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Perché è necessario essere prima un brutto anatroccolo?

Domanda: Spesso accade che più il risultato è alto, più non promette nulla di buono durante le fasi di crescita.

Il frutto più aspro diventa il più delizioso, e tu già pensavi di tagliare l’albero. Il genio andava male a scuola; volevano cacciarlo da scuola, e lui è diventato Einstein.

Il bellissimo cigno una volta era un brutto anatroccolo. Conosciamo questa storia. La domanda è: perché è così? Perché è necessario essere prima un brutto anatroccolo?

Risposta: Perché il percorso di sviluppo degli opposti è tale che nulla può svilupparsi in modo rettilineo, ma solo, come è scritto, “attraverso il suo opposto”. Ovvero, c’è un fenomeno diretto, ma le sue conseguenze opposte si verificano prima di esso.

Dobbiamo rispettare un uomo in ogni suo stato, perché tutti non significano nulla. Quanti esempi abbiamo avuto nella storia, quando bambini completamente incapaci e inutili sono diventati dei geni e viceversa.

Domanda: Allora la domanda è: come riconoscerli?

Risposta: Non c’è modo! Non è possibile riconoscerli in alcun modo. Dobbiamo solo dare a tutti l’opportunità di svilupparsi.

Domanda: Da dove può prendere la pazienza un individuo? Vede che non ne uscirà nulla. Non crescerà nulla da questa erbaccia. Dove si può trovare la pazienza?

Risposta: Come fa a sapere che non ne uscirà nulla?

Commento: Ma lei stesso dice che non possiamo saperlo.

Risposta: È per questo che deve fermarsi. Perché nulla viene creato invano e ogni oggetto nel nostro mondo ha un suo scopo. Non spetta a voi decidere quale debba essere ora e quale debba essere in futuro. Perciò, fermatevi e basta.

Domanda: Cosa succede se diamo questa opportunità? Diciamo che ci tratteniamo e lasciamo che tutto si sviluppi.

Risposta: Date a tutti l’opportunità di svilupparsi correttamente. Lasciate che sviluppi in lui tutte le qualità che il Creatore ha incorporato in lui, e vedrete.

Domanda: Così si scopre che io sto cambiando – colui che vuole distruggere tutto questo. È questa la mia ascesa al di sopra della mia natura?

Risposta: Assolutamente sì.

Domanda: È questa la cosa più importante in assoluto?

Risposta: Sì.

Domanda: Ora la domanda è: il nostro mondo oggi è come un brutto anatroccolo? Anche molte persone hanno questo stato. Internet è pieno di queste frasi: “Che bruci! Sì, vorrei che questo mondo non esistesse! Sì, dobbiamo tutti ricominciare da capo!”. E così via. Questo brutto anatroccolo in cosa si sta sviluppando?

Risposta: Nel fatto che riconosciamo il male, il nostro male, quello a cui abbiamo portato il mondo, e gli diamo l’opportunità di svilupparsi correttamente con il nostro nuovo atteggiamento nei suoi confronti.

Domanda: È per questo che vediamo questo mondo così corrotto?

Risposta: Sì.

Domanda: Quindi sta dicendo che sono io ad essere corrotto?

Risposta: Certo.

Domanda: Tutti devono arrivare a questo?

Risposta: Non so se tutti. Ma fondamentalmente un tale pensiero e un tale atteggiamento dovrebbero essere dominanti.

Commento: Ma vedo che non ci arrivano. Al contrario.

Risposta: Ci arriveranno.

Commento: Lei è un ottimista e dice che ci arriveremo.

Risposta: Il fatto che ci arriveremo è certo. Ma la domanda è attraverso quale tipo di colpi.

Penso che dobbiamo capire che il mondo è pronto per lo stato migliore. Dobbiamo riflettere sul perché non lasciamo che sia così.

Il fatto che oggi lo vediamo così aspro e cattivo è il risultato del nostro atteggiamento verso il mondo.

 

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Da “Notizie con il Dr. Michael Laitman” di KabTV del 21.09.2013

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C’è solo un cancello per una vita felice

Commento: Alexander scrive: “Dici che col tempo tutto il male scomparirà. Allora perché non è scomparso fino ad oggi? Molte generazioni sono cambiate nel corso di migliaia di anni; saremmo dovuti rinascere in persone migliori, ma il male è solo aumentato. In qualche modo la tua soluzione non funziona”.

La mia risposta: Il mio metodo può funzionare solo quando proviamo tutti i risultati possibili, cioè quando ci assicuriamo che nulla funzioni! Niente.

Allora capiremo che non abbiamo altra soluzione se non quella di trattarci l’un l’altro come parenti. Non come i nostri parenti di oggi, perché è anche egoistico quando pensiamo a loro, ma i nostri parenti come noi stessi, “ama il tuo prossimo come te stesso”.

Domanda: Questo significa che con il tempo tutto il male scomparirà?

Risposta: Sì.

Domanda: Dovremo solo provare in tutte le direzioni possibili?

Risposta: Assolutamente!

Domanda: Perché non ci viene data nemmeno qualche piccola apertura attraverso la quale passare

Risposta: Ci imbatteremo nuovamente in una sorta di leninismo.

Domanda: Non succederà nulla finché non percorreremo tutte le strade e tutte le vie e non ci imbatteremo ovunque in un vicolo cieco?

Risposta: In generale, sì. Tale è il nostro egoismo. Deve essere sicuro che non ci sia altra strada che l’amore per l’altro.

Domanda: Si tratta di un lavoro di logorio e lacrime qui?

Risposta: Questo è il significato dell’amore: “ama il tuo prossimo come te stesso”. Quando ho provato tutto e solo questo cancello è aperto.

Domanda: Come posso arrivare a questa soluzione? Lei sta dicendo: “Ama il tuo prossimo come te stesso”, ma diciamo che non riesco a sentirla. Come arrivo alla conclusione che questo è il cancello in cui ho bisogno di  entrare?

Risposta: Vedrai questo cancello davanti al tuo naso e ti renderai conto che non può esistere un’altra entrata! Non c’è nulla oltre a questo cancello, solo il vuoto.

Domanda: È questo che scrivono i grandi cabalisti, che vai e non c’è nessun cancello? Cammini lungo il muro e non c’è nessuna entrata. E a un certo punto, quando si è esausti, si vede improvvisamente il cancello. E si scopre che è sempre stato lì.

Risposta: Sì.

Domanda: E io  non l’ho visto?

Risposta: No.

Domanda: Di cosa avevo bisogno per vederlo? È sempre stato lì, semplicemente c’era!

Risposta: Non c’era abbastanza delusione.

Domanda: Devo essere deluso da tutto?

Risposta: Certamente. In tutto! In modo che rimanga solo una cosa: l’adesione, la fratellanza. Non sappiamo cosa sia. Tutti noi usiamo alcuni tipi di sostituti e surrogati. Ma poi le sentiremo.

Domanda: Può dare almeno un suggerimento? È chiaro che se non sentiamo, non saremo in grado di ascoltarti. Ma cosa intende per fratellanza?

Risposta: La fratellanza è quando siamo tutti nello stesso desiderio, nella stessa intenzione e in completa adesione e connessione, unità di ciascuno con tutti. Torniamo di nuovo al sistema chiamato Adamo come un solo uomo in un solo corpo, in un solo cuore. Questo è il futuro corretto.

Deve essere davanti a noi! Questo è il modo in cui questo futuro deve stare davanti a me come uno stato evidente, realizzabile e necessario.

Commento: Hai appena descritto ciò a cui dobbiamo arrivare dopo tutte le peregrinazioni e le delusioni.

La mia risposta: Per questo sono necessarie, per arrivare a uno stato come questo.

Domanda: Non è idealismo?

Risposta: Non è idealismo, è proprio il sistema dell’autoeducazione.

Domanda: Ma io sono dentro questo sistema?

Risposta: Io sono all’interno di questo sistema, ma devo trovare la mia identificazione con esso, nel senso che devo essere in esso, partecipare a ogni aspetto di esso, e voglio che diventi realtà.

Domanda: In linea di principio, siamo ancora dentro questo sistema rotto, frantumato, disperso, ricercando e soffrendo?

Risposta: Ma dobbiamo essere d’accordo con esso. Dobbiamo volere che si manifesti e non rimanere in questa nebbia, in una forma  negativa, com’è oggi.

Domanda: Allora, siamo tenuti a manifestarlo?

Risposta: Sì.

 

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Da KabTV’s “ News with Dr. Michael Laitman” 29/6/23

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Le piante possono davvero parlare tra loro?

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv ha recentemente scoperto che le piante emettono suoni. Hanno dichiarato che i suoni delle piante sono come dei click con la stessa intensità del parlato umano, a frequenze superiori alla gamma dell’udito umano.

Diversi animali come pipistrelli, topi e insetti possono captare i suoni delle piante, ma noi non possiamo farlo.

Ma di cosa parlano le piante tra di loro? 

Tutto ciò che viene creato in natura è il desiderio di godere della vita. Le piante si comunicano così a vicenda il grado di benessere che possono ottenere, ciò di cui dovrebbero essere caute, e la loro comunicazione potrebbe giovare ad altre piante perché si sentirebbero in un unico campo.

Non ci sono solo le piante. Ogni atomo, molecola e roccia ha una vita propria e produce varie forme di comunicazione a seconda della sua posizione nel sistema.

Che cosa significa questo per noi, esseri umani?

Dobbiamo imparare ad elevarci al di sopra dei nostri desideri egoistici, in cui ognuno cerca di trarre piacere a spese dell’altro, il che ci porta a rifiutarci reciprocamente.

Invece di rifiutarci l’un l’altro, dovremmo imparare a connetterci positivamente e a completarci a vicenda. In questo modo esisteremmo in natura come in un unico campo in cui scopriamo un’unica forza.

Così facendo, sperimenteremo l’armonia e la perfezione di quel campo. È scritto riguardo a tale stato che “il lupo abiterà con l’agnello”. Ossia, a un certo punto, tutte le parti della creazione entrano in uno stato di reciproca complementarietà e pace. Quel momento giungerà quando noi essere umani lo vorremo. Quando decideremo di superare i nostri desideri egoistici e di entrare in uno stato di complementarità reciproca tra tutti gli uomini, costringeremo le altre parti della natura a fare lo stesso e potremo così sperimentare l’eternità e la perfezione della natura.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

 

Come dare un senso ad un mondo caotico

Quasi ogni persona nel mondo occidentale è collegata a fonti di informazione che ci dicono cosa sta succedendo nel mondo e ci aiutano a dargli un senso. In passato, le fonti erano principalmente la televisione, la radio e i giornali. Tuttavia, nell’era di Internet e delle piattaforme dominanti dei social media, le cose sembrano molto diverse.  Un nuovo studio della Gallup/Knight Foundation ha rilevato che il 90% degli Americani segue almeno una figura pubblica su social media come Twitter o Instagram. Possono essere celebrità, giornalisti, esperti accademici, conduttori di programmi, influencer online o leader d’azienda, ma questi personaggi pubblici esprimono le proprie opinioni, piuttosto che quelle di un’agenzia di stampa affermata.

Secondo il rapporto, il motivo del cambiamento non è solo che le informazioni sono più accessibili oggi rispetto a prima di Internet. Piuttosto, è che le persone hanno perso fiducia nei media tradizionali. Di conseguenza, più del 70% degli intervistati nello studio ha dichiarato di seguire gli influencer online per ottenere una prospettiva che non può essere ottenuta dai media tradizionali, e quasi l’80% ha affermato di farlo perché si fida di più di chi segue che dei media tradizionali.

In effetti, la gente non crede più ai media tradizionali perché questi canali non servono più al loro scopo. Invece di fornire informazioni e commenti credibili, anche se tendenti a una parte politica piuttosto che a un’altra, le fonti mediatiche sono ora al servizio dei magnati che le possiedono o del partito che sono stati istruiti a sostenere. Tutto è diviso in schieramenti e i media fanno eco ai messaggi che il loro schieramento vuole trasmettere. L’informazione obiettiva, o anche semplicemente etica, appartiene al passato, non esiste più.

Un altro aspetto del fenomeno è che la gente cerca un contatto più personale. Le persone hanno bisogno non solo di assorbire informazioni, ma anche di comunicare con il commentatore, per poter rispondere e ottenere un riscontro. Dato che non possono ottenerlo dai canali tradizionali, si rivolgono agli influencer sui social e ai loro account personali. 

Tuttavia, alla fine dei conti, credo che sia tutta una questione di indici di ascolto, compresa la connessione con gli influencer dei social.  Non credo che possano realmente aiutare le persone a dare un senso al mondo in cui viviamo.

Un tempo, quando ero molto più giovane, trascorrevo la maggior parte del tempo con il mio insegnante di Kabbalah, RABASH. Ascoltava sempre i notiziari con molta attenzione. Comunque, non appena il telegiornale terminava e i commentatori iniziavano a esprimere le loro opinioni su ciò che stava accadendo, spegneva la radio (non guardava mai la televisione).

Per quanto mi riguarda, ho un televisore e sono connesso a Internet, ma non seguo quasi mai le notizie. So cosa succede nel mondo a grandi linee e ho un paio di analisti di cui seguo sporadicamente i commenti da molti anni, ma niente di più.

Nel corso degli anni sono giunto alla conclusione che seguire i telegiornali, o questo o quel commentatore, non cambierà nulla e non migliorerà la mia comprensione delle cose. Oggi capisco che il nostro mondo non dipende dalle parole di questo o quel politico, ma dalla qualità delle connessioni tra le persone. Orientandoci verso l’empatia o verso l’isolamento, determiniamo il nostro destino molto più di quanto non faccia qualsiasi figura decisionale.

Piuttosto che cercare di dare un senso a un mondo caotico, credo che dovremmo lavorare sulle nostre connessioni, poiché è proprio la nostra disconnessione reciproca a causare tutto il caos del mondo di oggi. Dobbiamo capire che il mondo non avrà senso finché non riorganizzeremo le relazioni tra tutte le persone e costruiremo società in cui le persone si preoccupano l’una dell’altra e si aiutano a vicenda. In un mondo del genere, non cercheremo di dare un senso alla vita, ma semplicemente la godremo.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

C’è solo dolore intorno a noi, ma il Bore è buono?

Commento: Alexander scrive: “Michael Laitman, quando dici che il Bore è buono e fa solo del  bene, cosa vuoi da un povero sfortunato? Se c’è solo dolore intorno a lui, allora il fatto che il Bore sia buono suona come una presa in giro nei suoi confronti.

La tua casa è distrutta, questo è bene; i tuoi cari sono morti, questo è bene; sei costretto a lasciare tutto ciò che hai guadagnato, questo è  bene. Dobbiamo convincerci che tutto questo è per il nostro bene, che il Bore è gentile e fa il bene, o come possiamo comprenderti?”

La mia risposta: È molto semplice comprendermi. Dobbiamo cercare di capire le leggi della natura, e provare a realizzarle e a divulgarle. Queste sono le leggi del Bore.

Commento: Ci sono migliaia di domande come questa, specialmente nel nostro tempo, e tu continui a dire che la natura è connessione e bene e il Bore é buono e fa il bene. Queste domande si moltiplicano in relazione a ciò che accade nel mondo. Come può un individuo rinunciare a ciò che accade davanti ai suoi occhi e nei suoi sentimenti?

La mia risposta: Quello che egli vede davanti ai suoi occhi viene fatto dagli uomini non dal Bore.

Il Bore ha posto delle condizioni e se le rispettassimo, vivremmo in modo completamente diverso. Altrimenti cosa si fa?

Domanda: Queste leggi della natura, come tu affermi, il Bore, devo conoscerle e realizzarle?

Risposta: Non importa realizzarle ma  conoscerle per lo meno.

Domanda: Puoi nominare la legge principale?

Risposta: È molto semplice:” Ama il tuo prossimo come te stesso.”

Commento: Ci imbattiamo in questa formula continuamente. Ma non è semplice. Tu dici immediatamente  che è necessario realizzarla.

La mia risposta: Stai parlando della legge. Ti ho dato la legge. Se questa formula non è facile, cosa farai?

Commento: Quindi stai dicendo che tutti noi abbiamo bisogno di conoscerla, tutta l’umanità deve conoscerla.

La mia risposta: Sì, il mondo intero è costruito su questo. Se agite in questo modo sarete più vicini al Bore e all’adempimento della Sua legge, la legge globale di tutta la natura. Cosa c’è dopo? Guardate voi stessi.

Domanda: Quindi, so che non posso ancora farlo, capisco che non posso e tu lo chiami già progresso?

Risposta: Certo!

Domanda: Il fatto che io capisca che non posso adempiere a questa legge?

Risposta: Non ha importanza. Ma capisci che tale legge esiste e alla fine, idealmente, se la seguissi, saresti al livello del Bore.

Domanda: E per chi sei di più, per coloro che ci dicono e addirittura ci scrivono: ”Sto adempiendo a questa legge , o per coloro che dicono: “È impossibile eseguirla”?

Risposta: Ovviamente, è impossibile da eseguire.

Domanda: Come possiamo realizzarla in questo caso? Dobbiamo pensarci?

Risposta: Se ci connettiamo gradualmente per adempiere a questa legge, allora cominciamo ad acquisire in noi stessi, dentro la nostra connessione, qualità che iniziano a sentire questa legge su di noi, e progressivamente, gradualmente ci avviciniamo ad essa e al suo adempimento. Questo è tutto.

Domanda: Queste qualità sono in noi, o ci vengono date in un qualche modo?  Tu dici: “Non erano in noi. Non c’è amore in noi.”

Risposta: Non erano in noi, assolutamente. Le attiriamo. Le attiriamo dall’alto, per così dire. Da un grado superiore.

Domanda: Quindi, c’è il nostro grado e c’è un grado superiore. È qui. Il nostro compito è solo quello di raggiungerlo?

Risposta: Attirarlo a sé.

Domanda: Devo vivere con il pensiero di voler attirare a me questa  qualità?

Risposta: Sì, vivere per questo.

Domanda: È questo lo scopo della vita in generale?

Risposta: Certamente. È l’amore per il prossimo il significato della vita.

Domanda: Dimmi, raggiungeremo mai uno stato in cui una massa di uomini…?

Risposta: Non possiamo aspettare, dobbiamo farlo su noi stessi. Poi accadrà.

Domanda: Allora smetterò di vedere, diciamo, come descrive Alexander, che tutto ciò che mi circonda è terribile?

Risposta: Vedrò che tutto è terribile, ma che tutto può essere risolto.

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Da “Notizie con Michael Laitman” di KabTV del 30.3.2013

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L’intera storia dell’umanità in un’unica frase

Commento: Esiste una parabola su un governatore orientale che voleva conoscere l’intera storia dell’umanità.  Un saggio gli portò cinquecento volumi.  Il governatore rispose: “chi può leggere tutto questo? Mettilo in forma concisa”.

Vent’anni dopo, il saggio ritornò con cinquanta volumi. Ma il re era già vecchio, e lo mandò via di nuovo.

Altri vent’anni passarono.  E il vecchio saggio, dai capelli grigi, portò al governatore un unico volume, contenente tutta la saggezza del mondo.  Il governatore era sul letto di morte e non aveva tempo di leggere neanche un libro.  Allora il saggio gli disse la storia di tutta l’umanità, in una riga: “Si nasce, si soffre e si muore”.

È questa la storia dell’umanità?

La mia risposta: Questo è nei cinquecento volumi, sì.

Domanda: Riesci a immaginarlo? Tutta questa saggezza e storia, così tante cose sono state dette, e il risultato porta a una sola riga: “si nasce, si soffre e si muore”. Il nostro mondo è questo?

Risposta: Certamente.  E noi ci giriamo dentro per aggiungere sempre più volumi, volumi, volumi.

Domanda: La domanda è “perché nasciamo?”

Risposta: Perché nasciamo? In linea di principio, questo è incomprensibile per una persona.  Quindi, non vede né l’inizio né la fine.  Vede se stesso solo a livello animale: la nascita di un corpo animale, la sofferenza di un corpo animale,  alcuni piaceri di un corpo animale, e la morte di un corpo animale. Nient’altro.

Commento: Non riusciamo a decollare, per così dire.

La mia risposta: Se non riusciamo ad elevarci, non comprenderemo il significato.

Domanda: Quindi se non ci eleviamo, allora l’intera storia dell’umanità è : si nasce, si soffre e si muore. E se ci innalziamo, o vogliamo farlo, allora cosa diventa la storia dell’umanità?

Risposta: Allora è necessario distaccarsi dal corpo animale, e innalzarsi al di sopra, e non vivere secondo i suoi desideri, aspirazioni e così via. Allora si inizierà a sentire ciò che il corpo spirituale richiede.

Domanda: In cosa si trasforma questa formula? Che cosa nasce quando mi innalzo al di sopra dell’egoismo? Si nasce, si soffre, e poi, in cosa si trasforma?

Risposta: Ci si separa dal proprio egoismo, ci si innalza al di sopra, e si inizia a sentire la natura in una forma diversa, nella dazione, nell’amore, nella connessione e nella reciprocità. Non nel ricevere, come nel corpo animale, ma nel donare, come nel corpo spirituale.

Domanda: E allora in cosa si trasforma la sofferenza?

Risposta: In piacere.

Domanda: Quindi hai detto “gode e vive per sempre”.  È questa la formula della vera umanità?

Risposta: Sì.

Commento: Mi sembra molto amaro che la nostra formula terrestre sia “nasce, soffre, muore”.

La mia risposta: E senza di essa, non ci sarebbe null’altro.  Non saremmo in grado di raggiungere la forma eterna attraverso i nostri sforzi, le nostre capacità.

Domanda: Quindi ci deve essere una formula iniziale in modo che si possa raggiungere e volerne uscire?

Risposta: Sì.

Commento: Questo avviene da millenni. Millenni, millenni, millenni.

La mia risposta: E quindi?

Commento: Stiamo scrivendo volumi di storia!

La mia risposta: Queste sono anime! E cosa c’è in questa storia e in questi volumi? Non c’è nulla!

Domanda: Quindi una persona deve nascere per vivere per sempre, giusto?

Risposta: Certo. Credo che ci stiamo già arrivando, gradualmente.

Il mio ottimismo deriva dall’assoluto pessimismo del nostro mondo. Credo che l’umanità si scuoterà. Non accetteremo di vivere per questa vita.

 

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 1/5/23

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Può Chat GPT scrivere un’altra Bibbia?

Recentemente ho ricevuto una domanda simile da uno dei miei studenti che menzionava il fatto che la gente usa Chat GPT per scrivere vari tipi di articoli o libri con un ampio spettro di argomenti. Allora se è così, Chat GPT può scrivere un’altra Bibbia, Torah o Zohar?

Molto semplicemente, Chat GPT o qualsiasi altro programma di intelligenza artificiale non può scrivere un testo spirituale.

L’intelligenza artificiale si basa sull’intelletto e le emozioni umane, che sono il nostro programma interiore. I testi spirituali invece vengono scritti da un livello superiore alle emozioni e all’intelletto. Vengono scritti dalle interconnessioni dell’anima, cosa che i computer non sono in grado di riprodurre.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Un bellissimo gesto di amicizia

Commento: Ho letto delle storie molto commoventi che mi hanno portato a pormi delle domande importanti. Una ragazza scrive su Facebook: “Ho tredici anni. Sei mesi fa, ho iniziato a perdere i capelli e ora li ho persi tutti. Mi sono rifiutata di andare a scuola poiché ero sicura che tutti mi avrebbero deriso. Ma 12 dei miei amici sono venuti a trovarmi con la testa totalmente rasata. Lo hanno fatto per solidarietà nei miei confronti. Tre di loro erano ragazze. Sono scoppiata a piangere. L’ho scritto su Facebook. Nei commenti mi è stato detto che non lo hanno fatto dal cuore, sanno che i loro capelli ricresceranno, ma i miei no, che volevano soltanto diventare famose, e così via.  Ma non voglio ascoltarli”, scrive la ragazza. “Sono ancora i miei migliori amici, per sempre!”.

La mia risposta: Certamente!

Domanda: Dimmi, per favore, anche se questo è stato fatto come ha scritto la gente, con un’intenzione tale, di che tipo di azione si tratta?

Risposta: È un gesto elevato. È compassione, empatia, e significa molto.

La compassione è una forza molto potente. Di conseguenza, mostreranno a tutti gli altri ragazzi come comportarsi, che tipo di relazioni dovrebbero esistere. E penso che presto smetteranno di dare importanza all’aspetto fisico.

Domanda: Pensi che questo sia un passo in questa direzione?

Risposta: Sì. O forse, al contrario, molte persone a scuola si taglieranno i capelli per solidarietà.

Domanda: Nella comprensione spirituale, che cos’è la compassione?

Risposta: Nella comprensione spirituale, la compassione è la vita nell’altro.

Domanda: È un tentativo di vivere nell’altro, quello che osserviamo in questi ragazzi?

Risposta: Sì, è spirituale. Questo è un passo che si avvicina alla spiritualità.

Domanda: E vivere in un altro vuol dire che mi dissolvo in lui o lo prendo in me? Posso dire questo, o non è importante?

Risposta: È nell’altro. Voglio entrare in lui, voglio esistere in lui, in tutti i suoi problemi.

 

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 12/15/22

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Il contenuto si basa su conversazioni pronunciate dal Rav Dr. Michael Laitman ed è stato scritto e curato dai suoi studenti.

“Gaslighting”. Parola dell’anno di Merriam-Webster

“In quest’epoca di disinformazione, di ‘fake news’, di  teorie cospirative, di troll su Twitter, e deep fakes, gaslighting è emerso come una parola del nostro tempo”, hanno scritto i redattori del dizionario guida, nella  spiegazione della loro scelta, aggiungendo che “il 2022 ha mostrato il 1740% di aumento nelle ricerche di gaslighting, con un elevato interesse durante tutto l’anno”.

Il “gaslighting”, secondo il Webster è la ‘manipolazione psicologica di una persona, di solito per un periodo di tempo prolungato, che induce la vittima a mettere in dubbio la validità dei suoi pensieri, della percezione della realtà, o dei ricordi e conduce tipicamente a confusione, perdita di fiducia e autostima, incertezza sulla propria stabilità  emotiva o mentale, e  una dipendenza dall’esecutore”. Sembra un reato grave, e lo è, ma è anche la realtà della nostra vita. 

I Governi e le grandi imprese praticano il “gaslighting” come routine. E’ così perché cercano di perpetuare il loro potere o la loro popolarità. Se vogliamo essere in grado di fare scelte libere e indipendenti, dobbiamo fare sforzi  continui e consapevoli, e anche in questo caso, il successo non è garantito. 

Il “gaslighting” è un tentativo che non nega solo i diritti sanciti dal Primo Emendamento, ma persino il diritto e la possibilità di praticare un pensiero libero. Peggio ancora, è un tentativo di negarci la libertà di pensiero facendoci credere che il nostro pensiero manipolato sia in realtà il nostro pensiero libero, che abbiamo stabilito e coltivato da soli e di nostra volontà. 

Sorprendentemente, la stragrande maggioranza della gente non ha alcuna obiezione all’asservimento della propria mente. Preferiscono un comodo oblio purché la vita scorra liscia. Pensare è faticoso e la maggior parte delle persone preferisce evitare lo sforzo quando non è necessario.

Ma per coloro che usano la mente, la consapevolezza non è sufficiente. Per essere liberi dalla manipolazione della loro mente, le persone devono costruire la propria mente, la propria spina dorsale. Devono dubitare di tutto, informarsi su tutto, essere pronti e disposti a cambiare spesso idea, ammettere i propri errori e sviluppare gradualmente una percezione personale del mondo.

Ma soprattutto devono essere disposti a subire il rimprovero e la condiscendenza della maggioranza “gaslighted“. Una volta costruita una spina dorsale sufficientemente forte, è possibile affrontare con fiducia i manipolatori e i loro messaggeri. 

Sembrerebbe che solo individui molto forti e determinati possano farlo, ed è vero che non tutti possono affrontare il disprezzo dei manipolati. Tuttavia, le persone possono essere istruite e tirate fuori dalla prigione in cui sono tenute le loro menti. Anche se le persone non sono naturalmente resistenti alle influenze esterne, possono imparare a vedere il mondo senza i filtri imposti alla loro visione dalle parti interessate.

Non sto dicendo che dovrebbero diventare attivisti di qualsiasi tipo. Penso piuttosto che debba essere un lavoro interiore, qualcosa che una persona fa senza dichiararlo o farlo sapere. Mi rendo conto che non è semplice essere attivi solo interiormente, ma non sono favorevole all’attivismo esterno sotto forma di raduni, proteste e dimostrazioni.

Anch’io ho dovuto fare uno sforzo per sviluppare la mia comprensione del mondo. Mi sono scollegato da esso, ho costruito un muro interiore intorno a me ed è così che conduco la mia vita in modo abbastanza sereno. In questo modo, anche se il mondo esterno tenta di imporre una certa visione, posso vederla, ma non la sento. Mi limito a scrollarmela di dosso e a continuare a vivere come voglio.

All’inizio non è facile vivere in questo modo. Bisogna costruire il proprio mondo, con i propri valori, pur funzionando normalmente nell’ambiente quotidiano. Tuttavia, una volta costruito, si è liberi: Avete una prospettiva oggettiva da cui guardare il mondo in cui viviamo tutti e siete liberi di parteciparvi o meno, nella misura che preferite.

Elon Musk contro Twitter

Nelle ultime settimane, il nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, ha pubblicato quelli che sono noti come i “Twitter Files”. I “file” sono documenti di corrispondenza interna tra ex dirigenti dell’azienda, che Musk ha licenziato non appena l’ha acquistata. I documenti rivelano l’inserimento di prassi nella lista nera di giornalisti e politici conservatori, tra cui l’allora presidente Donald Trump, il blocco dei tweet che non rientravano nell’agenda politica dell’azienda e la soppressione di notizie che non promuovevano la causa liberale, come la vicenda, ora verificata, del computer portatile di Hunter Biden.

Non ho dubbi sul fatto che Musk sapesse cosa stava comprando quando si è lanciato nell’affare. Sono sicuro che non solo Musk, ma molte altre persone hanno fatto dei controlli per lui e gli hanno detto cosa stava succedendo nell’azienda. Questo spiega anche perché la prima cosa che Musk ha fatto quando ha preso in mano la società è stata quella di licenziare i vertici dell’azienda.

Non credo che l’intenzione di Musk sia quella di ripulire il mondo dal male o dai malfattori. Se così fosse, sarebbe già stato “ripulito” dai malfattori. Ad ogni modo, sono molto favorevole alle denunce di Musk e il fatto che sia riuscito a sopravvivere finora significa che è fortunato o che c’è in gioco qualcosa di cui non sono a conoscenza.

Eppure, Twitter  è soltanto una delle piattaforme. Non c’è dubbio che la situazione non sia diversa in Facebook, o in qualsiasi piattaforma che sia un centro in cui miliardi di persone si trovano e possono essere influenzate. Alla fine, il nome del gioco in questo caso è potere e controllo. Questo è il motivo per cui gli ex dirigenti di Twitter hanno fatto ciò che hanno fatto e per cui tutti i grandi media tecnologici e le società internet manipolano i dati. Questo è anche il motivo per cui l’FBI, secondo i file di Twitter, è stata coinvolta nelle manovre.

Il punto fondamentale è che chi controlla i servizi di informazione, controlla ciò che la gente sa e chi controlla ciò che la gente sa, controlla ciò che essa pensa. Quando si controlla ciò che le persone pensano, non c’è limite a ciò che si può fare su di loro. Questo è l’obiettivo finale delle grandi aziende tecnologiche: potere e controllo per il bene del potere e del controllo.

Non so se Elon Musk sia alla ricerca di potere e controllo o di qualcos’altro. È stato un pioniere dell’alta tecnologia per molti anni e ha fondato Tesla e SpaceX, ma Twitter è una novità per lui. Dove lo porterà non lo sa nessuno e potrebbe portarlo ad avere legami di ogni tipo con varie aziende e persone. In ogni caso, sono sempre favorevole alla trasparenza e all’esposizione dei problemi, perché è l’unico modo per riconoscere i problemi e i malfunzionamenti e quindi ripararli. Pertanto, qualunque sia la motivazione di Musk, purché porti alla luce la verità, sono favorevole.