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Che cosa deve succedere o cambiare perché l’umanità possa evolversi?

La natura dell’uomo è il desiderio di provare piacere a proprio beneficio. È il nostro punto d’inizio, ma siamo in un processo evolutivo che ci porterà ad uno stato in cui finiremo per invertire la nostra natura e cioè quello di agire a beneficio di altri e della natura stessa.

La Natura in senso generico è all’opposto di quella dell’uomo. Essa opera con la legge dell’altruismo, dell’interconnessione e dell’interdipendenza. Di conseguenza, la Natura evolve le sue parti inanimate, vegetative e animate in modo che queste non operino contro di essa. 

In tutta la natura solo noi umani abbiamo il desiderio di sfruttarla e distruggerla allo scopo di provare sensazioni di potere e rispetto. Ci è stato dato questo ulteriore desiderio egoistico per poterci evolvere attraverso la connessione tra noi, per esempio imparare a implementare relazioni favorevoli e benefiche, invece di usare la tendenza a sfruttarci l’un l’altro e sfruttare la natura solo per gonfiare il nostro ego.

Con questa inversione della nostra intenzione, dal beneficiare solo noi stessi al beneficiare gli altri e la natura, scopriremo un nuovo mondo, con una nuova natura, cioè un mondo eterno e perfetto.

Allora vivremo liberi dall’ansia e dal dolore. Le nostre sensazioni di una vita corta, transitoria e miserabile saranno rimpiazzate dalla sensazione di un’esistenza libera dalla sofferenza. 

La sofferenza deriva dal nostro desiderio egoistico di sfruttare gli altri e la natura per il nostro guadagno personale. Perciò, sostituendo la nostra tendenza egoistica con una natura altruistica che desidera beneficiare gli altri e la natura stessa, ci scopriremo a vivere su un piano di esistenza paradisiaco.

Il paradiso è uno stato dove la comune forza dell’amore emerge tra le persone e forma la connessione di “ama il tuo vicino come te stesso”. La Natura prima o poi ci condurrà a questo stato paradisiaco e noi non avremo altra scelta che quella d’invertire la nostra attitudine l’uno verso l’altro, dall’egoismo all’altruismo, e facendo questo vivremo in una connessione di armonia ed equilibrio. 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Cosa pensate delle sfide di TikTok?

Le sfide su TikTok e sulle piattaforme di social media in generale rappresentano la nostra natura animale primordiale e il modo in cui impariamo dagli altri. È naturale per noi imitare gli altri, poiché siamo animali sociali.

Alla fine, l’imitazione reciproca ci avvicina. In un certo senso, iniziamo a capirci meglio.

Se tali sfide siano positive o negative dipende da ciò che imitiamo.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Qual è il consiglio migliore per una vita longeva?

 

In Australia, una donna di cento anni ha condiviso quello che considera il segreto della sua longevità. Deriva dalla calma attitudine nei confronti di ogni evento della vita. Consiglia di non serbare rancore e di vivere nel qui e ora. Il suo credo è: “Non preoccuparti di cose che potrebbero mai accadere”.

Sebbene possa sembrare un buon consiglio di vita, un Kabbalista considera privo di vita il fatto di non preoccuparsi di ieri o di domani e di vivere solo nel qui e ora. Così è come vive il livello animale di esistenza, non quello  umano.

Prendete qualsiasi animale: vive nel qui e ora. Se hanno delle premonizioni è un altro discorso, ma se non ricevono questa sensazione, vivono con quello che hanno. I movimenti di un animale sono abbastanza semplici, mentre l’uomo si fa carico di ogni tipo di problema cosmico. Per esempio, le stelle potrebbero esplodere in un’altra galassia e ci sarebbero persone a preoccuparsene.

Le preoccupazioni che riguardano dove siamo ci danno la sensazione della vita. Al contrario, un’esistenza calma, in cui vivere di solo quello che si ha, sarebbe una vita a livello animale.

Il Kabbalista è una persona che si apre al mondo per mostrarsi e partecipare in esso. Assorbe i desideri e i problemi del mondo e li elabora al fine di attivare la propria correzione, allo scopo di cercare la migliore risposta e intenzione a tutto quello che assorbe. Restituisce così al mondo la reazione corretta a ciò che assorbe.

Una vita così è lontana dall’essere esente da problemi. Tuttavia dà al Kabbalista una sensazione di felicità perché sente di svolgere un compito necessario. Altrimenti non sarebbe una vita umana. Un Kabbalista non può vivere diversamente.

Comunque, rispetto alla dichiarazione della signora circa il non serbare rancore, questo è davvero importante. E viene anche naturale a un Kabbalista farlo, perché accettando che tutto viene da una singola forza, la forza naturale di amore e dazione, allora ogni cosa che si verifica tra di noi è un’immagine del mondo che la natura dirige. Aderendo a questa immagine, la nostra attitudine diventa corretta e pratica.

Non serbiamo così alcun rancore, perché ci  includiamo nella correzione del mondo, nell’incorporazione e nella manifestazione del mondo, e partecipiamo al sistema insieme alla natura. In altre parole, non solo osserviamo e assorbiamo quello che abbiamo intorno, ma capiamo che è stato fatto per noi e questo viene elaborato nella nostra percezione della realtà.

Dobbiamo quindi agire in un modo che motivi questa immagine che si proietta dentro di noi. Vivere nel qui e ora è veramente corretto, ma nel senso che il “qui e ora” sia la realtà che creiamo. Riceviamo le impressioni dal risultato della natura verso di noi, risultato che elaboriamo come nostro. Poi correggiamo costantemente le nostre impressioni e i nostri riflessi sul mondo, e lo facciamo per giustificare la natura in tutti i gradi della nostra percezione.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Chi è più responsabile per la nostra società: gli uomini o le donne?

Un documento dell’organizzazione umanitaria Care presenta statistiche degne di nota sulla condizione femminile. In primo luogo, emerge che le donne che soffrono la fame nel mondo sono centocinquanta milioni in più rispetto agli uomini, e che il sessanta per cento delle persone che soffrono la fame sono donne; inoltre, decine di milioni di donne in tutto il mondo mangiano per ultime e mangiano meno.

Il testo sottolinea come le donne sentano una responsabilità naturale nei confronti della famiglia, dei figli e di ciò che le circonda. A proposito di questa responsabilità naturale insita nelle donne, la Torah scrive che “la donna è la casa”.

La capacità delle donne di partorire è un aspetto del motivo per cui le donne posseggono le caratteristiche naturali di responsabilità e di anteporre gli altri a se stesse. Hanno un modo di sentire la natura più istintivo. Ecco perché, nella Torah, il Bore dice ad Abramo di ascoltare ciò che gli dice Sara. Descrive la saggezza naturale innata che le donne hanno in sé.

Secondo le radici della natura, la donna è già nella natura, mentre la caratteristica dell’uomo è la correzione di essa, la capacità di superarla e di guidarla con un’intenzione di dare simile alla qualità di dazione della natura. Se avessimo l’inclinazione ad ascoltare la naturale e interiore saggezza delle donne, certamente ci sarebbe più ordine nel mondo con meno guerre e sofferenze.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Qual è il futuro dell’umanità?

In futuro le persone arriveranno a vedere la connessione tra gli innumerevoli elementi della natura.

Più specificamente il cambiamento del nostro futuro sarà solo nel modo in cui comprenderemo le connessioni.

Prendiamo ad esempio un alieno che improvvisamente arriva sul nostro pianeta. Ci vedrebbe tutti come un unico fenomeno e non sarebbe in grado di riconoscere le differenze tra noi, che ci sono, ad esempio, poliziotti e ladri, ricchi e poveri, uomini e donne. È lo stesso per noi.

Quando scopriremo il mondo in cui siamo correttamente connessi tra noi e con la natura, con la rivelazione della forza di amore  e dazione tra di noi, allora percepiremo una realtà nuova, spaziosa e straordinaria. Comprenderemo la profondità di tutto ciò che accade nell’universo, presente e futuro, vivo e defunto.

Questo è ciò che possiamo aspettarci dalla nostra condizione futura finale. 

Capiremo la materia inanimata, vegetale, animale e umana in tutti i suoi cicli.

La cosa comunque più importante è che sentiremo di esistere in una rete di connessioni e influenze reciproche tra gli elementi e i livelli della natura, prima della loro esistenza nel nostro mondo, durante e dopo.

Percepire la totale interconnessione delle parti della natura ci darà una visione eterna capace di rispondere a tutte le nostre domande, senza eccezioni. Otterremo chiarezza sul motivo per cui tutto è accaduto, accade e accadrà, e proprio in quel modo. Riceveremo anche chiara comprensione delle leggi attraverso le quali ci sviluppiamo. Come in un ricamo, da una parte vediamo l’immagine bella e dall’altra tutti i punti dove, se  tagliati, l’immagine cadrebbe. Così siamo noi: se non sentiamo le nostre connessioni, cadiamo e ci distanziamo gli uni dagli altri.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

Come posso imparare a mantenere la calma in ogni situazione?

È impossibile mantenere la calma in qualsiasi situazione. Inoltre non dobbiamo essere sempre calmi.

La natura ci fa evolvere attraverso la costante crescita del nostro ego. Se osserviamo gli anni dello sviluppo umano, possiamo notare l’evoluzione dai desideri di sopravvivenza di base per cibo, sesso, famiglia e un riparo, desideri che avevamo come abitanti delle caverne, fino ai desideri egoistici che compaiono quando ci sviluppiamo come civiltà: denaro, onore, controllo e conoscenza.

Più l’ego cresce, meno calmi diventiamo.

Esasperazione, agitazione e stress sono tutti stati che la natura ci spinge a provare per arrivare a riconoscere il nostro ego umano come causa dell’ affanno e, così facendo, sviluppare un nuovo desiderio sincero di elevarsi al di sopra dell’ego.

In questo momento abbiamo bisogno di un ambiente che ci sostenga, ci incoraggi e ci dia fiducia per elevarci al di sopra dell’ego.

Un aspetto di tale ambiente è costituito un regolare apprendimento e un’attività volta a elevarci al di sopra dell’ego umano, in modo da proteggerci da eventuali avversità che potrebbero destabilizzarci.

In altre parole, calibrandoci regolarmente per riconoscere l’ego come fonte del nostro squilibrio con l’ambiente circostante, e per elevarci al di sopra di esso, dovremmo rafforzare il nostro ambiente di sostegno, che a sua volta ci aiuterebbe a superare qualsiasi stato che sperimentiamo più velocemente di quanto non faremmo se fossimo lasciati a noi stessi.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Come posso sapere di cosa ha bisogno l’umanità?

L’umanità ha bisogno di sapere che c’è un livello successivo di completa unificazione a cui la natura ci fa avanzare, e il fatto che essa ci connetta contro la nostra volontà è la ragione di tutte le forme di sofferenza che proviamo. In altre parole, ci sono forze della natura che ci uniscono sempre di più e, rifiutando la tendenza a connetterci positivamente, soffriamo; al contrario, se agiamo all’unisono con le forze che ci connettono, potremo godere di una vita beata.

Per questo oggi abbiamo bisogno di un tipo di educazione completamente nuovo, che ci insegni a conoscere le forze della natura che operano su di noi e a capire come possiamo equilibrarci con queste forze realizzando la nostra connessione in modo positivo. Possiamo così elevarci pacificamente al livello successivo di una vita armoniosamente connessa, verso la quale la natura ci guida.

Vediamo che siamo diventati un’umanità globale. Non c’è modo di sfuggire alla nostra interdipendenza e interconnessione globale. Entrare all’unisono con la natura significa quindi aggiornare i nostri atteggiamenti nei confronti di questo stato di interdipendenza e interconnessione globale sempre più stretta in cui ci troviamo, rendendoci conto che siamo tutti su un’unica barca, che siamo un’unica famiglia in tutto il mondo, e iniziando a relazionarci gli uni con gli altri di conseguenza. Questo è il messaggio che la natura vuole che ascoltiamo, e se rimaniamo come bambini sciocchi che desiderano semplicemente inseguire ciò che sembra dolce e buono per ciascuno di noi individualmente, senza considerare la nostra influenza e dipendenza reciproca, allora cosa farà la natura? La nostra incongruenza con la tendenza della natura a connettersi è la ragione della nostra sofferenza di oggi, ed è la ragione per cui proveremo sempre più sofferenza nel futuro.

Dovremmo quindi prestare attenzione a ciò che la natura ha iniziato a mostrarci, ovvero che siamo un’unica umanità globalmente interdipendente e interconnessa e che, se vogliamo rendere la nostra interdipendenza armoniosa e pacifica, dobbiamo invertire i nostri atteggiamenti reciproci in modo che siano completamente inclusivi come la natura stessa.

È piuttosto complicato, poiché siamo nati e cresciuti unicamente nella nostra natura egoistica, il beneficio di se stessi a scapito degli altri e della natura, ma se ci mettiamo sulla strada dell’attuazione di un nuovo apprendimento che arricchisce la connessione in tutto il mondo, allora saremo in grado di subire una transizione positiva, alleviando la necessità di ogni tipo di turbolenza che si abbatte su di noi.

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I cani possono fiutare il cancro?

La startup israeliana SpotitEarly utilizza i cani per rilevare il cancro nelle persone grazie al loro olfatto. Il procedimento prevede che i pazienti vengano muniti di una maschera nella quale respirano per alcuni minuti. La maschera viene poi portata in un laboratorio dove i cani la annusano; in oltre il 90% dei casi, i cani hanno individuato i pazienti affetti da cancro. Inoltre, si è scoperto che i cani sono in grado di individuare il cancro nelle sue fasi iniziali, prima che si manifestino i sintomi.

In effetti, ci sono diversi fenomeni in natura che non abbiamo ancora scoperto e forse presto ne scopriremo altri. Ad ogni modo, questa notizia è magnifica: possiamo individuare il cancro nelle sue fasi iniziali e salvare molte vite.

Ci mostra anche come, nonostante i nostri potenti progressi tecnologici, i cani siano in grado di rilevare il cancro in modo più efficace di noi. Questo perché ognuno di noi emette una nuvola attraverso la quale è possibile rilevare molte informazioni su di noi, tra cui ciò che pensiamo e sentiamo, nonché le nostre malattie interne e la loro posizione. La maggior parte degli animali percepisce ciò che emettiamo in quella nube, ma poiché non riusciamo a sentirli, non riusciamo a capire cosa riescano a captare.

Comunemente pensiamo agli esseri umani come alle creature più evolute, ma poi troviamo negli animali capacità che dimostrano come, nonostante il nostro intelletto sviluppato, non siamo migliori di loro. Un chiaro indicatore di ciò è il fatto che il nostro progresso ci porta a inventare e accumulare sempre più armi. Insomma, più mettiamo le mani sulle cose, più produciamo risultati negativi.

Per iniziare a svilupparci in modo più positivo, dobbiamo guardare un po’ al futuro e porci una domanda seria: “Cosa otteniamo davvero vivendo nel modo in cui viviamo?”.

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La natura canta? E se lo fa, possiamo sentirlo?

Uno dei miei studenti ha recentemente letto del fenomeno delle persone che vivono nella natura e la sentono cantare, così mi ha chiesto a riguardo. Ne era sbalordito, mi ha chiesto come fanno animali, piante, vento e così via, a cantare e cosa cantano?

Poiché siamo stati creati con una natura opposta alla natura stessa, ossia noi siamo un desiderio di ricevere mentre la natura è una forza di amore, dazione e connessione, non possiamo sentire la natura cantare, ma se la sentissimo, ascolteremmo una fantastica canzone di amore, connessione e vita perfetta.

Se sentissimo la natura nella sua forma pura, sentiremmo come alberi, cespugli, erba, uccelli, animali e addirittura il vento cantino il bene del mondo. Purtroppo data la nostra opposizione alla natura, la contaminiamo e non la sentiamo.

Per sentire la meravigliosa bellezza della natura, abbiamo bisogno di capirne il meccanismo generale e invertirlo verso una direzione positiva cambiando noi stessi.

Non è un problema farlo. Possiamo sperimentare molto velocemente un cambiamento simile al nostro livello umano. Se cambiamo adattandoci alla natura, vedremo come questa si calmerà e sentiremo di vivere in un mondo perfetto, armonioso e pacifico.

Allora saremo in grado di ascoltare la forza interiore della natura, una forza che vuole che ci connettiamo con considerazione reciproca, com’è scritto “e il lupo abiterà con l’agnello”.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

A principio siamo tutti Ebrei per nascita?

Un Ebreo è colui che sviluppa la qualità della dazione e ama l’altro come se stesso, com’è scritto nella Torah, ovvero raggiunge lo stato di “ama il prossimo come te stesso” e “l’amore coprirà ogni crimine”.

La forza positiva che riceviamo è per elevarci al di sopra della forza egoistica negativa che esiste in ognuno di noi. Detto ciò, non dobbiamo odiare la forza negativa, ma ci  rapportiamo a essa con comprensione. 

La forza egoistica negativa è la nostra natura umana con cui siamo nati, e riceviamo inoltre anche il suo opposto, la forza altruistica che poniamo sopra al di sopra dell’ ego. Il controllo della forza altruistica positiva sulla forza egoistica negativa ci porta a un livello unico in cui il desiderio di ricevere (la negativa) si unirà all’intenzione di dare ( la positiva), e con  queste due forze ci faremo del bene a vicenda.

Alla fine, tra queste due forze, inizieremo a ricercare, riconoscere, comprendere e percepire la natura.  Vedremo che queste ci arrivano dalla natura, e, tramite il loro conseguimento, riusciremo a percepire e sentire l’unicità della natura. Il nostro obiettivo è raggiungere l’unione presente in natura, che consiste di entrambe le forze,  positiva e negativa, e di aderire alla loro fonte assoluta. 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.