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Non possiamo capire e misurare il Creatore

E’ scritto nello Zohar: “Non c’è nessuno come te tra tutti i saggi delle nazioni del mondo”. Si sta parlando dei discernimenti interiori di una persona. Cohen (il sacerdote), Levi, ed Israele sono chiamati Giudei perché sono attratti verso l’unione (che ha la stessa radice in Ebraico). Gli scienziati o i filosofi hanno il desiderio umano di raggiungere lo stesso traguardo, ma è pura teoria se non c’è l’aspirazione per il cambiamento e la correzione di se stessi.

Questo lavoro è solamente della mente e non del cuore. Ma noi dobbiamo correggere il cuore, vale a dire i desideri dell’uomo. I filosofi, invece, vogliono fare la stessa cosa ma nella mente, e perciò si confondono e si buttano nell’ “idolatria”, creando ogni genere di fantasia nella propria mente.

Tutte le qualità, tranne Israele (coloro che puntano a Yashar- El, diritti al Creatore), sono chiamate le nazioni del mondo, poiché non sono attratte all’adesione con il Creatore al fine di donarGli piacere. Le nazioni del mondo sono divise in settanta nazioni ed Israele è diviso in 12 tribù ed in molte altre parti, il che significa che la divisione è infinita. Allo stesso tempo, ognuno di noi è inserito in tutti gli altri. Questo succede come conseguenza della frantumazione del vaso, che va visto come la nostra preparazione.

Così, quando leggiamo nel Libro dello Zohar di qualche filosofo o di un giusto dobbiamo considerarli come proprietà che sono dentro di noi. L’intera Torà è scritta rispetto ad una sola persona che racchiude in sé l’intero mondo. La domanda è se questa persona è creata come qualcuno che può conseguire il Creatore attraverso i vasi interiori che gli sono stati dati: il suo desiderio di ricevere e la saggezza della mente.

Naturalmente no! L’espansione dei nostri vasi, attraverso i quali conseguiamo il Creatore senza filosofeggiare su di Lui, come i saggi delle nazioni del mondo fanno, avviene solamente attraverso la forza superiore che ci fornisce il Masach (schermo) e la Luce che Ritorna. Si tratta di un’espansione totalmente diversa dei vasi rispetto a quelli che possiamo espandere con la saggezza.

Se un uomo studia qualcosa con la logica, acquisisce della saggezza, il pensiero, ed una conoscenza generale. Ma i suoi vasi di percezione per conseguire il sistema divino, il sistema superiore di funzionamento, non ne vengono allargati. Egli non impara a conoscere le forze che operano in lui; non studia il Creatore. Infatti, il Creatore può essere conseguito solamente attraverso l’acquisizione dei Suoi attributi. Se un uomo non cambia le sue qualità, allora egli rimane ancora colui che riceve sotto il dominio del suo desiderio di ricevere e la mente, che serve il desiderio di riceve, tenta di appagarlo.

Questo è il modo in cui ci comportiamo in questo mondo e non c’è niente che possiamo farci. A meno che non riceviamo aiuto dall’alto, un aiuto che espande i nostri vasi di percezione e ci fa avere i nuovi vasi della dazione, non conseguiremo il Creatore. Noi non abbiamo idea di cosa sia il mondo Divino o spirituale.
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Dalla 2.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18.08.2013, Il Libro dello Zohar-Introduzione

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C’è un limite alla pazienza natura

Dr. Michael LaitmanDomanda: С’è una causa comune a tutti i nostri problemi?

Risposta: Se noi abbiamo un conflitto con la moglie, con i bambini, con i vicini, al lavoro e anche con noi stessi, questo significa che su di noi governa l’egoismo. Si chiama faraone.

Domanda: Ma la schiavitù d’Egitto, della quale racconta la Torà, che esisteva nei tempi antichi, è finita tempo fa?

Risposta: Il Faraone governa su di noi sempre, anche ora. Eventi che sono descritti nella Torà non sono legati ad un momento specifico, non è un racconto storico. Ci troviamo ancora sotto il dominio dell’ego, la nostra natura egoistica, che non ci permette di vivere normalmente.

Oggi viviamo in un mondo speciale, in un’epoca speciale. Siamo tutti interconnessi in un’unica rete con il mondo integrale, l’economia integrale, e dipendiamo l’uno dall’altro. Se la comunità internazionale impone sanzioni contro un qualsiasi paese, taglia la connessione, come per esempio con l’Iran, allora quel paese cade. Perché tutto dipende da tutti.

Questo ci dimostra in quale mondo integrale ci troviamo, dove siamo tutti interconnessi. Se non ci comportiamo bene con gli altri facciamo danno a noi stessi.

Perciò, se non riusciamo a costruire i rapporti tra di noi: tutti i popoli, tutti gli stati, tutti partono dal paese, allora ci distruggeremo . Non ci aiuta più niente. Perché saremo in conflitto con la legge della natura.

Domanda: Di fatto non troviamo nessun accordo tra di noi, però viviamo lo stesso.

Risposta: C’è un limite a quello scontro: fino a quale dimensione può crescere, e fino a quando può continuare. La causa di questo scontro è la nostra natura, che ci obbliga a pensare a noi stessi.

Egli non capisce che il suo bene dipende da tutti. Il nostro stupido ego agisce in modo così primitivo. L’uomo non è in grado di capire che se si collega agli altri, solo tramite i buoni rapporti, vincerà.

Domanda: Sembrava il contrario, nelle società primitive antiche c’erano legami più forti tra gli uomini. Durante il nostro sviluppo ci siamo dissociati di più?

Risposta: Non pensare che le società antiche siano state più primitive. Loro capivano che dipendevano l’uno dall’altro, connessi e che senza questi legami non si può sopravvivere.

Il problema del mondo moderno è che attraverso lo sviluppo della tecnologia abbiamo raggiunto un tale livello che ci sembra di poter vivere in modo indipendente. Perciò ognuno si chiude nella la sua casa con il suo cellulare e il pc e non vuole vedere nessuno. È importante che non lo disturbino.

La mancanza di comunicazione tra noi, o i legami negativi si chiamano il Faraone, cioè il nostro egoismo. Noi non vogliamo prendere in considerazione gli altri e non capiamo che siamo interconnessi, siamo legati da una rete, soprattutto il popolo d’Israele. Ci dobbiamo considerare solo su questa scala: quanto siamo contro o per gli altri.

Tutta la Torà racconta solo dell’amore per il prossimo come per se stesso, è una grande regola della Torà. Questa regola include tutto. Non c’è altro, a parte rivelare la connessione corretta.

Dal Programma radiofonico 103FM. 15.03.2015

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I risultati dell’anno 2014

Dr. Michael LaitmanDomanda: Com’è stato per noi l’anno 2014. Siamo riusciti quest’anno a costruire una società più corretta in Israele?

Risposta: Io penso che in Israele ci siano stati cambiamenti molto belli . La gente ha iniziato a capire che non deve aspettare i cambiamenti positivi dall’esterno, ma solo da noi stessi.

Se iniziamo ad avvicinarci ed unirci tra noi, è meglio. Allora qui troviamo la chiave per salvarci, una forza più grande, una giustizia maggiore.

Grazie all’unione possiamo risponderere praticamente a tutte le domande, compresi i problemi di sicurezza. Di questo ne parlavano tutti qualche mese dopo l’operazione militare “Roccia Indistruttibile”.

Io sento che quest’anno è stato speciale. Anche il popolo d’Israele ha iniziato a parlare della forza che ha l’unione.

Oggi il popolo d’Israele si sta preparando per le elezioni, io vedo che nella società non prevale il problema della sicurezza e della finanza, anche se questi vengono gonfiati per orientare il popolo a ciò che conviene ai politici! Il popolo si domanda cosa gli sta succedendo. Perché oggi ci troviamo ancora in uno stato sparso.

Chi scegliamo?

Domanda: Quali eventi dell`anno passato sono stati felici e quali brutti? Cosa ci ha portato avanti e che cosa indietro?

Risposta: Sto riflettendo in modo un può diverso rispetto agli altri uomini. Perché io guardo ciò che sta accadendo in termini di sistema di gestione del nostro mondo. Credo che sia stato un buon anno. È cambiata radicalmente la mente delle persone. La gente ha iniziato a rendersi conto che non può aspettarsi favori.

Domanda: Anche dai politici che arrivano alle nuove elezioni? Qual’è il vostro atteggiamento?

Risposta: In nessun modo. Io so che non c`è nessun modo per fare qualcosa di buono per il popolo. Ma la gente ci spera. Perché non capisce che essere un politico significa essere un egoista maggiore.

Dopo tutto, la nostra società è puramente egoista.

I politici raggiungono tale altezza, camminando sopra le teste degli altri e sono i più grandi egoisti. Pertanto non c’è nulla da aspettarsi da loro. Forse prima delle elezioni si ricordano del popolo. Ma, in principio, pensano solo a coloro che li sostengono, per rimanere più a lungo al potere. Quindi non vedo nulla di nuovo nel loro flirt con le persone prima delle elezioni.

Io vedo i risultati dell’anno non da punto di vista politico, ma da quanto siamo riusciti a spiegare al popolo cos’è la saggezza della Kabbalah. Di cosa si parla, come essa vede il futuro dell’umanità. In quale modo noi possiamo veramente dirigere il mondo grazie ad essa.

La politica non controlla nulla e nessuno. Anche nella Torà è detto che i cuori dei governatori del mondo si trovano nelle mani del Creatore. Perciò non è ragionevole collegare il nostro futuro con loro. Ma questa gente si unirà per cambiare il proprio destino.

L’antisemitismo ci obbliga ad ascoltare

Domanda: Quanto siete riusciti ad unire il popolo? Quali dei vostri piani si sono realizzati e quali no?

Risposta: Quest’anno abbiamo raggiunto buoni collegamenti con le organizzazioni ebraiche di tutto il mondo. Poiché l’antisemitismo preme seriamente sugli ebrei che vivono all’estero. Molte comunità ebraiche hanno iniziato ad ascoltarci.

In precedenza, non era così. Ma a causa dell’aumento dell’antisemitismo, hanno cambiato il loro atteggiamento verso di noi, perché abbiamo dimostrato come effettivamente lavoriamo con le masse.

A settembre dell’anno scorso siamo stati al Congresso Ebraico in America. Prima ho parlato in diversi canali televisivi americani, ho fatto un’intervista con Larry King, con il quale parlavamo soprattutto di antisemitismo. Questo argomento è particolarmente dolente per lui.

Tutto è ridotto al ruolo degli ebrei nel mondo. Come essi possono svolgere un ruolo positivo e proteggersi dalla crescita dell’antisemitismo.

Inoltre prestigiosi giornali in Inghilterra, Francia, Germania, Italia, America, Canada e altri paesi più importanti del mondo hanno messo il mio articolo “Chi sei tu, popolo d’Israele?”.

Anche questo è un passo avanti, adesso parliamo più facilmente con la stampa. Ora attendiamo il nostro prossimo articolo sulla rivista “Time” , e altri articoli su giornali che offrono spazio per le nostre pubblicazioni.

Da che cosa dipende il benessere del mondo?

Domanda: Perché l’interesse del contenuto di pubblicazioni è apparso quest’anno come parte importante nel mondo?

Risposta: Infatti, il mondo è in uno stato di empasse e nessuno ha il programma d’azione. Vediamo che tutti i governi non sanno cosa fare. Stanno cercando di trovare qualcosa di ragionevole per l’esistenza del mondo e dell’umanità. Ma né la filosofia, né la scienza non può dare una risposta. Di tutto questo si occupa l’uomo che si trova in uno stato di crisi.

La crisi è un fenomeno molto interessante. All’ inizio sembrava chiara, ma adesso no. Il problema è che nell’umanità l’egoismo aumenta sempre di più. E qui la crisi si rivela su diversi livelli: la frammentazione delle famiglie, la riduzione del tasso di natalità, la disoccupazione, la diminuzione dell’attività umana in tutte le sue sfere.

Non ci sono paesi felici. Al contrario, tutto crolla e cade lentamente a pezzi come fosse un castello di carta. Il benessere del mondo dipende da quanto noi collaboreremo nel modo giusto tra di noi e con la natura. Questo dice la saggezza della Kabbalah.

Dalla conversazione sul tema “L’Anno Nuovo”, 25.12.2014

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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 14

Baal HaSulamLa Nazione di Israele è obbligata a compiere la sua Missione

“Se coloro che ora trascurano la Kabbalah come metodologia di autocorrezione iniziano ad implementarla su se stessi, la costruzione del Tempio diventerà possibile. Quindi, potremo dimostrare alle nazioni del mondo, anche agli Arabi, che Israele ha il diritto di tornare alla sua terra d’origine.

Allo stesso tempo, il ritorno alla terra di Israele avviene a causa di motivi diversi dal raggiungere il nostro destino, servire come “Luce per le nazioni del mondo” quindi, non producendo la dovuta impressione sulle nazioni; loro sono pronti a vendere l’indipendenza di Israele per il bene dei propri bisogni.”

Baal HaSulam, L’ Ultima Generazione. Appendice (supplementi) e schemi, Frammento 12
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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 13

Baal HaSulamIl Popolo di Israele, deve svolgere la propria missione

Baal HaSulam,Introduzione al Libro dello Zohar,” Sezione 69: Però se, che Dio non voglia, è il contrario, e una persona da Israele degrada la virtù dell’interiorità della Torà e i suoi segreti, che si occupa della gestione delle nostre anime e dei loro gradi, e la percezione e i sapori delle Mitzvot per quanto riguarda il vantaggio di esteriorità della Torà, che si occupa solo con la parte pratica … da ciò si disonora e degrada l’interiorità del mondo –il che significa le nazioni del mondo – al di sopra di esse. Essi umilieranno e faranno vergognare i figli d’Israele, e considereranno Israele come superflua, come se fosse che il mondo non ha bisogno di loro, Dio non voglia..

Inoltre, con questo, anche l’esteriorità nelle nazioni del mondo va a sopraffare la loro propria interiorità, la peggiore tra le nazioni del mondo, i nocivi e distruttori del mondo che oltrepassano la loro interiorità, sono i giusti delle nazioni del mondo. E poi fanno tutta la rovina e le stragi atroci di cui la nostra generazione è stata testimone.
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I Kabbalisti sul Popolo di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 12

Il Popolo di Israele, deve svolgere la propria Missione

Dall’articolo di Baal HaSulam, “Gli scritti dell’ultima generazione. Aggiunte e bozze, sezione 2, dell’Introduzione:

Ho già presentato l’essenza delle mie opinioni nel 1933. Ho già parlato con i leader della generazione, e a quel tempo le mie parole non venivano accettate, anche se ho strillato come una gru e poi messo in guardia sulla distruzione del mondo; non ha fatto alcuna impressione.

Però ormai, dopo le bombe atomiche e all’idrogeno, penso che il mondo mi crederà che la fine del mondo si avvicina e arriva a passi rapidi; e Israele sarà bruciato prima delle altre nazioni, com’era nella guerra precedente, così oggi è bene risvegliare il mondo ad accettare il suo unico rimedio e continuare a vivere ed esistere.
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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 11

La Nazione d’Israele è obbligata a compiere la sua missione

In una generazione nella quale i figli di Israele devono affrontare e correggere se stessi e il mondo ma non svolgere la loro missione, i distruttori della gente del mondo alzano la testa e generalmente desiderano distruggere i figli di Israele. Come è scritto nel Talmud, “Tutte le sofferenze nel mondo provengono solo da Israele” perché, come indicato nel “Tikkun Zohar,” le loro azioni causano la fame, la povertà, la violenza, l’umiliazione, l’uccisione e i saccheggi in tutto il mondo.

Dopo aver trascurato la nostra missione nel passato siamo diventati testimoni di questa previsione nello Zohar: abbiamo perso sei milioni di persone. E ora siamo gli unici che sono responsabili della relazione di tutti riguardo il metodo di correggere una persona, la Kabbalah.
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Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”

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La Missione della Nazione israeliana

…E anche l’interiorità del mondo, che è Israele, sorgerà in tutti i loro meriti e virtù sopra l’esteriorità del mondo, che sono le nazioni. Poi, tutte le nazioni del mondo riconosceranno e accetteranno il merito di Israele su di loro.

Ed essi devono seguire le parole: (Isaia 14, 2) “E i popoli li prenderanno, e li porteranno al loro posto: e la casa d’Israele li possiederà nella terra del Signore.” E anche (Isaia 49, 22): “Ed essi porteranno i tuoi figli in braccio, e le tue figlie saranno portate sulle spalle.”

Questo è ciò che è scritto nello Zohar (Nasoh, p 124b), “attraverso questa composizione, ”che è il libro dello Zohar, “essi saranno consegnati dall’esilio con misericordia.” Amen, vorrei che fosse così.”
Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Punto 71

…la benedizione della pace nel mondo intero precede la forza, cioè la redenzione, perché “Dio non ha trovato un vaso per contenere la benedizione per Israele, se non la pace”.
Baal HaSulam, “La Pace”
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La Missione della Nazione israeliana

“Però la fine di correzione del mondo sarà solo di portare tutte le persone del mondo sotto il Suo lavoro…

Però il ruolo d’Israele verso il resto del mondo assomiglia al ruolo dei nostri Santi Padri verso la nazione di Israele … “

“Così, ogni Mitzvà che ogni persona da Israele esegue allo scopo di portare compiacimento al proprio Creatore, e non per qualsiasi auto-gratificazione, aiuta in una certa misura lo sviluppo di tutte le persone nel mondo. Questo perché non è fatto in una sola volta ma con uno sviluppo lento, graduale fino che aumenta a tal punto che può portare tutte le persone nel mondo alla purezza desiderata.” – Baal HaSulam, “L’Arvut” (Garanzia reciproca), Punto 20.
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Baal HaSulam, “L’Arvut” (Garanzia reciproca), Punto 20

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La Missione della Nazione israeliana

“Una volta abbiamo chiarito le radici superiori, ora chiariremo i rami in questo mondo. Sappiate che un ramo che si estende dall’interiorità è il popolo d’Israele, il quale è stato scelto come operatore di un obiettivo generale e di correzione. Contiene la preparazione necessaria per la crescita e lo sviluppo finché muove le nazioni del mondo, anche, per raggiungere lo scopo comune.

“Il ramo che si estende dall’esteriorità sono le nazioni del mondo. Non sono state impartite le qualità che le rendono degne di ricevere lo sviluppo dello scopo uno per volta. —Baal HaSulam, “Un’ancella che diventa erede della padrona.”

“Il ruolo della nazione di Israele di qualificare il mondo per una certa purezza, finché tutti non sono degni di prendere su di sé la sua opera, non meno di quanto Israele era degna nel momento in cui ricevette la Torah.” —Baal HaSulam, “L’Arvut,” (Garanzia Reciproca), punto 21.

“Gli ebrei devono presentare ai gentili una novità nella saggezza della religione, nella giustizia e nella pace. Nella maggior parte dei gentili che sono i nostri discepoli e questa saggezza è attribuita solo a noi.” —Baal HaSulam, “L’ultima generazione.”
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