Pubblicato nella 'Israele Oggi' Categoria

Gestire la rabbia nella maniera corretta

Domanda: In Israele siamo irascibili, e questo causa conflitti di desideri e intensifica la rabbia.  Qual è il modo giusto di gestire la rabbia?

Risposta: Questo avviene per mancanza di educazione.  Le persone semplicemente non hanno pazienza e non riescono a controllarsi.  Sono viziati poiché lasciamo che i nostri figli facciano ciò che vogliono, cosa che sarebbe proibita.

Dobbiamo insegnare ed educare i nostri figli come gestire diverse difficoltà nella vita, fin dalla tenera età.

Domanda: Vogliamo educare la nostra gioventù a rispondere correttamente alla rabbia.  Che cosa dovremmo insegnare loro?

Risposta:  Dobbiamo insegnargli come fermare la rabbia.

Domanda: E’ meglio fuggire, piuttosto che rispondere alla persona che ho davanti?

Risposta: Certo che è meglio, ma sappiamo quanto sia difficile.

Domande: molti consulenti di coppia affermano che è importante saper litigare. Come si fa a litigare correttamente?

Risposta: E’ corretto.  Non esiste un avvicinamento, o pace, senza liti, ma queste due cose devono essere collegate. Dobbiamo imparare come essere d’esempio l’uno verso l’altro.

Io posso essere un esempio sforzandomi ad andare al di sopra di me stesso, e anche se sono arrabbiato, mi relaziono all’altro con amore.  “L’amore coprirà ogni crimine”.

Domanda: E’ possibile relazionarci al nostro compagno con amore quando litighiamo?

Risposta: si tratta di abitudine.

Domanda: Da dove arriva l’amore quando siamo arrabbiati e ci odiamo?

Risposta: E’ semplice, copriamo la rabbia e il furore con amore, ma l’amore è dentro e quindi è una questione di equilibrio tra i due.

Più riesco a giocare con ogni elemento, e più devo costantemente giocarci. Non devo totalmente identificarmi con la sensazione di rabbia oppure amore, ma solo lasciare che le due sensazioni operino in me in modo da poter controllare queste due sensazioni insieme.

 

From KabTV’s “Conversation with Journalists” 12/12/21

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Il ritorno del coronavirus

Il coronavirus tornerà inevitabilmente. Non abbiamo tratto le corrette conclusioni dalla prima ondata della pandemia e la seconda ondata arriverà. Tutto quello che abbiamo capito dalla prima ondata e che dovremmo stare a casa, e se usciamo, dovremmo indossare una maschera e mantenere le distanze tra di noi. E naturalmente, questo non è abbastanza per correggere il nostro stato.

Comunque, inizialmente non mi aspettavo che il coronavirus scomparisse rapidamente. Questa era solo la prima ondata e la seconda sarebbe arrivata dopo, e sta già accadendo. Non solo una ripetizione dell’ondata, ma nuove mutazioni del virus da una nuova fonte. E avvicinandosi all’inverno, penso che ci sarà una terza ondata.

E’ molto probabile che queste ondate arrivino con grande frequenza, di volta in volta, per insegnarci che dobbiamo finalmente fare qualcosa con noi stessi. Altrimenti, il virus ci disconnetterà dalla vita normale che avevamo prima. Dovremo cambiare l’intera routine della vita, l’economia, l’industria, le forme di lavoro, l’assistenza infantile, e le forme di comunicazione e interazione.

Il virus colpisce tutto perché il mondo intero è costruito sulla connessione tra le persone. La pandemia colpisce proprio questo legame tra noi. Inizieremo ora a sentire sempre di più quanto sia un disturbo qualitativo questo blocco di connessione. La pandemia non ci permette di comunicare nemmeno con le mascherine.

Il virus muterà a tal punto che le vaccinazioni smetteranno di funzionare in modo che inizieremo a pensare a quale dovrebbe essere la natura della vaccinazione, cosa dovrebbe fare, e come dovremmo prepararci per non subire colpi pesanti. Dobbiamo iniziare a diventare più intelligenti!

Le ondate della pandemia sono come le piaghe Egiziane che ci spingono ad elevarci al di sopra del nostro egoismo, per uscire dal potere del Faraone. E’ questa la direzione delle nostre azioni, pensieri, e conversazioni? Ci rendiamo conto che il coronavirus è la stessa piaga che il popolo di Israele ha vissuto in Egitto: sangue, rane, pidocchi, e tutto il resto? Dobbiamo affrontare tutto questo, ma in un modo diverso.

Puoi provare a chiudere i confini in modo che il virus non penetri dall’esterno, ma questo non aiuterà perché il Creatore implementa ancora il Suo programma superiore. Il virus non scomparirà e non ci lascerà, perché fin’ora non ha causato alcun cambiamento dentro di noi. E quindi dovrà colpire il popolo di Israele e il mondo intero ancora e ancora.

Israele dalla sua correzione interna può curare se stessa e il mondo intero dalla pandemia fungendo da medicina per l’intera società umana. Se gli Ebrei iniziano a trattarsi correttamente tra di loro, la pandemia scomparirà in tutto il mondo, l’intera umanità sarà curata.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “A Conversation with Journalists” 6/24/21

 

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Le lezioni sull’Olocausto

Viviamo un tempo unico, un tempo in cui ci viene data la possibilità di avere successo. Ma non vi è alcuna garanzia che ci riusciremo. Questa volta però siamo stati “programmati” per guadagnare forza e capire dove siamo e cosa dobbiamo fare.

Baal HaSulam definisce questo “Il tempo delle opportunità aperte per la liberazione”.
Ci è stata data questa possibilità, e tutto il nostro lavoro consiste nel cercare di metterla in pratica e di portare in vita tutto ciò che è scritto nei libri kabbalistici. Nessuno sa come questo risulterà alla fine. Baal HaSulam scrisse a proposito dell’esistenza del pericolo che questa possibilità rimanga irrealizzata e che lo Stato di Israele cadrà a pezzi. Dopotutto, ci sono forze molto potenti contro di noi.

Il Creatore ha organizzato questi nemici per noi, nemici che possiedono pazienza, potenza, grande quantità e qualità. Dobbiamo capire che abbiamo bisogno del potere del Creatore per combattere contro di loro. Se capiamo questo, vinceremo. Ma se non lo facciamo, allora lo Stato di Israele non ha futuro.

Questo perché l’unica condizione per l’esistenza dello Stato di Israele è la nostra unione. Pertanto, né una potenza militare né l’America con Trump ci aiuteranno: nessun altro potere, se non il potere della nostra unione.

L’unica questione è se la nazione di Israele è pronta a sentire questo e quando lo sentirà. Finora, è solo cresciuta più forte nel suo orgoglio e sempre più lontana dalla verità, le persone sono sempre più distanti le une dalle altre, e sono sempre più odiate da tutti gli altri.

Gli ebrei sono molto orgogliosi del loro successo materiale, che non ha alcun collegamento con la loro missione innata. Gli ebrei israeliani, europei e americani, hanno ciascuno i loro particolari sintomi della malattia, ma sono tutti ancora uniti da una cosa: l’odio per le nazioni che li circondano. Speriamo che questa strada non ci porti ad un Olocausto simile a quello che è già avvenuto in passato.

Il tempo stringe, ne abbiamo sprecato la gran parte e la nazione di Israele non è ancora cambiata internamente per il meglio; anzi al contrario, è peggiorata. Non c’è nessuno che dipenda da altro se non da noi stessi e dal Creatore. È un problema terribile quando c’è la possibilità di correggere e completare la nostra missione, ma la gente non lo sente. Sono passati solo 70 anni dall’Olocausto e le sue lezioni sono apparentemente già state dimenticate.

Ci è stata data l’opportunità di unirci, di lasciare i paesi dove siamo stati odiati e di iniziare insieme a scoprire l’essenza interiore della nazione di Israele conosciuta da tutti, sia religiosi che secolari, di cui è scritto: “L’amore copre tutti i crimini.” Ma nessuno vuole accettare questa legge; al contrario: la separazione ed il conflitto interpersonale continuano a rafforzarsi. Vediamo che la storia non ci insegna nulla.

Solo attraverso la diffusione della saggezza della Kabbalah e attraendo la Luce che riforma, le cose possono migliorare. Il mondo intero soffre e continuerà a soffrire ancora di più.

Stiamo tutti scivolando su un piano inclinato. Speriamo che con la nostra partecipazione alla correzione, la pressione del mondo su di noi sarà relativamente morbida, ma ciò nonostante ci obbligherà ad unirci.

Se non risvegliamo noi stessi, i nostri egiziani interiori, se non sentiamo che essi si nascondono dentro di noi, ostacolando la nostra connessione, allora forse il mondo ci aiuterà in questo e richiederà la metodologia della connessione.

Un tempo non era così evidente, ma oggi tutti capiscono che l’unione creata negli ultimi 30-40 anni sta distruggendo il mondo. Inizialmente, tutti erano elettrizzati dal fatto che la società fosse diventata globale e integrata, pensando che questo ci avrebbe portato prosperità. Ma ora è già chiaro che non è così. Oggi stanno già iniziando vere guerre: Cina, Stati Uniti, ecc.

Questo è un segno evidente che l’unione non è possibile finché l’egoismo non viene corretto. E finché ciò non accadrà, l’unione sarà sempre dannosa, come è scritto: “L’unione dei peccatori porterà danni a loro e al mondo.” Alla fine, porterà guerre tremende.

Oggi, a poche settimane dalla Giornata della Memoria dell’Olocausto, il mondo ha davvero bisogno di chiarimenti (e dell’antidoto).

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Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah dell’8/04/2018, Shamati articolo n.190, “Ogni azione lascia un’impronta”

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Domanda: Perché adesso i nazisti stanno improvvisamente tornando attivi?

Risposta: La società umana ha raggiunto uno stato del proprio sviluppo nel quale ci sono due strade davanti ad essa. Una strada è quella dell’unione sulla base dell’egoismo e dell’odio, che si esprime nel Nazional-Socialismo e nel Fascismo. E quindi l’intera società è divisa in classi: quelli che stanno più in alto e quelli che si trovano più in basso. In questo modo l’egoismo riordina tutta l’umanità.

Ed il popolo ebraico, quale portatore del metodo di Abrahamo, è polarmente opposto al Fascismo perché il suo metodo è basato sul percorso della correzione, non sul percorso naturale dell’egoismo. E’ per questo che gli ebrei odiano in modo speciale proprio il Fascismo.

Il percorso dello sviluppo naturale porta all’unificazione sulla base del Nazismo fino al momento in cui tutte le sue terribili conseguenze vengono rivelate. Oppure possiamo anche unirci con l’aiuto della Luce al di sopra dell’egoismo, attraverso il metodo di Abrahamo.

Il mondo diventa integrale e “circolare”. E l’umanità ha due modi per raggiungere questa forma circolare. Un modo è all’interno della conoscenza, ovvero, dentro l’egoismo e questa forma è chiamata Nazismo. L’altro modo è al di sopra della conoscenza, al di sopra dell’egoismo, in base al metodo della Kabbalah, ovvero “tramite il percorso della Luce.”

Il Fascismo è rivelato con lo scopo di far capire ad ognuno la catastrofe alla quale conduce questo percorso, così che cominciamo ad unirci al di sopra dell’egoismo prima o poi.

La storia si ripete sino a che non la correggiamo. Hitler e i nazisti in Germania avevano delle grandi speranze per l’America, aspettandosi che il Nazismo potesse continuare a vivere su quel suolo. Dopo tutto, ci furono molti tedeschi tra i fondatori degli Stati Uniti. Ci fu anche una discussione su quale dovesse essere la lingua ufficiale negli USA: tedesco o inglese. Alla fine venne scelto l’inglese ma entrambe le lingue avevano quasi le stesse possibilità.

Domanda: Qual è la differenza tra lo stato attuale e quello degli anni 30-40 del secolo scorso? Siamo diventati più intelligenti?

Risposta: Non sembra che siamo diventati più intelligenti. L’umanità non impara affatto dai propri errori, poiché l’egoismo stesso lavora dentro alla persona. Ma oggi abbiamo la possibilità di diffondere la saggezza della Kabbalah e di spiegarla, perché già tantissime persone seguono la Kabbalah nel mondo.

Quindi, è probabile che saremo capaci di spiegare che il mondo si trova davanti ad un pericoloso bivio e che cosa possiamo fare per salvarci dalla distruzione. Altrimenti, il mondo si sta condannando a terribili sofferenze e ad una guerra mondiale. E sarà davvero mondiale, non localizzata come nel secolo scorso.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21/8/2017, Lezione sull’argomento: “L’Europa ad un bivio”

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Trump e la salvezza degli USA

Commento: Il Presidente Trump non è riuscito ad abolire la legge sull’assicurazione sanitaria. La gente dice che è l’inizio di una catena di fallimenti.

Il mio commento: Come si suol dire, una persona sul campo di battaglia, non è un guerriero. Se tutte le coalizioni presidenziali che lo hanno preceduto sono contro Trump, non so se lui sarà in grado di affrontarle.

Anche se mosso da grandi intenzioni, ha però anche solo il terrore di nominare l’intenzione di stabilire buoni rapporti con la Russia o tagliare davvero il massiccio sostegno alla NATO, perché spende un sacco di soldi per questo! Lascia che l’Europa se la cavi da sola, non vuole spendere soldi sulla NATO, perché mai gli americani dovrebbero sempre mantenere l’ombrello aperto?

Il problema è che Trump non ha alcun supporto. Gli americani sono immersi nelle loro controversie politiche interne e nient’altro. Nessuno prende in considerazione ciò che è buono per gli Stati Uniti o per il mondo. Sono tutti interessati solo a ciò che è buono per i propri limitati interessi politici. Ecco perché, naturalmente, la sua posizione è fortemente svantaggiata e il futuro non è chiaro.

Domanda: Cosa gli consiglieresti come kabbalista?

Risposta: Gli raccomanderei di radunare tutti gli ebrei che risiedono negli Stati Uniti e di dire loro: “Volete che le cose per voi peggiorino? Non pensate che le cose miglioreranno per voi, perché peggioreranno solo, se io me ne andrò. Lavoriamo insieme per risolvere questo problema”

La salvezza degli Stati Uniti e del mondo dipende solo dall’unione degli ebrei. E Trump ne ha la chiave. Ci sono alcuni ebrei che lo sostengono, anche se non sono molti. La maggior parte di essi, come al solito, è contro di lui, perché gli ebrei sono ovunque i principali antisemiti.

Spero davvero che possa farlo. Se lo vorrà e riuscirà a capire come affrontare il discorso, sostenendo gli ebrei. La chiave di tutto è nell’unione degli ebrei. Trump ha questa opportunità. Io sono disposto ad aiutarlo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman” 27/03/17

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New Life #656 – Dalla Grecia all’ISIS

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riassunto

Oggigiorno, nel mondo, non c’è più un approccio greco, con la mitologia e tutto il resto…. Questo atteggiamento si è sviluppato in seguito nel Cristianesimo. L’Islam occupa lo scenario principale oggi, assicurando alla gente una buona vita qui ed in cielo, immediatamente, se le persone accettano semplicemente di unirsi alla sua ideologia.

L’obbiettivo dell’Islam estremista è spaventare gli Europei, affinché abbiano paura di abbandonare le loro case. In contrasto con l’islam, l’Ebraismo non si è mai imposto su nessuno. Tuttalpiù l’islam estremista ed il Cristianesimo si metteranno contro Israele.

La percezione maccabea ci dice che dobbiamo unirci con amore e distruggere i Greci fra noi, perché sono le forze di separazione. All’interno di “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Levitico 19:18), scopriamo “E amerai il Signore tuo Dio” (Deuteronomio 6:5), la forza superiore della natura. Mattatia l’Asmoneo disse: “Chi è per il Creatore, mi segua”, questo era un invito a connettersi alla vita con la forza dell’amore e della dazione.

Oggi la chiamata “Chi è per il Creatore mi segua” è diretta a tutta l’umanità.

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Dalla trasmissione di KabTV  “New Life #656 – Dalla Grecia all’ISIS” 03/12/15

A chi chiedere perdono e per cosa? Parte 2

Dr. Michael LaitmanDomanda: E’ sbagliato pensare che ci sia un Dio al di sopra di noi, che sta guardando le nostre azioni e a cui abbiamo bisogno di chiedere perdono?

Risposta: Una persona passa attraverso vari stadi di sviluppo. Pertanto, è impossibile affermare che alcune delle sue convinzioni siano corrette e altre no. Lei oggi pensa in un certo modo, ma gradualmente corregge la sua percezione, innalzandosi nella conoscenza e nei sentimenti.

E allora, naturalmente, il concetto di “Io e il Creatore” cambia completamente. Io sento sempre di più che la forza superiore è il risultato della mia connessione con le altre persone e non esiste al di fuori di questo. Solo l’essenza del Creatore (Atzmuto), che è assolutamente inaccessibile a me, esiste indipendentemente.

Pertanto, dobbiamo afferrare saldamente il concetto che il Creatore esiste solo nella connessione con le persone. Non ci può essere nessun appello al Creatore, tranne dalla nostra unione; dopo tutto, noi creiamo il posto per la Sua rivelazione attraverso la nostra unione.

A questo punto ognuno deve giudicare se stesso: quanto è connesso con gli altri? Questa è tutta la sua redenzione. E’ impossibile giudicare una persona individualmente. Questo è un grandissimo sbaglio che facciamo sempre istintivamente: pensare a noi stessi, contando solo su noi stessi, e agendo da soli.

E’un errore fatale che abbiamo continuato a fare per migliaia di anni. La separazione dal Creatore è la causa della nostra terribile dimenticanza.

Commento: Purtroppo, questo risuona in modo molto rilevante come causa della separazione, del disaccordo e dell’ostilità fra le varie correnti e fazioni.

Risposta: Il popolo di Israele è già passato attraverso questi stati durante la distruzione del Primo e del Secondo Tempio. Gli Ebrei si uccidevano a vicenda allora, non solo con le parole, ma anche con le armi vere, spargendo sangue fraterno nelle guerre civili. Spero molto che oggi non arriveremo a questo. Non abbiamo ancora preso le nostre spade, ma stiamo seriamente combattendo gli uni contro gli altri con tutti gli altri mezzi.

Questo perché abbiamo dimenticato chi siamo, qual è il fondamento della nostra nazione, e la nostra responsabilità a muoverci verso l’unione; anche se, in realtà, questa è proprio la nostra correzione e la correzione di tutto il mondo.

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Da KabTV “Nuova Vita” del 27/09/16

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Ynet: “Sembra una forma moderna di diffamazione razziale”

Pubblicato nella mia rubrica settimanale su Ynet: “Sembra una forma moderna di diffamazione razziale”

La difficile storia del popolo d’Israele non ci ha reso esperti nella cura della malattia dell’antisemitismo. Ora che il pericolo è alle porte, ma possiamo ancora scegliere di agire, dobbiamo fare una cura preventiva. Il Dott. Michael Laitman decodifica il meccanismo celato dietro il fenomeno dell’antisemitismo di quei leader e politici che sono contro la nazione di Israele, e ci sfida a fare esperimenti sociali volti a neutralizzare l’odio contro di noi.

Attualmente il canale Channel 10 News sta trasmettendo un documentario a puntate che rivela la portata del boicottaggio contro Israele da parte delle istituzioni accademiche degli Stati Uniti. Quindi non si tratta più solo dell’Unione Europea o del Ministro degli Esteri svedese, ma il veleno e l’odio contro Israele si sono diffusi anche tra i cittadini del nostro miglior amico: gli Stati Uniti d’America. Sempre più uomini di stato, leader politici, accademici e figure chiave in molti settori esprimono liberamente ed apertamente la loro intransigente ostilità nei confronti di Israele.

Esperti di Spicco, Risultati zero

Per poter gestire l’ondata di odio virale, Israele ha ottenuto l’appoggio di ministri dell’informazione, uomini d’affari e rappresentanti da tutto il mondo ed ha lanciato costose campagne via internet.

Comunque, nonostante la significativa assegnazione di risorse, l’immagine di Israele non è migliorata ed il problema permane. Purtroppo aumenta l’antisemitismo, l’opinione pubblica mondiale si è arresa ad una percezione anti israeliana e si rafforza il razzismo contro di noi.

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(Il veleno e l’odio contro Israele sono arrivati ovunque) (Foto: citizenside.com)

 

L’antisemitismo è stato la nostra eredità per anni e non ha mai avuto alcuna spiegazione logica. L’opinione globale è supportata da un forte sentimento interiore, in base al quale Israele e gli ebrei sono da biasimare per tutti i guai e le crisi nel mondo. Sembra che la necessità di condannare Israele, annichilirlo ed eliminarlo, stia nel subconscio delle nazioni del mondo ed in tempi recenti essa viene espressa con forza a livello militare.

Cosa vogliono da noi?

Henry Ford, uno dei maggiori antisemiti, pubblicò una serie di opuscoli intitolata “The International Jew” (l’ebreo internazionale). Tra le varie cose egli scrisse: “L’ebreo è stato troppo a lungo abituato a pensare a se stesso come l’unico a poter rivendicare l’umanitarismo della società; la società ha una grande richiesta nei suoi confronti: che smetta di sentirsi esclusivo, che smetta di sfruttare il mondo, che smetta di creare gruppi ebraici, che smetta con i suoi guadagni e che inizi ad adempiere, in un modo in cui la sua esclusività non gli ha mai permesso di fare, l’antica profezia in base alla quale, tramite lui, tutte le nazioni sulla terra verranno benedette”. Ford è un esempio tra tanti.

Secondo la saggezza della Kabbalah non vi è motivo di sorprendersi. L’antico odio per Israele ha naturalmente radici in ogni persona (1). Inoltre, vi è una connessione diretta tra l’odio per Israele ed il sistema di rapporti tra la gente di Israele. L’origine di questo risale a circa 3500 anni fa, quando decidemmo di seguire le orme di un sacerdote babilonese chiamato Abramo. Abramo insegnò ai babilonesi come difendere l’unione quale massimo valore, nonostante l’ego che divide, che porta le persone all’odio reciproco (2).

Contro la forza che separa si può utilizzare la forza che connette. La sua funzione è quella di collegare le varie parti, connetterle e portare l’unione. Il popolo di Israele, per primo, deve realizzare questo processo. La connessione deve avvenire qui tra di noi, perché noi siamo coloro che per primi applicarono il metodo della connessione chiamato saggezza della Kabbalah (3). Nel momento in cui ci uniremo, in tutto il mondo si diffonderà una forza positiva, una forza capace di operare prodigi (4).

Unirsi Contro l’Antisemitismo che si trova dentro in Noi

Ai piedi del monte Sinai, Israele affrontò un ulteriore dilemma, nel momento in cui fu messo di fronte ad una scelta inequivocabile: responsabilità reciproca o odio infondato, tutto o niente. Con uno sforzo titanico Israele conquistò la montagna d’odio ed i suoi componenti si connessero “Come un unico cuore”. Da lì la strada per la terra di Israele, la costruzione del Tempio e la prosperità, fu breve, finché il veleno dell’odio infondato dilagò di nuovo tra il popolo, il Tempio fu distrutto e noi andammo in esilio (5).

Da allora sono passati 2000 anni e, anche se siamo tornati in quella terra, ci comportiamo ancora come se fossimo in esilio. Tribù e comunità divise si allontanano le une dalle altre, si auto gratificano invece di costruire un’unica comunità, sottolineano e sanciscono le differenze invece di costruire ciò che unisce e siamo davvero separati dalle nostre radici spirituali (6). Il mondo si aspetta che noi siamo “Luce per le nazioni” (Isaia 49:6) e che forniamo il buon esempio della società modello, nella quale tutti vivono in connessione ed amore fraterno al di sopra di tutte le differenze (7).

Siamo stati colpiti da ondate di moderno antisemitismo, tuttavia dobbiamo usarle per ricordarci del ruolo di cui gli ebrei sono investiti: fare unire il mondo “Come un solo uomo con un solo cuore”.

Secondo la Kabbalah l’antisemitismo è una legge della natura che può essere misurata. Sfidiamo noi stessi ed organizziamo uno studio sperimentale a livello nazionale, uno strumento pratico tramite il quale testare su noi stessi l’immensità della forza di connessione. Per un breve periodo di tempo proviamo a creare un’atmosfera calda, comprensiva e di connessione nelle relazioni tra noi, al di sopra dei sentimenti freddi, al di sopra dell’alienazione e dell’indifferenza, così vedremo come un cambiamento di atteggiamento nei confronti degli altri porti ad una riduzione significativa dell’odio nei nostri confronti (e nel mondo migliorano i rapporti politici, produttivi e gli atteggiamenti amichevoli verso di noi) (8).

NOTE:

1. “È un fatto che Israele sia odiato da tutte le nazioni per ragioni religiose, razziali, capitalistiche, comuniste o cosmopolite, ecc. Questo avviene perché l’odio anticipa ogni motivazione ma ciascuno risolve il proprio odio in base alla propria psicologia”. Rav Yehudah Ashlag (Baal HaSulam), The Writings of the Last Generation (gli scritti dell’ultima generazione), prima parte, sezione nove.

2. “Non vi è mai stata benevolenza come con Abramo…. Ed egli portò pace tra un individuo ed il suo simile poiché egli fu il padre di molte nazioni, poiché egli è colui che unisce e porta la pace tra tutte le creature”. Gevurot HaShem, capitolo 6.

3. “Spetta inoltre alla nazione di Israele qualificare se stessa e tutta la gente del mondo, per svilupparsi fino ad assumersi il sublime lavoro dell’amore per gli altri, che è la scala verso lo scopo della Creazione, ovvero, la Dvekut (adesione) a Lui”. Rav Yehudah Ashlag (Baal HaSulam), “The Arvut (Mutual Guarantee)” (l’arvut, garanzia reciproca), sezione 20.

4. “Tramite il popolo d’Israele, che è più preparato di tutti gli altri popoli ad avvicinarsi al Creatore, verrà concessa l’abbondanza a tutti gli altri popoli”. Rav Baruch Shalom HaLevi Ashlag (Rabash), “Letters” (lettere), lettera 18.

5. “La casa fu distrutta a causa dell’odio infondato. I loro cuori si divisero ed essi furono separati e non furono degni di un Tempio che è l’unificazione di Israele”. Il rabbino Israel Segal, “Netzah Israel”, capitolo 4.
Tratto da: http://www.huffingtonpost.com/michael-laitman/when-we-are-united-isis-i_b_8717558.html

6. “Dispiace dovere ammettere che uno dei meriti più preziosi che abbiamo perduto durante l’esilio, ed il più importante, è la consapevolezza della nazionalità, cioè quel sentimento naturale che connette e sostiene ciascuna nazione. I legami di amore che connettono la nazione, così naturali e primitivi in tutte le nazioni, sono degenerati e si sono allontanati dai nostri cuori e si sono dissolti”. Rav Yehudah Ashlag (Baal HaSulam), “The Nation” (la nazione).

7. “Israele porta Luce al mondo, com’è detto (Isaia 60:3): ‘E le nazioni cammineranno alla tua luce’”, Midrash Rabbah, Shir HaShirim, sezione 4, versetto 2.

8. “Quando Israele verrà innalzato secondo la sua vera caratteristica interiore, dando così al mondo una forma nuova e corretta, allora non solo Israele verrà innalzato ma anche il mondo intero. Avrà inizio quindi, una nuova era, nella quale non vi sarà commistione con la corruzione maligna; malvagità e riottosità non vi si opporranno affatto, rabbia e tristezza non potranno dominarvi e le preoccupazioni per l’equilibrio del mondo non troveranno posto nei cuori. Allora la forza brutale verrà eliminata e la spada perderà la sua importanza e cadrà in rovina”. Rav Raiah Kook, “Ein Aya”, Shabbat 2, Gerusalemme 5660, pagine 98-99.

9. H. Ford (1949), The International Jew: the World’s Foremost Problem (l’ebreo internazionale: il principale problema del mondo), , Library of Alexandria, pagine 51-52.
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Un colpo all’ipocrisia di Bruxelles

Dr. Michael LaitmanDomanda: Il vice ministro israeliano della cooperazione regionale Ayoob Kara ha dichiarato, in seguito agli attacchi terroristici di Bruxelles, che non hanno ancora avuto nessuna risposta da coloro che sfidano ancora lo Stato di Israele.

L’Europa comprende che l’ipocrisia nei confronti di Israele stia ritornando a loro come un boomerang. Bruxelles ha ricevuto l’Islam con guanti di seta, e in altri dieci anni il sindaco di Bruxelles sarà arabo. Questo è ritornato a loro come un boomerang?

Risposta: Non ritorna come un boomerang. Non funziona in questo modo.

Le stesse persone che pensano alla divisione e non alla connessione e unione si mettono nella posizione in cui loro stessi potrebbero ricevere un duro colpo, poiché il movimento attraverso di loro si trova lungo il percorso della sofferenza, mentre avanzeranno in maniera più agevole coloro i quali tendono ad ammorbidire le cose, per avvicinare le persone e guidare le due parti verso la riconciliazione senza alcuna pressione.

Se noi invochiamo la pace senza la violenza o la pressione dalle due parti, e prendiamo le misure necessarie al fine di aiutare il ravvicinamento delle due parti, noi saremo in grado di fare qualcosa. Le azioni che avvicinano le persone sono migliori dell’identificazione con una parte, e poi ricevere un colpo da essa.

Non vedo nessun altro modo naturale che quello di avvicinare la gente, e certamente non di dominare tutti come oggi dichiara di fare l’Islam. Tutte le nazioni del mondo dovrebbero adottare il solo ed unico principio per cui l’amore è al di sopra di tutto. L’amore è uno stato di unione integrale e creativo durante il quale tutti si adattano agli altri come le parti di una meccanismo gigante.

In questo caso, il Belgio è la fonte dell’intera controversia globale, e questo oggi sta diventando evidente nella società europea. Il Belgio non sa come mettersi in contatto con gli altri correttamente e interviene su tutto. Pertanto, l’odio che ne scaturisce rispetto all’amore generale per la corretta inclusione nell’unione sopra l’ego, alla fine ritorna come un boomerang, e il colpo sarà duro.

Il Belgio in realtà è il simbolo dell’Europa egoista che ha posto l’unione bancaria come suo valore più alto invece dell’unione dei cuori.
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Dalla trasmissione di Kab TV “Notizie con Michael Laitman” 28/03/16

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Nuova Vita 508 – Tutta la verità sulla Forza Superiore

Dr. Michael Laitman

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Da un conversazione fra il Dott. Michael Laitman, Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riassunto

Esiste un sistema operativo che circonda l’universo ed esistono delle forze diverse che operano nel nostro mondo. Al di sopra di tutte queste forze vi è un’unica forza. Lo scopo dello sviluppo spirituale è quello di arrivare a conoscere la forza superiore al fine di capire che essa opera e parla dentro di noi.

Tutte le fonti sacre ci insegnano come scoprire la forza superiore. La Saggezza della Kabbalah ci dice che noi non dobbiamo credere ciecamente all’esistenza di questa forza, ma dobbiamo esplorarla, studiarla e scoprirla da soli.

I grandi kabbalisti erano persone molto sagge che vissero migliaia di anni fa; essi svilupparono molti livelli e scrissero dei libri nei quali codificarono i segreti nascosti del sistema superiore. Tutti questi libri in realtà, ci insegnano come conseguire la forza superiore.

Oggi la Saggezza della Kabbalah è stata rivelata, invitando ognuno di noi ad imparare come sviluppare la propria anima al fine di conoscere la forza superiore; si tratta della caratteristica dell’amore e della dazione, la forza del buono e benefattore. Gli antichi kabbalisti passarono in questo modo la barriera del tempo e dello spazio e ci trasmisero il messaggio sulla forza superiore dell’amore e della dazione nei libri scritti attraverso “Ama il tuo amico come te stesso”.
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Dal programma di Kab TV “Nuova Vita 508, Tutta la verità sulla Forza Superiore”, 22/01/15