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Esiste qualche evidenza del bisogno di connessione umana?

La natura stessa non fornisce nessuna evidenza della necessità per la connessione umana. Possiamo identificare tale necessità in alcuni esempi dettati da scopi per la sopravvivenza, ma non esiste alcuna evidenza nella natura stessa.

Nelle nostre vite noi sperimentiamo varie forme di connessione oltre a quella tra umano e umano che si prova al livello delle emozioni. Qui, dobbiamo connetterci contro il nostro desiderio egoistico, che ci spinge costantemente nella direzione opposta; ad esempio, esso mira a beneficiare se stessi piuttosto che gli altri e usa qualsiasi tipo di connessione non per beneficiare gli altri, ma per beneficiare un individuo o un gruppo che avvantaggi lo stesso individuo.  

Solo connettendoci al di sopra dell’ego potremo raggiungere una connessione armoniosa, poiché sta scritto: “come un solo uomo con un solo cuore”.

Tuttavia la connessione tra umano e umano non avviene naturalmente e istintivamente come in altri livelli della natura: l’inanimato, il vegetativo e l’animato.

Specificatamente, la connessione al livello umano è unica; noi resistiamo e ci opponiamo gli uni agli altri secondo la nostra natura, come possiamo vedere nel corso della storia e quindi per connetterci veramente dobbiamo superare la nostra natura egoistica. 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Come vedi le crisi che stiamo affrontando in questo momento?

L’umanità sta affrontando una situazione difficile che potrebbe diventare disastrosa, ed è tutto per portarci a pensare gli uni agli altri. .

Col passare del tempo, sempre più persone diventeranno interdipendenti. Non avremo scelta se non sentire che condividiamo una responsabilità reciproca tra di noi.  

Se riusciamo ad adottare questo tipo di connessione e di intenzione, anche solo un po’, allora assisteremo a  un cambiamento dai tempi odierni, sempre più negativi, volti a superare le crisi, a un domani migliore e positivo.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Qual è il modo migliore per realizzare un desiderio?

Innanzitutto, dovresti avere un grande desiderio che ciò che vuoi diventi realtà.

Inoltre, dovresti esaminare se il tuo desiderio è in linea o è in contraddizione con il corso evolutivo della natura, che porta tutti e tutto a stati di connessione più elevati.

Dopo questo esame, dovresti trovare e circondarti di persone che desiderano raggiungere uno stato di connessione positiva. Acquisirai quindi una comprensione di come avanzare verso il risultato desiderato di una connessione armoniosa e pacifica con gli altri e la natura.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Come Dovremmo Descrivere il Mondo di Oggi in una Sola Frase?

Il mondo oggi è rappresentato come un unico sistema globale, interconnesso e interdipendente, e poiché desideriamo rimanere fedeli a noi stessi, con il nostro egoismo individualistico, mentre il mondo diventa sempre più connesso, sperimentiamo questa crescente connessione come sofferenza. 

È per questo che dobbiamo infondere una nuova forma di educazione e di istruzione nelle nostre vite, in modo da sviluppare nuove influenze che ci promuovano e ci guidino a realizzare positivamente la nostra crescente connessione, con considerazione, sostegno e incoraggiamento reciproci nelle nostre connessioni.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

 

Cosa cerco quando osservo la Natura?

Dovreste cercare quanto è intelligente, perfetto ed eterno.

La natura è buona. Dove non ci sono persone, c’è bontà.

L’uomo è l’unica creatura che danneggia gli altri e se stessa. La natura senza l’uomo non lo fa.

Perché l’uomo possiede questa qualità malvagia? Nel riconoscere che siamo malvagi, cambiamo  nella direzione della bontà e portiamo  noi stessi alla bontà, proprio  attraverso l’auto-riconoscimento.

Nel momento in cui ci integriamo correttamente nel sistema della natura, allora siamo  in grado di vivere una vita armoniosa e pacifica secondo le leggi della natura e non secondo le nostre leggi artificiali.

Impariamo, dunque,  dalla natura come comportarci, come non arrecare danno ad alcuno, come sostenere e aiutare tutti e vedere tutti come belli, buoni e attratti da uno stato di amore perfettamente  connesso.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Cosa significa essere come il Creatore?

Essere come il Creatore significa essere come la forza  singola dell’amore, dell’elargizione e della connessione, che governa la realtà e ci conduce verso l’obiettivo che ha stabilito per noi, che è quello di godere attraverso la somiglianza e l’identificazione con quella forza.

La saggezza della Kabbalah si occupa proprio di come passare dal nostro stato di esistenza animata innata, in cui siamo opposti al Creatore, a uno stato di esistenza in cui diventiamo come il Creatore. Si tratta di conoscere le due nature opposte, la nostra natura egoistica e la natura altruistica del Creatore, e di capire come attrarre e lavorare con la natura altruistica superiore fino ad assomigliarle completamente.

Questa transizione è considerata un passaggio dal livello animato a quello umano dell’esistenza. La parola “umano” in ebraico (“Adamo”) deriva dalla parola “simile” (“Domeh”) perché il concetto di diventare umano significa che diventiamo simili al Creatore (“simili all’altissimo” [“Domeh le Elyon”]).

“Qual è lo scopo per cui il Creatore ha creato questo  destino? In effetti, è per elevarlo a un grado più alto e più importante, per sentire il suo Dio come la sensazione umana, che gli è già data”. Il Kabbalista Yehuda Ashlag (Baal HaSulam), “L’insegnamento della Kabbalah e la sua essenza”.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Come puoi connetterti con persone diverse?

È difficile per noi accettare persone diverse perché non abbiamo una prospettiva integrale sul mondo. Se ne avessimo una, vedremmo come tutti ci completiamo a vicenda e che ognuno ha il suo ruolo speciale.

Forse possiamo comprendere meglio questo concetto con le professioni, ad esempio, una persona è un ingegnere, un’altra un insegnante, un’altra un addetto alle pulizie, un’altra un medico e così via. Insieme ci forniamo l’un l’altro i servizi di cui tutti abbiamo bisogno e dipendiamo reciprocamente dal fatto che ciascuno svolga il proprio compito in modo responsabile.

Se impariamo a collegarci al di sopra delle nostre differenze e a usarle per completarci a vicenda,allora  più grandi sono le nostre differenze, più forte sarà la nostra connessione.

Quando riusciamo a connetterci al di sopra delle nostre differenze, allora è come se componessimo un puzzle complesso e tale connessione fa emergere una forza speciale di connessione che risiede nella natura.

Qual è la base di questa connessione tra persone diverse?

Possiamo connetterci in questo modo sulla base della visione del bisogno di ogni persona in questo puzzle globale che dobbiamo ricomporre correttamente. Quando comprendiamo che ogni persona è un pezzo unico del puzzle, allora possiamo sostenerci e incoraggiarci a vicenda per trovare il nostro posto.

In tale  processo, è importante capire che non cambiamo nessuno se non noi stessi. Non possiamo costringere le persone a cambiare. Dobbiamo invece trovare il nostro rapporto ottimale con gli altri. Questo perché ognuno di noi ha delle caratteristiche innate e naturali, oltre a quelle che si sviluppano sotto l’influenza della società.

Quando alla fine ci sviluppiamo in un ambiente sociale che guida il nostro sviluppo a connetterci al di sopra delle nostre differenze, allora scopriamo quanto siano  vitali ed essenziali le nostre caratteristiche.

Quando ci colleghiamo, sono le nostre differenze a creare un puzzle collettivo, integrale e completo. Inoltre, connettendoci correttamente, possiamo apprezzare veramente la ricchezza e la versatilità che abbiamo quando sentiamo quanto siamo diversi l’uno dall’altro, e sulle nostre differenze formiamo insieme un tutto integrale.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Come posso garantirmi un buon futuro?

Per assicurarci un futuro positivo, è necessario garantire  che tutti abbiano un buon futuro piuttosto che cercare di costruirlo per noi stessi  a spese degli altri. 

Inoltre è indispensabile  sapere come avvicinarci l’uno all’altro in modo armonioso e pacifico, così che ognuno possa godere di una  vita sicura, confortevole, felice e fiduciosa. 

A parole, tutti sono d’accordo con queste idee. Eppure, a causa della nostra natura egoistica, che ci induce a  perseguire il vantaggio personale a scapito degli altri, non riusciamo a metterle in pratica.

Così, sullo stesso punto, troviamo due posizioni opposte. Da un lato, tutti capiscono che avranno prosperità se realizzeranno connessioni positive con tutti gli altri, ma dall’altro, data la nostra natura egoistica  che si impone dentro di noi ad ogni occasione, ciascuno vuole mantenere un leggero vantaggio sugli altri. 

Dobbiamo quindi  riconoscere che il buon futuro dell’umanità dipende unicamente dal nostro impegno a costruire delle buone relazioni, in cui tutti,  reciprocamente,ci trattiamo  in modo positivo.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

In una sola frase, cosa renderà il mondo un posto migliore?

Dobbiamo sforzarci di connetterci in modo che l’umanità diventi “come un uomo con un solo cuore”, nel senso che ognuno di noi sente tutti gli altri e desidera il bene di tutti.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

 

I disastri naturali aiutano le persone a unirsi?

Noi vediamo che le persone si uniscono e si aiutano di più durante momenti di crisi. La natura invia queste situazioni proprio per farci risvegliare la nostra connessione e l’idea che dobbiamo considerare il beneficio degli altri come il nostro stesso beneficio.

La natura è un sistema vivo. È circolare, connessa dall’inizio alla fine e viceversa. In altre parole, è un sistema integrale, in costante connessione reciproca.

Quando cambiamo il nostro atteggiamento verso gli altri, cambiamo di conseguenza il modo in cui il sistema della natura si relaziona con noi. Se ci relazioniamo positivamente con gli altri, sentiamo l’influenza della natura su di noi, come armoniosa e pacifica. In altre parole, la natura ci influenza nel modo in cui noi la influenziamo, attraverso i nostri atteggiamenti reciproci.

Pertanto, quando cambiamo il nostro atteggiamento verso la natura a livello umano o sociale, anche se la natura ci influenza apparentemente a livello biologico, la nostra risposta a livello umano o sociale influenza l’intero sistema della natura. Anche il modo in cui percepiamo la natura a livello biologico cambia, diventando armonioso e pacifico.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.