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Come posso superare velocemente lo stress?

Il modo migliore per superare lo stress è gestirlo in un ambiente di gruppo.

Quando facciamo parte di un gruppo solidale e incoraggiante che inizia subito a discutere la causa dello stress e come affrontarlo, offrendo empatia e consigli, possiamo superare lo stress.

Questa è l’unica vera soluzione allo stress, perché è davvero una soluzione. Non è una semplice fuga, né un mezzo per rimandare lo stress a dopo, ma è un modo di lavorare insieme agli altri per costruire comprensione, consapevolezza e un approccio direttamente in relazione alla causa dello stress.

La deliberazione di gruppo sul problema significa che gli altri comprendono lo stato della persona che sta vivendo lo stress e di conseguenza lo accettano su di sé. Se affrontiamo una circostanza stressante in un contesto di discussione di gruppo, capiamo che gli altri hanno accettato il problema e questo ci dà la forza necessaria per superare lo stress.

Inoltre, arriviamo a pensare di aver ricevuto lo stato di stress proprio per trasmetterlo agli altri. Impegnandoci insieme agli altri e riparando la causa dello stress, rafforziamo il legame generale del gruppo. Allo stesso modo, tutti i membri del gruppo traggono vantaggio dal legame più forte che ne deriva.

Possiamo paragonare questo approccio di gruppo alla risoluzione dello stress come il modo in cui un organo infetto inizia a inviare un allarme, come un SOS, al corpo che lo ospita, il quale viene immediatamente in aiuto e si fa carico di compensare il problema dell’organo. Trasferendo il problema al resto dell’organismo, il singolo organo acquista la forza di ripristinare la propria salute e anche l’immunità generale dell’organismo aumenta. Questo è il principio in base al quale possiamo veramente risolvere la causa di qualsiasi stress.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

Come motivare una squadra?

La motivazione di squadra più efficace è  l’unione, quando i membri del gruppo attribuiscono ad esso una importanza prioritaria e la aumentano costantemente fino al punto in cui non hanno più bisogno di comunicare verbalmente. 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Come attivare l’energia per il successo?

Ottenere l’energia per avere successo dipende soltanto  dall’importanza dell’obiettivo.

Ossia quando si vuole ottenere qualcosa, bisogna avere l’energia per raggiungerla.

La cosa più importante da capire è qual è l’obiettivo e che bisogna raggiungerlo, allora arriverà l’energia per conseguirlo.

Si può anche aumentare l’importanza dell’obiettivo scegliendo, testi, mass media, insegnanti e un gruppo di persone di cui ti circondi, con le quali condividere la stessa meta.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Il potere del collettivo

Domanda: Quando viene dato un esempio in un gruppo Kabbalistico, si inizia a capire che non si sta completando qualcosa. Un gruppo Kabbalistico può fare d’esempio al mondo? Le persone potranno sentire che abbiamo una relazione bilanciata ed essere attratte da questo?

Risposta: Saranno attratte da due forze. Una forza è la sofferenza, che spinge le persone da dietro, e la seconda forza è il bene, che tira dal davanti.
Tutto dipende dalla forza dell’ambiente che agisce su di tutti. È nel potere del collettivo far sì che una persona non sia in grado di pensare diversamente. Non potrà farlo poiché è un essere singolo e piccolo nel campo collettivo. E se questo campo inizia ad agire correttamente su di lui, sarà obbligato ad obbedire.

Entrare nel collettivo o disconnettersi da esso è una libera scelta della persona. E quando entra, l’ambiente agisce già su di lui, ed egli scorre insieme a tutti gli altri, senza problemi.

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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Un esempio vivente” 3/12/13

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Raggiungere obiettivi individuali e di gruppo

La vita è fatta di obiettivi e delle relative scelte per raggiungerli. Gli elementi chiave per il successo sono: la corretta valutazione delle condizioni a nostra disposizione prima di fissare un obiettivo e la capacità di lavorare in gruppo.

Quando definisco un obiettivo per me stesso, devo scoprire se è alla mia portata. Possiedo le inclinazioni e le capacità necessarie per raggiungerlo? Per esempio, se non ho una mente analitica, è una perdita di tempo fissare l’obiettivo di una carriera nell’ingegneria del software. Anche il fatto che molti lavorino nell’industria high-tech non mi garantisce una strada verso il successo.

Una volta decisa una direzione che mi attrae personalmente, dovrei avvicinarmi a un ambiente di persone che già lavorano in quel campo ed esaminare come si svolge la loro giornata, come sono le loro vite, le loro famiglie, il loro tempo libero e altro ancora. Può darsi che gli esempi che scoprirò, inerenti alle persone che svolgono effettivamente quei lavori mi porteranno a squalificare in anticipo alcune direzioni di sviluppo. Questo mi farà risparmiare tempo, risorse e false speranze.

I gruppi o i team di lavoro che condividono un obiettivo comune dovrebbero anche trovare esempi di successo nel loro campo e seguirli il più possibile. In linea di massima, la variabile più importante per il successo di un team è il livello di connessione reciproca che esiste all’interno del gruppo.

Naturalmente, ogni individuo del gruppo o della squadra pensa ai propri interessi, alle proprie prestazioni e alla propria promozione futura. In questo caso, il grado di coesione del gruppo è basso anche se si contribuisce e si collabora. Ma vale la pena di costruire un gruppo se si impara a farlo correttamente.

In questo tipo di gruppo il successo è illimitato.

Un gruppo, nella sua definizione più alta, significa che siamo tutti insieme, ci sentiamo connessi e funzioniamo come organi diversi in un unico corpo. Ognuno aiuta l’altro e lo capisce anche senza parole, grazie al desiderio comune di creare armonia e di raggiungere risultati di livello completamente diverso con l’assoluta convinzione di poterli ottenere da soli.

La forza del gruppo si crea quando, prima di affrontare un compito, ci poniamo l’obiettivo generale di essere connessi gli uni agli altri. Quando ci connettiamo l’uno con l’altro, emergono una mente e un sentimento comune, e da lì affrontiamo la sfida che abbiamo davanti. Senza connessione è impossibile fare un passo avanti.

Questo gruppo non è un insieme di individui, la somma di tutte le nostre capacità come singoli, ma una nuova entità con cui possiamo portare il collettivo in una connessione profonda tra di noi. La mente e i sentimenti del gruppo saranno di un livello superiore a quelli del singolo individuo, a prescindere dall’intelligenza e dal talento di ciascuno.

L’evoluzione è stata così fin dall’inizio. La formula della natura per promuovere lo sviluppo della vita è quella di creare sempre connessioni più avanzate tra i suoi diversi elementi. 

Se noi, in quanto esseri intelligenti, seguiamo questa tendenza e impariamo il metodo della corretta connessione tra le persone, scopriremo che questo ci eleverà come specie umana al prossimo stadio dell’evoluzione. In questo modo, ci adatteremo al movimento della forza generale della natura e otterremo i massimi risultati possibili in qualsiasi ambito della nostra vita.

Non Rimanere un filosofo

Domanda: Qual è l’atteggiamento corretto verso stati di orgoglio ed arroganza?

Risposta: Si tratta di due sentimenti opposti, e dobbiamo imparare come lavorare con loro.
La Kabbalah è una scienza pratica. Una persona che la applica inizia a sentire ciò che viene detto, la persona che non la implementa rimane un filosofo, e così niente potrà cambiare per decenni.

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Dal Convegno Internazionale “Alzarsi al di sopra di noi stessi” 6/1/22, “Avvicinarsi al Creatore attraverso la rete di connessioni tra noi” Lezione 1

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Uscire dalla prigione dell’egoismo

Domanda: In che modo il gruppo aiuta un individuo a superare il proprio egoismo?

Risposta: Non possiamo superare il nostro egoismo da soli. Se ci provassimo, cadremmo nella depressione e nell’autocritica e proveremmo differenti stati prima di capire che solo attraverso la connessione con gli altri possiamo salire al di sopra dell’egoismo, della separazione, del vuoto e dell’assenza di significato che ci opprimono.

Un individuo dovrebbe scappare da se stesso verso il gruppo. Solo allora egli sarà in grado di uscire dalla prigione dell’egoismo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Fundamentals of Kabbalah”, 7/10/2018

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La capacità di gestire il bene e il male

Domanda: Posso gestire il bene e il male se lavoro nel gruppo?

Risposta: Sì, in realtà questo succede perché sei in un gruppo. Può essere un gruppo virtuale e non necessariamente fisico, ma devi essere connesso agli altri. Stabilendo la giusta connessione tra voi, potete operare in reciprocità con il Creatore. Il Creatore è la forza superiore che ci influenza regolarmente, mentre il gruppo è il sistema minimo che può percepire correttamente il Suo impatto.

Se ci sono squilibri nelle relazioni tra gli amici nel gruppo, sentirai l’impatto del Creatore come negativo. Se non stabilisci la connessione giusta tra te e il gruppo, sarai sempre sotto un impatto negativo. Ma se la connessione nel gruppo è corretta, sentirai l’impatto del Creatore altrettanto buono, come un impatto che ti porta verso l’obiettivo.

Raggiungerai uno stato in cui tu, il gruppo e il Creatore siete in continuo contatto, in mutua connessione, in movimento verso l’obiettivo. Questo è il tuo lavoro spirituale comune.

Il gruppo cambia continuamente come risultato di tutte le impressioni degli amici nel gruppo, che derivano sempre dalla guida del Creatore poiché “Non esiste nulla tranne Lui”. È così che ti avvicini costantemente a Lui cercando di connetterti il più possibile in ogni momento al fine di giustificare l’impatto del Creatore su di te.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Fundamentals of Kabbalah”, 14/10/20

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Realizza te stesso ovunque tu sia

Domanda: Studio la Saggezza della Kabbalah. Ho un gruppo con il quale posso condividere uno scopo comune, ma sento che nessuno nel gruppo mi capisce e che i miei amici non sono abbastanza forti per me. Cosa posso fare?

Risposta: In ogni caso vale la pena restare nel gruppo. E’ meglio stare in un gruppo debole che lavorare da soli.

Domanda: Ma la libertà può aiutarmi a scegliere un ambiente diverso? Dipende tutto da me?

Risposta: No, l’individuo non può fare nulla. Deve comunque scegliere un ambiente. Se pensi che l’ambiente sia molto debole per te, cercane un altro, ma non penso che sia la scelta giusta. Accetta l’ambiente nel quale sei e vedrai che quello che ti è stato dato, è quello giusto.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 17/11/2019

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Cosa fare durante un’ascesa spirituale?

Domanda: Chaim Vitali scrisse che, per ascendere ai mondi superiori, dove sentiremo l’influenza e la realtà del Creatore, dobbiamo rimuovere completamente tutti i pensieri e le immaginazioni che riceviamo dalla nostra natura animalesca. Come possiamo condurre workshop in maniera appropriata durante l’ascesa spirituale?

Risposta: Non è necessario condurre workshop durante un’ascesa spirituale e neppure durante una discesa spirituale. Devi essere connesso alla tua decina il più possibile in entrambi gli stati. E non c’è altro da fare. Resta immerso nella tua decina al massimo, e tu avrai successo.

Il nostro metodo è molto semplice: devi identificarti nella tua connessione con il resto della decina. Lì troverai l’ambiente giusto fra te e i tuoi amici. Questo si trasformerà in una comprensione del mondo superiore, e lì arriverà la percezione del Creatore. E tutto avrà fine: tu, il gruppo (l’ambiente) e il Creatore.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 1/03/2020

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