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Qualcuno dirige l’economia mondiale?

L’opinione di David Deficze, Prof. di Economia all’ università di Harvard:

Quando capi di governo in Europa torneranno ai loro ministeri dopo le vacanze, capiranno che non sapranno più come ovviare alla crisi economica; a Washington, a Bruxelles ed a Tokio i capi si scontrano senza dar peso alla minaccia globale.

L’America che cerca di ridurre il debito pubblico, la reazione debole del Merato Comune Europeo alla crisi sempre più impellente, i debiti, il bilancio commerciale e la svalutazione dello Yen- tutto ciò indica la pericolosa crisi diretta dalla globalizzazione.

Negli Stati Uniti numerosi politici hanno portato la nazione al fallimento e solo in extremis hanno optato per il compromesso.

La reazione esitante dei capi non ristabilirà certo la fiducia nel mercato, l’Euro in bilico, il debito pubblico in confronto al prodotto lordo del Giappone è di 200%, Cina è riuscita ad aumentare il suo affidamento con dubbie speculazioni. Indonesia, Russia e Brasile si affidano al loro materale grezzo, ma il prezzo del petrolio è sceso del 15%.

I capi di stato e l'”elite” dell’economia non trovano soluzioni chiari ai problemi, i capi delle nazioni leader nel mondo non si rendono conto che siamo tutti nella stessa barca”.

La mia risposta: Cosa resta più ad un capo di stato se non simulare che le cose sono sotto controllo. Effettivamente, non si possono più usare i vecchi sistemi. La cosa è già chiara per tutti. Viviamo in un mondo integrale, caratterizzato da mutui rapporti con scambievoli legami di dipendenza uno dall’altro, perciò sentiamo forte questa crisi, vale a dire, che sentiamo in qualche modo che viviamo in modo opposto ai valori del mondo naturale, globale ed integrale nel quale regna l’equilibrio, l’armonia ed al quale dovremmo ispirarci.

Non riusciremo a sanare le cose fino a che non ci saremo modificati – creando rapporti reciproci di solidarietà, assistenza, garanzia e di amore. La natura ce lo sta insegnando con ogni mezzo e se non capiremo che dovremo modificarci, lo impareremo a nostre spese…

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Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità

Per arrivare ad un’armonia con l’integralità della natura, dobbiamo cambiare il modo di relazionarci uno con l’altro. Forse non tanto, forse solo dell’un per cento, ma se ciò si avverasse in tutto il mondo, produrrà dei grandissimi cambiamenti positivi, e nel modo più drammatico.

Di solito, non apprezziamo abbastanza le piccole cose. Per esempio, nei – 50 ultimi anni la temperatura media nel mondo, è salita di -0.1%, e guardate che cambiamenti si sono verificati: si sciolgono i ghiaccai in Alasca ed in altri luoghi, il livello degli oceani sale di qualche centimetro, il clima sta cambiando…tutto sommato solo 0.1% – ma in tutto il mondo.

Nello stesso modo, dobbiamo prendere la piccola trasformazione in ciascuno di noi, e moltiplicarlo per sette miliardi di persone, che per l’appunto sono legate una all’altra in egual misura e percentuale, cosa mai successa finora. Si è creata fra noi una vicinanza, anche se in piccola dimensione , tuttavia questo piccola variazione porterà in fin dei conti delle modificazioni enormi, e il mondo si trasformerà in modo sorprendente. Parliamo dunque di dimensioni immense, perciò questo piccolo mutamento porterà numerosissimi sviluppi nella nostra vita.

Ed in questa reciproca dazione, ciascuno dona a tutti gli altri, perchè siamo tutti legati da una sola e comunerete: nei pensieri, desideri, e nei progetti etc. Anche gli scienziati perlano di ciò, con il risultato che i nostri pensieri e desideri si avvicnano e si includono l’un con l’altro.

E questo trasferisce l’umanità in un area differente, in una piattaforma diversa dell’esistenza. E così, mentre noi, esseri umani, doniamo tutti a ciascuno e ciscuno dona a tutti, moltiplichiamo i nostri mutamenti. Ogni piccola trasformazione in noi, si moltiplica per sette miliardi che si trovano in un reciproco rapporto rispettivamente quantitativo. Percio’ si crea qui un particolare progresso: come una palla di neve che diventa sempre piu’ grossa e si rafforza in funzione dell’accrescimento, del scambievole rapporto fra di noi.

Sapendo che l’uomo è situato sul gradino più alto della natura, la forza del pensiero che lo caratterizza, supera di gran lunga ogni altra forza; la forza maggiormente celata è sempre quella più forte. La forza a livello dell’uomo si trova nella natura al di sopra del mondo inanimato, vegetale ed animale. Di conseguenza, attraverso i nostri mutamenti siamo in grado di influenzare tutto il nostro ambiente. Ed i risultati si totalizzeranno solo nella societa’ umana. Quando ci correggiamo portiamo tutte le forze della natura del mondo a raggiungere l’armonia.

Allora il clima si sistemerà, si calmeranno i diversi fenomeni naturali, sarà risolto il poblema della carenza di energie e delle esaurite risorse naturali. Dove incontriamo oggi solo fallimenti, avvertiremo variazioni positivi di maggior successo. Dato che creiamo l’armonia in tutto il sistema naturale che è un unica cosa completa.

E quindi, non vogliamo semplicemente agevolare un po’ la nostra vita. Se sai custodire la legge della natura secondo il tuo livello, e poichè sei un essere umano che si sente superiore agli altri gradini (forma di vita) della natura, tu li influenzi. Come si è espresso Baal Ha Sulam, tutta la natura “ascende” e “discende”insieme all’uomo. La natura non ha la libera scelta di progredire verso l’armonia, ma solo l’uomo che ha causato il disquilibrio può apportarle l’amonia, la connessione. Perciò, tutta la natura si allinea sotto l’uomo. Questo sistema accompagna solamente il nostro complesso umano.

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Il tempo della liberazione spirituale

Tutto quello che hanno fatto i Kabbalisti del passato, ciascuno a seconda delle proprie circostanze e della propria epoca, è la preparazione per il nostro stato attuale. Grazie a loro, abbiamo tutte le fonti necessarie: le Opere dell’Arí, il Libro dello Zohar, con i Commentari Sulam, le opere del Baal HaSulam e il Rabash, per progredire con il loro aiuto.

Essi non avevano la possibilità di lavorare nelle condizioni che abbiamo noi oggi, con l’inizio della crisi globale, simile alla crisi dell’antica Babilonia, che riflette la frammentazione dell’anima comune nel mondo spirituale.

Mai ci fu un epoca così simile alla nostra! Baal HaSulam con un anticipo di 80 o 90 anni, scrisse che viviamo nella generazione del Messia, nel tempo della liberazione spirituale. Al popolo di Israele ha ridato la sua terra, e il popolo di Israele in questa terra ha costruito il suo stato, allora abbiamo la possibilità di sistemare tutto in essa, secondo le leggi spirituali, ed unirci come un solo popolo spirituale nell’amore per il prossimo come per se stessi.

Tutto ciò è impossibile da raggiungere senza il riconoscimento del male. Questo riconoscimento richiede grandi sofferenze, oppure la luce che illumina il nostro male. Oggi abbiamo la possibilità di attrarre la luce, per vedere quanto siamo contrari alla dazione e all’amore, iniziando la correzione attraverso l’unione della società e delle persone.

Come ricevere un lasciapassare per il mondo nuovo

Fino ad ora, la forza che dirige questo mondo ha sviluppato il nostro egoismo. Questo è cresciuto da una generazione all’altra per migliaia di anni, e ha terminato di farlo!

Il nostro ego non sa più dove andare! L’ego è arrivato fino al limite della sfera nella quale è cresciuto e l’ha riempita completamente.

Ha iniziato un nuovo comportamento verso di noi, che mostra fino a che punto siamo connessi l’un l’altro all’interno di questa sfera egoista.

Questa forza di comprensione ci spinge sempre più vicini l’un l’altro, chiudendoci così e mostrandoci fino a che punto non possiamo nasconderci dagli altri.

È un’attitudine totalmente nuova della Natura verso di noi; anno dopo anno ci sentiremo peggio. Per questo, tutti i paesi ed i governi si preoccupano e non sanno cosa fare con il mondo.

Portare il mondo alla correzione si può fare solo attraendo la forza che ci corregge e nella misura in cui lo desideriamo! Ma dobbiamo desiderarlo!

Ognuno di noi sarà obbligato ad unirsi agli altri attraverso una buona connessione: per obbligo o per comprensione della necessità.

Attraverso lo studio, gli incontri, le canzoni e la catena televisiva, ci uniamo con il sistema dal quale ci arriva questa forza che ci corregge.

Ognuno deve sapere questo e, rivelare il Creatore nella stessa misura in cui oggi egli senta se stesso, il mondo, la gente e la natura. In questa maniera egli deve rivelare un altro livello della realtà, un altro mondo.

È impossibile sfuggire all’egoismo globale

a-new-years-wish-to-the-world1Il nostro sviluppo egoistico ci ha portati in uno stato dove non possiamo più essere soddisfatti dalle piccole cose. Ma anche se la nostra natura ci fa soffrire, non possiamo farci niente. Allora perché dobbiamo affrontare i fallimenti, la sofferenza, e una vita di stress continuo? Ciò avviene al fine di rivelarci che il nostro egoismo è negativo, e per farci comprendere che ci dobbiamo liberare dell’egoismo, anche se ci sembra impossibile.

Non abbiamo scelta: poiché non possiamo ridurre l’egoismo, dobbiamo correggerlo. Il fenomeno che sta avvenendo ora è del tutto nuovo, mai visto prima. Oggi, il desiderio di ricevere piacere sta crescendo più che mai e ci sta mostrando quanto sia potente. Infatti, sta diventando globale, e non può essere ridotto, riportato nei limiti del passato.

Gli uomini non sono in grado di porsi dei limiti e di ritornare alla vita semplice, perché il loro egoismo sta diventando globale. Un uomo non può disconnettersi dal mondo nella sua totalità. Un uomo non può dire che non gli importa di niente e rifugiarsi su di un pezzo di terra, per coltivare il suo cibo e vivere la sua vita in riservatezza, lasciando gli altri dove sono ad arrangiarsi da soli a dare un senso alle proprie vite.

La forza della globalizzazione e dell’integrazione è entrata in azione, e tutti noi siamo sotto la sua influenza. Più viene rivelato nel mondo il desiderio egoistico generale di ricevere piacere, e più vedremo come sia universale, e come ci sta connettendo l’uno con l’altro. Infine, saremo costretti a sollevarci al di sopra di esso!

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La crisi: la crescita del numero di divorzi

laitman_08-21_0613_wMessaggio: Le ricerche svolte dall’Istituto inglese per le Ricerche Sociali ed Economiche (ISER), mostrano che per ogni 10% di riduzione dei prezzi delle abitazioni, il 5% delle coppie divorzia. Prendendo in considerazione la caduta delle azioni sui mercati, è prevista un’ondata di divorzi!

Replica: La crisi in realtà ha tante “facce” (la crisi della scienza, della cultura, della famiglia, dell’educazione, del settore pubblico-sociale, degli stati emotivi (depressione/droga), dell’ecologia, del clima). E ognuna influenza l’altra. Perciò le conseguenze della crisi sono assolutamente diverse e si mostreranno ancora in questo nuovo anno. La crisi finanziaria certo, è quella maggiore, dato che a noi sembra più importante, e trascinerà con sé tutto il resto. Fino a che non ci renderemo conto che la crisi è una sola: la crisi delle nostre relazioni.