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Come la kabbalah, la filosofia di De Chardin parla a proposito del desiderio dell’ umanità di riunirsi in una sola anima

laitman_2008-08_0754_wpPierre Teilhard de Chardin (1881-1955, un teologo e filosofo francese, uno degli ideatori della teoria della Noosfera): La sua teoria è basata sull’idea di Plotinus (205-270) della emanazione di un Solo essere ( una inconoscibile Primordiale Essenza, caratterizzata come Bontà) nella Mente e nell’Anima Universale, con la conseguente trasformazione in un Solo Essere ancora. Secondo Plotinus, per prima cosa il Solo Essere trasuda dalla Mente dell’Universo, che consiste in un mondo di idee, poi la Mente produce una Anima Universale, che si disintegra in anime separate e crea il mondo fisico. La materia emerge come il più basso livello dell’emanazione. Quando le creature del mondo fisico raggiungono un certo livello di sviluppo, riconoscono la loro incompletezza e si sforzano per realizzare l’unione. Di conseguenza, ottengono l’adesione con il Solo Essere.

Secondo de Chardin, l’uomo si sforza di entrare nella sfera della Mente e di dissolversi in Dio. L’evoluzione non finisce con l’essere umano come individuo, ma piuttosto procede nell’umanità che si unisce in modelli sociali con crescenti differenziazioni delle funzioni individuali come conseguenza, e con un crescente grado di interconnessione.

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ierusalim-1_100_wpDomanda: Posso collegare la Kabbalah agli insegnamenti orientali come il buddismo, il taoismo, il confucianesimo, lo shintoismo? C’è qualcosa in comune tra di loro? Perché alcune idee sono simili? Da dove proviene la volontà delle persone di legare tutto ciò alla Kabbalah?

La mia risposta: La Kabbalah ha rivelato il mondo a quel saggio uomo che era Abramo, gli ha descritto le origini, ed ha addestrato molti studenti che hanno sviluppato questa scienza fino d’oggi. La Kabbalah si sviluppa in parallelo con lo sviluppo dell’umanità, perché in ogni generazione l’egoismo dell’uomo aumenta e con l’aiuto dell’egoismo l’uomo può approfondire sempre più le conoscenze del nostro mondo e del mondo a noi occultato.
Abramo ha rivelato la tecnica con cui posso utilizzare il ricevere egoistico “per me” contrapposto a ciò che è “al di fuori di me”. Questo rivela nell’interiorità stessa dell’uomo nuove capacità di percepire ciò che è “fuori di lui”. La tecnica è molto semplice: andare oltre all’egoismo (all’auto-amore) attraverso l’amore per tutto ciò che è percepito fuori da te stesso e non è tuo, secondo il principio “Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Ci viene detto che Abramo ha insegnato questa tecnica ai suoi allevi Babilonesi. Prese con se molti di loro, ma ne inviò alcuni verso l’Est. Da questo hanno avuto inizio tutti gli antichi insegnamenti orientali. Cosi è detto nella Torah (Bibbia) e nel “Midrash Raba”, un libro che fu scritto ai loro tempi.

Domanda : Come potrebbe spiegare a un uomo semplice qual è il senso della vita secondo la Kabbalah? E perché proprio il senso di vita Kabbalistico è quello vero?

La mia risposta: Il senso della vita è usare al massimo i propri sentimenti e la propria mente per raggiungere il massimo del nostro sviluppo: uscire dal ricevere egoistico “per sé” contrapposto a ciò che è “al di fuori di sé”, secondo il principio “Amerai il tuo prossimo come te stesso” e in questo modo rivelare l’esistenza eterna e perfetta “al fuori di sé” in questa vita, per “non accorgersi nemmeno della morte del corpo” continuando ad esistere “al fuori di sé e dell’egoismo”.
Non esiste uno senso della vita speciale, “Kabbalistico”. Come riveliamo il nostro mondo e la sua natura grazie alla nostra natura egoistica (“ricevere in sé”) creando le scienze naturali sulla base delle nostre osservazioni, così, avendo la capacità di “ricevere per dare al di fuori di sé”, riveliamo una natura diversa. Noi la chiamiamo superiore, perché costruiamo le nostre osservazioni “al di sopra dell’egoismo” usandolo in direzione opposta.
Anche la Kabbalah non dichiara apertamente la sua essenza. Perché, di fatto, la Kabbalah ritiene che l’egoismo delle persone, prima o poi, porterà l’umanità a negare la sua esistenza. E l’uso dell’egoismo in negazione, non “per me” ma “per gli altri”, è la Kabbalah. Cioè la Kabbalah sviluppa nell’uomo il suo egoismo e lo trasforma in altruismo. In genere, le altre tecniche non usano l’egoismo, ma propongono semplicemente di eliminarlo.

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