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Il circolo vizioso della violenza domestica

La violenza domestica è una specie di allarme sociale globale; è diffusa e apparentemente inarrestabile. L’attenzione dei media statunitensi sulla scomparsa e l’uccisione di una giovane donna, Gabby Petito, nel Wyoming,il cui   compagno è stato indicato come persona di interesse, ha messo di nuovo sotto i riflettori la questione delle relazioni violente. Purtroppo, questo è solo uno dei tanti casi segnalati ogni giorno in tutto il mondo tra i troppi che non vengono segnalati.

In base ad un nuovo studio pubblicato dal The New England Journal of Medicine, in America, una donna su quattro, nel corso della propria vita, subirà violenza dal proprio partner. Secondo le statistiche dell’ONU, a livello globale circa una donna su tre, una cifra sbalorditiva di 736 milioni, nella sua vita è stata vittima di violenza commessa dal proprio partner.

L’umiliazione, la derisione, il bullismo, le minacce e le insulti, sono forme comuni di abuso verbale all’interno della famiglia. Anche la violenza emotiva assume forme pacate: disconnessione, silenzi assordanti e lunghi periodi di disinteresse. Ci sono molte sfumature ed espressioni di violenza comunicativa tra le coppie e quando in casa queste diventano situazioni ricorrenti, di solito hanno conseguenze disastrose. Come si può affrontare questo fenomeno?

Cominciano dalle scuole. La maggior parte delle istituzioni è orientata ad impartire conoscenza ed educazione, ma questo è ben lontano dal preparare un giovane alla vita. La lezione più importante da imparare è come comportarsi nelle relazioni, sul lavoro, ovunque. Questo è valido specialmente ora che così tante strutture sociali sono crollate ed i giovani crescono senza buoni esempi con cui relazionarsi e confrontarsi.

Come risultato della mancanza di intenzioni ed obiettivi su come costruire relazioni valide, molte famiglie vivono un’atmosfera ostile e violenta. I bambini che crescono in questo genere di ambiente soffrono di alti livelli di insicurezza. Quando crescono e si creano una loro propria famiglia, a volte vogliono costruire un ambiente completamente diverso. Tuttavia, spesso finiscono per ricreare gli stessi schemi violenti, a loro così familiari  perché derivanti dal loro passato. Si rendono conto di ripetere gli stessi errori, ma scoprono di non avere la forza di cambiare.

Gli schemi dei comportamenti che osserviamo durante l’infanzia ci accompagnano per tutta la vita, per cui è naturale che li replichiamo. Pertanto, è fondamentale che la società fornisca ad ogni persona corsi e sistemi educativi che le permettano  di creare i giusti modelli di relazione. Tali schemi devono essere fissati profondamente all’interno di una persona per fermare gli scoppi e le eruzioni di rabbia prima che venga fatto del male.

Il principio più importante da insegnare nella costruzione delle relazioni è quello dell’uguaglianza. Questo principio si contrappone alla volontà interna che è alla base di ogni comunicazione violenta, la volontà di una persona di controllare gli altri.

Al fine di illustrare cosa si intenda per principio di equità, diciamo che voglio costruire delle buone relazioni tra me e il mio partner, con la reciproca comunicazione, una profonda connessione e grande amore. Da questo momento in poi, entrambi dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze di essere uguali. Come esercizio pratico conveniamo che qualsiasi cosa io faccia al mio partner, lui o lei farà lo stesso a me, nel bene e nel male. Concordiamo di specchiarci uno nell’altro.

Dal modo in cui parliamo, guardiamo, reagiamo tra noi in ogni questione e interazione, cercheremo di imparare da questo esercizio come il nostro partner sta cercando di trattarci bene. E anche se va contro il nostro egoismo e ci costa un grande sforzo, vale la pena mostrare che ci sforziamo di trascendere il nostro istinto egoista per formare un buon legame reciproco, perché ciò obbligherà anche il nostro partner a fare lo stesso.

Come parte della formazione di coppia sull’applicazione del principio di uguaglianza, funzioneremo l’uno verso l’altro come uno specchio. Se ognuno di noi cerca immediatamente di copiare i comportamenti dei nostri partner e di rifletterli come uno specchio, così facendo ci aiutiamo a sentire come il nostro atteggiamento ha influito sull’altro, individuiamo cos’altro dobbiamo correggere e migliorare. È un meccanismo di riscontro, una risposta che esiste sia nei sistemi tecnologici che in quelli naturali con lo scopo di mantenere l’equilibrio e la completezza.

Se imparassimo a costruire questo tipo di meccanismo nelle nostre relazioni e fossimo entrambi d’accordo di funzionare come specchi uno per l’altro, allora anche se un individuo ne trattasse male un altro, una risposta di riflesso arriverebbe immediatamente dal partner e porterebbe lui o lei ad un aggiustamento della direzione. Gradualmente cominceremmo a percepire che il buon trattamento che vogliamo ricevere dai nostri partner dobbiamo prima dimostrarlo a loro.

Questo è il modo in cui ci costruiamo l’un l’altro e creiamo una relazione egualitaria. Man mano che avanziamo in questo lavoro, invece degli impulsi egoistici che sorgono in noi e che guidano le nostre relazioni in una direzione violenta, coercitiva e distruttiva, saremo in grado di modellare l’ambiente che ci circonda e costruire una casa dove solo i buoni modelli saranno instillati nella nostra prole e in tutta la società.

 

Il crollo dell’istituzione del matrimonio

Domanda: Sempre più persone non vogliono entrare nella formalità del matrimonio. Oggigiorno, e in molti posti, il matrimonio di diritto comune è considerato di fatto una relazione matrimoniale. La cosa interessante è che secondo le statistiche riportate in uno studio che ho letto, circa il 70% degli uomini che vivono in un matrimonio di diritto comune, si considera single, e il 90% delle donne nella stessa situazione si considera sposata.  Come si spiega un atteggiamento così opposto a questa situazione?

Risposta: Vogliono pensare in questo modo perché educhiamo sia gli uomini che le donne nella maniera scorretta. L’uomo non si sente responsabile. Gli è più comodo così è più semplice vivere in diritto comune perché non lo obbliga in nessun modo.

Ma siamo a conoscenza anche di altre statistiche: le persone vivono insieme per tanto tempo, si sposano, e dopo un po’ divorziano.  Perdipiù questo avviene nella maggioranza dei casi.  Se non si fossero sposati avrebbero continuato a convivere.

Il fatto è  che l’uomo non è stato creato come una macchina: vivo con qualcuno, mi obbliga o meno, lo si racchiude in una struttura che lo mette sotto pressione esterna e lo comanda? Se questo fatto lo stravolge, cercherà di fuggire.

L’uomo è stato creato per battersi per la libertà. Se, dal sistema che lo opprime e lo obbliga, non riceve una ricompensa interna, che dovrebbe arrivargli dall’educazione, allora scapperà, divorzierà, e non penserà che sia necessario fare parte di questa struttura. Quindi, l’istituzione del matrimonio oggigiorno si è praticamente esaurita.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-Up” 8/11/09

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Ricerca kabbalistica

Domanda: Su che ricerca si basa la Kabbalah quando parla della relazione tra un uomo e una donna?

Risposta: Credo che non una sola scienza, eccetto  la Kabbalah, abbia le basi per parlare riguardo a uomo e donna, la loro relazione, la loro natura, da dove provengono, il motivo per cui furono creati in questo modo ed esistono in questa relazione.

Tutto ciò deriva dal fatto che la Kabbalah si apre a noi nel mondo superiore, nelle nostre radici. Basandoci su di esse possiamo già parlare di qualcosa.

Perché la Torah dice:  all’inizio fu creato un uomo e poi fu diviso in due? Perchè ci sono due generi e non una creatura che si riproduce o non si riproduce affatto? Tutto ciò è rivelato dalla scienza della Kabbalah.

Essa esplora le nostre radici spirituali, cioè le forze da cui gradualmente si svilupparono i mondi spirituali. Nel processo del loro sviluppo queste  forze discesero e poi una piccolissima scintilla, l’energia del mondo spirituale, scoppiò nel volume dell’allora universo vuoto e iniziò a crearvi la materia: stelle, galassie, nebulose, pianeti, finché alla fine creò la Terra. Così la vita iniziò a svilupparsi sul nostro pianeta.

Questi processi vengono studiati nella Kabbalah. E se noi stiamo parlando della fine della creazione, che procede dall’alto verso il basso, allora un uomo e una donna, il loro sviluppo storico, la loro relazione reciproca e ciò a cui sono arrivati oggi, tutto ciò deriva dalle medesime radici spirituali. Pertanto ponendo una domanda sulla relazione tra un uomo e una donna sul piano terreno, non possiamo comprenderne la risposta.

E sebbene io abbia grande rispetto per psicologi, sociologi, sessuologi ed altri scienziati, posso dire che essi hanno solo una conoscenza ridotta e frammentata dalle osservazioni nel nostro mondo, osservazioni che sono in continuo cambiamento e si contraddicono l’un l’altra. E la Kabbalah risponde a questo da un’unica radice.

Ma il problema è che la Kabbalah è stata nascosta fino ad ora perchè il mondo non aveva ancora condizioni adatte affinché la gente iniziasse a praticarla. Le persone non ne avevano alcuna necessità.

Perciò per lungo tempo la Kabbalah non si sviluppò collegata al nostro mondo. Solo ora sta iniziando ad esservi coinvolta.

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-up” 11/08/2009

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La mamma e il papà sono incancellabili!

Commento: Una scuola di New York insegna ai ragazzi un nuovo linguaggio, nel quale non ci sono le parole “mamma”, “papà”, “bambino”, “bambina”. Tutti questi termini sono considerati offensivi dall’amministrazione scolastica. Al posto di mamma e papà si raccomanda dire: adulti, parentela, famiglia. Al posto di padre e madre dovrebbero essere usati dei termini di genere neutrale: genitore o tutore; invece di marito e moglie: compagno. Insomma gradualmente nel mondo si fa strada una nuova lingua. Sarà accolta?

Risposta: Non sarà accolta. Quel che è dato dalla natura, è dato dalla natura. Tutto qui. Non c’è altra soluzione. Sostituire mamma e papà?!

Domanda: Praticamente, questi termini: papà, mamma, e in ebaico: “ima”, “aba”, sono stati presi da uno stato di cose naturale? Così le piccole labbra del bambino cominciano a dire: papà, mamma, “ima”, “aba”?

Risposta: Certamente.

Domanda: Questo è inevitabile?

Risposta: Sì. 

Commento: Nemmeno se le persone vorranno modificare questo linguaggio? 

Risposta: Questo va contro i gradini della natura, la quale in tal modo ci ha identificato. All’uomo questi gradini vengono attribuiti per l’eternità. Quelli degli animali invece svaniscono. Dopo due tre anni i cuccioli si separano dai genitori. Più precisamente dalla madre, in quanto il padre in questo non determina assolutamente niente. 

Commento: E se il cucciolo si incontra sua madre fra tre anni, non la riconosce nemmeno? 

Risposta: Non solo non la riconosce, ma insieme danno inizio a una nuova prole. Voglio dire che si disconnettono totalmente dal passato. La mamma serve soltanto per nutrirlo, istruirlo, diciamo nel corso dei due-tre anni, questo dipende dalla specie, e basta. Di conseguenza non c’è più niente. 

Commento: E all’uomo questo rimane per tutta la vita? 

Risposta: Per tutta la vita, di generazione in generazione. E noi ancora siamo curiosi di sapere chi c’era nelle nostre esistenze passate. Lo troviamo molto interessante. 

Domanda: Allora perché attualmente si mette in atto questa violazione, che un marito e una moglie sono “partner”; una mamma e un papà sono “genitore, tutore”? 

Risposta: Tutto questo va a mutilare il linguaggio, le relazioni tra la gente. Sono tutte deformità egoistiche, le quali affiorano all’esterno e si mostrano sempre più giuste e determinanti. Tutto questo passerà. Non serve neanche combatterlo, tutto questo morirà. Basta lasciar passare un po’ di tempo e tutto scomparirà. 

Domanda: E cosa accadrà? 

Risposta: Non accadrà nulla, la mamma e il papà sono incancellabili.

 

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Tratto dal programma televisivo “ Le notizie con Michael Laitman” 05.04.2021

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La legge del boomerang

Domanda: Attualmente ci trattiamo a vicenda in maniera egoistica senza nemmeno rendercene conto?

Risposta: Non capiamo che ci stiamo battendo con questo e, purtroppo, stiamo ricevendo molti più danni rispetto al piacere momentaneo che ne stiamo ricevendo.

Domanda: Perché? Qual è la ragione di questo?

Risposta: L’egoismo chiude i nostri occhi. Pertanto, pensiamo che umiliando e sopprimendo gli altri, ci alziamo e stiamo meglio. Ma non è così.

Improvvisamente, ci viene rivelato un sistema generale, una dipendenza comune l’uno dall’altro. Se reprimo, umilio o inganno gli altri, mi danneggio molte volte di più. Questo mi torna indietro con una perdita molto maggiore di quella che presumibilmente ho guadagnato e goduto quando ho fatto qualcosa di male a qualcun altro.

Il sistema di connessione tra di noi è organizzato in modo che questo mi ritorni. Non immediatamente, non esplicitamente a me. Tuttavia, se vedo l’intero sistema, mi comporterò correttamente. Allora non avrò i dubbi se fare o meno un accordo prematrimoniale. Non farò niente di male nemmeno a qualcuno che è lontano, tanto meno a qualcuno con cui vivo.

Vedrò chiaramente il motivo per cui ci siamo incontrati, e non è un caso, come dobbiamo comunicare tra noi e quale livello di accordo dobbiamo raggiungere.

Domanda: Non ci saranno pensieri sull’usarsi l’un l’altro, sul non fidarsi l’uno dell’altro?

Risposta: Come posso fare questo se sento che tornerà immediatamente tutto a me, che mi influenzerà? Dove posso nascondermi? Comincerò a vedere l’altro come una parte di me ancora più importante di me stesso. Dopotutto, passando attraverso di lui, questo segnale mi tornerà amplificato.

Pertanto, lo stesso sistema di sicurezza che esiste in me, non mi permetterà più di pensare o fare qualcosa di male.

Domanda: Oggi questo sistema di sicurezza funziona in una sola direzione. Come posso isolarmi da questo? Quando inizierà tutto a lavorare verso l’esterno, il vettore cambierà e così pure l’atteggiamento?

Risposta: Sì. Ma solo se vedremo che siamo interconnessi.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-up”, 19/08/2009

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Non è livellamento, ma l’essere complementari l’uno all’altro

Domanda: Diverse centinaia di anni fa, le donne non avevano nessun diritto. Questi diritti esistono oggi. Pensa che sia corretto?

Risposta: È responsabilità dello Stato dare a ognuno l’opportunità di realizzare se stesso per il beneficio della società. Questo è ciò che pensa la Kabbalah.

La Natura ci ha creati diversi. Ognuno ha la sua propria funzione, le sue proprie abilità. Non puoi fare nulla al riguardo. L’uguaglianza non è il livellamento ma l’essere complementari l’uno con l’altro. L’armonia della società è raggiunta esattamente con l’essere complementari.

Domanda: Quindi l’uguaglianza non significa ricevere lo stesso salario, indossare gli stessi vestiti, ecc.?

Risposta: No. Dobbiamo estrarre da ogni persona il massimo della realizzazione del potenziale che può dare alla società. Non importa se si tratta di un cuoco o del capo dello Stato. Se ognuna di esse fa ciò che può e lo dona per il bene della società, allora sono uguali. Dal punto di vista della Kabbalah hanno diritto alla stessa cosa.

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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Come spiegare la solitudine

Domanda: Come si spiega la solitudine, quando una persona non riesce nemmeno a provare simpatia reciproca? Ora ci sono molte persone così. Questo significa che non hanno anime gemelle e sono sole nella vita, per sempre?

Risposta: L’egoismo è in costante sviluppo in noi, dall’inizio della creazione ai nostri giorni, e continuerà a crescere sempre di più.

Man mano che l’egoismo personale si sviluppa, ogni individuo si sentirà sempre più distante dagli altri. Sarà sempre più difficile per lui trovare la sua anima gemella e, in generale, ritrovarsi con gli amici.

Se l’umanità non inizia a correggersi, il suo futuro, ovviamente, è molto sfortunato. Le persone vivranno nelle loro custodie, e questo sarà il loro destino.

Commento: Ma questa è una grande sofferenza.

La mia risposta: Si abitueranno, prenderanno droghe o qualcos’altro. E cosa puoi fare contro l’egoismo? O si modifica o si lascia così com’è e lo si smorza silenziosamente.

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Dalla trasmissione di KabTV “Ask a Kabbalist”, 20/03/2019

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Crea il tuo amore

Il vero amore comincia quando non ci si aspetta nulla in cambio.
(Antoine de Saint-Exupery)

Vero. Bello! Chiaro e ha colto nel segno.

Domanda: Può fare un commento su questa asserzione?

Risposta: No. Non posso. E’ espressa così chiaramente e correttamente. Dove l’hai trovata? C’è questa sensazione tra le persone che l’amore sia possibile.

Domanda: Ma l’uomo non ha il potere di realizzarlo?

Risposta: No, non è nella natura umana.

Domanda: Per natura, l’essere umano non può non chiedere qualcosa in cambio?

Risposta: Ovviamente. Noi dobbiamo creare questo sentimento dell’amore verso l’altro dai sentimenti opposti: dal rigetto, dall’odio, da tutte le peculiarità e  dai pensieri negativi. Ognuno deve farlo.

Dopodiché è possibile sapere che   amo l’altro perché ho creato il mio amore per lui. In generale, quello che nutro per il prossimo  fondamentalmente  è odio.

Domanda: Cioè, dall’odio per qualcuno, semplicemente potrei elevare, proprio così, l’amore per lui?

Risposta: Sì. Capovolgi te stesso. Dopo puoi sapere di amarlo. Io lo amo. Di fatto, questo sentimento sorge in me dal nulla.

Commento: Non è semplice.

La mia risposta: Sì, ma questo è chiamato amore.

Amare è creare un’attitudine verso l’altro in te stesso, un’attitudine di amore verso qualcuno odiato inizialmente. L’amore può solo essere sopra l’odio, altrimenti non è amore.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman”, 10/12/2020

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L’effetto del femminismo

Domanda: Qual è la ragione per cui il femminismo ha dominato il mondo negli ultimi due secoli?

Risposta: Il femminismo è il risultato del fatto per cui le donne hanno sentito il bisogno di svilupparsi e partecipare al mondo. Si sono davvero impegnate ad essere non di meno degli uomini. Possono far fronte a tutto forse anche meglio degli uomini.

In generale, la concorrenza tra i sessi è assolutamente inutile. A casa, nessuno di noi compete per vedere chi sarà il migliore nell’organizzare la vita e tutto il resto. Ci è chiaro che una donna è capace di questo al di là di ogni competizione. Può fare in casa propria, in mezz’ora, ciò che un uomo non sarà in grado di fare in un giorno o, addirittura, rovinerà tutto. Ecco come siamo fatti.

Pertanto, dobbiamo sapere come e con cosa possiamo completarci adeguatamente a vicenda e, quindi, costruire relazioni l’uno con l’altro, specialmente nel nostro tempo quando noi stiamo già cominciando ad allontanarci dal superfluo e completamente inutile lavoro che ha riempito il nostro tempo. Filtreremo assolutamente tutto quello che è inutile così che rimarrà solo il lavoro più necessario.

Quindi, forse avremmo bisogno del 20% dell’intera popolazione per lanciare il sistema totale che servirà le persone e il mondo. Per il resto del tempo, saremo solo impegnati a provvedere ai nostri bisogni interiori e a capire come unirci e raggiungere la manifestazione dei mondi superiori dentro di noi. Questo, penso, sarà molto speciale e attraente per la nuova generazione.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 12/07/2020

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Uomini e donne: lavorare secondo necessità

Domanda: Come può una donna sostenere meglio un uomo nel nostro mondo? C’è un’opinione secondo cui non dovrebbe lavorare affatto, ma dovrebbe dedicarsi il più possibile a sostenere il suo uomo.

Risposta: Credo che nel prossimo futuro sarà così perché smetteremo di produrre una quantità folle di prodotti completamente inutili.

La vita assumerà gradualmente uno stato più equilibrato e, quindi, non ci sarà bisogno che le donne lavorino. Anche la necessità di un numero significativo di uomini che lavorano scomparirà. Tutti saranno più coinvolti nella teoria e nella pratica della costruzione di corrette relazioni tra loro e tra i sessi.

Tutto questo sarà implementato molto rapidamente e correttamente. Non vedo grossi problemi. I problemi sono gli stessi sia per gli uomini che per le donne. Soprattutto nel nostro tempo. Non credo che gli uomini lavoreranno di più e il lavoro delle donne non sarà affatto necessario.

Ci sono professioni svolte meglio dalle donne. Gli uomini, come si suol dire, possono riposare, cioè saranno liberati da tali doveri che non sono in grado di svolgere a causa della loro organizzazione psicologica interna.

Pertanto, non stiamo parlando di rimuovere le donne da tutti i lavori e di tenere solo gli uomini. Penso che quasi tutte le donne possano davvero essere risparmiate dal lavorare fuori casa ma, se necessario, ne saranno coinvolte. Anche gli uomini saranno coinvolti nella misura in cui saranno necessari per produrre ciò che è essenziale per l’esistenza.

Il resto del tempo sarà dedicato solo a padroneggiare la tecnica della connessione reciproca al fine di elevare l’intera umanità al livello del sistema del  mondo superiore.

Domanda: Quindi, le persone non sono state create per lavorare affatto?

Risposta: In  principio, no. Lo stesso vale per i livelli inanimato, vegetale e animale. Per quanto strano possa sembrare oggi, saranno alimentati solo con l’energia che noi persone produrremo attraverso le nostre corrette interazioni. Dobbiamo ancora vedere questo mondo speciale.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 7/12/2020

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