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Come scoprire il futuro

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa significa rivelare la forza superiore, scoprire la sua intenzione, rivelare dove mi sta portando e scoprire ciò che vuole?

Risposta: Ramchal (Moshe Chaim Luzzatto, un grande kabbalista vissuto in Italia nel XVIII secolo), ha scritto che la saggezza della Kabbalah è orientata solo ad apprendere la gestione e lo scopo del desiderio superiore: il motivo per cui il Creatore ha fatto tutte queste creazioni, quello che Egli vuole da loro e quale sarà la fine di tutte le incarnazioni nel mondo.

Conoscerai tutto in base a ciò che accade nel tuo corpo, nei tuoi pensieri, desideri, nella mente e nel cuore, tutto quello che succede nel mondo e dove porta. Sto parlando dell’alto raggiungimento in cui sei allo stesso livello della forza superiore, com’è scritto in Hosea 3: 5: “Dopo i figliuoli d’Israele dovranno tornare a cercare il Signore loro Dio…”.

Tu riveli l’intero programma della creazione, tutte le forze che lo attivano, cominci a ricevere il diritto di entrare in questo programma e a controllarlo al posto del Creatore. È come con il bambino che cresce e il padre gli consegnerà la sua attività affinché il figlio continui a gestirla al posto suo.

Questo è ciò che significa diventare un essere umano, un uomo, in quanto “uomo” (in ebraico “Adam“, dalla parola “Domeh“, che vuol dire simile) significa simile al Creatore, simile a chi è superiore. Questo è ciò che dobbiamo raggiungere.

Domanda: Questa rivelazione influenza la vita quotidiana di una persona?

Risposta: Certo! Prima di tutto diventi il padrone di tutto ciò che sta accadendo. Sai quello che stai vivendo e sai come organizzare la tua vita al fine di estrarne il massimo beneficio.

Baal HaSulam scrive nell’articolo “L’insegnamento della Kabbalah e la sua essenza” che la Saggezza della Kabbalah è la rivelazione della superiore forza governante in tutte le sue caratteristiche e manifestazioni, la quale si dispiega nei mondi ed è assoggettata alla rivelazione da parte dell’uomo in futuro, fino alla fine di tutte le generazioni.

In altre parole, vedi tutte le prospettive fino al futuro, fino alla fine dell’esistenza del nostro mondo in 6.000 anni, a decorrere dalla prima rivelazione del Creatore ad Adam HaRishon 5775 anni fa. Tu rivelerai il futuro.
[165.560]

Da un programma della radio israeliana 103FM, 08.08.2015

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I figli dell’universo, Parte 2

Dr. Michael LaitmanNon possiamo dire che una persona conosce se stesso, per non parlare dell’umanità in genere. Il risultato è che non possiamo conoscere questo mondo, che è l’insieme di tutti i livelli: inanimato, vegetale, animato, e umano.

Non possiamo, in primo luogo perché non conosciamo noi stessi. Dobbiamo ammettere che anche la psicologia non è una scienza nel vero senso. A noi l’essenza di una persona rimane sempre un enigma. Vediamo i risultati e le conseguenze di diversi processi su di noi, delle nostre reazioni a qualcosa e li studiamo in maniera molto limitata poiché siamo dipendenti e di parte nelle nostre valutazioni.

Inoltre, siamo impotenti quando vogliamo salire ad un livello più alto–quello che ci ha creato–e anche più alto del piano della creazione. Giudicando dagli eventi diversi e dalla nostra esperienza personale mentre avanziamo, vediamo che tutte le forze della natura sono in un sistema, cioè intero e integrale. Queste forze operano secondo alcuni processi e sono gestite secondo un certo piano generale del quale non sappiamo nulla, ma ne siamo inclusi.

Però la natura dell’inanimato, vegetale, e animato realizza il piano istintivamente, dal comando dell’ordine della natura, mentre per noi, insieme alla sensazione di essere coinvolti in esso, c’è un senso di possedere le nostre azioni.

Se potessimo avvicinarci allo studio della natura basato su questi due sentimenti, potremmo forse raggiungere qualcosa. Però la scienza nel complesso non è impegnata nella ricerca del livello umano perché non abbiamo i veri mezzi per misuralo.

Di conseguenza, osserviamo solo quello che sta succedendo, e questa è l’essenza dei nostri studi. Osserviamo, raccogliamo dati, e stabiliamo un sistema di sapienza scientifica. Inoltre, usiamo le nostre possibilità modeste di influenzare i fenomeni vari e gli stati della natura immobile, vegetale, e animata, nonché l’uomo, e osserviamo la reazione che ci permette di capire qualcosa.

Anche se ignoriamo che tutte le nostre osservazioni e gli studi sono basati sulla nostra percezione soggettiva, i risultati sono ancora una sintesi che, in sostanza, ci da poco. Dopo tutto, derivano dai nostri cinque sensi limitati.

Studiando la flora e la fauna, possiamo vedere la gamma della nostra percezione, però questi risultati sono incerti, li confrontiamo con noi stessi e non con la norma corrente. La nostra visione tridimensionale, il battito del nostro polso, il movimento del sole e della luna che misurano una giornata, i periodi geologici e l’età dell’universo, sono tutte misure soggettive.

Così, i nostri desideri di conoscere l’universo in realtà non sono troppo seri. Una persona è come un bambino che attribuisce abilità non realistiche a se stesso. Eventualmente usiamo solo le forze di natura che possiamo raggiungere. Le raccogliamo e le presentiamo in disegni semplici e li usiamo secondo le nostre abilità.

Non siamo molto diversi dall’uomo preistorico che ha usato un bastone allo scopo di costruire o distruggere. I nostri bastoni sono un po’ diversi: acceleratori di particelle, osservatori, ecc., però il principio è lo stesso. Siamo come bambini che vogliano toccare tutto e metterlo in bocca, però siamo solo su un altro livello.

Non siamo nemmeno consapevoli di quanto siamo limitati. Qui e là scopriamo che la natura è molto più ampia e più profonda, però non sappiamo dove e come si espande. Non possiamo penetrare nella dimensione più alta o uscire dalla nostra struttura tridimensionale: le coordinate di tempo, movimento e spazio.
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Dal programma “Una Nuova Vita” 02.03.2014

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Abramo e Nimrod: Un dibattito che continua ancora oggi

Dr. Michael LaitmanCommento: Parliamone da lontano, ma in realtà di una storia molto vicina , la storia di Babilonia e la storia di Abramo. Questo è avvenuto circa 3.800 anni fa.

Risposta: Fondamentalmente per quanto mi riguarda, c’è un’altra percezione della storia. Secondo me è viva ancora oggi, comprese la Grecia e Roma. Tutto è vivo ancora oggi, perchè senza questo, è impossibile. Tutto esiste insieme a noi, contemporaneamente.

E quindi, circa 3.800 anni fa, l’antica civiltà di Babilonia esisteva già, ed era simile alla nostra civiltà. L’intero processo è iniziato da qui e ha dato una spinta allo sviluppo della civiltà moderna.

Un interessante rottura è accaduta in quei tempi. Si potrebbe dire che c’è stata una rivoluzione interna dell’umanità che è stata concentrata interamente in una zona. Fino ad allora esisteva un certo tipo di unione spirituale, una famiglia che non era particolarmente connessa, ma non ancora litigiosa. Ma all’improvviso tutto è cambiato.

Il fatto è che l’essere umano ha l’ego. Questo ci rende diversi dagli animali. Fino a quando l’ego era obbediente alla persona, abbiamo potuto tranquillamente organizzare le nostre vite e progettare una sorta di ordine patriarcale. Ma quando questo ego improvvisamente si è rotto ed ha cominciato a impazzire dentro di noi, ci siamo staccati dal mondo animale e abbiamo cominciato a diventare veri esseri umani. Questo ha creato la base per la rottura di oggi, quindi è il livello dell’ego che domina il mondo di oggi.

Le civiltà precedenti alla Babilonia erano molto più primitive e non egoistiche. Naturalmente, anche tra loro c’era una gerarchia, governanti e guerre, ma non c’era nessun concetto come “l’ego che ci spinge in avanti.” In altre parole, gli esseri umani non erano consapevoli che l’ego li gestiva, separandoli, per portarli all’odio reciproco, alla richiesta di una “ascesa al cielo”, e all’aspirazione di usare e calpestare tutti. Questa chiara percezione dell’esistenza di un mondo egoista non esisteva allora.

E allora un’altra figura è comparsa, quella che ha fondato il popolo ebraico, Abramo. È interessante notare che Abramo proveniva da una famiglia molto rispettata. In quei tempi, uno dei pilastri centrali della società era la continuità delle generazioni, perché tutto era tramandato, tra cui, fino a poco tempo, anche il trasferimento di vari mestieri e competenze.

Terah, il padre di Abramo, era un leader spirituale distinto nel popolo. Era così venerato che le avevano creato statue di idoli nella sua famiglia. E’ possibile comprendere questo semplicemente così come lo si sente: Avevano fatto statue di idoli e i relativi accessori. Ma si può dire che essi avevano “creato” idee e concetti; il che significa che parlavano di divinità e lo spiegavano alle persone in base alla loro comprensione.

Quindi direi anche più di questo, erano i fondatori della spiritualità di Babilonia. Non era Nimrod, ma in particolare la famiglia di Abramo. Questa era una chiara separazione dei poteri: da un lato, c’era il potere dello Stato, “la polizia”, il militare, che è stato rappresentato da Nimrod, e d’altra parte, il potere spirituale, rappresentato da Terah e Abramo che venivano dopo di lui. Ognuno di loro aveva una forte personalità.

E improvvisamente in un momento particolare, da un particolare punto della sua indagine, Abramo ha osservato con quale rapidità e crudeltà il proprio ego e quello degli altri si era sviluppato. Mentre cercava la forza globale generale che gestisce tutto, Abramo ha scoperto il sistema integrale che gestisce la creazione. La sua domanda essenziale era che tra tutte le cose del mondo, ci deve essere qualcosa in comune che provvede basicamente al principio di unità e porta il mondo verso un particolare obiettivo. Dopo tutto, vediamo come tutto si trasforma, e anche se si riavvolge, allo stesso tempo, continua ad avanzare, come il cerchio di una ruota.

E così da fatti e ricerche, Abramo è riuscito, attraverso sua la forza di volontà, a penetrare questo sistema per mezzo del filtro, dello schermo (Masach). Il filtro è molto semplice; si trova tra di noi. E’ chiaro che l’ingresso nel mondo a venire, la prossima dimensione, si trova in un luogo dove è possibile trovare un ponte tangibile tra le persone, dove il confronto tra di loro scompare e il manifesto adattamento è stato creato, il che significa una tale connessione entro la quale sciogliersi uno nell’altro. In questo momento scoprono una porta di entrata tra di loro, l’accesso nella dimensione successiva; e voi potete entrare in essa.

Non c’è nulla di nuovo qui. Nel nostro mondo ci sono tre componenti: inanimato, vegetale e animato. Per quanto riguarda la persona, se lui è pronto ad annullare il suo ego nei confronti degli altri, superare l’ego e annullarlo insieme ad un’altra persona, allora lui acquista una nuova caratteristica che diventa un entrata nella dimensione successiva.

Domanda: Come ha fatto Abramo a scoprire, dalla sua indagine, che il problema principale si trova tra di noi?

Risposta: Egli vide che l’intero sistema della creazione è integrale e buono e in questo tutte le sue parti si sostengono a vicenda. Sono reciprocamente connesse e unite.

E qui una sola brutta e dannosa “sfumatura” era stata creata, che era la persona con il suo narcisismo. Infatti, egli è una bestia, ma ha un ego. E questo ego lo spinge verso uno sviluppo che non è affatto giusto, dal momento che è contro gli altri, in opposizione a tutto, e in opposizione al inanimato, vegetale e animato. Ciò significa che non è in armonia con loro, in omeostasi. Invece lui va fuori dai suoi confini, strappando e dominando tutto.

Per che cosa? Non è importante. Qual è l’obiettivo? Non vi è alcun obiettivo. E’ solo per soddisfare l’ego che lo sta bruciando dentro.

Abramo capì il sistema globale della natura e l’intento della persona che è assolutamente contrario. Così è diventato chiaro che il problema è all’interno della persona, per cui è necessario portarlo all’armonia, per essere simile alla natura. Come fare questo? Lui ha bisogno di essere orientato verso le giuste relazioni con la natura inanimata, vegetale, e animale, e per di più con gli altri esseri umani, all’interno della società.

Quindi, guardando la natura, Abramo vide un ideale; mentre guardando la persona, lui ha visto il suo opposto. In effetti il suo compito è stato quello di integrare questi due sistemi, e ha capito che tutto il problema sta nella realizzazione del principio, “E tu amerai il prossimo tuo come te stesso.”

La civiltà di Babilonia ha affrontato il processo di globalizzazione, come nel nostro mondo di oggi, e si è rinchiusa crollando su se stessa. Dopo tutto, questa è stata una piccola civiltà, circa tre milioni di persone che vivevano in uno spazio limitato tra i fiumi Tigri ed Eufrate in Mesopotamia.

Casualmente, loro si sono sviluppati fortemente. Da lì sono arrivate l’astrologia ed l’esoterismo, e nacque quello che oggi è chiamata l’era moderna, la nuova era, quindi si sono sviluppati i negozi, i servizi igienici e i sistemi di approvvigionamento idrico. Molti degli abitanti del mondo moderno potrebbero essere invidiosi dei Babilonesi. Tutto era molto ben organizzato, bello e pulito in mezzo a loro. Semplicemente non possiamo nemmeno immaginare come vivevano.

Ma improvvisamente tutto è esploso dall’interno. In meno di 20-30 anni, l’egoismo è scoppiato davanti agli occhi di Abramo, ed i Babilonesi cominciarono ad odiarsi l’un l’altro. Questo è diventato un tipo di globalizzazione in miniatura in cui gli abitanti di Babilonia, che erano strettamente collegati, non potevano più vivere insieme. In grande scala, la stessa cosa sta accadendo anche oggi. Dobbiamo vivere insieme, e d’altra parte, questo è impossibile.

E così l’ego che è scoppiato ha costretto i Babilonesi a costruire una torre fino al cielo. Questa era una naturale, istintiva, espressione diretta dell’io, e la continuazione della sua attività.

E’ stata creata quindi una nuova religione: “Dobbiamo adorare il nostro ego, elevarci al di sopra dei cieli, dobbiamo aprire tutto, raggiungere il benessere generale, e forse anche l’uguaglianza e la fratellanza. Tutto questo è in nostro potere di farlo, “Questo è molto simile al richiamo dell’era moderna: il comunismo, il nazismo, il liberalismo, e il consumismo, a qualunque costo. Erano rappresentate lì tutte insieme.

Dal momento che il processo fu così rapido, produsse una forte agitazione all’interno della società. Si sono create delle grandi fazioni: per Nimrod, contro Nimrod, ecc. Ma Nimrod era un leader molto forte, e Terah, il padre di Abramo, lo serviva, per così dire, era la sua mano destra, come leader spirituale del popolo.

E Abramo, come figlio e studente, doveva andare a seguire lo stesso percorso. Nella storia dell’umanità, la continuità è sempre stata auspicabile, e soprattutto in quei tempi.

Ma qui è successo qualcosa di interessante. Dalla sua indagine, Abraham ha scoperto un quadro completamente diverso e gli divenne chiaro che l’ego è stato dato a noi per manovrarci, ma in modo che noi manovriamo lui, e con il suo aiuto, elevarci al di sopra di esso e ascendere veramente al cielo. Questo non è uno di quei cieli a cui la Torre di Babele ci avrebbe elevato, ma piuttosto un cielo al di sopra del quale noi stessi ci innalziamo, contro di esso, contro il nostro ego che continua a crescere. In altre parole, si trattava di un sistema completamente diverso!

Domanda: Quindi Nimrod, che ha capito che l’ego separa il popolo, ha proposto la separazione, disperdendolo sulla faccia della terra, mentre l’intenzione di Abramo era l’opposto, la connessione e il lavoro con questo ego?

Risposta: Ci sono stati un certo numero di correnti qui. La prima corrente era simile alle inclinazioni moderni: “Nonostante l’ego noi ci batteremo contro la nostra natura. Con l’aiuto della scienza, della cultura e l’istruzione, noi riusciremo ad appiattirla. Non le sarà possibile al ‘cane’ che si trova dentro ognuno di noi di uscire. “

Un altro flusso proclamava il contrario: “Strappate tutti gli altri a pezzi e dominare. In questo modo noi avanzeremo. Tutta la vita è una lotta, egoista e competitiva, ed i forti sopravvivono, come in natura. “In ogni caso, sembra che questo è ciò che sta accadendo in natura.

Domanda: Questa è stata l’intenzione di Nimrod?

Risposta: No. Nimrod pensava che il vero sviluppo della civiltà potrebbe essere raggiunto attraverso l’equilibrio. Ma questo non è stato nell’equilibrio con la natura, ma con l’ego. “Siamo vicini ma non andiamo d’accordo tra di noi come vicini di casa. Qualcuno getta l’immondizia nel posto sbagliato, sbatte la porta, e fa rumore che disturba coloro che dormono, e così via. Quindi ci separeremo e ci incontreremo di volta in volta, e improvvisamente tutto funzionerà tra di noi. Possiamo stare insieme, bere una birra, e ricordarci la nostra vecchia casa comune dove abbiamo fatto a turno per la doccia e il bagno. “

E quindi Nimrod ha pensato che dovevamo separarci. Se siamo separati e ad ognuno le viene dato un piccolo appartamento, abbiamo risolto questo problema. Basta allontanarsi gli uni dagli altri e tutto andrà bene.

Questa decisione è diretta verso la realizzazione e la gestione del processo. Ciò significa, in linea di principio, mantenere il controllo, e in questo modo, risolvere il problema del grande ego e dei conflitti sociali.

Nimrod ha capito che l’ego è un male, ma in accordo a questo, aveva bisogno solo di essere relazionato col fatto che le persone rimangono a livello popolare e allora tutti avrebbero vissuto bene e correttamente insieme.

“Quindi dovremo costruire una piramide che simboleggi sia la connessione tra noi che la separazione, la dispersione.”

Questo non era certo un idea sciocca, questa era una filosofia: “Io non riconosco alcun dio. La globalizzazione e l’integrazione sono derivanti dalla natura, e noi fluiremo in essa senza rinunciare all’ego. Sì, possiamo sviluppare questa civiltà con calma e bene, insieme al nostro crescente ego.”

In sostanza, questo è ciò che anche il capitalismo oggi proclama: Ognuno nella sua casa, nel suo angolo, nella sua area particolare. Questo è mio; questo è tuo. Ognuno ha la sua eredità. Ed esiste anche un governo comune, una struttura nazionale, e così via.

Questo significa che Nimrod rappresenta ogni governo moderno e la percezione moderna in generale. Si può dire, in parte, che il pensiero di Nimrod è stato realizzato: le persone sono state disperse su tutta la terra e cominciarono, come ci viene detto, a parlare in lingue diverse, ed hanno continuato a vivere secondo le leggi dell’ego.

La posizione di Nimrod è molto comprensibile e razionale. Lui ha risolto logicamente il problema che si era creato. E Abramo uscì con un pensiero rivoluzionario assolutamente diverso che è derivato dal raggiungere la caratteristica interiore della natura.

Oggi abbiamo di nuovo incontrato lo stesso problema, ma non c’è nessun posto dove scappare. L’ego è cresciuto e siamo quindi bloccati, legati, gli uni agli altri, ed è impossibile separarci. Se ci fossero stati diversi pianeti vicini supplementari e un “ponte” per raggiungerli, avremo fatto di nuovo lo stesso tentativo. Ma noi abbiamo un solo pianeta Terra e ora non abbiamo altra scelta, dobbiamo risolvere il problema attraverso il metodo di Abramo.

Oggi, le forze della separazione e del disimpegno sono in crescita. Inoltre, le famiglie divorziano, molti bambini vivono separati dai loro genitori, ecc. Ognuno è alla ricerca di qualche angolo per se stesso e per essere distaccato da tutti i presenti.

E ciò che è interessante è che ci sono così tanti posti nel mondo! Nei miei voli sopra il nostro pianeta vedo chiaramente che l’umanità occupa solo poche percentuali di tutte le zone del pianeta. Ma la gente non può vivere lontano gli uni dagli altri. Essi semplicemente non possono. Questo significa che abbiamo raggiunto una situazione in cui l’idea non è più quella di trovare una zona da colonizzare, né di distanziarci fisicamente. Oggi siamo legati molto strettamente.

Quindi Abramo inizia dimostrare la sua teoria. Chiaramente, sembrava illogica e innaturale. In realtà, è stato impossibile dimostrarla.

Ma vi è una logica superiore in essa. Dopo tutto, Nimrod, in linea di principio, non offriva una soluzione assoluta e definitiva al problema. Egli diceva: “Noi, con l’ego che sta crescendo naturalmente dentro di noi, dobbiamo solo disperderci un po ‘.”

E Abramo disse: “Questo non ci aiuterà, perché l’ego è in crescita con un obiettivo assolutamente diverso, in modo che saremo in grado di salirci al di sopra di esso! Non dobbiamo disperderci in tutte le direzioni; piuttosto, passeremo sopra l’ego per usarlo specificamente per collegarci l’uno con l’altro, cosicché l’ego sarà utilizzato da noi come un ‘aiuto contro,’ il che significa che ci obbligherà a salirci sopra di esso. “

E’ difficile capire questo e essere d’accordo. Ma se farete questo, di fatto, sarete collegati con tutta la natura globale. Si tratta di una conclusione chiara e logica: Si diventa parte integrante della natura, perché si è collegati con tutta l’umanità e diventerete come la natura inanimata, vegetale, e animale. Solo che a differenza di questa, avrete raggiunto questo stato integrale generale attraverso il proprio potere.

Quindi comincerete a sentire la natura generale, la sua legge generale, e il potere generale che si chiama il Creatore. E andrete verso il successivo livello di sviluppo al di sopra dell’ego. Ora sentirete il mondo, non attraverso i vostri occhi fisici, non attraverso le vie animalesche, i sensi corporei, ma inizierete a sentirlo per mezzo di una nuova logica, per mezzo di nuovi desideri, che non sono bestiali, non con un volto egoistico, ma da un livello veramente umano.

In conclusione, tutte le civiltà moderne sono emerse da Babilonia. Babilonia è la base di tutte le nostre civiltà, e, inoltre, di tutto il nostro sviluppo spirituale.
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Da Kab.TV, “Babilonia Ieri e Oggi” 18.08.2014

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A proposito di fatti e miti

Baal HaSulam, “La Pace,” Primo Metodo: la Natura

Questo metodo è un metodo antico. Dato che non hanno trovato un modo e uno sbocco per rendere più vicini questi due opposti, sono arrivati a ritenere che il Creatore, che ha creato tutto ciò, che veglia con forza sulla Sua realtà per paura che nessuno di essi venga cancellato, è irrazionale e senza senso.

Quindi, anche se Egli veglia sull’esistenza della realtà con meravigliosa saggezza, ma Egli stesso è irrazionale, e fa tutto ciò che non ha senso. Se ci fosse stata in Lui della ragione e del sentimento, Egli non avrebbe certo lasciato tali disfunzioni nella fornitura di realtà senza pietà e compassione per il tormentato. Per questo motivo, Gli hanno dato il nome di “Natura“, ossia irrazionale, un supervisore senza cuore. E per questo motivo, credono che non ci sia nessuno con cui essere arrabbiati, da pregare, o a cui giustificare se stessi.

Si tratta di un concetto antico, di un approccio, anche se lo vediamo come una nuova realizzazione del materialismo. Il modo più semplice è quello di vedere il mondo così com’è, e questo era in realtà l’approccio iniziale dell’umanità. Religioni, credenze, e approcci filosofici sono arrivati molto più tardi, quando l’uomo si è sviluppato interiormente, è diventato più complesso, e si è messo ad inventare diversi miti. All’inizio la gente semplicemente vedeva la natura e viveva in essa come gli animali che pure non credono a niente.

Questo è il modo in cui in realtà dovremmo relazionarci alla natura, come è detto, “un giudice ha solo quello che i suoi occhi possono vedere.”

I seguenti approcci derivavano dal disaccordo con ciò che accade in natura, la gente li ha inventati come scuse diverse, e in modo che siano tutti falsi. In effetti vediamo che i fatti sono indipendenti dal nostro atteggiamento nei loro confronti. Ma l’uomo inventa scuse diverse, al fine di addolcire la vita o per godere di false speranze.

Un atteggiamento sano verso la vita è l’approccio scientifico. Vediamo l’effetto delle immutabili leggi esatte in tutto il mondo, l’attività dei sistemi e la periodicità degli elementi naturali. Se vedo che è così che stanno le cose, allora è così, e non mi vengono offerte diverse menzogne. Vedo la verità e ogni aggiunta ad esso è individuale e non ci si può contare. È in queste aggiunte che vengono create le credenze, mentre la natura nei fatti si rivela per come è realmente.

La saggezza della Kabbalah continua questo approccio, raccontandoci i principi della percezione della realtà. Noi vediamo questo mondo prima di noi, e, ad eccezione di esso, dice che c’è una intera area denominata “il mondo superiore”, che non è immaginaria, ma che può essere studiata scientificamente.Così la saggezza della Kabbalah continua la scienza convenzionale e svolge un’attività di ricerca oltre i confini della scienza convenzionale.

Con l’aiuto della saggezza della Kabbalah, continuo la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi vasi di percezione, espando la loro gamma, e mantengo il principio di “un giudice ha solo quello che i suoi occhi possono vedere”. Tutto il resto , tra cui le religioni, è in realtà filosofia.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 14.12.2012)

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Dai il potere alla scienza!

Se guardiamo diversi libri di storia, potremmo vedere quanto siano diverse le descrizioni. Sembra che l’umanità abbia attraversato la stessa storia, includendo gli stessi problemi, guerre, difficoltà e successi e tuttavia ogni nazione gli descrive in maniera differente. Ne risulta che alla fine i libri di testo che dovrebbero riflettere la verità finiscono contradicendosi uno con l’altro.

Alcune volte parlo con i capi di diversi movimenti in altre nazioni. Ognuno di loro è assolutamente certo che il proprio movimento deva dirigere il mondo intero. Questo include movimenti religiosi e secolari, organizzazioni dedicate all’ecologia, protezione della fauna e tanti altri. Quando mi trovo tra di loro, in quale maniera mi differenzio da loro?

Senza cercare di dare una risposta a questa domanda, noi portiamo il messaggio Kabbalista in maniera differente. Non cerchiamo di provare chi è giusto e chi è sbagliato e non sezioniamo opinioni diverse. Non cerchiamo di esaminare le cose da un punto di vista storico o da una direzione religiosa poiché in ognuna di queste aree una persona può presentare il proprio raziocinio per giustificare la propria posizione.

Unicamente invitiamo le persone a svincolarsi da tutto quanto – dal passato e dal presente, e da iniziare a voltarsi al futuro da questo momento. Adesso vediamo che la natura ci costringe a istaurare una giusta interconnessione, di avviare l’equilibrio, la mutualità e l’armonia, in maniera similare a un corpo, integrale, globale, un sistema umano che sente se stesso e funziona veramente come un insieme.

La natura ci costringe e ci spinge a questo. Ci sono molte ricerche al riguardo, e dobbiamo fidarci. Inoltre, non abbiamo altro. Non possiamo fidarci che dalla scienza, com’è scritto “Una persona si guida soltanto da ciò che vede”. Abbiamo bisogno solamente dei fatti odierni, e dobbiamo avanzare di conseguenza.

I fatti dimostrano che lo vogliamo o no, stiamo diventando una società globale, integrale che è saldata interiormente da interconnessioni e dalla garanzia mutua. Essenzialmente questa è la tendenza di tutta la natura, e da un giorno all’altro vediamo come viene espresso sempre con maggior chiarezza.

Sorge una domanda: Qual è il nostro ruolo in questo processo? Possiamo inventare adesso qualcosa di artificiale seguendo l’idea che qualche politico, sociologo, scienziato politico o altro partito abbia pensato all’improvviso? Il mondo ha già provato tutti i tipi d’idee e l’umanità ha già sofferto per questo a suo tempo.

Probabilmente dovremmo solamente ricercare nella natura e guidarci dai risultati di queste ricerche, non considerando altro che questo? Se avanziamo basandoci nella nostra ricerca, che è condotta nella natura, allora non c’è alcun dubbio che da tutte le opportunità che le piccole persone possano avere in questa piccola terra abbandonata al bordo della galassia, che è abbandonata nella periferia dell’universo, almeno abbiamo questa sola, vera opportunità.

Allora non confondiamoci nella filosofia. Dall’esperienza sappiamo già che quando tu stai in piedi nel tuo suolo ed io sto in piede nel mio, questo conduce alle guerre e all’annientamento.

Oggigiorno abbiamo un bisogno urgente di un comune denominatore, che può venire unicamente dalle inviolabili leggi della natura. Basandoci in queste leggi possiamo costruire una società integrata che mira alla creatività e non alla distruzione.
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(Da una conversazione su un nuovo libro, 11.07.2011).

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Kabbalah – la scienza del Mondo Superiore

Domanda (dal blog inglese): Quando lei dice che la Kabbalah è una Scienza, vuol dire che è il fondamento di ogni conoscenza, di ogni saggezza sia teorica che pratica? O vuol dire che è una fra le scienze moderne come la chimica, la biologia, la matematica, ecc?

Risposta: La Kabbalah ci rivela la natura della Luce Superiore, la scintilla da cui è stato creato, con un’esplosione, l’intero universo e tutto ciò che riempie l’universo, cioè la materia non vivente, vegetale e animale (compresa la parte animale dell’uomo). Studiando le origini di tutto ciò che già esiste, cioè la materia (il desiderio) e la Luce (il piacere), stiamo studiando le origini di tutti gli oggetti e dei fenomeni nel nostro mondo.

Domanda (dal blog inglese): La Kabbalah non è una filosofia, ma esiste qualche dottrina filosofica molto simile ad essa? Posso trovare nella filosofia alcune verità, anche se spiegano solo il nostro mondo?

Risposta: Non è vero, nella filosofia non c’è verità, perché essa si occupa di questioni immaginarie sollevate da lei stessa (una forma di astrazione). Anche sul nostro mondo la filosofia ragiona in modo non pratico, in forma astratta, quindi non in forma materiale e neanche nelle forme del materiale, come invece fa la Kabbalah (vedi “Introduzione al libro dello Zohar”). Perciò tutte le conclusioni della filosofia nel corso della storia sono state sbagliate, o almeno non accurate.

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Fantasie utili e dannose

Domanda: Se l’immaginazione interferisce con l’approccio scientifico e porta alla religione e alla filosofia, allora come può esserci d’aiuto l’immaginazione nella ricerca scientifica?

Risposta: L’immaginazione che ci aiuta non è una forma astratta separata dalla materia, ma la forma della parte superiore che prende corpo su di noi. Ogni informazione genetica, la Reshimò, è composta da due parti: l’informazione che riguarda il desiderio “di oggi” (Reshimo de Aviut) e l’informazione che riguarda la Luce “di domani” (Reshimo de Hitlabshut).

Per esempio, prendiamo un paio di Reshimot, Ghimel de Aviut/Dalet de Hitlabshut, “3/4.” Quando io realizzerò la Reshimò “3,” sarò in grado di ricevere la forma della parte superiore dal livello “4” che è in esso, e ci si riferisce a questa situazione come alla fantasia creativa. Io non la ricevo con la sua realizzazione, ma solamente come un esempio.

La Reshimo de Hitlabshut ci suggerisce una nuova forma futura, perché si tratta sempre di un livello superiore al nostro stato attuale. Queste sono “memorie” che sono rimaste in noi dall’espansione dei passi compiuti dall’Alto verso il basso, e adesso noi possiamo salire grazie a loro.

L’uomo funziona come una macchina. Se disponiamo di queste informazioni genetiche, le Reshimot, allora saremo in grado di lavorare grazie ad esse, ma se non le abbiamo, non ce la faremo. Se tutta la memoria di un uomo fosse cancellata, egli non saprebbe come fare a muovere volontariamente un dito. Avete visto i gesti indifesi dei bambini appena nati? Questi bambini non sono capaci di compiere coscientemente nemmeno il più piccolo movimento.

Tutto proviene solamente dalle Reshimot, e quando io sarò in grado di realizzare correttamente il mio desiderio (Reshimò de Aviut) al mio livello, allora sarò in grado di ricevere il livello della parte superiore che prende corpo su di me (Reshimò de Hitlabshut) nella forma di un esempio. La fantasia ci aiuta a lavorare su questa base.

Questa non è una fantasia vacua che non ha alcun punto di contatto con esso, le Reshimot, ma si tratta di una forma reale che si deve manifestare.
[31531]

(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 2.01.2011 “la Saggezza della Kabbalah e la filosofia”)

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Laitman blog: Dalla disperazione alla dazione

Esiste una grande differenza tra la Kabbalah e la filosofia di Spinoza

laitman_2009-07-30_1973_us1Ho ricevuto una domanda: sto studiando i video ed i testi del sito e sto imparando molto. Sono professore di filosofia in Brasile ed il mio campo di studio è il pensatore Baruch Spinoza, un anatema ebraico del diciassettesimo secolo. Spinoza parlava di un Dio simile alla Natura, un Dio non esteriore, ma interiore ed uguale ad Essa (dove la Natura non è vista solo come alberi, nuvole ecc … ma come Natura Superiore che include tutte le cose e le energie). La Kabbalah come considera Dio? Cosa pensa la Kabbalah della filosofia di Spinoza?

La mia risposta: esiste un’enorme differenza tra la definizione di un “Dio simile alla Natura” nella Kabbalah e nella filosofia di Spinoza. Per esempio, esistono differenze nella maniera di considerare la Forza Superiore con mente e volontà per prendere decisioni, il suo scopo ed il suo programma, la sua posizione superiore e separata al di sopra della Natura, la sua casualità e superiorità e così via. Sarebbe preferibile che lei giungesse alle sue conclusioni da sé.

Per riuscirci, sarebbe sufficiente che leggesse alcuni articoli del Baal HaSulam : “La Saggezza della Kabbalah e la Filosofia”, “L’essenza della Saggezza della Kabbalah”, “Parte 1° del Talmud Eser Sefirot – Histaklut Pnimit (Riflessione Interiore)”. Una volta letti, sarò felice di parlare con lei del tema. Sarò in Argentina dal 26 Agosto al 2 Settembre.

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L’etica religiosa è opposta alla kabbalah

l-eticaLa domanda che ho ricevuto: durante le lezioni spesso ci ricordi che l’etica religiosa è completamente differente dalla Kabbalah. Ma quando Baal HaSulàm lo scrisse, non intendeva l’etica secolare, greca o corporale. L’etica o la morale dei saggi non ci è stata passata attraverso la Luce per dirigerci verso la realizzazione del male, così che potessimo sapere cosa chiedere alla Luce e che poi la Luce stessa ci avrebbe riportato alla sorgente?

La mia risposta: Baal HaSulàm usa il termine Musar (etico) per descrivere lo sviluppo opposto che avviene dallo studio della Kabbalah.

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Utilizza la tua professione di filoso per spiegare la kabbalah

scientific-theories-cannot-prove-the-existence-of-godHo ricevuto tre domande sulla psicologia e la filosofia come professioni:

Domanda: Oggi molte persone lavorano nel campo della psicologia, includendo varie tecniche per l’allenamento della mente e dell’anima e per l’auto-miglioramento. Queste professioni saranno meno richieste quando la scienza della Kabbalah sarà rivelata? Tutte queste persone resteranno senza lavoro?

La mia risposta: La professione che rimarrà è la psicologia materialistica: la psicologia che è fondata su risultati scientifici reali derivati da sperimentazioni.

Domanda: Che cos’è la psicologia materialistica? Io studio psicologia, ma non abbiamo studiato nulla in questo campo. Dove posso fare pratica e studiare la psicologia materialistica?

La mia risposta: E’ la stessa psicologia che studi ora, ma è basata solo sui risultati delle sperimentazioni, senza alcuna filosofia o supposizione.

Domanda: Al Congresso hai detto che tu consigli alle persone di esercitare una professione pratica e che tu sei contro tutti i tipi di filosofie. Quindi cosa dovrei fare se sono già uno studente di filosofia e devo fare solo l’ultimo esame? Io vivo in Israele.

La mia risposta: Devi trovare il punto di contatto tra la Kabbalah e la filosofia e spiegare la Kabbalah attraverso la filosofia. Io ho degli studenti, compresa la mia figlia più giovane, che hanno completato gli studi nelle materie filosofiche. Troveremo un modo di usare le tue capacità, quindi dacci dentro e completa i tuoi studi.

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