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Una definizione della nuova generazione

profitLa domanda che ho ricevuto: Cosa intendi quando dici “la nuova generazione”?

La mia risposta: La nuova generazione è il prossimo livello di sviluppo dell’umanità. Si avrà quando l’umanità uscirà dal livello animato, egoistico o istintivo, dove tentiamo di controllare i nostri desideri istintivi, animati ed egoistici per non scannarci tra di noi (a proposito… questo è ciò che chiamiamo società umana, o la nostra civiltà!). Passeremo da questa a una civiltà in cui ogni cosa sarà regolata dall’amore per il proprio prossimo.

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La vera libertà non è quello che pensiamo

upper-worldLa domanda che ho ricevuto: Da una parte, diciamo che il mondo intero dipende dalla mia correzione e che io mi porto addosso tutto il peso della responsabilità. Dall’altra, il mio futuro dipende dagli altri – Io non avrò una vita felice finché tutti gli altri non si saranno corretti. Dunque, la responsabilità è degli altri. Quale di queste due prospettive è corretta?

La mia risposta: Sono corrette entrambe. Questa è l’essenza di un sistema chiuso ed interconnesso. Somiglia molto ad una situazione in cui il tuo bambino può fare qualsiasi cosa voglia, influenzandoti con i suoi sentimenti, la sua salute e il umore.

Attraverso l’acquisizione dell’amore per gli altri, tu diventi loro schiavo. L’amore ti rende uno schiavo. Potresti obbiettare, “Questa non sembra affatto libertà”. Ma lo è: essere dipendente da ogni altra persona ti libera da te stesso. Allora pensi solo ai loro desideri. Questa è la spiritualità, il mondo dell’al di là, e la vera libertà.

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Nel Nuovo Mondo che si sta formando dovremo soprattutto Donare Agli Altri

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La domanda che ho ricevuto: Se cambiassimo il nostro modello egoistico di condotta e lo trasformassimo in un modello di amicizia e considerazione reciproca, questo fatto non fermerebbe lo sviluppo che la competizione provoca?

La mia risposta: La competizione non scomparirebbe. Ecco il perché oggi l’uomo vuole massimizzare il suo profitto, ma sta scoprendo che il suo successo dipende dal mondo intero. Mentre osserva la crescente connessione tra sé e il mondo, sentirà come il dare agli altri alla fine gli farà avere il successo. Non comincerà a muoversi meglio perché improvvisamente il mondo è diventato più ricco e lui può prendersi una parte dei profitti, ma perché gradualmente comincerà a sentire che facendo delle azioni di dare al mondo, si connette a qualcosa di più elevato- una soddisfazione e un appagamento che sono più elevati. E questo appagamento più elevato è ciò che comincerà a dargli la capacità di capire il significato in ogni cosa che accade- otterrà la sensazione del Creatore.

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L’intelligenza artificiale è realistica?

michael-laitman_20Ho ricevuto una domanda: quale è la posizione della Kabbalah riguardo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale? La Kabbalah appoggia l’idea che è possibile ricreare il cervello umano e la coscienza? Può un cervello artificiale avere una coscienza complessa?

La mia risposta: è possibile ricreare qualsiasi cosa di noi, eccetto la nostra struttura spirituale, il desiderio di dare. Questa è la qualità del Creatore che riceviamo dall’alto. A parte questo, si può ricreare e migliorare tutto il resto di noi.

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La Dazione può soddisfarci molto più di qualsiasi altra cosa

hopeHo ricevuto una domanda: Non capisco cosa succederà alla società durante il periodo della transizione dal desiderio di ricevere alla volontà di dare. La gente non troverà soddisfazione nel denaro o nel potere, però ancora non sapranno cos’è la dazione. Cosa motiverà le persone a realizzare atti di dazione? Come potranno le persone volerlo senza ricevere alcun piacere da questa idea?

La mia risposta: La gente sentirà soddisfazione perché la società li incoraggerà a dare. La società ricompenserà e rispetterà la persona per la sua dazione e questo la farà sentire soddisfatta. L’obbiettivo del nostro sviluppo è raggiungere una connessione interpersonale tra noi e la sensazione di questa connessione ci rifornirà di combustibile per dare ed amare.
In fin dei conti, ciò che una persona desidera veramente non sono solo soldi in banca, successo o potere, bensì una pienezza interiore, oppure una certa risposta della società per lui. Tutti i piaceri che si trovano al di sopra e aldilà delle nostre necessità fisiche vitali, le percepiamo come soddisfazioni intangibili e virtuali.
Inoltre, esiste qualcosa che consideriamo più prezioso della soddisfazione che ci dà il denaro e mi riferisco alla pienezza che sentiamo quando riceviamo il rispetto e l’apprezzamento della società. Questo è ciò che desiderano anche i ricchi e i potenti, però non lo possono ottenere, perché quando riescono ad ottenerlo è falso, un prodotto della corruzione.
La cosa peggiore che può sperimentare una persona è la critica, l’ umiliazione e il disprezzo della società verso di lui ed i suoi figli. Questo è peggio della morte stessa. L’opposto di questo, sono le qualità di rispetto, riconoscimento e apprezzamento. Queste ci forniscono una maggiore pienezza nella vita.
Il nostro lavoro è fomentare un’opinione pubblica che spinga ogni persona a cambiare, a passare dal ricevere dalla società al dare alla società. Tutti sentiranno, in questo modo, la ricompensa che si ottiene nel dare alla società.

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Che cos’ è l’ Anima ?

the20sourceHo ricevuto una domanda: Lei sostiene che le nostre anime determinano lo stato del mondo, il che fa supporre che abbiamo grande saggezza ed esperienza. Dall’altro canto ci dice che siamo degli animali e che non resta niente di noi dopo la nostra morte. Come si collega quest’ultima parte con le nostre sagge anime che determinano le nostre future reincarnazioni?

La mia risposta: L’anima è l’attributo di dazione. Se lei ha acquisito questo attributo durante la sua vita attraverso lo studio della Kabbalah, allora ha un’anima e sentirà la sua esistenza eterna tramite questa. Se lei non l’ acquisito, allora dovrà ritornare in questo mondo per realizzato.

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Il Nome del Creatore Significa “Vieni e Vedi”

music Il Creatore è l’attributo della dazione che si rivela nel desiderio corretto di una persona, nella sua intenzione di dare. Per tanto, il nostro unico compito è sviluppare questa intenzione di dare, connettendoci tra noi. Allora, riveleremo il Creatore, l’attributo di dazione ed amore che si trova all’interno di questa connessione. In ebraico, il Creatore si chiama Borè, che si compone delle parole Bo e Re : “vieni” e “vedi”. Cosa significa questo? “Vieni”, vuol dire cambiare il desiderio di ricezione a favore di quello di dazione. In quel momento, il desiderio di dare che si raggiunge ( o il desiderio di dare per dare, Galgalta Ve Naim ) e amore ( ricevere per dare , AHP ) si converte in raggiungimento e rivelazione del Creatore.

Detto in altro modo, il Creatore è la forza che ci connette gli uni agli altri. Di conseguenza, la connessione tra noi è ciò che ci rivela il Creatore. Se ci connettiamo attraverso l’amore reciproco, allora sentiremo la forza della dazione dentro di noi. Questa è la forza del Creatore che si rivela tra noi.

Il Creatore è la forza che ci connette l’un l’altro. La Luce Superiore ci ha dotati del potere di dare gli uni agli altri, nel dare reciproco e nel conoscere questa Forza Superiore, raggiungiamo il Creatore. Come succede questo?

Nella dazione reciproca, raggiungiamo l’attributo di dazione e, in questa maniera raggiungiamo la fonte della dazione, perché contiene la sua origine più elevata, Keter. Così si rivela il Creatore dentro di noi, o nel nostro desiderio. Lui si rivela nella parte superiore del Kli, che è la ragione per la quale la rivelazione viene chiamata “Una rivelazione dall’alto”. La rivelazione avviene in Keter, rispetto alla parte inferiore del Kli che è Malchut.

Per questa ragione i cabalisti Lo hanno chiamato “Bo-rè”, “Vieni e vedi”. Quando si ascende dal basso verso l’alto per mezzo della Luce Riflessa, si ascende a partire dalla nostra natura, “ il desiderio di ricevere”, alla natura del Creatore, “il desiderio di dare”. Allora si raggiungono le dieci Sefirot complete della Luce Diretta. Si raggiunge l’attitudine del Creatore verso di lui come il Creatore stesso, la radice di tutto.

Così risulta che, a parte la nostra anima ( che consiste di 10 Sefirot ) non c’è altro da rivelare. Questo è tutto ciò che fu creato, e sentiamo il Creatore dentro questa creazione.

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Apriamo i rubinetti dell’amore per gli altri

contact1Ho ricevuto una domanda: lei dice che se una persona ha un inclinazione naturale per aiutare i bisognosi, non è la stessa cosa che amare gli altri. Mi potrebbe spiegare allora cosa significa “amare gli altri”?

La mia risposta: “amare gli altri” è un attributo speciale che si concede ad una persona durante lo studio corretto della Kabbalah. Questo attributo permette ad una persona di sentire l’interdipendenza tra tutti e la necessità di colmare gli altri attraverso se stesso. È simile ad una persona innamorata che desidera colmare l’oggetto del suo desiderio.

“L’amore per gli altri” inizia dal suo opposto, la rivelazione dell’odio, il rifiuto e la separazione dagli altri. È così che si sente l’uomo quando rivela la sua dipendenza totale dagli altri. È come se il tubo che gli somministra l’ossigeno che respira, fosse sotto il controllo di un’ altra persona. Scopre che dipende totalmente e assolutamente dal mondo intero e che ognuno dipende dal comportamento corretto che ha verso gli altri.

Scopre che lui è il solo che determina il suo stato, nell’avere buone o cattive relazioni con il mondo. Ogni giorno questa sensazione di dipendenza cresce e lui diventa sempre più dipendente dagli altri per ricevere la sue necessità fondamentali come acqua, pane, lavoro e sicurezza. In questo modo, ci si rivela il sistema integrale e globale e cominciamo a dimostrare l’Effetto Farfalla in azione. Allo stesso tempo, riveliamo l’odio che esiste tra noi, e che è il nostro egoismo che produce quest’odio in tutte le persone del mondo.

Questa immagine di totale interdipendenza da tutte le persone che si rivela ad un individuo, provoca in lui il desiderio di “ aprire il rubinetto per tutti”. E questo è “amore per gli altri”.

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Ogni persona che ambisce al Creatore può acquisire un’anima

laitman_2009-03_8166La domanda che ho ricevuto: Una persona non ebrea può acquisire un’anima? Secondo i Kabbalisti come Rabbi Chiya, l’anima (Neshama) può essere acquisita solo da una persona che osserva la Torah.

La mia risposta: Naturalmente, Rabbi Chiya ha ragione. Ogni persona che ambisce al Creatore è chiamata Israele. Ogni persona che corregge il proprio egoismo secondo la condizione “Io ho creato l’egoismo e la Torah per la sua correzione”, è considerata una persona che osserva la Torah e i 613 comandamenti (corregge i 613 desideri dell’anima). La persona poi riceve la Luce Superiore, la rivelazione del Creatore, dentro i suoi desideri corretti, chiamata anima.

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Cosa servirà per far capire alle persone comuni che siamo tutti interdipendenti ?

threatMolti scienziati e filosofi da Vernadsky, Kant ed Hegel fino ai filosofi dei giorni nostri, descrivono il mondo come un sistema unito e chiuso che è completamente interdipendente a tutti i livelli. Essi spiegano che l’uomo non può sottrarsi alle leggi della Natura, e che rimane sempre dentro di esse.

Oggi anche noi possiamo vedere che la Natura è completamente unita/completa. Ma questo concetto come può essere rivelato e compreso dall’uomo medio del mondo, che conosce solo il posto dove lavora e la strada per andarci e per poi tornare a casa? Gli risulterà più chiaro quando, entrando nel suo abituale negozio di alimentari, il rivenditore gli dirà “Non c’è più pane!”

Perché non c’è più pane? Perché un fornitore non ha consegnato la farina, un altro l’olio, un altro l’acqua, e un altro ancora l’elettricità. Per farla breve, non c’è più pane! Allora che cosa si può fare? Cercare un accordo con tutti- allora si avrà il pane.

L’uomo dovrà allora darsi da fare e mettersi d’accordo con tutti, e quindi imparerà che è dipendente dal mondo intero. Questa è la situazione verso la quale ci stiamo dirigendo. Se non ripareremo la connessione tra di noi, non avremo altro che degli scaffali vuoti. E questa grande sofferenza ci farà scoprire la nostra dipendenza dagli altri.

Alcuni uomini pensano di essere capaci di farcela da soli. Pensano “ mi comprerò da me un po’ di terra, pianterò delle patate e dei pomodori, e tutto questo sarà abbastanza per me. Voi altri potete andare all’inferno per quel che mi interessa! Starò benone da solo.” Ma questo è impossibile! Oggi la vita è organizzata in un modo che non permette a nessuno di tirarsi fuori. Questa è la ragione per cui Baal HaSulam dice che se ( non ) prendiamo delle misure contro le separazioni ( tra gli uomini), ci dirigeremo verso dei regimi nazisti. Dopo tutto, saremo ancora uniti, ma sul fronte opposto: la ricezione invece che la dazione.

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