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Quali sono le migliori citazioni sull’amore?

 

Il mio insegnante, il kabalista Baruch Ashlag (Rabash), era solito dire che l’amore è come un animale che bisogna sempre nutrire e poi crescerà. L’amore nasce dalle reciproche concessioni.

Perché la Pasqua ebraica è importante oggi?

I Kabbalisti hanno un legame con la Pasqua importantissimo perché essa rappresenta l’uscita dalla nostra natura egoistica, dal desiderio di trarre vantaggi a spese degli altri e della natura, a causa del quale siamo separati dalla percezione dell’eterna e intera realtà in cui esistiamo.

Abbandonare la nostra ristretta percezione egoistica per passare a una percezione in cui esistiamo in una connessione positiva comune è l’inizio del cammino spirituale. Più ci evolviamo, più sentiamo che la nostra natura egoistica ci soffoca, portandoci a un crescente intrico di problemi e crisi.

Perché? Per far crescere in noi un nuovo desiderio: sottrarci alla nostra chiusura egoistica per andare verso un nuovo stato di connessione umana positiva.

Nel linguaggio della Kabbalah, questo cambiamento è descritto come il ripristino del vaso comune di Adam HaRishon, il nostro ritorno a un’anima comune in cui ci sentiamo tutti, tutta l’umanità, come parti di un unico enorme desiderio ricolmo di un’immensa forza d’amore e di dazione, che ci lega insieme in completa armonia.

È per questo motivo che i Kabbalisti considerano la Pasqua la più importante di tutte le festività. La parola che indica la Pasqua in ebraico, “Pesach“, significa “saltare” (pasach). Fare un salto significa passare da uno stato di ricezione egoistica a una dazione altruistica.

È davvero una festa speciale, in cui usciamo dal nostro egoismo e iniziamo un affascinante viaggio nel mondo spirituale.

Prepararsi alla Pasqua significa predisporre il nostro desiderio di voler includere tutti insieme come uno, che ciascuno esaudisca il proprio anelito più profondo, che i nostri pensieri e le nostre aspirazioni siano rivolti verso una meta puramente spirituale: connetterci tra di noi e con il Bore, la forza d’amore e di dazione che ci unisce.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

 

L’amore incondizionato può esistere in una coppia?

L’amore incondizionato può esistere in una coppia se entrambe le parti lavorano per raggiungerlo.

L’amore si basa sulle concessioni reciproche, sul cedere l’uno all’altro e sul trovare gioia nel farlo. Quando amiamo il nostro partner, non pretendiamo da lui attenzioni o cure particolari. Al contrario, godiamo del piacere che riceviamo dal sacrificarci per il suo bene.

Questo piacere è simile alla sensazione di soddisfazione che proviamo quando regaliamo qualcosa ai nostri figli. Però i nostri figli sono naturalmente più vicini a noi perché li sentiamo come parte di noi. Con i nostri partner, invece, siamo separati nei nostri desideri e nelle nostre opinioni, ma correggendo l’amore tra di noi, possiamo colmare questa separazione.

Per natura, ci concentriamo soprattutto sui nostri desideri, senza considerare quelli del partner. In altre parole, ci rapportiamo ai nostri desideri con un livello di importanza maggiore rispetto a quelli del nostro partner.  Per passare da questo stato di egocentrismo naturale a uno stato di amore, dobbiamo fondere i nostri desideri in modo che aderiscano come un unico desiderio. Nella saggezza della Kabbalah, questa condizione per raggiungere l’amore è descritta con la frase: “Rendi i tuoi desideri come i Suoi, in modo che Lui possa rendere  i Suoi desideri come i tuoi”. Tale amore è l’amore che si realizza tra la creazione, che è un desiderio di godere, e il Bore, la forza sorgente dell’amore, della dazione e della connessione. Unendo i nostri desideri in un unico desiderio, quando diamo priorità alla realizzazione dei desideri degli altri rispetto ai nostri, raggiungiamo uno stato che la Kabbalah descrive come “marito e moglie, e la Divinità tra loro”. In altre parole, abbiamo bisogno che la forza dell’amore stesso entri nelle nostre connessioni per essere in grado di amare veramente gli altri, di mirare a beneficiare gli altri da fuori senza voler ricevere nulla in cambio.

Il raggiungimento di un amore tale, richiede un’educazione centrata sulla connessione. In altre parole, dobbiamo metterci sotto l’influenza dell’apprendimento, della guida, degli esercizi e delle influenze sociali, culturali e mediatiche che descrivono la natura, la necessità e l’importanza di raggiungere uno stato d’amore.

Dobbiamo capire che usare i nostri cari e le nostre famiglie per trarre vantaggio principalmente per noi stessi alla fine non porta né gioia né amore. L’unico modo per trovare un appagamento vero e duraturo è imparare ad amare correttamente, dando la priorità al beneficio degli altri rispetto a quello di se stessi e diventando disposti a rinunciare ai propri desideri per soddisfare quelli degli altri.

Possiamo portare gioia agli altri e a noi stessi donando incessantemente. Questo modus operandi altruistico sarebbe una fonte di appagamento perenne. In altre parole, puntando a soddisfare gli altri, ci inseriamo in un ciclo che ci restituisce positivamente sentimenti di amore assoluto ed eterno, oltre che di vita eterna. Invece di cercare di consumare tutto per noi stessi, possiamo portare vita a tutti coloro che ci circondano con il nostro amore. Questo ci permetterebbe di ascendere a una dimensione superiore dove sperimentare il Paradiso in Terra, una vita eterna e perfetta.

Per quanto riguarda i nostri partner, dovremmo spostare la nostra attenzione dalla ricerca dell’amore alla costruzione dell’amore. Dobbiamo smettere di aspettarci che le persone agiscano in modo straordinario nei nostri confronti e trovare invece partner che condividano un obiettivo comune e la comprensione di cosa sia il vero amore. Possiamo quindi entrare nel processo di apprendimento e di pratica della realizzazione del vero amore insieme ai nostri partner.

 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

In quanto tempo riusciremo a riempire il mondo di amore?

Tutti vorremmo vivere in un mondo pieno d’amore, ma allo stesso tempo pensiamo che sia impossibile.

Ma cosa succederebbe se potessimo vivere in un mondo pieno d’amore?

Attualmente viviamo in un mondo ostile. Ci troviamo sempre più spesso a combattere e a competere gli uni contro gli altri, con il risultato di peggiorare le nostre vite.

La nostra natura egoistica, che ci fa desiderare di trarre vantaggio per noi stessi a spese degli altri, inizia a rivoltarsi contro di noi, poiché non possiamo mai soddisfare i nostri desideri crescenti, e allo stesso modo riversiamo nel mondo sempre più rabbia e crudeltà, che si ritorcono negativamente contro di noi.

Ora immaginiamo di poter spostare la nostra visione del mondo e le nostre relazioni verso una direzione di amore e di rispetto.

E se potessimo improvvisamente cambiare il mondo in modo che nessuno sfrutti o faccia del male agli altri?

Vedremmo allora un mondo opposto, in cui le nostre paure, le nostre ansie e le nostre sensazioni negative in generale si sposterebbero in una direzione positiva: quella del sostegno, dell’incoraggiamento e dell’amore reciproco.

L’amore ci obbligherebbe a desiderare, pensare e agire in modo ottimale. Smetteremmo di doverci tenere occupati con una serie continua di produzioni, pubblicità, usi e sprechi inutili.

Se l’amore riempisse il mondo, allora anche se nessuno lavorasse, i nostri bisogni sarebbero comunque soddisfatti perché non avremmo alcun desiderio di eccessi. Al contrario, un’atmosfera di amore e di considerazione reciproca ci soddisferebbe completamente.

L’ego umano esagerato di oggi ci porta a un crescente contrasto con la natura, poiché circa il 90% di ciò che produciamo non è necessario, mentre la natura stessa produce solo ciò che è necessario. In natura, ogni cosa viene ripetutamente utilizzata al 100% delle sue capacità.

La natura funziona come un sistema integrale chiuso e la nostra influenza all’interno di essa è un’eccezione. Cioè, la nostra produzione non ritorna alla natura nella sua forma naturale, ma piuttosto in una forma distorta che apporta tossine e veleni all’ambiente.

Se invece ci relazionassimo con amore gli uni con gli altri, allora puliremmo il mondo. Un atteggiamento amorevole e premuroso tra di noi sostituirebbe le nostre richieste di eccesso e surplus, e raggiungeremmo un ritrovato equilibrio tra di noi e con la natura.

Inoltre, fino a quando non si opererà una profonda trasformazione dei nostri atteggiamenti reciproci, grazie alla quale l’amore sostituirà l’odio mentre la cura e il sostegno sostituiranno l’indifferenza e l’apatia, più investiremo in mezzi tecnologici per pulire il mondo senza sistemare i nostri atteggiamenti reciproci, più il nostro mondo aumenterà progressivamente il suo inquinamento.

Questo perché la natura ci chiede, in ultima analisi, di entrare in equilibrio tra di noi, nei nostri atteggiamenti reciproci, per creare un’atmosfera di amore e considerazione reciproca in tutto il mondo. Finché non lo faremo, la natura continuerà a ricordarci che i nostri sforzi per risolvere l’accumulo di problemi senza sistemare i nostri atteggiamenti reciproci ci porteranno solo ad avere sempre più problemi e sofferenze.

Per sviluppare relazioni d’amore nel nostro mondo, dobbiamo esercitare la nostra attenzione, considerazione e responsabilità gli uni verso gli altri. Così facendo, parteciperemo reciprocamente al sistema integrale della natura e solo allora saremo testimoni di un nuovo mondo amorevole che risolverà la miriade di problemi e di crisi che oggi si abbattono su di noi.

Contenuti scritti ed editati da studenti basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Che cosa è un vero eroe?

Gli eroi sono coloro che, pur immersi nella loro natura egoistica ed egocentrica, costruiscono un’altra persona a partire da se stessi, che sia all’altezza della forza altruistica della natura.

Immaginate di trovarvi in uno spazio chiuso e buio, come un verme dentro una mela marcia.

Iniziate a emergere lentamente da esso.

Sbirciate fuori e vedete un nuovo mondo meraviglioso e luminoso, pieno di amore e di attenzioni, con persone che si godono felicemente la loro vita insieme.

Poi uscite da voi stessi ed entrate in uno spazio completamente diverso, con una luce solare splendente e un cielo azzurro, fuori dall’oscurità in cui eravate prima.

Dopo essere usciti dall’oscurità, è necessario elaborare il fatto che seguire i dettami dei propri desideri egoistici porta all’oscurità, poiché l’ego stesso spegne il piacere in una direzione egoistica.

Questa trasformazione è davvero fattibile?

Sì, lo è: costruendo se stessi, a partire dal proprio ego, in analogia con la forza altruistica della natura.

Studiate le leggi della natura.

Si chiede loro di rivelarsi nella loro forma puramente altruistica, di mostrarvi un esempio come un adulto a un bambino.

A questo punto superate il più possibile il vostro ego.

Utilizzate il vostro ego non per voi stessi, ma per assomigliare e raggiungere l’equilibrio con le leggi altruistiche della natura.

Cosa significa assomigliare alle leggi altruistiche della natura?

Significa sviluppare l’amore per tutte le persone.

Si imparano quindi gradualmente le leggi della natura, un po’ alla volta, rendendosi sempre più simili ad essa.

Di conseguenza, arrivate a vedere che il vostro ego, questo ammasso di desiderio di godere che è tutta la vostra natura, esiste per invertire l’intenzione su di esso.

Così facendo, si ottiene la piena qualità altruistica, l’amore e la dazione, per tutti, come la forza altruistica della natura.

Si raggiunge quindi l’equilibrio con la natura: un nuovo stato, sperimentando una forza speciale di grande connessione amorevole e generosa con gli altri e con la natura, l’opposto di come usiamo attualmente il nostro desiderio di godere (egoisticamente, a spese degli altri e della natura).

 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

L’Universo è infinito?

La differenza tra noi e il Bore è infinita.

Chi o che cosa è il Bore? Esso, o Lui, è la essenza dell’amore e della dazione, l’opposto della nostra essenza, la ricezione.

Nella nostra opposizione al Bore, percepiamo una piccolissima parte dell’universo infinito.

Siamo limitati in quanto esseri creati. Tuttavia, proprio perché siamo esseri creati, possiamo avvicinarci al Bore, rivelarLo, capirLo, e sentirLo in base alla nostra equivalenza della forma con Lui.

In altre parole, nella misura in cui accettiamo su di noi la qualità d’amore e di dazione del Bore, saremo in grado di percepire correttamente l’universo come la vera essenza d’amore infinito del Bore.


Contenuti scritti ed editati da studenti basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Il piacere supremo

Gli scienziati hanno scoperto che una formica esposta al calore durante un’attività con altre formiche si comporta come se non lo sentisse. Continua con tutte le altre formiche come se non sentisse nulla e cambia rotta solo quando tutte le formiche lo fanno. Lo stesso vale per molti stormi di uccelli, come gli storni, e per molti banchi di pesci. Non si seguono l’un l’altro, ma si muovono come se fossero un unico organismo composto da innumerevoli esemplari. Non so se lo fanno rilasciando ormoni o altro, ma il risultato è che sono completamente in sincronia l’uno con l’altro.

Gli esseri umani non possono sentire in questo modo. Ci è negata la capacità di fonderci completamente nella società; noi sentiamo sempre la nostra individualità. Inoltre, diamo priorità alla nostra soggettività rispetto alla società, quindi non possiamo connetterci con la mente collettiva con cui lavorano gli storni e i banchi di pesci.

Non riuscendo a percepire la mente collettiva, ci viene negata la comprensione e la percezione della realtà generale. È come se vivessimo in un mondo in cui non riusciamo a vedere oltre il nostro naso. Allo stesso tempo, proprio perché non siamo nati con una percezione integrale, guadagneremo infinitamente di più sviluppandola che essendo nati con essa. Otterremo non solo la mente comune, ma anche il pensiero che sta alla base del suo sviluppo, la differenza tra averla e non averla e anche il modo per aiutare gli altri ad acquisire anche questa coscienza.

Quando vediamo che esiste questo stato di coscienza collettiva, vogliamo raggiungerlo. Questo ci spinge a valorizzarla di più del nostro innato egocentrismo. Man mano che la nostra motivazione cresce, capiamo che possiamo raggiungere quello stato solo se lo preferiamo al nostro egoismo.

Una volta raggiunto questo stato, scopriamo un tipo di piacere completamente nuovo, il piacere ultimo. In questo tipo di piacere, ci sforziamo di non sentire noi stessi, ma la nostra esistenza comune, la nostra unità. Non si tratta di una sospensione del sé, ma dell’aggiunta di un nuovo sé che consiste e appartiene a ogni essere della realtà. Il nostro sé originario continua a esistere e se ne aggiunge uno nuovo.

Una volta acquisita questa coscienza collettiva, comprendiamo il vero significato dell’amore e del perché tutti lo desiderano. In questo amore, sentiamo i nostri sé separati e allo stesso tempo sentiamo gli sforzi di ognuno per elevarsi al di sopra del proprio sé e unirsi agli altri nell’amore.

Di fatto, in questo stato, lo scopo dell’ego cambia e il suo nuovo ruolo è quello di distinguere tra uno stato di odio e separazione e uno stato di amore e connessione. Più grande è l’ego, più grande è la gioia dell’amore, perché un ego più grande richiede un amore più grande per essere superato.

Alla fine del processo, un uomo sente l’egoismo assoluto dell’ego e allo stesso tempo sente l’amore assoluto che esiste nella coscienza collettiva. Ciò che i pesci e gli uccelli sentono istintivamente, noi possiamo sentirlo solo quando sviluppiamo l’amore per ogni virgola della Creazione. Questo amore supremo porta con sé il piacere supremo. L’amore definitivo che tutti desideriamo provare non è quello di essere amati in modo assoluto, ma quello di provare amore assoluto per gli altri. Quando lo sperimentiamo, scopriamo che tutto è amore assoluto.

Un ascensore per il mondo del domani

Ogni volta che il mondo sperimenta un  grande sconvolgimento, nasce il desiderio di allacciare buone relazioni tra tutte le persone. Ogni volta che un paese attraversa una crisi interna, nasce il desiderio di unire tutte le parti della nazione. Eppure, nonostante ciò, la vita continua a portarci da delusione in delusione. Quindi, cosa ci manca per la via della tranquillità e della soddisfazione?

Il problema è che gli esseri umani sono egoisti per natura. Pensiamo solo a noi stessi, cerchiamo il nostro bene e usiamo gli altri per il nostro piacere. Quindi, anche se pensiamo a cose come costruire un legame reciproco tra le persone e cerchiamo di fondare organizzazioni e processi per promuovere tale obiettivo, i nostri risultati mancano del potere per superare la natura umana, cioè  mettere dentro i nostri cuori l’amore per gli altri prima dell’amore solo di noi stessi. Per questo motivo, i nostri sforzi per costruire legami non durano mai a lungo.

Ciò di cui abbiamo bisogno per avere successo è un potere speciale, qualcosa di ultraterreno, una specie di meccanismo miracoloso che ci possa elevare dalla nostra natura egoistica a una natura molto più avanzata e sublime di amore per gli altri, qualcosa di completamente nuovo.

Siamo al centro di un processo evolutivo. Negli ultimi decenni, il mondo è diventato un sistema olistico in cui tutti i suoi dettagli sono interconnessi, interdipendenti e correlati, Ma noi esseri umani, con la nostra concentrazione interiore egoistica, non siamo ancora integrati nel mondo emergente. Man mano che il mondo diventa più interconnesso, insieme cresce l’ego di ognuno e allo stesso tempo ci allontana. Così cresce anche  l’incompatibilità tra l’umanità e il sistema natura. Se la natura umana non cambia, è solo questione di tempo arrivare a un’esplosione distruttiva.

C’è un solo meccanismo che ci può risparmiare  questo terribile destino ed elevarci a un nuovo livello di interazione, più sicuro e più piacevole. Questo meccanismo salvavita è descritto nella saggezza della Kabbalah ed è un metodo per correggere la natura umana. In generale, il metodo si basa sull’apprendimento e la pratica di tecniche di connessione e comunicazione per piccoli gruppi. Si impara anche in modo approfondito sul sistema integrale della natura e la forza che collega tutte le parti della realtà in un meccanismo integrale e perfettamente modellato.

C’è un sistema completo alla base di tutta la natura dove tutto procede in connessione, perfezione e armonia. Questa legge suprema della natura che richiede amore non può assolutamente essere violata. Nella misura in cui trascendiamo la nostra natura egoistica per l’amore verso gli altri, la distanza tra noi e gli altri si accorcia finché saremo letteralmente in grado di sentire tutti dentro di noi. I nostri calcoli mentali ed emotivi diventano armoniosamente connessi; la mente e il cuore si uniscono in una linea centrata dove tutto diventa integrale e collegato.

Un tale processo di sviluppo può portare ciascuno di noi ad acquisire il vero amore per gli altri e quindi  essere in grado di iniziare a contribuire nel  plasmare l’ambiente circostante per sostenere anche tale obiettivo. Questo passaggio rivoluzionario dall’indipendenza all’interdipendenza eleverà il nostro mondo di guai al mondo di domani, un mondo più vicino e cooperativo in cui tutta l’umanità ascenderà a un futuro prospero.

(Immagine: Reuters)

Voglio imparare ad amare

Commento: Gli psicologi dicono che ognuno di noi spesso cerca di obbligare gli altri a cambiare il loro comportamento o punto di vista. Lo sappiamo bene. Il capo vuole cambiare i dipendenti in mondo che lavorino di più. I dipendenti vogliono cambiare il capo in modo da renderlo più flessibile. Cambiamo mariti, mogli, amici, e così via. E ogni tentativo, quasi sempre, fallisce.

Alcuni psicologi suggeriscono inoltre, che con quattro passi è possibile cambiare quasi tutti, e il primo passo è cambiare se stessi. Il primo passo è: trasformarsi da critico in alleato.
Come possiamo trasformarci da critici in alleati? Questo consiglio può essere messo in pratica, o è un utopia? Che cosa ne pensi?

La mia risposta: Perché mai dovrei essere d’accordo con qualcuno? Mai! Allora tutti si approfitterebbero di me! Non sono d’accordo con questo.

Commento: Il secondo passo è determinare il risultato che si vuole ottenere insieme. Lo possiamo fare? Io sono contro qualcuno, ma insieme costruiamo ciò a cui vogliamo arrivare.

La mia risposta: Con questo sono d’accordo. La visione del futuro deve essere comune. Nonostante il fatto che sono contro l’altro e voglio piegarlo e cambiarlo, ciononostante, dobbiamo determinare il futuro e poi attraverso un movimento graduale verso questo futuro, possiamo già avvicinarci.

Commento: Il terzo passo: discutere insieme come risolvere il problema.
Risposta: Corretto. Irrealistico, ma corretto.

Commento: Il quarto: costruire insieme, passo dopo passo, un piano per raggiungere i risultati.

La mia risposta: Questo è molto difficile.

Commento: Difficile? Se ci troviamo in una relazione tale, allora come si suol dire, tutti hanno un proprio piano.

La mia risposta: Sì. E poi, man mano che il piano si sviluppa, vedrai che non sarai assolutamente d’accordo.

Domanda: Questo significa che l’altro distorce il piano a suo favore, tutto il tempo, e io faccio la stessa cosa?
Risposta: Naturalmente.

Domanda: Allora la domanda è: come si costruisce una relazione in modo da non cercare di cambiare l’altro? Gli psicologi dicono che si può fare in quattro passi. Tu cosa ne dici? Il mio stato naturale è di cambiare l’altro per me stesso. Come posso non farlo, questa è la garanzia di ogni guerra, di ogni litigio, di tutto?

Risposta: Basta amare l’altro. Tutto qui.

Dobbiamo considerare, ancora una volta, la prima domanda. Se capiamo che la cosa più importante nella vita è essere vicino a qualcuno che ci capisce, ci aiuta, ci ama e ci apprezza, allora dobbiamo apprezzarlo davvero e sacrificare ogni cosa per questo.

Commento: Ovvero, sacrifico praticamente tutto il mio “IO” che richiede delle condizioni per se stesso. E dico che “voglio imparare ad amare”.

La mia risposta: Sì. Voglio imparare ad amare questa persona dato che voglio stare con lei. Tutto qui. È bene se anche lui la pensa in questo modo. Allora è un sentimento davvero molto bello, reciproco, e insolito.

Domanda: Non ti stai riferendo, in effetti , solo alle coppie, ma anche potenzialmente a un dipendente, a un capo e persino a un Paese?

Risposta: Praticamente sì. Questo stato di “imparare ad amare” dovrebbe splendere al di sopra di ogni cosa.

Deve essere insegnato. Ma sfortunatamente, non esiste un’ educazione tale. Quando invecchiamo e capiamo, non abbiamo più la forza di farlo. Non funziona approcciarsi alla generazione più giovane e cercare di passargli qualcosa. Ci ignorano e noi ci proviamo ma non riusciamo ad avvicinarci. Come disse Freud “se i giovani sapessero, se l’età potesse”.

Domanda: Pensi che tutti abbiano bisogno di ricevere colpi? Non siamo semplicemente in grado di evitarli?

Risposta: Dobbiamo dimostrarlo intensamente in tutti i libri e nelle scuole. In generale, dobbiamo insegnare questo alle persone. Perdipiù, a gente di ogni età. Allora la società intera sarà riempita di questo approccio. Dobbiamo assicurarci che tutto questo sia nell’aria e allora sarà possibile amare.

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Da KabTV “Notizie con il Dr. Michael Laitman” 27/6/22

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La ricerca di un partner adatto può portarci alla follia. Anche quando si trova qualcuno, l’euforia svanisce rapidamente perché emergono subito i conflitti.  Di conseguenza, i tassi di matrimonio sono in calo e quasi la metà delle coppie che si sposano alla fine divorzia. In una realtà in cui i ruoli degli uomini e delle donne non sono ben definiti e il genere cambia secondo l’umore, è molto difficile sapere come comportarsi in una relazione. Invece di dare fiducia, le nostre relazioni aumentano l’ansia e l’insicurezza in tutti gli aspetti della vita familiare, dall’educazione dei figli alla vita sessuale. Per ritrovare la fiducia nelle nostre relazioni, dobbiamo comprendere l’essenza dell’amore, del sesso e dei ruoli naturali dei generi.  Allora vedremo come l’allontanarsi dal modo naturale delle cose, ci fa sentire fuori posto ed esitanti.

Per capire la natura delle cose, dobbiamo guardare indietro di un secolo o due. Fino a non molto tempo fa, le persone conducevano la loro vita seguendo i dettami di Madre Natura: Le madri stavano con i loro bambini, li allattavano finché non diventavano bambini, poi i ragazzi si univano ai loro padri e le ragazze alle loro madri. Osservando i loro genitori e imparando con l’esempio, i bambini imparavano a relazionarsi con tutto ciò che era presente nella vita.

A quel tempo, le relazioni tra uomini e donne erano naturali. Ad eccezione della classe superiore, che non aveva molto altro da fare, la gente non prestava molta attenzione al sesso. Gli uomini volevano una donna sana, fertile e in grado di mantenere la casa, mentre le donne volevano uomini in grado di provvedere al loro sostentamento e di occuparsi dei loro bisogni e di quelli dei loro figli. Il sesso e l’aspetto erano considerazioni marginali nella ricerca di un partner.

Nel XX secolo il sesso e la sessualità sono diventati improvvisamente importanti. Abbiamo iniziato a sviluppare la moda e un’intera cultura si è evoluta intorno alla sessualità. Il sesso è diventato essenziale in tutto, sia in modo palese che nascosto. Letteratura, teatro, film, televisione, internet e social media utilizzano il sesso per attirare le persone. Persino le automobili devono avere un aspetto “sexy” o attraente.

Gli animali, invece, non hanno bisogno di siti di incontri, non hanno Tinder e non si occupano affatto di sesso. Quando arriva la stagione dell’accoppiamento, seguono il loro istinto che dice loro qual è il compagno giusto e si accoppiano. Non commettono errori perché seguono le regole della natura.

Nel secolo scorso abbiamo abbandonato completamente le regole della natura e abbiamo iniziato a sviluppare le nostre idee e ideologie su cosa è giusto e cosa no. Di conseguenza, non sappiamo più come dovrebbero comunicare uomini e donne. Inoltre, decenni di influenza da parte di Hollywood hanno completamente deformato la nostra percezione e i consulenti sessuali hanno distrutto ciò che restava del nostro buon senso.

Una volta che le relazioni naturali sono diventate obsolete, sono apparse operazioni per progettare e riprogettare i nostri organi in modo da soddisfare standard in continua evoluzione, determinati da esperti che sono a loro volta prodotti di una società perduta. È così che siamo arrivati a vivere in una società in cui tutto è possibile e permesso, eppure tutti si sentono vuoti e disconnessi.

Ma il grande abisso che il “progresso” ha generato ha dato vita a una nuova era. Dal freddo vuoto della solitudine e della depressione, le persone cominciano a rendersi conto di voler costruire legami veri e propri, naturali, in cui le cose abbiano un senso e siano naturali.

Questi legami naturali richiedono una sorta di linea di mezzo, in cui le persone accettano ciò che sono e si legano al di sopra delle loro differenze. Non cercano più di cambiare se stessi o gli altri, ma si sforzano di connettersi al di sopra delle loro differenze.

Oggi è molto più difficile superare le differenze di quanto non fosse nei secoli precedenti, perché siamo molto più egoisti e narcisisti dei nostri antenati. Tuttavia, se non ci sforziamo di seguire i nostri capricci e ci concentriamo sul miglioramento dei nostri rapporti senza cercare di cambiarci l’un l’altro, costruiremo legami molto più profondi e significativi di quanto i nostri antenati potessero immaginare. Le esperienze  che abbiamo maturato nel tentativo  fallimentare di cambiare la nostra natura ci faranno apprezzare la semplicità ritrovata; saremo così in grado di godere e apprezzare relazioni sane e solide, come nessuna generazione prima di noi ha potuto fare.