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Gli estremi della tolleranza

Commento: Talvolta la tolleranza e la correttezza politica nel campo della discriminazione raggiungono il livello della follia. Ad esempio, gli autori della serie televisiva The Simpsons dissero che avrebbero vietato agli artisti bianchi di doppiare le voci di personaggi di altre etnie.

Una stazione radio di Sydney ha accusato gli scacchi di essere razzisti poiché ai bianchi spetta la prima mossa. A Hollywood, le regole stanno cambiando a favore della diversità razziale e non c’è fine a tutto questo.

La mia risposta: La questione è che nessuno esamina il problema alla radice. Diciamo che l’industria cinematografica hollywoodiana utilizza diversi cambi meccanici esteriori in modo che nelle riprese siano coinvolti lo stesso numero di Afro-Americani ed Europei, o uomini e donne. Tutto ciò è solamente di facciata per non essere criticati. Ciò che accade interiormente non è importante per loro. Il risultato è che, alla fine, il mondo non cambia.

Domanda: Chi deve decidere tutto questo? Lo stato? La gente?

Risposta: Penso che questo deve essere deciso dalle persone e lo stato deve ascoltarle, deve fare affidamento sull’opinione della società e introdurre gradualmente delle leggi statali.

Commento: D’altra parte, esiste un punto di vista che prevede che solo persone dello stesso gruppo debbano essere coinvolte nell’insegnare a specifici gruppi etnici.

La mia risposta: Può darsi. Penso che questo ancora importi ai nostri giorni. In futuro tutto cambierà. Saremo totalmente indifferenti a chi insegnerà, a tal punto che non noteremo alcun colore di pelle o viso.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 16/10/2020

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L’amore è un’unione

Domanda: Cosa convince una persona ad accettare l’idea dell’uguaglianza universale? Sebbene siamo tutti diversi, uguaglianza significa che l’amore coprirà tutte le trasgressioni. Quali informazioni devono essere fornite a una persona affinché possa capirlo?

Risposta: L’amore coprirà tutte le trasgressioni è la legge della natura verso cui dobbiamo avanzare. Prima lo facciamo, prima domineremo il mondo superiore e lo stato più elevato; raggiungeremo la perfezione, la completezza e la vera sensazione di dove siamo.

Commento: Ma se questa è la legge della natura, allora mettiamoci a lavorare con gli scienziati.

La mia risposta: No, il raggiungimento dello stato più elevato non riguarda gli scienziati perché avviene all’interno di una persona nel momento in cui cambia la sua natura da egoistica ad altruistica. La scienza materiale non si occupa di questo. Non dispone di tali strumenti.

Commento: Tutti possono capire che il rifiuto tra di noi è un peccato, ma capire come costruire l’amore, in base a questo, è del tutto incomprensibile.

Quando ci viene chiesto specificamente di una determinata situazione, come comportarsi in essa, è impossibile spiegarlo. Non posso dire a qualcuno come coprire il rifiuto con l’amore se lui ha un’opinione e io ne ho un’altra.

La mia risposta: Il fatto è che non puoi trasformarti in un attimo. Ciò richiede un allenamento costante con gli amici in un gruppo, in una piccola società, dove ristabilisci e simuli la legge spirituale dell’ama il tuo prossimo come te stesso.

Questo è un processo educativo di crescita a lungo termine, dopo il quale la tua percezione del mondo cambia. Quindi, si può arrivare ad uno stato in cui si è in grado di unirsi al di sopra di tutte le differenze. L’amore è unione.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 16/10/2020

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La metamorfosi dell’amore

Domanda: La forza altruistica dell’amore è la più importante in natura poiché contiene un’energia creativa e generatrice che da origine a una molteplicità di forme e di creazioni, disseminandole ovunque e creando sistemi nuovi. Perché è chiamata la forza dell’amore?

Risposta: Nel nostro mondo, l’amore è l’attrazione di un uomo per qualcosa dalla quale riceve riempimento, soddisfazione o piacere. Egli potrebbe essere attratto dall’aspetto, dalle forme o da qualsiasi altra cosa ma non dalle persone. Questo vale per tutti.

Domanda: Molto spesso noi ascoltiamo da lei, così come da molti altri filosofi, che la natura ci ama. Non sto nemmeno parlando del concetto di Bore che, dal punto di vista della Kabbalah, è identico al concetto di natura. Cosa significa che la natura ci ama e che noi abbiamo bisogno di amarla?

Risposta: L’amore è una legge della natura. L’attrazione reciproca, per compiere qualche funzione comune, rende possibile perpetuare se stessi, ecc. In particolare, noi chiamiamo prole e riproduzione la conseguenza dell’amore.

Domanda: L’amore umano non è costruito sull’amore per l’altro ma sul proprio bene attraverso il bene dell’altro. È chiaro che non esiste qualcosa come l’amore altruistico. C’è una grande differenza tra l’amore altruistico, quando pensi solo all’altro e a come soddisfarlo, e l’amore umano. Le persone non possono amare in tal modo senza un qualche beneficio personale.

Frequentemente, il nostro amore si trasforma in odio. Se amo qualcuno e all’improvviso mi inganna, il mio amore si converte in odio. Perché c’è una così grande distanza tra questi sentimenti?

Risposta: Perché si vuole essere soddisfatti con questo oggetto e invece di un piacevole riempimento alla fine si ottiene esattamente l’opposto. Questa è la ragione per cui appare l’odio invece dell’amore.

Domanda: Cosa deve accadere in un individuo allo scopo di sentire l’amore assoluto manifestarsi in lui?

Risposta: Se egli si eleva al di sopra di se stesso, indipendentemente da come gli altri lo trattano, lui li tratterà comunque bene, allora è possibile l’amore assoluto.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 23/10/2020

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Il senso della vita di una classe sociale “inutile”

Domanda: Sarebbe logico pensare che le comunità virtuali aiutino le persone a comunicare nella vita reale ma in realtà è il contrario, perché?

Risposta: Poiché le persone sono influenzate dal loro egoismo. Non possiamo farci nulla. Fintantoché non ci correggeremo, ogni modalità e forma di comunicazione ci danneggerà.
Domanda: Alcuni studiosi credono che i videogiochi forniranno un senso della vita alla classe sociale “inutile”, composta dagli individui che hanno perso il lavoro. Potranno essere miliardi di persone. Gli sarà garantito un salario minimo e giochi così da non farli ribellare. Lei vede possibile uno scenario del genere?

Risposta: Purtroppo sì, potrà succedere. Anche se questa sarà una fase intermedia di sviluppo dell’umanità e non quella finale.

Domanda: Oggigiorno ognuno di noi entra in contatto con così tante persone per cui non basterebbe una vita intera per incontrarle tutte. È un’opportunità per noi? Come possiamo sfruttarla nella giusta maniera per la nostra crescita personale?

Risposta: Credo che questo fenomeno ostacoli la nostra crescita personale, e che una persona qualunque non abbia la possibilità di staccarsene e crescere.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 7/10/2020

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Convenzioni morali e leggi della natura

Domanda: Le norme sociali possono essere divise in diversi tipi. Esistono standard etici come cedere il posto agli anziani sui mezzi pubblici. Esistono norme legali come il divieto di fumare in luoghi pubblici. Ci sono norme religiose riguardanti l’adempimento di alcuni tipi di comandamenti. Esistono norme politiche relative alla definizione di determinate leggi. Ci sono anche standard estetici, etc.

Dici spesso che l’amore per l’ amico è una legge della natura. Qual è la differenza tra le convenzioni morali e le leggi della natura?

Risposta: Le convenzioni morali sono le leggi del comportamento umano in un dato momento. Se in passato consideravano corretti metodi di comunicazione aspri, anche al punto di trattarsi crudelmente, in seguito queste norme sono cambiate e si sono fatte più morbide, e poi ancora più amichevoli e così via.

Man mano che l’egoismo cresceva, l’uomo continuava a sviluppare un codice di norme morali al fine di coesistere tra loro più correttamente. Così siamo arrivati al nostro stato attuale. Di principio, questo è lo stesso egoismo che ci governa e determina tutte le norme per la nostra interconnessione.

Domanda: Quindi se le norme continuano a cambiare nel corso della storia, non possono essere attribuite alle leggi della natura? Dopo tutto, se è una legge della natura, non dovrebbe cambiare.

Risposta: Nel tempo il nostro egoismo cambia e noi cambiamo con esso e di conseguenza stabiliamo nuove leggi.

Domanda: Chi determina se l’amore per l’amico è una legge o no?

Risposta: Noi non definiamo niente. Possiamo solo scoprire questa legge della natura e rivelare che esiste. Nella misura che riconosciamo quanto sia universale, iniziamo ad applicarla nelle nostre vite.

L’amore per gli amici è comunque una legge. E’ sopra di noi. Pertanto, il livello del nostro sviluppo determina quanto vogliamo implementarlo.
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From KabTV’s “Communication Skills” 10/9/20

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Rimpiazzare i contatti fisici

Domanda: Durante la pandemia siamo diventati tutti partecipanti all’esperimento di vivere in un isolamento tattile. In che modo, l’eliminazione della comunicazione fisica come la principale modalità di interazione con gli altri influenzerà il futuro sviluppo dell’umanità?

Risposta: Stiamo entrando in uno stato nel quale veramente non comunichiamo fisicamente. Quindi, cosa importa se sono nella metropolitana o indaffarato tra la folla? In pratica, c’è un contatto molto piccolo tra di noi. Tutti i contatti si svolgono attraverso i computer.

Perciò non penso che la pandemia farà qualcosa per avvicinare le persone tra di loro. È impossibile condurre un esperimento che confronti passato, presente e futuro perché siamo in condizioni diverse.

Come è organizzato normalmente un esperimento? Ci sono condizioni certe e altre da esaminare, e per studiarle, si tengono fisse queste e quelle condizioni di uno stato e si confrontano con le altre.

Qui, tuttavia, non possiamo confrontare lo stato attuale, quello passato e a maggior ragione lo stato futuro. Non abbiamo ancora terminato questo processo. Di conseguenza, tutte le nostre conclusioni sono molto vaghe e incerte.

Se me lo chiedi come kabbalista, posso dirti che le persone sentono veramente di essere più in contatto adesso di prima. Ci si può chiedere: “Com’è possibile se sono in quarantena nella loro casa?” Stanno sperimentando il medesimo stato e perciò diventano a livello sensoriale più vicini l’una all’altra e possono comprendersi di più reciprocamente.

Domanda: Lei pensa che lo schermo del computer attraverso il quale comunichiamo può diventare un problema per noi in futuro?

Risposta: Noi possiamo incontrarci adesso e in pochi minuti accorgerci che non abbiamo nulla da dirci. Cosa possiamo raccontarci l’un l’altro che tu non abbia vissuto ed io non abbia vissuto? Siamo tutti nelle stesse condizioni e perciò non può esserci altro da dire.

Domanda: Questo significa che adesso stiamo entrando in un nuovo livello di sviluppo nel quale il corpo non gioca più alcun ruolo nella comunicazione?

Risposta: Muovere il corpo da un luogo ad un altro ha da tempo smesso di giocare un qualsiasi ruolo. Io prendo un aereo e volo ovunque ma rimango in contatto con i miei colleghi, la famiglia e gli amici. Le cose stanno funzionando in modo diverso da molto tempo. Internet ci ha reso tutti uguali.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 30/10/2020

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Ogni cosa può essere corretta

Domanda: Quale azione qualcuno potrebbe commettere che le farebbe decidere di non stare mai più vicino a quella persona?

Risposta: Non credo che questo possa accadere. Puoi sempre arrivare a una qualche tipo di comprensione e a qualche soluzione per sistemare tutto. Non ci sono cose che non si possono correggere al mondo.

Domanda: Persino il tradimento?

Risposta: Nessuna! Tutto è rimediabile. Così è detto: “L’angelo della morte diventerà l’angelo della vita”, la vita eterna.
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Dalla trasmissione di KabTV ” Communication Skills”, 30/10/2020

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Le nazioni del mondo ed i principi morali

Domanda: Una popolazione ben educata è più tollerante con le minoranze di genere ma è intollerante con le violazioni delle norme morali secondo i propri interessi egoistici, per esempio: corruzione, evasione fiscale. Un gruppo di persone religiose è molto più vicino a un tale principio morale.
Lei, come kabbalista, crede che i principi morali dovrebbero rimanere fissi o possono cambiare a seconda delle circostanze?

Risposta: I veri principi morali non dipendono da nulla. Essi non appartengono a società o religioni ma sono al di sopra di questo.

Domanda: Pensa che le norme morali dovrebbero essere le stesse per tutti o ogni nazione può avere le proprie norme di comportamento e principi morali?

Risposta: Le norme di comportamento possono essere diverse in diverse nazioni e i principi morali devono essere gli stessi per tutti. Sebbene dipenda dallo sviluppo della nazione, tuttavia tutte le norme e i principi devono essere orientati verso ama il tuo prossimo come te stesso.

Domanda: Considerando che tutte le persone hanno livelli di desiderio diversi, in accordo alla struttura gerarchica dello psicologo Maslow, può essere ipotizzato che ogni livello abbia le proprie norme di comportamento?

Risposta: Relativamente, ma tutti devono capire dove si trovano in questa piramide. E sebbene non si sia ancora raggiunto il livello più alto, si sa che questi livelli esistono.

Commento: Lei dice che deve esserci un unico principio, ama il tuo prossimo, e le norme potrebbero essere diverse in ogni nazione, ma dentro la nazione ci sono diversi livelli, più sviluppati e meno sviluppati.

La mia risposta: Si, ma tutti appartengono ad un’unica piramide, il cui vertice è ama il tuo prossimo come te stesso.

Domanda: Le norme etiche e morali devono essere classificate in base a età, genere e nazionalità? O devono essere universali e devono essere insegnate gradualmente ad una persona fin dall’infanzia?

Risposta: Senza dubbio, ad un individuo deve essere insegnato questo dall’infanzia e costantemente. È indispensabile condurlo a questi principi innalzandoli ad un livello che non dipende dalla natura dell’uomo, dalla sua nazionalità, dall’etnia e da altre caratteristiche. Questa è la responsabilità di tutta l’umanità.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 9/10/2020

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Domanda: Qual è la differenza tra una comunità virtuale e una spirituale?

Risposta: Una comunità virtuale ha molti obiettivi diversi. La comunità spirituale invece persegue uno scopo che è molto chiaro, distinto e stabilito dai suoi grandi maestri. E noi, come studenti, ci stiamo muovendo verso questa meta.

Domanda: Cosa consiglierebbe ai proprietari di Social Network come Twitter, Facebook e YouTube?

Risposta: Consiglierei loro di guidare lo sviluppo dei Social Network nella direzione appropriata per dare alle persone l’opportunità di essere in comunicazione fra loro nel modo più aperto e l’umanità se ne accorgerà rapidamente.

Ma oggi, questi Social Network funzionano in un modo che impedisce alle persone di essere adeguatamente connesse. Dovrebbero permettere alle forze della natura di guidare le persone verso l’obiettivo corretto. Ma essi interferiscono, e questo è il loro male più grande.

Domanda: Che tipo di tecnologia potrebbe suggerire per sviluppare la comunicazione tra le persone? Ha qualche idea?

Risposta: No. Penso che tutte le idee emergeranno non appena ce ne sarà il bisogno.
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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, del 07/10/2020

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I Social Networks come luogo dove esprimere le emozioni

Domanda: Se in passato una persona veniva travolta da emozioni, positive o negative che fossero, e le poteva condividere con diversi amici, oggi può condividerle con milioni di persone. Questa opportunità ci aiuta a svilupparci come individui?

Risposta: No, ciò non ha alcun senso come quello che succede a scuola. Che cosa condivide una persona? Che emozioni gli altri ricevono da esso o essa? Come reagiscono? Tutto questo si colloca ad un livello di bisogni primordiali e non significa nulla. In fin dei conti ciò che guida ciascuno di noi è un mero egoismo quotidiano.

Domanda: È sempre più difficile esprimere verbalmente i propri pensieri ed emozioni, soprattutto per le giovani generazioni. Inoltre, molti hanno vergogna della propria incapacità a scrivere correttamente che si compensa con emoticon, like e altri simboli. Lei pensa che stiamo regredendo all’età della pietra o piuttosto questo è una sorta di sviluppo?

Risposta: Credo sia una cosa positiva. Non c’è un’età della pietra.
Nell’età della pietra non c’erano restrizioni sulla trasmissione delle informazioni, eccettuate le limitazioni tecnologiche. Oggigiorno abbiamo limitazioni sul trasferimento di informazioni in quanto le informazioni semplicemente non esistono; è diventato tutto così piatto.

Ecco che in questo contesto trovano posto gli emoticon senza nessun problema.
Il degrado non è causato dall’uso degli emoticon ma da un decadimento generale. Gli emoticon sono solo un sottoprodotto di questo degrado.

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Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 07/10/2020

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