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E’ iniziata l’era dell’Unità

Nel sito di “Maariv NRG” è stata pubblicata un’intervista con il Maestro spirituale Thomas Hobel della Germania, con il quale mi sono intrattenuto durante la sua visita in Israele:

“Hobel crede che se Israele compirà il lavoro spirituale che le è stato assegnato, attraverso la Kabbalah, può e deve essere la “or la goiim” (la fonte d’ispirazione). “Vi è una profonda risonanza che mi lega alla Kabbalah”, spiega Hobel. “Per mezzo della Kabbalah è possibile fare un lavoro individuale e globale”.

Durante la visita ai suoi familiari per le feste, Hobel ha approfittato della sua permanenza per effettuare una serie di incontri con il Dott. M. Laitman, parte dei quali è documentata dal Canale 66 della Kabbalah per il Popolo. “Questa è una visita molto particolare” dice Hobel “sento che qui sta iniziando qualcosa di molto grande, popolare e globale. Questo è il periodo in cui è piacevole un colloquio a quattr’occhi, ma è più forte la via del gruppo”.

Hobel ritiene che a questo punto sia finita l’era dell’isolamento e sia iniziata l’era dell’unione, che è più forte e permette di creare una rete sociale più solida e di maggior sostegno, capace sopratutto di donare a livello internazionale.

Insieme al Dott. Laitman, sta attivando in questi giorni la creazione di una rete sociale avente il fine di promuovere il passaggio verso un nuovo livello di consapevolezza. “Lo scopo è quello di creare una nuova prospettiva, uno stato nuovo di coscienza che parli al plurale, noi, perchè è giunto il momento”.

Il mondo si trova di fronte a delle crisi ecologiche e culturali che in effetti sono crisi positive, perchè gridano al cambiamento, ma molte persone si ostinano a preservare l’esistente senza voler cambiare. La sofferenza nasce quando cerchiamo di conservare la condizione presente per trasformarla in abitudine, e questo è il problema.

Crediamo di sapere tutto. Le strutture attuali si stanno frantumando, perciò ci sentiamo impauriti e minacciati. Quando vi è una fenditura nel muro, ti spaventi, però riesci anche a vedere la luce che arriva.

Le persone stanno trasformando la spiritualità in un passatempo, ma se fossero sincere con loro stesse, capirebbero che devono mutare le loro priorità. La spiritualità è un sistema di vita. Vi è anche un pericolo opposto e cioè che le persone si  possano concentrare profondamente in se stesse, senza aprirsi al mondo esterno. Il livello nuovo di cui parliamo è quello di maggiore penetrazione interiore pur restando aperti verso il mondo esteriore”, Hobel mette in evidenza tutto questo.

“Anche il mondo sta creando ora e sempre di più, dei legami globali ed integrali, sta delineandosi il fatto che il futuro dell’umanità sia riposto nella congiunzione, nell’unità, nel come creare un’unica associazione, secondo il principio della “garanzia mutua”, spiega Rav Laitman sulla sua cooperazione con Hobel.

“Stiamo lavorando vivamente attraverso i nostri centri sparsi in ottanta paesi, per mantenre saldi i nostri rapporti e la nostra cooperazione con i vari organi distribuiti in tutto il mondo, come per esempio l’organizzazione di Thomas Hobel, come anche con organi internazionali tipo l’Unesco, le Nazioni Unite, per promuovere la congiunzione e l’unità al di sopra di ogni differenza e divergenza. La via corretta da seguire è proprio la cooperazione internazionale per l’unità”.