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Le cose più importanti sono la connessione e l’amore

Domanda: Come possiamo condurre la riunione degli amici durante il congresso?

Risposta: La riunione degli amici durante il congresso dovrebbe includere i gruppi di tutto il mondo. Potreste includere dei saluti, ma non dovrebbero prendere troppo tempo. Avendo l’opportunità di fare un saluto, il gruppo deve calcolare il tempo; 15 secondi sono sufficienti. La focalizzazione è tutta nell’amore e nella connessione.

La riunione degli amici deve riflettere prima di tutto il gruppo mondiale, il nostro grande volume. Dovete preparare diversi spot in maniera che ci sia una grande impressione dell’immenso desiderio globale unito, connesso oltre tutti i continenti, differenze, tempo e distanza, cosi che sappiamo che c’è un gran numero di noi; in modo di sentire la dipendenza reciproca, connessione e amore.

In principio, è questo ciò che significa la riunione degli amici – essere impressionati uno dall’altro dalla grandezza del traguardo, la grandezza del nostro potere e aspirazione.

Domanda: Come vede le serate culturali durante i congressi?

Risposta: Penso che le serate culturali dovrebbero essere con meno parole e con più musica e canzoni, inoltre, più melodie senza parole per farle ancora più internazionali. Anche se la nazione ospitante ha la propria cultura sudamericana con ritmi eccitanti, devono prendere in considerazione altre persone. Si potrebbe dedicare la metà del tempo alle musiche del folclore locale, e l’altra metà alle melodie comuni, che sono anche meglio senza parole quando semplicemente intoniamo la musica insieme.
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(Tratto dalla lezione virtuale del 22.04.2012, Preparazione al Congresso)

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La musica che scalda il cuore

Domanda: Quale dovrebbe essere la musica da usare ai congressi affinché possa riscaldare i cuori?

Risposta: La musica per la festa non deve essere scelta a caso perché deve risvegliare dentro di noi dei sentimenti positivi, di contentezza per quello che sta accadendo. Ai congressi, così come ogni giorno, dobbiamo immaginare lo stato futuro che vogliamo raggiungere, dal quale vogliamo ricevere un’illuminazione, una spinta, un’influenza, in modo che la Luce che Riforma ci arrivi da lì e lì ci trascini.

Quando si guarda qualcosa di bello ci si sente automaticamente attratti. In questo caso però, dobbiamo immaginare da soli questa bellezza e farlo come un esercizio prima e durante il congresso. A dicembre ci immergeremo nel mondo del futuro per 72 ore. Abbiamo un unico vaso nel quale viene rivelata una forza generale di dazione, nella quale ci ritroviamo tutti.

Cosa scopriamo da tutto questo oltre al sentimento di euforia? Quali sono le nostre relazioni? Come interagiamo nella nostra famiglia, tra gli amici, al lavoro (con i nostri colleghi, datori di lavoro ed impiegati), nell’economia della nuova generazione, nell’ambiente e nella società? Stiamo entrando in un nuovo mondo e stiamo cominciando ad analizzarne i dettagli: cultura, educazione, scienza, il nostro atteggiamento verso ogni genere di cosa….

Qui la musica può aiutarci a sviluppare il giusto approccio alla vita, e non importa se contenga parole oppure no.

Ad ogni modo la musica non dovrebbe procurarci alcun pensiero triste, che ci riporti ai momenti di difficoltà o di disperazione, questa proibizione è valida anche per il nostro lavoro di tutti i giorni. La musica triste rappresenta la linea sinistra che può essere usata solamente se abbiamo costruito già da tempo una linea di destra forte in cui stare. Come scrive Baal HaSulam, possiamo passare solamente mezz’ora al giorno a farci un’auto-critica, a condizione di lavorare nella linea di destra per le altre 23 ore e mezza.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah dell’ 01.11.2011 “L’amore per il Creatore e per gli esseri creati”)

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Concerto dal Symphony Space Centre, New York – 30.03.2010

Concerto dal Symphony Space Centre, New York
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La Band dell’ultima generazione

Siamo molto soddisfatti della band musicale, L’ultima generazione (Dor HaAcharon) che ha completato con grande successo un tour di concerti in Israele negli ultimi tempi. Decine di migliaia di persone hanno ricevuto il gruppo con grande entusiasmo a Natanya, Beer Sheva, Haifa, Eliat, Gerusalemme, Modiin, Hadera, Rehovot e Kibbutz Dan. Lunedì 6 Settembre si è tenuto un grande concerto nel Barbi, un club a Tel Aviv, nel quale hanno partecipato più di mille persone.

Vi auguriamo un Felice Anno ed una continua ispirazione nel vostro lavoro!

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Canzoni spirituali

Lo Zohar, Capitolo “Shemot (Esodo)”, Articolo 40: Noi apriamo i nostri occhi e vediamo le ruote della santa Merkava viaggiare nei loro viaggi, ed il suono del canto, dolce alle orecchie, a Binà, e bello per il cuore, Malchut, elevandosi e cadendo e camminando, e non viaggiando. … e Hokhmà è ottenuta solo viaggiando da una linea all’altra nei tre punti – Holam, Shuruk, Hirik – il suono del canto viene sentito. Questa è l’illuminazione di Hokhmà per le orecchie, che sono Binà, primariamente attraverso la linea di mezzo, Tifferet, chiamata “voce”. Ed è impartita da lui, dal cuore, a Malchut.

Ho ricevuto una domanda: Il canto è un elevata azione spirituale che genera “l’illuminazione di Hokhmà per le orecchie, che sono Binà”, la Luce di Hassadim. Come è connesso questo alla musica prodotta da Bnei Baruch?

La mia risposta: Mi piacciono molto le canzoni scritte dai miei studenti Moti Mor e Arkadi Duchin. Esse sono nate da un’impressione di una persona che è già nel cammino spirituale ed aspira alla spiritualità. Il fatto che essi non abbiano già raggiunto livelli elevati non importa.

Baal HaSulam scrive che anche una semplice persona può intuitivamente assegnare nomi corretti e connettere rami corporei alle loro radici spirituali. Per esempio tempo fa, qualche persona ha visto il Monte degli Ulivi a Gerusalemme ed ha pensato che fosse buono per la crescita degli alberi di olive. Pertanto lo chiamò il Monte degli Ulivi. Oggi noi accettiamo questo appellativo come sacro.

Baal HaSulam spiega che a causa di ciò lo spirituale riveste il corporeo e la connessione tra la radice ed il ramo si manifesta. La radice spirituale interessa il suo ramo, e questo come se “parlasse” ad alta voce della radice , naturalmente, senza neanche sapere il perché.

Quindi, quelli che studiano la Kabbalah creano la giusta arte anche se non hanno ancora raggiunto le vette dell’assoluta sensazione spirituale o raggiunto la vera natura del suono ed il profondo significato delle parole. La profondità e la ricchezza dell’impressione che possiedono è molto più grande dell’impressione che essi stessi realizzano. Ogni cosa che una persona genera dalla sua connessione con la Fonte porta già all’interno una scintilla spirituale.

La Patria. Canzone di Archadii Duchin

La patria

Soltanto quel posto , dove tutti hanno sostenuto l’un l’altro
Ed amano l’uno all’altro,
sarà per me la patria.
Soltanto quel posto , dove tutti chiedono,
In che consiste il senso della mia vita,
Soltanto là riuscirò a trovare il senso.

Ritornello:
Ma per ora sono estraneo nel proprio paese,
Estraneo nel proprio mondo,
Estraneo , estraneo in se stesso.
Ma per ora il mio è il mio , il tuo è il tuo,
Estraneo nel proprio mondo,
Estraneo , estraneo dentro se stesso.

Soltanto quel posto , dove tutti si aiutavano l’uno con l’altro
E si prendono cura l’uno dell’altro,
Sarà per me patria.
Soltanto quel posto , dove tutti chiedono,
Quale è il senso della mia vita,
Soltanto là potrò trovare il senso.

Ritornello

Oggi siamo tutti noi. Canzone di Moti Mor

Dalla partecipazione al Congresso “Zohar 2010”


L’altro mondo. La canzone di Arcadii Duchin

La nuova canzone di Arcadii Duchin  “L’altro mondo” , sul tema della lezione del 04.09.09