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Un salto sull’ Abisso

Noi riceviamo tanta Luce quanti Kelim, desideri, abbiamo. È per questo che nel nostro mondo siamo molto lontani dal vero stato. Questo ci è nascosto per mezzo di molti veli e livelli e se non avessimo molti Kelim, mezzi e componenti, non saremmo capaci di rivelare la Luce.

La creazione è “l’esistenza dall’assenza”. In altre parole, l’unico Creatore esistente desiderò creare qualcosa al di fuori di Lui. Questa qualità che fa la differenza, qualcosa al di fuori di Lui, si chiama “creazione”.

Il Creatore desidera che la creazione realizzi il fatto che questo è al di fuori di Lui, che superi la rottura tra i due e che raggiunga lo stato che annulla la creazione e la rottura tra loro. Pertanto, una persona in questo mondo, deve vedersi come se fosse esclusivamente di fronte al Creatore. Non eiste nulla tranne Lui. Non c’è niente al di fuori del Creatore, incluso la persona in sé.

Soltanto nella mia percezione e sensazione ho avuto questa illusione che ha creato un’esistenza al di fuori dell’unica Forza, il Creatore. Tutto quello che posso immaginare è stato creato deliberatamente, così avrò qualcosa a cui aggrapparmi, che mi permetta di raggiungere l’Uno partendo da molti Kelim.

All’interno di questo Uno non esiste “ l’io ”. È scritto: “Il Creatore è nostro Dio, il Creatore è uno”. Tutto si include in Lui. Questo è ciò che l’uomo dovrà realizzare ed è in questo modo che “salterà” sull’abisso che c’è tra “l’esistenza dall’esistenza” e “l’esistenza dall’assenza”. Questo è ciò che dobbiamo realizzare.

Tutto quello che abbiamo, incluso il grande mondo, i mondi spirituali, la rottura, i Kelim, gli amici, tutti i mezzi e tutto il metodo, sono destinati solo a correggere la nostra percezione della realtà ed a riconoscere che a parte l’unica Forza, non c’è niente, neppure me stesso.

Ciò che mi circonda è fatto in questo modo con il fine di aiutarmi a raggiungere l’unità. Sono sempre fermo davanti al Creatore e non c’è niente tra di noi. È così che una persona deve sentire la realtà nella sua percezione. Baal HaSulam scrive riguardo a questo nello Shamati 67:

colui che pensa che sta ingannando il suo amico, in realtà sta ingannando il Creatore, poiché invece del corpo dell’uomo esiste solo il Creatore. Questo si deve al fatto che questa è l’essenza della creazione, che l’uomo è chiamato “creatura” solo in relazione a se stesso. Il Creatore desidera che l’uomo senta di essere una realtà separata da Lui; però eccetto questo, tutto è “tutta la terra è piena della Sua gloria”.

Pertanto, quando mentiamo ad un amico, mentiamo al Creatore e quando rattristiamo un amico, rattristiamo il Creatore. Per questa ragione, se si è soliti dire la verità, questo aiuterà in relazione al Creatore.

Se la persona avanza verso la rivelazione dell’unità, allora vede tutto come un mezzo che la aiuta a rivelare l’unico Creatore. È scritto: “Alzati Creatore ed i Tuoi nemici si disperderanno”. In altre parole, una persona vede che tutti i disturbi non sono davvero tali, ma che sono Kelim, mezzi. Unendoli in un tutt’uno, all’interno di essi, la persona rivela la Luce, fino a che tutti si fondano in una sola Luce.

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 10 Febbraio 2011, Scritti del Rabash)

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Cos’è la Luce?

Domanda: Cos’è esattamente la Luce di cui parlano i Kabbalisti?

Risposta: Esiste una forza speciale nella nostra realtà chiamata “Luce”. Questa forza è nascosta, per cui non la puoi sentire. Comunque, se tu studi la saggezza della Kabbalah, tu sarai capace di risvegliare questa Luce, ed essa inizierà ad agire in te.

Cosa significa “studiare la saggezza della Kabbalah”? Ci sono delle persone che hanno già raggiunto il Creatore, equivalenza di proprietà con Lui, e descritto diversi stati di esistenza, che loro hanno scoperto nella relazione con la Forza Superiore del Mondo Superiore.

Ovviamente, mentre si leggono i loro libri tu sei incapace di capire quello che è scritto li perché tu non sei nello stesso mondo e non sai niente su di esso. Tu senti solamente quello che ti puoi immaginare nel tuo mondo anche se il testo parla del mondo spirituale che è totalmente diverso da questo mondo.

Se, mentre leggi dei testi Kabbalsitici, tu desideri essere nel Mondo Superiore con tutto quello che hai in te, allora attraverso la tua aspirazione tu evochi una forza speciale dal Mondo Superiore. Questa forza è considerata “la Luce”.

Tu la puoi risvegliare perché hai una scintilla del Mondo Superiore, che ti è stata impiantata al momento della tua nascita. Allora la Luce che viene dal Mondo Superiore splende su di te.

Perciò, se tu desideri risvegliare questa Luce e far si che agisca su di te, allora leggi testi Kabbalistici e concentrati su questo. Non hai bisogno di altro. Non hai bisogno di capire quello che c’è scritto nel libro, avere una mente brillante o essere particolarmente fortunato. Devi essere soltanto una persona comune con il desiderio del mondo che i Kabbalisti ti descrivono per lavorare costantemente sulla tua scintilla. Allora, la scintilla crescerà gradualmente finché inizierai a sentire quello di cui parlano.

Quello è esattamente quello di cui abbiamo bisogno mentre leggiamo Il Libro dello Zohar. Ma la forza di questa Luce viene solamente a una persona se questa lotta per essere nel Mondo Superiore, cioè, aspira ad essere in dazione.

Ma come faccio a sapere quello che significa essere in dazione? I Kabbalisti dicono: se leggi Il Libro dello Zohar in un gruppo e visualizzi di essere collegato agli altri come un organismo, senza alcuna differenza con te, e se tu possiedi un desiderio, una intenzione, un’aspirazione verso la Luce che t’illumina, allora questa forza singolare, non divisa, agirà sul vostro desiderio unificato, e tu difatti rivelerai questa Forza Superiore che sta lavorando su di te e facendoti progredire. Questo è quello che viene considerato la rivelazione del Creatore agli esseri creati.

Perciò, noi stiamo leggendo il Libro dello Zohar nel gruppo, con l’intenzione di unirci nei nostri desideri di rivelare l Luce in modo che essa agisca su di noi, ci corregga, e si manifesti su di noi.
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La Luce che Riforma

Domanda: Cosa è la Luce che Riforma?

Risposta: La Luce che Riforma (o semplicemente la Luce) è un’impressione, uno stimolo o una reazione speciale nel desiderio. Chiamiamo la Luce, Nefesh, Ruach, Neshamà, Hayà, e Yechidà. Come so che cosa è? Il mio desiderio per l’unione comincia a sentire delle “vibrazioni”, riceve il riempimento, l’ispirazione che io chiamo, Nefesh, Ruach, Neshamà, Hayà e Yechidà. Questa è ciò che chiamiamo “Luce”: un fenomeno particolare nel mio desiderio di correggere la rottura dell’anima comune.

Di per sé, il desiderio non ha forma; non ha niente. Non può nemmeno sentire la mancanza di riempimento senza l’influenza della Luce che agisce da lontano; la sente solo quando il desiderio è stimolato sulla “frequenza” di una Luce particolare, il che vuol dire che il desiderio chiede il riempimento sulla stessa “frequenza”, cioè la Luce.

Di conseguenza, prima la Luce influenza il desiderio in maniera tale da renderlo adatto alla Luce secondo la sua qualità, affinché il desiderio agisca per la dazione. Nella misura in cui la dazione è presente nel desiderio, la Luce si rivela in questo.

Tutto si realizza nel desiderio, tutto comincia e termina in esso. Niente entra o esce al di fuori del desiderio e per tanto, tutto dipende solo dalla nostra sensazione.

In questa maniera, anzitutto ho bisogno di sviluppare il desiderio di un riempimento in particolare. Dopo, investigo su come riceverlo. Compio alcune azioni per avere una corrispondenza con il riempimento, posto che comincio ad accorgermi che tutto dipende dalla misura della somiglianza.

Nella misura in cui comincio ad avere la corrispondenza con il riempimento, ne sento la necessità. Dopo percepisco la mia somiglianza con il riempimento, che si chiama attributo della dazione, lo schermo e la Luce Riflessa (Or Chozer). Solo dopo sento il riempimento stesso, riempie il mio desiderio iniziale di riceverlo, così come il mio desiderio di dare che ho creato; riceve piacere per il fatto che ricevo il riempimento dentro l’equivalenza delle qualità. Per tanto, adesso ho un doppio riempimento.

Ciò viene definito “il giusto eredita due volte”. Assaporo la ricezione nei miei desideri naturali (Kelim), così come la dazione nei miei Kelim corretti al di sopra del mio desiderio naturale. Comunque, tutte sono sensazioni ed impressioni solamente nel desiderio di ricevere piacere e tutte vengono definite come i due tipi di Luce. Anche la mancanza di riempimento è Luce.

Dopotutto, se questa “fame di riempimento” non esistesse, non sentirei mai la necessità del riempimento. Inoltre, se non avessi “fame di dare”, non assaporerei mai l’attributo della dazione o la somiglianza con il Creatore.

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Come far entrare la Luce dentro di noi

laitman_2006-11_ba-iam_016_wpDomanda: Le scrivo perché non ho più le forze, anche se mi riempio di sensi di colpa per doverla distrarre. La mia depressione lunga e profonda viene scambiata con la non voglia di vivere e il vuoto. Non c’è niente altro. Ascolto le lezioni tutti i giorni, ma se per caso sento e capisco qualcosa, questo svanisce immediatamente, non faccio in tempo a ricordare e percepire.

Partecipo ai progetti di Bnei Baruch, ma questo non mi da le forze. Sto cadendo giù precipitosamente. Tutti pensano alla crisi e a come uscirne fuori, io invece non riesco ad uscire fuori da me stesso. Sento soltanto un insopportabile dolore e rancore. Non so cosa fare. Le chiedo per favore: mi risponda attraverso il blog!

La mia risposta: Nella creazione agiscono la Luce e il desiderio – solo da loro viene composto tutto ciò che esiste. Loro interagiscono in modo tale da alternare il potere della Luce e del desiderio, dentro di noi sentiamo ciò come il contrasto di gioia/riempimento e amarezza/svuotamento. Siccome lei non riesce ad uscire fuori dalla depressione le posso dare un consiglio: si immerga nella sua depressione ancora di più, si metta artificialmente ancora di più nell’autodistruzione, nella percezione del rancore, nei senso di colpa – così terrà la depressione sotto controllo.

Cerchi di schiacciarla su se stessa con tutte le forze e scoprirà quanto sono artificiali tutte le sue sensazioni che dipendono solo dai suoi regolatori soggettivi. Vedrà che dal fondo della caduta sentirà la gioia e la Luce!

Come possiamo diventare felici?

michael-laitman_19Nota: Alcuni gruppi di scienziati della Harvard University e della California University hanno scoperto che un uomo felice “infetta” tutti con il suo stato d’animo. Un suo amico diretto viene “infettato” per il 25%, un amico di un amico per il 10% e il prossimo amico nella catena per il 6%.

Commento: E se lo facessimo in modo reciproco, tutti saremmo felici al 100%. Si potrebbe obiettare: “Ma io non lo sono!” Ma questa è una scusa, perché anche se un uomo sorride in maniera ipocrita, gli altri percepiscono il suo sorriso come reale e diventano più felici, più allegri. E tutto questo arriva poi a voi da qualcun’altro.

Così i Kabbalisti che hanno appena iniziato il cammino spirituale e non hanno ancora raggiunto la grandezza del Creatore, “si infettano l’uno con l’altro”, per elevarsi artificialmente oltre all’egoismo.

Non avendo ancora la capacità di amare assieme, essi coltivano artificialmente “l’amore” – “giocano con l’amore” – e l’amore appare, perché con il loro desiderio essi richiamano la Luce (Ohr Mekif) circondante.

Nel nostro mondo, un bambino che desidera diventare adulto cresce imitando gli adulti. Anche lui inconsciamente attira su se stesso l’energia superiore. Superiore – perché dal prossimo gradino del suo sviluppo, egli avrà voglia di raggiungere un altro gradino. Nemmeno nel nostro mondo esiste altro modo per passare da un gradino all’altro. Anche nella crescita del corpo vegetale e animale, vediamo all’opera lo stesso principio: rifiuto del proprio stato e desiderio di arrivare al gradino seguente – sono le forze che promuovono la crescita ed il cambiamento. La Kabbalah utilizza le vere forze della natura!

Comunicato stampa Reuters: Le donne sentono di meno la crisi e sono più ottimiste; le donne prestano maggiore attenzione alle amicizie, alle relazioni con i bambini, con i colleghi e i superiori, e l’umore degli uomini è molto influenzato dal loro benessere; le donne sono più soddisfatte degli uomini circa la loro vita sessuale.

Dai risultati del sondaggio in 51 paesi: la felicità non è una questione di soldi – il numero delle persone felici nei paesi più poveri è più alto rispetto a quello nei paesi più sviluppati.

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Per cambiare voi stessi lavorate con la Luce

michael-laitman_14Tutti noi siamo fatti del desiderio di ricevere piacere. È un materiale che non può fare niente per conto suo e dipende totalmente dalla Luce che lo ha creato. Questa effettua tutti i cambiamenti che occorrono al desiderio di ricevere piacere.

Nel nostro sviluppo c’è una tappa iniziale, quando la Luce influisce sul desiderio di ricevere piacere e lo porta alla maturità. Da questo stato in avanti, la Luce smette di sviluppare il desiderio ed aspetta che il desiderio stesso lo voglia e lo glielo chieda.

Oggi giorno ci troviamo nella fase di transizione che porta allo sviluppo indipendente. La Luce non ci sviluppa più, ma aspetta che le chiediamo che continui a svilupparci. Tuttavia, la nostra richiesta, deve coincidere con il programma delle future azioni della Luce. Noi, in ogni tappa, dobbiamo chiederle di realizzare il suo lavoro.

Se desideriamo che Questa effettui un’azione concreta in noi, una correzione dalla ricezione alla dazione, ed il nostro desiderio coincida esattamente con il suo programma, allora la Luce realizza l’azione immediatamente. Per tanto avanziamo di 1/125 del cammino del nostro sviluppo.

Per questo, tutto il nostro lavoro, consiste nel capire esattamente cosa dobbiamo chiedere, quale sarà il nostro prossimo stato e cosa dobbiamo raggiungere in ogni tappa. Allora il nostro desiderio sarà lo stesso del desiderio della Luce, il Creatore.

Siamo come un paziente incosciente che ritorna alla consapevolezza

heavenDomanda: perché il Creatore non è felice che le persone gioiscano della vita materiale e ne siano contenti?

Risposta: il Creatore non è felice di questo, perché non è il piacere che Lui ha intenzione di darci. Fin dall’inizio il Creatore ha creato lo stato nel quale siamo riempiti completamente di Luce, però non ce ne accorgiamo perché siamo incoscienti.

Tutti i mondi spirituali sono gradi di occultamento di questo stato e noi ci troviamo nello stato più basso, nel massimo occultamento. Il Mondo dell’Infinito si trova qui e noi siamo al suo interno, ma siamo separati da esso da molteplici strati, che sono come veli che ci nascondono lo stato nel quale esistiamo.

Siamo come una persona che resta in stato di incoscienza. Esistiamo in questo mondo in uno stato che può essere chiamato vita, però i nostri sentimenti non percepiscono niente. Questo è il nostro stato attuale. Per questo il Creatore non può lasciarci in questo stato incosciente, con solo una scintilla di Luce che ci mantiene vivi, però noi non lo capiamo e siamo disposti ad uniformarci alla corporalità.

Tuttavia, è molto difficile che una persona recuperi la coscienza. Anche coloro che la circondano hanno difficoltà a restituirgliela, ma è chiaro che il piano della creazione deve compiersi. Non abbiamo nessuna scelta in questo senso, la nostra unica scelta è solo se lo faremo attraverso il cammino della sofferenza oppure, consciamente, attraverso quello della Luce. Possiamo scegliere tra uno dei due.

Cominciamo a progredire per evitare i colpi, ma dopo, una volta che abbiamo acquisito un po’ di coscienza, continuiamo lungo il cammino volontariamente, perché cominciamo a valorizzare lo scopo al di sopra di tutto.

Non lasciare mai la Luce

meCosa è una persona? È una montagna di egoismo e odio verso gli altri. Tuttavia, quando la Luce colpisce questa montagna di egoismo (il Monte Sinai), la persona si eleva al di sopra della montagna.

È proprio grazie al fatto che ha l’egoismo, che la persona ha qualcosa che può superare. Più in avanti, mentre la Luce continua ad influenzarla, il suo egoismo si troverà in condizione di ricevere piacere, cioè, di impiegarlo per la dazione.

Tutto è compiuto dalla Luce. Lei può essere la più giusta tra le persone e si sarà potuta elevare al grado spirituale maggiore, però se la Luce smette di influenzarla, cadrà immediatamente nell’egoismo originale. Non c’è altra alternativa: ci governa la nostra natura egoistica oppure ci governa la Luce.

Questa situazione non smetterà mai di esistere: non importa lo stato spirituale che stia attraversando, lei deve aggrapparsi alla Luce affinché Essa la influenzi. Non la lasci mai, perché nel momento in cui la lascerà andare, cadrà.

La Kabbalah corregge solo la nostra anima, non la nostra esteriorità

higherLa domanda che ho ricevuto: La mia condotta, le mie azioni e il mio atteggiamento verso le persone influenzano il mio sviluppo spirituale?

La mia risposta: Un uomo che studia la Kabbalah deve comportarsi nel modo che è generalmente accettato dalla sua società. Non provare a fare dei giochetti o a fare qualcosa di insolito, e non dire ai tuoi colleghi di lavoro che studi la Kabbalah. Se partecipi alla divulgazione, fallo negli ambienti che siano estranei al tuo. La ragione di tutto questo è che così gli altri non ti influenzeranno negativamente in seguito.

Tutte le correzioni che ha la possibilità di realizzare non sono fatte da te, ma dalla Luce Circostante che riporta l’uomo alla Sorgente. Questa Luce influenza e ripara la sola cosa è rotta – l’anima. Correggendo l’anima, la Luce rimette a posto tutte le sue parti.

Quando si guardano i Kabbalisti che percepiscono il Mondo Superiore, la Dimensione Superiore, o il Creatore, esternamente non si nota nulla di speciale in loro. Oppure viceversa: come si può tentare di trovare un Kabbalista guardando la sua condotta? Ci sono moltissime persone che fanno volontariato negli ospedali e che proteggono l’ambiente e la natura – ma non troverai un Kabbalista tra di loro! Non troverai neppure un Kabbalsita tra coloro che meditano sulle vette delle montagne o che seguono ogni sorta di pratica orientale.

Tu puoi solo correggere quello che è rotto, e la sola cosa che è rotta è la tua anima. La tua anima è incorporata in tutte le altre anime, e perciò, incorporandoti correttamente in esse, sarai in grado di correggere ogni cosa. Ogni cosa che facciamo in questo mondo, a parte le cose che sono necessarie per l’esistenza, non ci procurano alcun beneficio e ci fanno solo soffrire. Perciò, dovresti preoccuparti solo della correzione della tua anima.

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Tutto quello che posso fare è insegnare a voi

unite1Ho ricevuto una domanda: io volevo ricevere e condividere la Luce, e farlo per il Creatore e non per me. Così, ho letto i suoi saggi, le sue raccomandazioni e gli insegnamenti con allegria e gratitudine, per tutto il tempo. Se non le dispiace, vorrei che mi consigliasse su ciò che devo, o non devo fare, o sul lavoro chiave che si deve realizzare per ricevere la Luce ed essere un servitore del Creatore. Non ho idea di quanti dei miei 613 (+ 7) desideri egoistici abbia potuto correggere fino ad ora. Tuttavia, sarebbe molto egoistico da parte mia, chiederle aiuto per correggermi, al fine di ricevere la Luce e raggiungere il Pensiero della Creazione?

La mia risposta: tutti i 613 desideri della persona si correggono simultaneamente. La ragione è che l’anima è sempre un’insieme e non è integrata da particelle, così come una goccia di liquido seminale, un embrione o un adulto, hanno sempre tutti gli elementi del corpo.

Il suo compito è di salire i 125 gradini della correzione. Se lei sale il primo gradino, rivelerà il Creatore nel grado segnato per questo gradino. Io non posso aiutarla nella maniera in cui lei me lo chiede. Non posso farlo al posto suo. L’unica cosa che posso fare, è nutrirla ed insegnarle a crescere.

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