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Per chi è stato scritto Il libro dello Zohar?

“Saranno dolori per quelle persone che parlano della Torah intesa per raccontare storie letterali, e in parole ignoranti di Esau e Laban. Perché se questo fosse il caso, anche oggi potremmo trasformare parole ignoranti nella Torah, anche parole più belle di quelle usate allora. E se la Torah indicasse argomenti mondani, anche i governanti del mondo avrebbero tra loro cose migliori, quindi seguiamoli e trasformiamoli in una legge allo stesso modo. Tuttavia, tutte le parole della Torah hanno il significato più alto”. Il Libro dello Zohar con il Commentario Sulam, Parashat BeHaalotecha, 58.

È molto difficile spiegare Il Libro dello Zohar ai principianti. Si tratta di un libro completamente chiuso. I suoi testi sembrano essere letterari o storici, spesso spaventosi, mistici.

Quando iniziai a studiare con Rabash, mi venne proposto di studiare l’articolo “Prefazione alla Saggezza della Kabbalah” di Baal HaSulam, che è una delle introduzioni a Il Libro dello Zohar. Ma l’intero metodo, la tecnica del lavoro spirituale, è chiaramente descritto in esso nel linguaggio della saggezza della Kabbalah e non in quello dei sentimenti.

Il Libro dello Zohar non può essere usato come libro di testo, può essere usato solo come materiale per lezioni supplementari per persone che studiano seriamente la saggezza della Kabbalah.

Domanda: Quali segreti vi sono nascosti?

Risposta: È impossibile rivelare questi segreti a chi ha appena iniziato a studiare perché tutto risulterebbe comunque poco chiaro, poiché non ha ancora una mente aperta e capace di mettere insieme cose incomprensibili.

Il fatto è che chi inizia a studiare la saggezza della Kabbalah ha una normale psicologia terrena e deve lavorare su se stesso fino a quando la Luce comincia a cambiarlo un po’, e in accordo a questo percepirà diversamente la materia studiata.

Domanda: Allora perché è stato scritto Il Libro dello Zohar?

Risposta: In modo tale che voi abbiate qualcosa da studiare, in modo che possiate cambiare. E nella misura in cui cambiate, sentite come sta cambiando il mondo, che un tempo sembrava unilaterale, ma che ora vedrete come integrale.

Allora lo percepirete in modo completamente diverso: complementare, intercambiabile, come un tutt’uno comune. Tutta la natura inanimata, vegetale, animata e umana sarà percepita come un unico sistema.

Ma voi vivrete in essa. Non sarete in grado di cambiare qualcosa senza cambiare tutto il resto.

Il Libro dello Zohar è il commento alla Torah. Nella Torah, tutto ciò che riguarda il cammino di una singola persona così come di tutta l’umanità, è registrato dall’inizio alla fine. Solo colui che cambia secondo l’ascesa sui gradini spirituali consegue ciò che vi stato è scritto.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 26/08/2018

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Lo Zohar, il libro cardine nella saggezza della Kabbalah

Una persona esiste nel mondo in un certo spazio, nel luogo in cui è nata, si sviluppa e vive. Nel corso della sua vita, molte domande possono sorgere in lei, ad esempio: per che cosa vivo? Qual è il significato della mia vita? Esiste un Creatore? Il Creatore è sinonimo di natura? La vita passa semplicemente e poi finisce?

Noi sappiamo che in natura nulla accade senza un motivo ben preciso e che tutto si sviluppa secondo il processo di causa ed effetto; però ancora non comprendiamo cosa ci accadrà alla fine di tutto, qual è la ragione della nostra esistenza e quali saranno i risultati della nostra vita. Quando una persona si pone queste domande, arriva a studiare la saggezza della Kabbalah.

Il libro cardine nella saggezza della Kabbalah è Il Libro dello Zohar, che descrive tutte le trasformazioni che una persona attraversa durante la sua esistenza e fornisce risposte esaustive a tutte le precedenti domande. Ma Il Libro dello Zohar non deve essere usato come una guida ordinaria in cui un determinato capitolo tratta del significato della vita e un altro dello scopo della creazione. Non è un’enciclopedia. Fu scritto secondo un principio totalmente diverso. Non è un comune libro di scienza. Esso si basa su una scienza che opera in modi differenti.

La scienza che conosciamo nel nostro mondo riempie e colma il nostro cervello e la nostra mente con diverse informazioni che possiamo analizzare per poi arrivare a conclusioni diverse. Ma Il Libro dello Zohar si studia in maniera differente. Il suo studio non ha nulla a che fare con il livello intellettuale che una persona può avere o meno. Non ha nulla a che vedere con il riempirsi la mente di concetti e porsi domande su come una persona debba agire secondo tali concetti. Il Libro dello Zohar espande il contesto della percezione della persona, in modo che essa possa vedere molto più in alto, più in grande e più in profondità rispetto al nostro mondo. La persona riceve la saggezza della forza superiore.

Le informazioni sono percepite inizialmente come una sensazione elevata, dalla quale la persona comincia ad estrarre conoscenza. E’ come quando i bambini, nel livello del nostro mondo,confrontano esperienze diverse fra loro: l’ho provato, ho fatto questo, ho ottenuto quest’altro; essi accrescono le informazioni sulla causa e l’effetto che li aiuta a comprendere e realizzare il nostro mondo. La stessa cosa accade nel processo per raggiungere e comprendere il mondo superiore. E’ solo attraverso il lavoro pratico che arriviamo alla comprensione di come è gestito il nostro mondo e come questo influenzi il mondo superiore, ecc.

Il Libro dello Zohar ci pone in uno stato speciale. Nella misura in cui questo studio viene fatto nella maniera appropriata, quando lo legge, e soprattutto se lo legge in maniera corretta, la persona sollecita e richiama su di sé una Luce speciale, una forza che espande i confini della sua comprensione, realizzazione e sensazione.

Quando la persona sente, percepisce e realizza questi confini e confronta varie informazioni, nuove dimensioni, nuovi livelli, nuove comprensioni, nuove valutazioni e nuovi valori di questo mondo diverso dentro di sé, ecco che emerge una nuova scienza chiamata la saggezza della Kabbalah. E’ la scienza del sistema che controlla il nostro mondo, poiché questo mondo si basa sulle sensazioni della persona e su ciò che la circonda.

Quando una persona prova più volte a sollecitare e richiamare la Luce per rivelare il mondo superiore, essa la percepisce dentro di sé, la realizza e la connessione fra i due mondi diventa chiara, cioè, la connessione fra il mondo in cui viviamo ora e il mondo che le viene rivelato intimamente. Allo stesso tempo raggiunge uno stato nel quale i due mondi vivono dentro di lei in cooperazione reciproca e può agire fra loro.

Contemporaneamente, utilizzando Il Libro dello Zohar la persona incomincia a scoprire lo strumento per capire nuove definizioni, nuovi nomi e sensazioni. Ora realizza il mondo in due dimensioni, al di là del tempo, del movimento e dello spazio. E, cosa più importante, ristabilisce la connessione con la forza superiore che governa e si influenzano a vicenda, per diventare infine partner. Il Libro dello Zohar ci consente di raggiungere tutto questo.

Questa è la ragione per cui una persona inizia a capire che la cosa principale è sollecitare e richiamare la forza superiore su di sé, in modo che essa possa insegnarle di più, soddisfarla maggiormente, espandere i suoi orizzonti e creare definizioni e comprensioni totalmente nuovi all’interno di lei. La persona che vive in entrambi i mondi, il nostro e quello superiore contemporaneamente, comprende la connessione fra i due.

Il Libro dello Zohar ci insegna come gestire le nostre emozioni e qual è il collegamento fra le emozioni che si associano al mondo superiore e quelle che caratterizzano il nostro mondo.

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Dalla Lezione di Kabbalah in lingua russa del 12/02/2017

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Dio è buono o cattivo?

Domanda da Facebook: Il Creatore è Colui che ha creato il male. Se è necessario conoscere Dio attraverso la disgrazia, la morte e la sofferenza, allora è Lui il Creatore? È questo quello che la gente adora? In Lui c’è la fonte dell’amore e della bontà?

Risposta: Il Creatore non ha creato il male sotto nessuna forma. Rivelandosi gradualmente davanti a noi, Lui ci mostra che siamo opposti a Lui e noi lo sperimentiamo come dolore, male e sofferenza.

Però se ci sviluppiamo correttamente, sotto la direzione, l’educazione e l’influenza corretta, sperimentiamo la Sua rivelazione graduale come un incentivo per ottenere un maggiore guadagno da Lui, non come il male che proviene da Lui.

Rivelandosi, il Creatore ci mostra il male nella nostra natura, perché è opposta a Lui e facendolo, ci guida alla correzione della nostra natura, ad una maggiore somiglianza con Lui. Quando la nostra natura diventa simile al Creatore, scopriamo la bontà assoluta, il piacere e la pienezza.

Domanda: In altre parole, il male che apparentemente viene da Lui, in realtà è il male in me? Lui è costante in questa influenza?

Risposta: Il Creatore è costante nella Sua influenza, però lo fa così: si rivela in una piccola micro-dose. Questo si sente come disturbo o dolore ed al tempo stesso, esiste la possibilità di cominciare a lavorare gradualmente alla nostra correzione per assomigliare a Lui.

Quando qualcuno ottiene l’equivalenza della forma con Lui, anche nel grado più piccolo al quale il Creatore gli si avvicina, scopre che il Creatore è amabile ed è la sua unica influenza. Dopo aver fatto questo lavoro dentro di sé, scoprendo un poco del Creatore, avvicinandosi un po’ di più a Lui, il Creatore si rivela di più. Una volta di più la persona sente la sensazione negativa dell’opposizione delle sue qualità a quelle del Creatore e di nuovo deve correggersi per ottenere l’equivalenza della forma e deve rivelarlo.

Domanda: Quando si sente davvero che il male proviene dal Creatore, cosa si dovrebbe fare per prima cosa?

Risposta: Devi partecipare al lavoro regolare del gruppo. Lì, tutto ti verrà spiegato, sarai appoggiato e guidato. La cosa più importante è trovare un gruppo.

Il lavoro individuale non ti aiuterà, perché ognuno esiste sotto un tipo specifico di influenza del Creatore e la cosa più importante, questa influenza, ha bisogno di essere diretta collettivamente.

Domanda: Lei pensa che questa sia l’azione del Creatore per incitarci ad avvicinarci agli altri?

Risposta: Si, per forza di cose. Così è scritto e questa è la forma nella quale si deve agire, che lo si voglia oppure no. La persona può non capirlo, però è l’unica maniera nella quale tutto questo si può fare.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman” 10/08/17

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Il Libro de Lo Zohar: aprilo, leggilo, provaci.

Domanda: Ci sono delle restrizioni per studiare Il Libro de Lo Zohar?

Risposta: Ai giorni nostri non ci sono limitazioni per studiare Il Libro de Lo Zohar. E’ possibile studiarlo in qualsiasi condizione, in ogni combinazione, ad ogni età.

La cosa principale è aprirlo, leggerlo e cercare di apprendere da lui. E’ preferibile però che lo studio avvenga durante le nostre lezioni, perché così non c’è pericolo di confusione.

Commento: Ma Baal HaSulam scrisse che allo studio della saggezza della Kabbalah ci sono tre restrizioni che non devono essere violate: la sostanza, la forma della sostanza, e la forma astratta, l’essenza.

Risposta: Le restrizioni non si riferiscono alla lettura de Il Libro de Lo Zohar, bensì alla percezione della realtà, cioè, che dobbiamo limitarci, connetterci e formarci, precisamente per sentire il mondo superiore. Per questo, abbiamo un sistema definito che ci guida al mondo superiore.

Il mondo superiore è un mondo di forze, un mondo che deve essere copiato, un mondo di dazione. Nella misura in cui ci avviciniamo a lui, ovvero, nel grado in cui saremo nelle caratteristiche di dazione, amore e connessione, è in quel grado che cominceremo a scoprirlo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 12/02/17

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Domanda: Quale è la relazione fra la Torah e Il Libro dello Zohar? E’ meglio conoscere già la Torah quando si inizia lo studio de Il libro dello Zohar ?

Risposta: E’ impossibile conoscere la Torah perché, dalla prima sino all’ultima lettera, essa rappresenta un codice, una sola linea di lettere che ci spiega la sequenza esatta della correzione dell’anima. La Torah è il cammino della correzione dell’anima. Solo che si presenta in una tale forma, che noi la leggiamo come un romanzo. Per questo, non dobbiamo vederla come un trattato storico, né legale, né educativo.

Per quanto riguarda Il libro dello Zohar, è un commento letterario ai cinque libri della Torah. Però abbiamo solamente una piccola parte de Il Libro dello Zohar, per questo abbiamo solo un commento incompleto della Torah. Ciò nonostante Il Libro dello Zohar è legato alla Torah.

Domanda: Sia la Torah che Il Libro dello Zohar furono scritti per una sola persona?

Risposta: La Torah fu dettata da Mosè, ma altri la scrissero. Durante il corso della storia, la saggezza dei libri sacri è stata scritta da vari individui, perché il raggiungimento dei mondi superiori necessita dell’unione delle persone, così che l’egoismo venga distrutto in maniera reciproca. Per questo la Mishnà, il Talmud di Babilonia e di Gerusalemme furono scritti da diverse persone

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 5/02/17

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Il Libro dello Zohar – Il cuore comprende

Domanda: Uno dei principi fondamentali dello studio de Il Libro dello Zohar è che il cuore comprende. Che cosa significa questo?

Risposta: Quando leggiamo Il Libro dello Zohar, accettiamo la condizione che Il Libro agisca sui nostri sentimenti ma non sulla nostra mente, che è invece un mero prodotto del nostro mondo.

Le nostre sensazioni possono assomigliare al mondo superiore, in qualche modo, e noi stiamo solo aspettando il momento in cui esse si risveglieranno in noi. Questo è chiamato il cuore comprende.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 12/02/17

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Leggere correttamente Il Libro dello Zohar

Domanda: Come si deve legge correttamente Il Libro dello Zohar, e quale è l’ordine di lettura?

Risposta: Il libro dello Zohar deve essere letto con i commenti; infatti, senza di loro, è impossibile capirlo.

Alcuni anni fa, durante il lavoro di gruppo, abbiamo pubblicato un libro preparato per il popolo e così lo abbiamo chiamato, Zohar per il Popolo. Come risultato di questo lavoro, oggi ognuno può leggere il libro e capirlo. Abbiamo tradotto il testo dall’aramaico all’ebraico e “semplificato” il testo senza distorcerlo.

In origine, la struttura de Il Libro dello Zohar era divisa in diverse parti: il testo stesso, il commento sul testo e così via. Abbiamo unito le diverse parti in modo armonioso in un unico testo che è suddiviso in sezioni numerate che consentono di leggerlo facilmente e continuamente.

Lo Zohar per il Popolo è il materiale che è stato ben elaborato e tradotto, non solo nella lingua ebraica, ma anche in russo e in inglese. Raccomando vivamente di familiarizzare con il libro e di provare a studiarlo.

Le lezioni che apprendiamo dal libro Lo Zohar per il Popolo iniziano ad essere sentite dagli studenti presenti in una lezione come un “flusso spirituale” ben definito, che passa attraverso di loro. Il libro lavora dentro di essi e lascia fuori i pensieri e i calcoli egoistici.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 5/02/17

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La Torah: Il sistema di connessione fra il Creatore e la creazione

Il Libro dello Zohar, “Lech Lecha”: “Quanto amata è la Torah dal Creatore, con le sue virtù l’uomo viene premiato con la vita nel mondo a venire. E tutti coloro che insegnano la Torah agli altri sono più importanti di tutti gli altri.”

La Torah è chiamata la Luce superiore (Ohr), che agisce su colui che studia nel modo giusto, cioè, che vuole raggiungere un livello più alto nella Torah rispetto a quello nel quale si trova adesso.

Lui vuole diventare più altruista, dando, amando, connettendosi di più con gli altri e sostenendo tutti. In altre parole, lui vuole diventare come il Creatore, in un certo senso, completando e portando il bene.

Se una persona si sforza, quindi, di cambiare se stessa, allora la Luce superiore, chiamata Torah, agisce su di lei e la spinge in avanti, verso questo stato. E allora lei sente che sta cambiando.

Naturalmente, in questi cambiamenti ci sono alti e bassi, un cambiamento in ogni livello; ma da tutti loro, una persona impara quanto la Torah in realtà la influenzi e agisca su di lei.

Prima di tutto, una persona deve acquisire i desideri del donare e della fede al di sopra della ragione, e così andrà oltre i confini di questo mondo. Questo mondo inizia a dissiparsi come un miraggio, perché esiste solo nella nostra immaginazione egoista.

Nella Kabbalah, il nostro mondo è chiamato il “punto di questo mondo”, perché non c’è nessun altro punto in esso. Quando andiamo al di là dei confini del punto egoista e ci espandiamo, cominciamo a sentire l’abbondanza e il significato della Torah, aderendo al suo Albero della Vita. E se così non fosse, allora resteremmo nel buio, all’interno di un piccolo punto nero.

La Torah è la Luce del mondo dell’Infinito, che secondo il programma della Creazione (HaVaYaH) è stato diviso in 620 Luci, il cui scopo è quello di agire sul desiderio corrotto e correggerlo. Una persona deve correggere il suo desiderio con l’aiuto di questa Luce, e d’altra parte, deve svegliare questa Luce da sé.

Non può cambiare se stessa senza la Luce superiore, ma la Luce deve essere attratta, e per questo, è necessaria anche la Torah. Si scopre che l’intero sistema che connette la Creazione con il Creatore e il Creatore con la Creazione viene chiamato: Torah.

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