Pubblicato nella 'Lavoro di gruppo' Categoria

La connessione è basata sulle concessioni

Domanda: Che cos’è la connessione basata sulle concessioni?

Risposta: E’ quando sono pronto a lasciare il posto ai miei amici in tutto, per unirmi a loro perché senza di questo non avrei alcuna possibilità di influenzare il mio destino, di influenzare il Creatore, che è il padrone del mio destino.
[253696]

Dal Congresso in Moldavia “Primo giorno” 06/06/2019, “Perdersi negli amici”, Lezione 1

Materiale correlato:
Imparare ad amare
Un parto doloroso
Non abbiamo altra scelta

Catturare l’immagine del Creatore

Domanda: Cosa significa sentire il Creatore attraverso il gruppo? Come succede?

Risposta: Se non sono incluso nel gruppo, non riesco a sentire il Creatore. Dopotutto io sono solo “una piccola unità di misura”. Per sentire il Creatore, ci devono essere altre nove unità oltre a me e quindi avrò un modello chiamato HaVaYaH (il nome del Creatore).

Pertanto, devo collegarmi con altri nove amici. Insieme, non importa in quali stati ci troviamo, dobbiamo cercare di essere connessi tra noi in modo che come un navigatore satellitare cercheremo di rivelare tra noi quegli stati che cattureranno l’immagine del Creatore.

Ciò accade a condizione che tutti noi ci annulliamo l’uno verso l’altro, cerchiamo di aiutarci a vicenda, siamo vincolati dalla mutua responsabilità (garanzia reciproca) e siamo in connessione, in unione (Brit).
Queste sono le stesse condizioni che Rabash ci descrive. Se siamo più o meno diretti a loro e proviamo a concentrarci sull’osservarle, allora è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Cattureremo completamente il Creatore.
[251417]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 12/02/2019

Materiale correlato:
Colui che dimora, la divinità ed il gruppo
Il Potere della mutua garanzia: Provala e vedrai
L’amore è una strada a due corsie

Padronanza sopra lo stato spirituale

Domanda: Quali sono i gradi di padronanza verso il cuore e verso gli stati spirituali?

Risposta: La padronanza verso lo stato spirituale risiede nel dominio dell’egoismo, poiché esso ci separa dalla spiritualità. Possiamo dominare l’egoismo solo con l’aiuto della Luce superiore. Non dipende della nostra forza di volontà, né dalla forza del nostro carattere e neppure dai voti severi dei quali possiamo farci carico.

Tutto dipende da quanto la persona si connette nel gruppo e riesca a dissolversi in esso. In questa misura corrisponderà di più con la Luce superiore, con le proprietà del Creatore e, gradualmente, si avvicinerà a Lui.

Il Creatore non sempre è nascosto. Lo posso rivelare in qualsiasi momento ed Egli sparirà immediatamente affinché io possa andare più lontano e concentrarmi ancora di più su di Lui. Supponiamo che io riesca ad intrappolarLo con le mie nuove proprietà, più corrette, e Lui sparisce ancora, in modo che io un’altra volta mi concentri su di Lui con le mie proprietà, nelle quali ho sviluppato una maggiore sottomissione al gruppo e così via, continuamente.

Se faccio parte di una decina, dobbiamo fare connessioni multiple, in modo che tra di noi appaia un campo uniforme.

Quando ci sforziamo per creare questo campo, il Creatore appare dentro di esso, ovvero, il Creatore è il risultato del desiderio della decina di essere Uno. Questa è la condizione principale.
[242581]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 09/12/2018

Materiale correlato:

Tra i desideri del cuore e le argomentazioni della mente
I tre livelli in un gruppo
Rivelare lo spazio spirituale

Come possiamo utilizzare la nostra individualità?

Domanda: Come possiamo utilizzare l’individualità per il bene del gruppo ed il suo avanzamento?

Risposta: Quando si comincia a lavorare in un gruppo si vedono le proprie qualità chiaramente utilizzate contro gli amici. Non vi è alcuna interazione con gli altri.

Siamo completamente diversi, distanti l’uno dall’altro. Siamo in contrasto e ci odiamo. È esattamente in questo momento che abbiamo l’opportunità di connetterci con gli altri. È così.

Domanda: Come facciamo a capire che la nostra percezione del gruppo, degli amici, degli insegnanti e della Kabbalah stessa sono giuste, se noi ci troviamo in uno stato non corretto?

Risposta: Non importa. Lavoriamo in correlazione al gruppo, perciò vediamo noi stessi solo rispetto ai nostri amici. Non preoccupiamocene troppo, si tratta di un metodo consolidato. Discende dal vero scopo della creazione, la connessione tra tutti noi. Non può essere fallace. Nel mondo, in generale, niente funziona a parte questo.
[242575]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 18/11/2018

Materiale correlato:
In un gruppo di ultra egoisti
Cosa cercare nell’assemblea degli Amici
Perché l’umanità non ha nessuna conoscenza dello scopo della creazione?

Con quali emozioni dovremmo riempire il gruppo?

Domanda: Con quali emozioni dovremmo riempire il gruppo? Hai consigli da darci in merito a questo?

Risposta: Solo con emozioni positive e aspirazioni verso la meta. Dovreste essere un esempio per gli amici, senza parlarne. Essi dovrebbero vedere, guardandovi, come voi aspirate allo scopo e lo desiderate. Facendo questo, voi state rendendo un grande servizio a loro e a voi stessi.

L’ispirazione che voi risvegliate in loro vi torna indietro e vi tira in avanti. Voi moltiplicate la vostra aspirazione verso lo scopo 620 volte di più.

Se ognuno indirizza se stesso in questo modo nel gruppo, dovrebbe avanzare come un missile.

Tutto è aperto a voi: l’intera scienza della saggezza della Kabbalah, la rivelazione del mondo spirituale e del Creatore e l’uscita da una miserevole e temporanea esistenza verso quella eterna e perfetta. Prendete la saggezza della Kabbalah, usatela e abbiate grande fortuna nella vita!
[242812]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 18/11/2018

Materiale correlato:

Fissare lo sguardo verso la meta
Ammirare gli amici, non gli idoli
Colui che dimora, la divinità ed il gruppo

L’unica opportunità per rivelare il Creatore

Domanda: Se ogni cosa dentro e fuori di me è parte del sistema che mi controlla, allora perché posso controllare me stesso e il sistema, precisamente attraverso la connessione con gli amici?

Risposta: Perché loro sono accanto a te nella ricerca di questa connessione. Scegli degli amici nel gruppo e cerca la connessione con loro.

Siamo tutti diversi, nessuno dispone di amici particolari per sé. Connettiti con quelli nel gruppo.
Siamo tutti in un unico sistema e siamo progettati in anticipo per adattarci a vicenda.

Perciò, siamo assemblati in questo modo dall’alto. Noi abbiamo del potenziale spirituale dentro di noi. La luce superiore attraverso la sua influenza ci spinge verso la rivelazione del Creatore.

Domanda: È più facile sentire questo nell’ambiente kabbalistico?

Risposta: Non solo è più facile. È l’unica opportunità.
[241215]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 18/11/2018

Materiale correlato:
Zona ad alto voltaggio nel centro del gruppo
Cos’è La Luce di Chokhmà?
Guarda la tua anima attraverso gli amici

 

Se vedete solo il vostro egoismo…

Domanda: Come possiamo rimanere nel percorso spirituale se, ovunque ci giriamo, vediamo solo il nostro egoismo?

Risposta: Dovete aumentare il vostro impegno nel gruppo  e cercare di cancellare il vostro egoismo nei confronti degli altri. Dovete dimostrare che state proprio giocando con gli altri, invidiandovi a vicenda, per innalzarvi sempre al di sopra di voi stessi.

Questo può essere realizzato solo nel gruppo, finché non si inizia a ricevere aiuto dall’alto.

Potete farlo molto rapidamente.

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 09/12/2018

Materiale correlato:
La differenza tra l’egoismo spirituale e corporale
Riforgiare l’egoismo in dazione
Possiamo sottrarci al controllo dell’egoismo

Come sullo schermo di un cinema

Domanda: Il Creatore mi influenza in modo diverso, a seconda dei miei cambiamenti? Oppure la Sua influenza rimane la stessa ma la percezione che ne ho cambia? Chi cambia: io o Lui?

Risposta: Nel nostro mondo, parliamo sempre di ciò che la persona avverte: che si tratti di un cambiamento del tempo, dell’ambiente, della società circostante o di qualsiasi altra cosa.

La Kabbalah spiega che è tutto dentro di me: la società, l’umanità, il tempo e tutto ciò che accade. Ma io lo vedo solo all’esterno, l’esterno a me, come i diversi livelli della natura.

Quindi, correggendomi interiormente, cambio anche il mondo esterno. Ma ora, al contrario, a me il mondo sembra esterno, ed io penso che, cambiando me stesso, io possa vedere solo i risultati dei miei cambiamenti.

Immagina che ci sia intorno a te uno “schermo” a 360 gradi e che su di esso si possano vedere tutti i cambiamenti che avvengono in noi in tutti e quattro i livelli: parlante, animato, vegetale e inanimato. Queste sono le quattro fasi del desiderio che si proiettano su uno “schermo” esterno, come in un cinema.

Qui ci sono due approcci. O, cambiando me stesso, cambio in meglio il mondo intorno a me, oppure, rimango lo stesso e il mondo intorno a me cambia per forzarmi a cambiare. Cioè, o il Creatore mi tira avanti con una forza positiva oppure mi spinge da dietro con una forza negativa. Ed io vedo tutto questo sullo “schermo” intorno a me.

Domanda: Allora, cosa possiamo dire sulle quattro stagioni dell’anno che si avvicendano costantemente?

Risposta: Sono i quattro fondamenti, le quattro fasi della luce che si riflettono in me nella forma delle quattro stagioni. Tutto è diviso in quattro, cinque o dieci parti. Questo è il mio mondo interiore che è proiettato fuori in questo modo.
[243989]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 16/12/2018

Materiale correlato:
Tutti i cambiamenti sono dentro di me, non al di fuori
La percezione della realtà all’interno di una luce semplice
Perché l’umanità non ha nessuna conoscenza dello scopo della creazione?

 

 

 

La realizzazione nelle tue sensazioni

Domanda: I kabbalisti dicono che l’essenza stessa del Creatore è irraggiungibile. Possiamo raggiungere solo la Sua forma e la Sua materia. Cosa significa questo?

Risposta: E’ la conseguenza di ogni fenomeno fisico che realizziamo. Non otteniamo nulla che esista al di fuori di noi.

Supponiamo che un certo segnale entri nei miei organi di senso. Non so che tipo di segnale sia. So che passa nell’orecchio, preme sul timpano, poi sulla catena degli ossicini e su altre parti dell’organo dell’udito. Quindi si trasforma in segnali elettrici, passa al cervello e viene visualizzato lì in alcuni concetti.

Qual è il legame tra il fatto che alcuni pensieri e sensazioni delle tue parole appaiono nel mio cervello e le vibrazioni sonore raggiungono il mio timpano?

Poiché sono in atto migliaia di cambiamenti, non posso nemmeno dire cosa c’è fuori di me. Io realizzo solo ciò che è già in me. Da quello che è in me, comincio a sperimentare e scopro che tutto ciò è come se provenisse dall’esterno.

Cioè, non realizziamo mai il fenomeno stesso, realizziamo solo il suo riflesso in noi. È lo stesso con il mondo. Viene visualizzato in noi allo stesso modo. Cosa significano veramente questi muri, libri, persone, TV, luce e oscurità? Non lo so.

Domanda: Supponiamo che un uomo sia un bugiardo. Il suo corpo biologico è la materia e la sua forma è la menzogna. Da quanto ho capito, una bugia scollegata da una persona è la sua forma astratta e non può essere ricercata. È corretto?

Risposta: Questa è filosofia e porta a commettere errori.

Domanda: Significa che è impossibile da ricercare? Anche i kabbalisti non possono farlo?

Risposta: No, i kabbalisti possono ricercarla. Essi denominano tutti gli elementi del mondo spirituale solo in base al loro conseguimento.

Domanda: Ma ricercano la forma e la materia in sé e non la forma astratta e la sua essenza?

Risposta: Sì. Ovviamente. Questo è il motivo per cui si chiama Atzmuto, cioè un fenomeno che non possiamo né ricercare né sentire. Esisteva già prima di entrare in noi.

Ad esempio, l’onda sonora che entra in me e poi attraversa tutte le trasformazioni, a partire dal padiglione auricolare alla consapevolezza nella mente di ciò che è, esiste in me. Ciò che è fuori di me non lo saprò mai perché è all’esterno. Allo stesso modo, i kabbalisti separano chiaramente le loro realizzazioni da ciò che è irraggiungibile, perché una persona è comunque un essere creato.

Nota: Esiste una legge nella Kabbalah: non personificare o creare alcuna immagine delle forze superiori del Creatore.

Il mio commento: Sì. Come risultato dello sviluppo della scienza, ora è molto più facile da spiegare rispetto a 40 anni fa, quando ho cominciato ad insegnare la Kabbalah.

Oggi puoi chiaramente spiegare che tutto ciò che ci circonda sono onde, forze, non volumi o oggetti. Il fatto è che tutti i volumi e gli oggetti esistono solo nelle nostre sensazioni e, in realtà, sono tutti un qualche tipo di impressione su di noi, la natura di cui non comprendiamo.

Possiamo parlare di ciò che esiste solo dalle sensazioni che sperimentiamo in noi stessi. Pertanto, oggi è molto più facile spiegarlo alle persone, specialmente alle giovani generazioni, che già capiscono che questo è il modo in cui funzionano le cose.

[243459]

Dalla trasmissione di Kab TV “L’Essenza della Scienza della Kabbalah – 7′ Parte”, 12/11/2018

Materiale correlato:

Come possiamo raggiungere Atzmuto
Il complicato cammino del raggiungimento della semplicità divina
Tutto sulla rivelazione dell’Amore

Il tempo minimo per rivelare la Luce Superiore

Domanda: Hai mai visto una decina, nel nostro mondo, raggiungere la luce di Hassadim?

Risposta: No. Ma arrivarci vicino, sì. Non una decina ma un numero inferiore di persone.

Domanda: Quanto ci è voluto perché raggiungessero quello stato?

Risposta: Non ha importanza perché dipende da troppe varianti. Una tale rivelazione può avvenire con cinque o sei persone in un paio d’anni, o può volerci un decennio per una decina. Ma non credo che possa avvenire prima di tre o cinque anni. Questo è il tempo minimo.
[243005]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 25/11/2018

Materiale correlato:

Quanti anni si impiegano per diventare un Kabbalista?
Perché le persone iniziano a studiare la saggezza della Kabbalah?
I comandamenti più importanti