa dato che indaghiamo una persona con un approccio diretto, egoistico.

Questo è il nostro apparato concettuale, la forma della nostra ricerca e come siamo costruiti all’interno. La persona rappresenta il desiderio di ricevere piacere e esiste all’interno di questo desiderio. Tutto ciò che percepisce e che vede, lo percepisce dentro di sé, nella sua forma, nei suoi desideri, nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti egoistici.

In accordo con questo, tutto ciò che egli ricerca passa attraverso questa sorta di filtro. Significa che percepisco ogni cosa attraverso il mio filtro egoistico e non importa se studio il genoma o un certo oggetto macroscopico. L’unica cosa che percepisco è se qualcosa è un sì o un no, benefico o dannoso, per il mio egoismo.

Esiste una moltitudine di componenti e di forme della materia studiata nello spazio circostante: macro o micro, inanimata, vegetale, animata, biologica, o persino interiore, morale, sensoriale o spirituale. Qualunque cosa io ricerchi, la vedo soltanto attraverso il mio filtro egoistico e non vedo tutto il resto.
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Da KabTV “Close-Up, Human Genome” 17/7/11

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Tutto questo è Me

Domanda: Da dove arriva la sensazione ad una persona che tutto è diviso in “io” e “gli altri”?

Risposta: Dal nostro egoismo. La nostra anima è divisa in due parti: la parte interiore, che sento come me stesso, e la parte esteriore, che sento come il mondo esterno. Queste due parti sono separate in me da una divisione egoistica, che è il male.

Quindi, non sento il mondo esterno come me stesso. Non immagino che questo sia anche parte di me, che mi appartenga. Qui si trova la nostra stupidità, miopia e cecità!

Se riuscissi a vedere il mondo nella maniera corretta, capirei che tutto è me, la mia anima. Ogni cosa esterna, ogni cosa che esiste, ogni cosa che va oltre me stesso, è la mia unica anima. Allora tratterei tutto diversamente.

Il nostro egoismo è creato appositamente in modo da contrapporre la parte interiore dell’anima con quella esteriore e ci rende egoisti interessati solo a ciò che è all’interno. Ogni cosa esterna, nella mia cecità, non la considero parte di me e la distruggo, la disprezzo e gioisco se qualcuno soffre. Più tardi verrà rivelato, e noi presto lo riveleremo, che in realtà si tratta di me. Quanto l’ho trattato male! Ho disprezzato e ho fatto tutto a danno dei miei cari, i miei figli, genitori, e così via.

Dopotutto, ciò che è fuori di me sono i miei genitori o figli o nipoti, o in avanti o indietro. Questa è l’intera umanità nelle reincarnazioni precedenti o future. Non riusciamo a immaginarlo.

All’improvviso si scopre che i Giapponesi, diciamo, sono i miei parenti più cari e amati. Guardate cosa sta succedendo a loro mentre io gongolo.

Una così terribile rivelazione della realtà attende tutta l’umanità! Ovvero distruggiamo, uccidiamo, facciamo del male e improvvisamente ci viene detto “è il tuo figlioletto”, e tu lo stavi distruggendo.

È questo che vedremo su una scala universale. È questo sentimento di rimorso e orrore che colpirà una persona! Ciononostante, ci condurrà al fatto che alla fine ci scuoteremo in modo da mescolarci l’uno con l’altro e scoprirci come un unico intero comune e assoluto.
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Da KabTV “Close-Up. Branch of Sakura” 15/5/11

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