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Le piante possono davvero parlare tra loro?

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv ha recentemente scoperto che le piante emettono suoni. Hanno dichiarato che i suoni delle piante sono come dei click con la stessa intensità del parlato umano, a frequenze superiori alla gamma dell’udito umano.

Diversi animali come pipistrelli, topi e insetti possono captare i suoni delle piante, ma noi non possiamo farlo.

Ma di cosa parlano le piante tra di loro? 

Tutto ciò che viene creato in natura è il desiderio di godere della vita. Le piante si comunicano così a vicenda il grado di benessere che possono ottenere, ciò di cui dovrebbero essere caute, e la loro comunicazione potrebbe giovare ad altre piante perché si sentirebbero in un unico campo.

Non ci sono solo le piante. Ogni atomo, molecola e roccia ha una vita propria e produce varie forme di comunicazione a seconda della sua posizione nel sistema.

Che cosa significa questo per noi, esseri umani?

Dobbiamo imparare ad elevarci al di sopra dei nostri desideri egoistici, in cui ognuno cerca di trarre piacere a spese dell’altro, il che ci porta a rifiutarci reciprocamente.

Invece di rifiutarci l’un l’altro, dovremmo imparare a connetterci positivamente e a completarci a vicenda. In questo modo esisteremmo in natura come in un unico campo in cui scopriamo un’unica forza.

Così facendo, sperimenteremo l’armonia e la perfezione di quel campo. È scritto riguardo a tale stato che “il lupo abiterà con l’agnello”. Ossia, a un certo punto, tutte le parti della creazione entrano in uno stato di reciproca complementarietà e pace. Quel momento giungerà quando noi essere umani lo vorremo. Quando decideremo di superare i nostri desideri egoistici e di entrare in uno stato di complementarità reciproca tra tutti gli uomini, costringeremo le altre parti della natura a fare lo stesso e potremo così sperimentare l’eternità e la perfezione della natura.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

 

Cosa è nato prima: la Scienza o la Kabbalah?

La scienza deriva dalla Kabbalah, scoperta da Adamo più di cinquemilasettecento anni fa. Dopo Adamo, i kabbalisti apparvero venti generazioni prima di Abramo, cioè prima dell’epoca dell’antica Babilonia, e altri apparvero dopo Abramo.

La Kabbalah ci ha dato un sistema. La filosofia è emersa dalla Kabbalah. Esistono diverse fonti, documenti e scritti di filosofi antichi e di filosofi e scienziati del Medioevo, a partire da Platone e Aristotele, fino a Newton, Reuchlin, Leibniz e altri, che descrivono come i primi filosofi studiassero con i kabbalisti, dai quali traevano le loro conoscenze. Hanno sviluppato queste conoscenze in filosofie e queste filosofie sono diventate le fondamenta delle scienze.

A quei tempi, aspiravamo a conoscere la natura generale che era al di fuori della nostra percezione. In altre parole, avevamo un legame più stretto con la natura ed eravamo interessati a conoscere il significato della nostra vita.

Oggi potrebbe sembrare irreale che un tempo ci siamo interrogati sul significato della nostra vita, ma è a causa della nostra attuale distanza dalla natura che non riusciamo a percepire cosa significasse essere molto più vicini alla natura in quei tempi.

In seguito, l’umanità si è evoluta nei suoi desideri egoistici, attraverso il desiderio di denaro, onore e controllo, e abbiamo sviluppato un approccio alla scienza molto più pragmatico e tecnologico. Oggi, tuttavia, dopo eoni di tale sviluppo, abbiamo raggiunto una posizione simile a quella dei ricercatori del passato del nostro mondo; stiamo tornando a porci la stessa domanda sul significato della nostra vita.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Può Chat GPT scrivere un’altra Bibbia?

Recentemente ho ricevuto una domanda simile da uno dei miei studenti che menzionava il fatto che la gente usa Chat GPT per scrivere vari tipi di articoli o libri con un ampio spettro di argomenti. Allora se è così, Chat GPT può scrivere un’altra Bibbia, Torah o Zohar?

Molto semplicemente, Chat GPT o qualsiasi altro programma di intelligenza artificiale non può scrivere un testo spirituale.

L’intelligenza artificiale si basa sull’intelletto e le emozioni umane, che sono il nostro programma interiore. I testi spirituali invece vengono scritti da un livello superiore alle emozioni e all’intelletto. Vengono scritti dalle interconnessioni dell’anima, cosa che i computer non sono in grado di riprodurre.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

“Guadagno energetico netto”: un altro regalo che non potremo goderci

Il governo statunitense ha annunciato che uno dei laboratori di fusione nucleare, il Lawrence Livermore Lab (LLL) ha conseguito quello che il segretario dell’energia a stelle e strisce, Jennifer Granholm, definisce: “Una delle più impressionanti imprese scientifiche del ventunesimo secolo”. Il Financial Times ha addirittura dichiarato che “Gli scienziati del governo statunitense hanno fatto un passo avanti nella ricerca di un’energia illimitata e a zero emissioni di carbonio”.

La fusione nucleare è un processo mediante il quale due nuclei atomici leggeri si uniscono per formarne uno più pesante rilasciando enormi quantità di energia. Questo è ciò che accade nel sole. Durante l’esperimento gli scienziati sono riusciti a replicare il processo in laboratorio, con un rilascio di energia maggiore di quella investita per crearlo. Questo è chiamato “guadagno energetico netto” o “accensione”. Teoricamente questo processo potrebbe creare energia infinita, quasi a costo zero.

Nonostante la fanfara del passo avanti, un uso commerciale di tale processo è lontano almeno decenni. Inoltre, anche se diventasse commerciale, l’umanità non ne godrebbe, ma solo gli stessi pochi che raccolgono i benefici di ogni conquista dell’umanità.

Dietro ogni esperimento e sforzo che individui e governi fanno, giace un elemento corrotto che non permette alla collettività di godere del beneficio di tutte le conquiste fatte: la natura umana. Perciò, prima di tutto non credo che le corporazioni giganti, che guadagnano miliardi dai carburanti fossili e da altri mezzi per la produzione energetica, permettano che si realizzi un regalo del genere all’umanità. Poi, se anche fosse e l’umanità avesse accesso a questa fonte energetica illimitata, verrebbe usata allo stesso scopo per cui viene usata ogni risorsa e cioè contro altre nazioni o altri popoli.

Il problema dell’umanità non è di carattere tecnologico. Volendo potremo risolvere le crisi globali in una settimana. Non esiste carenza di cibo e non dovrebbe esserci la fame. Ugualmente, non c’è carenza di energia, quindi non dovrebbe esserci chi soffre per il freddo dell’inverno o il caldo dell’estate. Nessuno dovrebbe soffrire per mancanza di igiene o di farmaci, o di un’adeguata istruzione, o a causa qualunque delle miriadi di difficoltà che affliggono il mondo. L’unico motivo per cui ne soffriamo è il male che infliggiamo gli uni agli altri. E’ molto semplice: dato che ognuno cerca di far soffrire gli altri, tutti soffrono.

Il mondo è pieno di energia. Potremmo usarla per tutti i nostri bisogni come se venisse dal nulla e sarebbe completamente senza sforzo. L’unica cosa che viene richiesta è cambiare il modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri, perché per far fluire l’energia deve esserci connessione e l’unica che manca realmente è quella umana. Quindi, sistemando le connessioni tra noi avremo energia illimitata e spontanea.

L’energia dell’universo non ha limiti. Non abbiamo bisogno di dividere atomi o unire nuclei per estrarre o produrre energia, e neanche ricavarla attraverso altri mezzi costosi. Non abbiamo bisogno di laboratori o di scienze all’avanguardia. Dobbiamo smettere di negare gli uni agli altri tutto quello che è buono; dobbiamo finirla col soffocarci a vicenda. Cambiando le nostre intenzioni verso gli altri, scioglieremo il cappio che ci stiamo reciprocamente imponendo e l’energia fluirà da sé, verso tutti, incessantemente, abbondantemente e senza fine.

L’energia è energia, può essere usata come vogliamo. Se non ostruiamo il suo fluire con le nostre connessioni bloccate, saremo in grado di soddisfare ogni nostra necessità, da quella più materiale a quella emotiva o mentale.

Certo, non siamo neanche minimamente vicini al rilascio di questa energia infinita. Tuttavia, dobbiamo ricordarci che solo lavorandoci su, alla fine raggiungeremo una condizione in cui l’umanità sarà libera dalle preoccupazioni energetiche. Finché insisteremo con le nostre connessioni negative, continueremo a combattere per l’energia, lottando per essa, negandola gli uni agli altri. Fino a quando saremo disconnessi, l’energia sarà semplicemente un altro mezzo di sfruttamento e manipolazione dei pochi potenti contro i molti impotenti.

Didascalia della foto:
Per creare l’accensione della fusione, l’energia laser della National Ignition Facility viene convertita in raggi X all’interno dell’hohlraum, che poi comprimono una capsula di combustibile fino a farla implodere, creando un plasma ad alta temperatura e alta pressione. Un importante passo avanti è stato annunciato dagli scienziati statunitensi nella corsa alla ricreazione della fusione nucleare. I fisici perseguono questa tecnologia da decenni perché promette una potenziale fonte di energia pulita quasi illimitata. I ricercatori hanno confermato di aver superato un ostacolo importante: produrre da un esperimento di fusione più energia di quella immessa. Ma gli esperti affermano che c’è ancora un po’ di strada da fare prima che la fusione alimenti le case. L’esperimento si è svolto presso la National Ignition Facility del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) in California. Foto di LLNL via ABACAPRESS

La Kabbalah come scienza integrale

Commento: Quando ho incontrato la Kabbalah per la prima volta, e ho ascoltato le tue conversazioni, ho sentito che c’è una verità, che null’altro mi aveva aperto gli occhi alla realtà così tanto. L’ho provato davvero su di me.

La mia risposta: Ma non si può dire cosa sia.  Ti è stato rivelato che si tratta, certamente, di una conoscenza molto seria, ma non ancora cosa rappresenta. Hai avuto semplicemente una sensazione di qualcosa che si apre.

Commento: Avevo visto, letto e studiato varie cose prima, ma è stata la Kabbalah a sembrare vera e autentica.  Mi mancano le parole per spiegarlo.

La mia risposta: Ti dirò io da dove arriva. La Kabbalah è una scienza integrale che assorbe ogni cosa. Parla della radice Superiore da cui discendono tutti i rami nel nostro mondo: i sistemi di controllo, di educazione, la natura inanimata, vegetale, animale e umana, sistemi che percepiscono ogni cosa. Ovvero, si tratta di una scienza che spiega il controllo del nostro mondo.

Quindi, qualsiasi cosa si dica sul nostro mondo, la Kabbalah ha la propria opinione molto chiara, a riguardo, con una radice di gestione molto profonda. Riesco sempre a trovare la radice, come avviene, come si è sviluppato in passato, quali qualità ha, il luogo, com’è controllato dall’esterno, e cosa succederà nel futuro- in generale, su ogni cosa.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Kabbalah About Cults” 12/18/13

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Carne coltivata: un passo ragionevole per la civiltà

Un articolo di giornale che mi è stato  inviato la scorsa settimana asseriva che “La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha dichiarato sicuro per il consumo umano il suo primo prodotto a base di carne coltivato in laboratorio. Il prodotto é un pollo non macellato,  cresciuto da cellule  in coltura, che può essere distribuito al pubblico nel giro di pochi mesi.” Se questo sviluppo viene commercializzato con successo,  e se vengono mantenute le condizioni adeguate per produrre carne sana  e sicura, e c’è un grande “se”  attorno a quest’ultima condizione, allora sono assolutamente favorevole.

Oggi la maggior parte delle persone vive in città. Raramente vedono il collegamento tra il cibo che comprano al supermercato e la sua provenienza. Se le verdure che mangiano sono coltivate senza terra, o se la carne che comprano proviene da una fabbrica piuttosto che da un animale macellato per produrla, non credo che a loro importi. In effetti, molte persone sarebbero felici di sapere che la carne di pollo che hanno comprato non proviene da un vero pollo e che nessun animale è stato macellato per preparare la loro cena.

Inoltre, considerando il costo dell’allevamento di bestiame e pollame, la carne e il pollo coltivati in laboratorio saranno probabilmente più economici da produrre e più economici da acquistare. Per molti, il cibo sano è un lusso, quindi forse questo lo renderà leggermente più conveniente. 

Inoltre, c’è un chiaro vantaggio ambientale nel produrre carne coltivata in laboratorio rispetto alla carne che proviene da animali. Gli animali hanno bisogno di pascoli, che non solo impoveriscono la vegetazione, ma distruggono anche l’habitat naturale della fauna selvatica.

In un futuro più remoto, credo che il cibo coltivato naturalmente scomparirà del tutto. Forse le persone acquisteranno scatole contenenti alimenti non riconoscibili come quelli che conosciamo oggi, che non saranno né verdure né carne, ma qualcosa di completamente diverso. Non ho alcun problema con questo, soprattutto perché io stesso non sono un grande fan della carne. Non sono vegetariano, ma non sono nemmeno affascinato dalla carne. Finché l’umanità produrrà cibo adeguato, non ho problemi a produrlo in un laboratorio o in una fabbrica, e non credo che dovremo pensarci due volte.

Quello a cui dobbiamo pensare è la nostra attitudine verso le cose che ci circondano. Dobbiamo imparare a trattare tutto con dignità e gentilezza e capire che dipendiamo gli uni dagli altri a tutti i livelli, dal minerale al vegetale, all’animale e al livello umano. 

Se comprenderemo quanto tutti noi siamo vitali per la perfezione del nostro pianeta, come ci completiamo a vicenda e come il nostro benessere dipenda dal benessere di tutti gli abitanti della Terra, ci comporteremo correttamente e ci sarà cibo in abbondanza per tutti.

Lasceremo le nostre impronte sulle strade polverose di pianeti lontani?

Ci sono stati soltanto una mezza dozzina di eventi veramente importanti  nella saga di quattro miliardi di anni di vita sulla Terra: la vita unicellulare, la vita multicellulare, la differenziazione in piante e animali, lo spostamento degli animali dall’acqua alla terraferma e l’avvento dei mammiferi e della coscienza.

Il prossimo grande passo dovrebbe essere l’idea della vita interplanetaria – un viaggio senza precedenti che ci cambierà e ci arricchirà radicalmente. (Elon Musk).

La mia risposta: non sono per nulla d’accordo con questo. Che cosa ci darà?  Perché le fasi precedenti di sviluppo dovrebbero portarci a quest’ultima fase?  Voleremo da stella a stella? Perdipiù, ci troviamo in una condizione energetica e fisica tale che questi voli ci costeranno centinaia di anni! Perché abbiamo bisogno di volare da un campo all’altro?

Domanda: Egli considera lo sviluppo interplanetario come il prossimo grande passo. Tu cosa pensi sia il prossimo grande passo?

Risposta: Il prossimo grande passo sarà rivelare il significato della vita. Perché è apparsa dal nulla e perché i passi di cui parla  iniziano a svilupparsi da essa?

Domanda: Una persona quindi arriverà alla domanda: “perché vivo?”

Risposta: Sì. Più ci sviluppiamo, più vogliamo sapere qual è la nostra radice, la nostra fonte.  È questo ciò che ci interessa.  Questa è la ricerca del  significato della vita, dato che ogni cosa è racchiusa nella nostra radice.

Oggi quando facciamo qualcosa, sviluppiamo le forze e i dati che si trovano nella nostra fonte.

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 6/30/22

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Ciò che possiamo e non possiamo scoprire con il nuovo telescopio spaziale

Il mese prossimo il telescopio spaziale James Webb (JWST) sostituirà il telescopio spaziale Hubble, ormai datato, e inizierà a “svelare le prime immagini spaziali di qualità”, secondo space.com. Una notizia di CBS news spiega che Webb è 100 volte più potente di Hubble, e può rilevare le scie di calore di un ape da una distanza lontana quanto la luna.

Per gli scienziati è motivo di festeggiamento. “Webb è stato progettato specificamente per permetterci di vedere le prime galassie formate dopo il Big Bang..è come se avessimo la storia dell’universo di 14 miliardi di anni, ma ci mancasse il primo capitolo” afferma l’astrofisico Amber Straughn in un’intervista per “60 Minutes”.

Non ho dubbi che le immagini saranno stupende e le nuove rivelazioni imminenti. Ma anche se potessimo vedere indietro al momento del Big Bang stesso, non troveremmo le forze che hanno creato l’universo, e di conseguenza, che hanno creato anche noi.

Per quanto siano potenti gli specchi di Webb, non potranno riflettere le forze che hanno creato l’universo. Per scoprire le forze che hanno creato l’universo materiale, abbiamo bisogno di un telescopio di tipo diverso. Proprio come la luce degli specchi viene riflessa al centro del nuovo telescopio, che poi li connette creando un’immagine, le forze che hanno creato l’universo possono essere connesse alla forze che ci uniscono.

Queste forze derivano da una sfera superiore a quella materiale, che è confinata ai limiti dell’auto-interesse. Quando non esiste l’auto-interesse, nulla limita queste forze ed esse possono connettersi in maniera da generare la vita.

Soltanto le forze che sono superiori all’auto-interesse possono creare la vita. Le forze legate da una percezione ego-centrica non possono creare alcuna cosa; possono soltanto assorbire. Proprio come la forza creativa della vita di una mamma è l’amore per suo figlio, che ama ancora prima del concepimento, le forze che creano la vita sono forze di dazione, senza ombra di auto-assorbimento.

Quando formiamo relazioni basate su un approccio che corrisponde alle forze che hanno creato l’universo, le possiamo scoprire. Proprio come un ricevitore di onde radio riceve le onde creando frequenze simili in sé, quando noi creiamo una “frequenza” per trascendere il nostro stesso ego, scopriamo le forze che esistono su quella “lunghezza d’onda” e possiamo studiare la loro natura, comportamento e potere.

Forze tali, che trascendono l’ego, devono avere un oggettivo verso il quale mirare. Questo è il motivo per il quale le scopriamo attraverso il lavoro collaborativo.

Quando riveleremo queste forze, capiremo come correggere gli errori del nostro comportamento e come modificare la nostra vita in accordo con le forze che creano la vita. Allo stesso tempo, saremo in grado di costruire le nostre società in maniera sostenibile, sicura, e soddisfacente per tutti.

Didascalia foto:
Il telescopio Webb della NASA svela il suo specchio gigante
Stati Uniti 08 Gennaio 2022 Credit: NASA GSFC/CIL/Adriana Manrique Gutierrez/immagini di copertina

IA, disegna l’amore tra un’ape e una farfalla

Ultimamente c’è stato un gran parlare sulle macchine con intelligenza artificiale (IA) come Dall-E 2 oppure Imagen di Google che creano immagini dall’aspetto realistico di scene completamente irreali descrivendo l’immagine desiderata a parole. Per esempio, se vuoi l’immagine di un cobra gigante fatto di mais che striscia su Marte, o del palmo d’una mano con foglie che crescono dalle dita, digita semplicemente la frase nella macchina e il gioco è fatto.

Dopo i riconoscimenti arrivano le domande. Sarà una minaccia per la professione degli artisti? Renderà obsoleti i fotografi? I grafici diventeranno un ricordo del passato? È così che operiamo, giudicando tutto in base a ciò che è bene per noi, come se potessimo fermare il progresso del mondo se non fossimo d’accordo con questo.

Abbiamo cercato di fermare molte tecnologie, molto più dannose delle immagini artistiche artificiali. Non ha mai funzionato. Non potremmo fermare la fabbricazione di armi nucleari o la produzione di droni killer, e non saremmo in grado di fermare lo sviluppo delle Intelligenze Artificiali in generale e in particolare  della IA per l’ arte. Non c’è alcun bisogno di fermarla. Al contrario, dovremmo cercare di vedere come le innovazioni possono inserirsi nelle nostre vite e migliorarle.

La tecnologia sta avanzando insieme alle nostre aspirazioni di autorealizzazione. In altri termini, non è la tecnologia stessa ad avanzare, ma l’umanità. A causa di ciò, cercare di ostacolare il progresso della tecnologia significa impedire il progresso dell’umanità. Questo va contro natura e non porterà mai risultati positivi.

La tecnologia è una materia grezza. Proprio come uno scultore potrebbe usare una pietra per ricavarne un’immagine oppure un musicista userebbe uno strumento per creare musica, la IA è lo strumento che realizza la creazione dell’artista. L’unica domanda è che tipo di arte vogliamo creare.

Se dovessi usare questo tipo di arte, proverei a creare un’arte spirituale, che mostri le connessioni nascoste tra i diversi elementi della natura. Se potessimo mostrare come ogni cosa è connessa e dipendente dal benessere di tutto il resto, la nostra relazione con l’ambiente e con le altre persone sarebbe molto diversa da quella di oggi.

Per esempio, chiederei alla macchina di disegnare l’amore tra un fiore e un’ape. Non un fiore e un’ape, ma l’amore che provano l’uno per l’altra. Perché lo fanno, a parte il fatto che non lo sentiamo (per la maggior parte). La relazione tra l’ape, che ha bisogno del nettare del fiore per nutrire se stessa e le nuove generazioni, e il fiore, che ha bisogno dell’ape per impollinarsi e riprodursi, è una relazione simbiotica che coinvolge due livelli della natura molto diversi: quello animato e quello vegetale. Per questo motivo, i due sono profondamente connessi e si sentono vicini l’uno all’altro.

Se potessimo mostrare come tutto è connesso in questo modo, saremmo in grado di simpatizzare con tutta la natura e con tutte le persone, di sentirci collegati a loro e sviluppare affetto per tutte le cose e tutte le persone. Se potessimo farlo, non dovremmo preoccuparci di limitare lo sviluppo di innovazioni potenzialmente dannose, dato che l’affetto tra noi garantirebbe che l’uso di ogni cosa sarebbe solo a beneficio di tutti e mai per recare danno.

Perché la longevità

Gli ingegneri del MIT e dell’Università Tecnica di Monaco hanno progettato un nuovo tipo di cella a combustibile che converte il glucosio (zucchero) in elettricità. Il dispositivo ha un diametro di circa un centesimo di un capello umano. La fonte di energia zuccherina genera la più alta densità di forza di qualsiasi altra cella a combustibile a base di glucosio in condizioni ambientali. Poiché il glucosio è la fonte di energia delle cellule del nostro corpo e scorre liberamente nelle nostre vene, il dispositivo può utilizzare questa stessa fonte di energia ed evitare la necessità di una batteria. “È entusiasmante”, dice uno degli ingegneri della cella a combustibile, “che siamo in grado di ricavare energia e corrente sufficienti per alimentare dispositivi impiantabili”, come i pacemakers per il cuore. “Invece di usare una batteria”, aggiungono, “che può occupare il novanta per cento del volume di un impianto, si può creare una… fonte di energia senza impronta  volumetrica” e senza la necessità di sostituirla, come avviene per le batterie.

La medicina può davvero aumentare la longevità. In effetti, lo sta facendo da circa centocinquant’anni. Con i progressi tecnologici e le scoperte scientifiche, sembra davvero che non ci siano limiti a ciò che possiamo ottenere quando si tratta di medicina.

La domanda non è se possiamo vivere più a lungo, ma per quale motivo? Perché la longevità? Cosa faremo con i nostri anni in più? Oggi trascorriamo i primi due o tre decenni della nostra vita crescendo, altri due o tre decenni lavorando sodo e cercando di divertirci, e i restanti due o tre decenni svaniscono a causa di malattie e vecchiaia. Perché allungare tutto questo su tre secoli?

Penso che prima di prolungare la nostra vita, dovremmo pianificarla meglio. Non credo che sia giustificato vivere più a lungo, a meno che non usiamo il nostro tempo qui per giovare agli altri piuttosto che indulgere in piaceri egoistici per un altro secolo o giù di lì. Il numero di anni che viviamo deve essere determinato dalla quantità di bene che possiamo apportare.

Tutto ciò che facciamo deve avere uno scopo. Questo vale soprattutto per la totalità della nostra vita. Lo scopo della vita è di  trovare la forza ultima della vita, la forza motrice dell’esistenza, e di dirlo al mondo in modo che  tutti possano raggiungere questo obiettivo.

Attualmente siamo in guerra con la vita stessa; ecco perché il nostro paradigma è la “sopravvivenza del più forte”. Siamo in costante lotta per la sopravvivenza e i nostri momenti migliori sono quelli in cui riusciamo a prenderci una pausa dalla guerra. Ma non lottare per rimanere in vita non significa godersi la vita; non è nemmeno godere, ma solo un sollievo temporaneo dalle lotte per la sopravvivenza.

Lo scopo della vita è di essere completi, per capire tutto, giustificare tutto, essere felici di tutto e sentire la forza della Creazione che opera dietro tutte le cose. Sappiamo che c’è una forza che opera su tutte le cose, perché, se non ci fosse, esse non esisterebbero. Tuttavia, non sentiamo questa forza. Se la sentissimo, sentiremmo che la stessa forza opera su tutto, su tutto ciò che esiste, compresi noi stessi. E poiché sentiremmo la stessa forza che sta dietro a tutto, sentiremmo che tutto è uno, diverse facce della stessa forza.

Quando tu senti quell’unica forza, senti la Creazione stessa, capisci cosa sta succedendo, dove ti trovi, e che questa forza è dentro di noi e ci avvolge. La sintonia con la Creazione apre tutti i tuoi sensi; senti il mondo direttamente, come se non fossi avvolto nella tua pelle e nulla si frapponesse tra te e tutta la Creazione. 

Poiché ora sai che tutto è uno, tu giustifichi  la Creazione, giustifichi il suo creatore e giustifichi lo scopo della Creazione. E poiché ti senti connesso a tutto e a ogni individuo, e senti che sono tutti te e tu sei  loro, non puoi che fare del bene a tutte le cose e sentire che fare del bene agli altri è fare del bene a te stesso.

Se riesci a raggiungere questo obiettivo, allora la vita ha un senso e la longevità è un valore. In effetti, se raggiungi questo obiettivo, hai  raggiunto l’eternità. 

 

Didascalia della foto:

Chip di silicio con trenta microcelle a combustibile di glucosio individuali, viste come piccoli quadrati d’argento all’interno di ogni rettangolo grigio. Credito: Kent Dayton